Crossover
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Autore: MasterAizen    06/12/2016    1 recensioni
La grande nazione di Anima è al centro di una sanguinosa guerra, i cui protagonisti sono gli Esper, persone che hanno sviluppato dei poteri speciali in grado di controllare gli elementi. Da un lato c'è il Gotei XIII, guidato dagli ultimi membri della vecchia e pacifica Oligarchia, dall'altro vi è il Generale, il tiranno che ha assunto il potere con la forza e l'inganno, aiutato dai suoi spietati Governatori, portatori di malvagità e morte. In mezzo a questo scenario oscuro, un gruppo di giovani si ergerà contro l'ingiustizia del Regno, in una guerra in cui tutto è lecito, in cui un passo falso può portare alla fine di tutto ciò che hai di prezioso. Normale, fuoco, acqua, erba, elettro, psico, terra, ghiaccio, lotta, aria, veleno, acciaio, buio... 13 elementi, una sola scelta. La verità rimane nascosta nell'Oscurità...
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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                                                                        Capitolo 1 

                                                                         NASCITA

5 anni dopo

Dopo la grande guerra interna tra i membri del consiglio dell’Oligarchia del Regno di Anima, il numero 5 Aizen, meglio conosciuto come il Generale, prese il potere. Gli altri 12 membri non poterono far altro che cadere dinanzi al suo potere o fuggire. I numeri 4, 7, 9 e 13 provarono a combatterlo ma furono uccisi. Persino il più forte e saggio del consiglio, il numero 1, era stato ucciso dal Generale.   I rimanenti erano ormai dispersi per le sei regioni, governate dai più fidati agenti del Generale: Earthland, Era, Edolas, Extalia, Atlas e Albion.           
Ciò che impedì al popolo di ribellarsi furono i cosiddetti “Esper”.                                                             
Si mormorava che erano demoni, altri dicevano che erano l’élite del Generale, e che il Regno possedeva dei macchinari per trasformare le comuni persone in Esper. Ogni Esper era in grado di controllare un elemento, anche se finora le tipologie erano molto limitate. Le più comuni sono fuoco, acqua, terra, aria e fulmine, anche se non mancano voci su chi riesce a controllare la psiche. I semplici umani non avevano speranza, un solo Esper poteva mutare le sorti di una battaglia.                                                                            
Fu proprio il desiderio di diventare Esper di un ragazzo, Yuhichiro Hyakuya, a cambiare le sorti dell’intero regno.
 
“Yuu dove sei?” lo stava chiamando il suo miglior amico, Mika. “Sono qui”, rispose annoiato da sopra un muretto.                                                                       
“Dai vieni a giocare ci sono anche Saruyama e Levi”, lo incitò.
 
 Loro quattro erano amici da tanto tempo. Avevano tutti dodici anni e vivevano nel villaggio di Jeeda, nella regione di Earthland.                                           
Yuu era sempre pieno di cicatrici e i suoi capelli neri sempre smossi, con il suo solito ciuffo ribelle. La sua famiglia era povera e non possedeva molto.          
Mika, invece, era un ragazzino biondo ma sempre ordinato. Aveva perso i suoi genitori da piccolo e da allora viveva in un piccolo gruppo di bambini orfani.  
Saruyama era il classico teppistello, capelli sempre spettinati e aveva la parlantina facile. Era lui a capo del gruppo di bambini orfani.                                      
Levi era l’unica ragazza del gruppo, ma era la più inquietante. Lei aveva sempre detto di discendere da una famiglia di ninja infatti era la più agile e veloce. I suoi lunghi capelli castani scendevano lungo la schiena e al collo portava sempre una sciarpa. Lei e Saruyama si conoscevano da molto prima rispetto agli altri e Yuu pensava che tra i due potesse esserci qualcosa in più dell’amicizia, ma lo sguardo spettrale di Levi e il viso terrorizzato di Saruyama diceva tutt’altro.
 
Il loro gruppo era sempre unito e i loro passatempi consistevano in corse lungo il villaggio o duelli a colpi di bastoni. Quasi sempre era Levi a vincere.
 
A casa di Yuu vivevano lui, i suoi genitori e, da qualche tempo, un parente di suo padre, Byakuya Kuchiki. Il padre gli aveva raccomandato di non parlarne a nessuno, si sarebbe fermato solo per poco tempo.
 
Quel giorno il Governatore di Earthland in persona, Pixis, il Lampo Bianco, sarebbe venuto in quel piccolo villaggio, per cacciare uno dei 13 membri dell’Oligarchia, nascosto da qualche parte nei dintorni.                                                                         
Tutti erano indaffarati a fare bella figura davanti al Governatore, che sarebbe arrivato a momenti.
 
