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Autore: Sophja99    06/12/2016    2 recensioni
Il Natale è certamente la festa più magica di tutto l'anno, e ho voluto celebrarla scrivendo questi brevi racconti, ognuno dei quali parlerà di un momento di vita quotidiana, ricollegato a questa magnifica festività.
Raccolta di storie scritte per la Challenge Natalizia indetta da “Il Giardino di Efp”. Partecipa a "Christmas Challenge" indetto da _Jadis sul forum di efp.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Truth

 

Luca strinse le mani tanto forte da arrivare quasi a far diventare le nocche bianche. Si era sentito spesso così in quegli ultimi giorni: come se gli mancasse qualcosa di davvero importante e lui sapeva benissimo cosa questa fosse. La porta della cucina si aprì ed entrò sua madre con tra le mani una pila di piatti sporchi. Come la donna posò lo sguardo sul figlio e sulle sue mani, comprese subito che c'era qualcosa che non andava. «Come mai non sei di là con il resto della famiglia?» domandò, appoggiando i piatti sul ripiano accanto al forno.

«Non ne ho voglia» rispose lui, sciogliendo le mani e infilandole nelle tasche dei pantaloni, impedendo alla madre di avere la prova del suo turbamento.

«Andiamo...» disse la donna, avvicinandosi a lui. «Sono tua madre. Sei praticamente un libro aperto per me. Cos'è successo?»

Di fronte allo sguardo fermo della madre, Luca sospirò e le disse cosa davvero lo tormentava. «È a causa di una ragazza...»

«Lo sapevo!» affermò la madre. «È una questione di cuore. E chi meglio di tua madre può aiutarti? Di certo non quel fannullone di tuo padre...» Sorrise. «Allora, chi è la fortunata?»

Luca si lasciò sfuggire un sorriso davanti all'allegria della madre. «Veronica.»

«Quella tua amica tanto carina che ti accompagna ogni giorno a casa dopo la scuola?»

«Già, proprio lei...» continuò il ragazzo. «È solo che mi piace molto, ma non sono sicuro che lei ricambi i miei sentimenti, perché è anche molto amica con un altro nostro compagno di classe, Giacomo.»

Il sorriso della madre si spense e, tornata seria, sembrò ragionare su quello che le aveva detto il figlio. «Beh, allora devi trovare un modo di conquistarla.»

«Ma... Mamma, io non voglio metterle fretta o costringerla. Voglio che i suoi sentimenti per me, se esistono davvero, siano sinceri.»

«Tesoro, se lei ti piace molto, io non ci vedo nulla di male a desiderare di chiarire cosa lei prova per te. E magari darle anche un piccolo incentivo.»

Luca pensò che la madre non aveva tutti i torti e alla fine cedette. «E allora cosa posso fare?»

Lei assunse uno sguardo vispo. «A noi donne piace essere stupite.»

«Cioè?» chiese Luca, che non capiva quasi nulla in fatto di donne.

«Beh, non posso dirti tutto: sarebbe troppo facile. Ora sta a te pensare a un modo.»

Il ragazzo rimase per qualche secondo a riflettere su ciò che la madre gli aveva detto, ma non riusciva proprio a farsi venire nulla in mente. «Certo che siete davvero difficili da accontentare...»

La madre rise. «Che ci vuoi fare? Siamo fatte così» affermò. «È meglio tornare dagli altri.» E uscì, lasciando Luca solo con i suoi pensieri. Poco prima di seguirla e rientrare anche lui nella sala, tuttavia, fu colto da un'idea improvvisa e tirò fuori il telefono dalla tasca, aprendo subito la chat con Veronica. Ehy, ti andrebbe di andare a cena fuori domani sera?

 

La serata si era rivelata meravigliosa. Luca aveva portato Veronica in un ristorante non troppo costoso e là non avevano fatto altro che ridere tutto il tempo come due matti anche per i commenti più stupidi. Una volta pagato il conto e usciti dal locale, avevano deciso di rimanere ancora in giro per qualche ora, per godersi le luci della città notturna. Queste, in particolare, erano aumentate da quando pochi giorni prima erano state montate le decorazioni sui lampioni e sopra le strade e le vetrine dei negozi si erano riempite di addobbi natalizi.

«Che bella serata...» mormorò Veronica, incantata anche lei dalla bellezza delle luci e dei colori, e Luca non potè darle torto; nel cielo scuro non vi erano tracce di nuvole e nemmeno, quindi, minacce di pioggia o nevicate. Ma ciò che davvero rendeva quella sera perfetta era il fatto che la ragazza fosse accanto a lui, il che bastava a scaldargli il cuore, nonostante il freddo che faceva. Veronica, non ricevendo risposta, si voltò a guardarlo e Luca rimase stupefatto per la bellezza della ragazza, che non veniva affatto intaccata dal naso arrossato per la temperatura bassa. Qualcosa che vide nei suoi occhi gli diede il coraggio di dire: «Ti piacerebbe fare un gioco?»

Il volto di Veronica venne illuminato da un sorriso. «Di che tipo?»

«Obbligo, verità o paragone?» chiese, pur sentendosi uno stupido. Non faceva quel gioco da anni; anzi, lui stesso lo aveva sempre considerato insensato e si era spesso rifiutato di partecipare.

La ragazza rise, provocando un tuffo al cuore di Luca. L'aveva vista ridere durante l'intera cena insieme a lui, ma stavolta temeva che lo stesse facendo per prenderlo in giro per la sua proposta. «È dai tempi delle medie che non lo facciamo più. Ci sto» disse, stupendo Luca. «Scelgo verità.»

Era proprio l'opzione che il ragazza aveva sperato che lei scegliesse. Prese un bel respiro e chiese: «Ti piace Giacomo?»

Il sorriso di Veronica non vacillò, nonostante fosse palesemente meravigliata dalla domanda. «Cosa ti fa pensare che mi possa piacere?»

Luca sentì crescere nella gola un groppo che gli impediva di pensare e dire delle frasi sensate. Era totalmente spiazzato. «Io...»

«Ad ogni modo, no, non mi piace. Insomma, è mio amico, ma nulla di più.»

«Capisco» disse Luca e fu come se gli fosse stato tolto un grande peso dal petto.

«Ora tocca a te» affermò Veronica, con in viso uno sguardo birichino. «Obbligo, verità o paragone?»

Luca ci pensò un attimo: paragone era da escludere in partenza (non lo sceglieva mai nessuno) e riguardo l'obbligo, conoscendo Veronica, lo avrebbe costretto a fare qualcosa di molto faticoso, quando lui non riusciva a muovere nemmeno un dito dal freddo. Rimaneva solo verità. Comunicò alla ragazza la sua scelta.

«Bene...» disse questa, riflettendo. «Voglio farti una domanda difficile: qual è il tuo più grande segreto?»

Luca rimase sbigottito dal quesito: tutto si era aspettato tranne quello. Cosa le avrebbe dovuto rispondere? Sapeva bene quale era il suo segreto, ma avrebbe avuto il coraggio di dirlo a Veronica? E lei come l'avrebbe presa?

Si guardò intorno in cerca di una soluzione, pur sentendo lo sguardo della ragazza puntato su di sé. A noi donne piace essere stupite aveva detto sua madre; ma non poteva essere certo della sua reazione?

Doveva sbrigarsi, invece di sprecare il tempo a porsi quelle domande. Chiuse gli occhi e scandagliò i suoi stessi sentimenti. L'amava? Certamente. Voleva conquistarla? Con tutto sé stesso. “Insomma, se Babbo Natale riesce a fare il giro del mondo in una sola notte, calandosi dai camini e guidando una slitta trainata da renne... perché io non dovrei riuscire a farla innamorare di me?” si chiese.

Quindi, la guardò e rivelò quello che si teneva dentro da ormai settimane: «Ti amo.»

Per la prima volta in tutta la serata, Veronica rimase senza parole e smise di sorridere, vedendo la serietà con cui Luca aveva pronunciato quelle due semplici parole. «Non... non me l'avevi mai detto.»

Luca non disse nulla, aspettando che lei elaborasse la sua confessione e gli desse una risposta. «Anch'io» disse poi e Luca sentì il cuore, prima pesante per la paura di un suo rifiuto, farsi più leggero e felice. Si avvicinò a Veronica e la baciò sotto le luci e le stelle della notte.



Prompt:

Citazione:“Se Babbo Natale riesce a fare il giro del mondo in una sola notte, calandosi dai camini e guidando una slitta trainata da renne… io posso farla innamorare di me!”

Canzone: Santa Tell Me - Ariana Grande

Parola: Gioco
   
 
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