“Ragazzi, che ne dite, andiamo anche noi a vedere l’arrivo del Governatore?” propose Mika.            
“Certo!” rispose entusiasta Yuu. “Voglio entrare nell’esercito e diventare un Esper. Sarei invincibile!” “Quanto sogni pivellino, probabilmente resterai soldato semplice a vita mentre io sarò guardia del corpo del Generale, ahahah”, rise Saruyama.         
“Ridi quanto vuoi, vedremo chi riderà per ultimo”. “Smettetela di litigare”, disse Mika. “Uh, lasciali fare così mi divertirò a vederli rotolare di nuovo nel fango come maiali”, rise Levi, con la sua voce bassa e inquietante.                                                                      
“Ti hanno mai detto che fai paura?” le disse Saruyama.                                                                          
“È proprio questo quello che voglio”, rispose lei.                         
“Il Governatore! È arrivato il governatore!” sentirono urlare.                                                                       
“Corriamo!” disse Yuu, dirigendosi verso l’entrata del paesino, con i suoi amici dietro.                               
Videro la carrozza scortata da un piccolo gruppo di soldati e, a cavallo, c’era il corpo di guardia del Governatore, il trio chiamato Raijinshu.                   
Freed, il leader dei Raijinshu, diede l’ordine di fermarsi. Aveva lunghi capelli verdi, che coprivano parte del volto e indossava una divisa rossa.     
Bixlow, secondo Raijinshu, aveva il volto coperto da un elmetto e l’intero corpo rivestito da una pesante armatura blu.                                                                       
Il terzo membro, Evergreen, era l’unica ragazza del trio, vestiti scollati e con il volto coperto da una mascherina.                                                                        
La porta della carrozza si aprì e scese il Governatore, un uomo anziano, alto, magro e completamente calvo, vestito con una lunga toga e un’armatura sul petto raffigurante un fulmine bianco. Sceso dalla carrozza, Pixis salutò la gente con un sorriso e con un gesto della mano.                  
“Cittadini…” iniziò, ma Yuu non ascoltò una parola, era troppo impegnato ad ammirare la loro maestosità. Erano Esper. Sia il Governatore sia i Raijinshu.
Ne era sicuro.                                                     
I soldati fecero largo tra la folla, mentre utilizzavano un rilevatore. Saruyama diceva che era un oggetto in grado di tracciare l’energia degli Esper. Lo stavano utilizzando per catturare il fuggitivo, anche lui doveva essere un Esper.                                                                   
I soldati fecero spostare la gente indietro e continuarono a seguire il rilevatore, svoltando in un vicolo.                                                                              
“Ma da quella parte c’è casa mia!” esclamò Yuu.                                  
Il gruppo del Governatore svoltò lungo il vicolo che portava a casa di Yuu, ma il ragazzo non riusciva a passare in mezzo alla folla.                                            
Uscì dalla fiumana e si arrampicò su un tetto.       
“Yuu, aspetta”, urlò Mika.                                              
Un attimo dopo ci fu un urlo e un lampo cadde dal cielo, proprio sopra casa sua.                                           
Yuu guardò oltre il tetto. I corpi privi di vita dei suoi genitori giacevano ai piedi del Governatore mentre la casa prendeva fuoco. Il Governatore si rivolse alla folla: “Chiunque sa qualcosa su Byakuya Kuchiki parli ora”, disse con un ghigno sul volto.                                  
Yuu si gettò dal tetto e corse in mezzo alla folla. La persona che tanto stimava aveva appena ucciso i suoi genitori per catturare il parente di suo padre. Perché suo padre stava nascondendo un ricercato?        
Sbucò proprio davanti al Governatore e colpì la sua armatura con un pugno. Il Governatore rimase sorpreso da questo attacco.                                     
Freed lo afferrò subito dopo e lo fece inginocchiare. “Che ne facciamo di lui?” chiese.                               
Pixis rise. “Deve essere il figlio di questi traditori, fallo unire alla sua famiglia”.                                                
Freed lo scagliò tra le fiamme senza pensarci due volte.                                                                                
Sentì l’urlo di Mika e il brusio della folla, ma ormai il fumo dell’incendio lo aveva raggiunto. Chiuse gli occhi e si mise il braccio davanti, ma subito sentì un calore insopportabile. Stava prendendo fuoco. I suoi sogni sarebbero finiti così.                                          
Sentì un forte odore di ciliegio. Aprì gli occhi e vide i lunghi e sciolti capelli neri di Byakuya Kuchiki che lo sorreggeva. La gente si stupì, bisbigliando. “Uccidetelo!” urlò Pixis.                           Byakuya eseguì una serie di salti evitando i colpi dei soldati.                                                                             
“Ehi dove lo stai portando?” gli urlò Saruyama. Byakuya li ignorò e si rivolse a tre persone vicino a lui.
“Prendete anche quei tre”, disse indicando Saruyama, Mika e Levi.                                                                       
Due uomini e una ragazza li afferrarono e se li caricarono sopra, poi salirono sui tetti e, prima che i soldati salissero erano già scomparsi.
 
“Signore…”, iniziò Evergreen. Pixis rimase calmo a stento e disse: “Non posso crederci. Per un attimo ho pensato che anche quei tre fossero Esper”. “Dobbiamo riferire agli altri Governatori e al Generale?” chiese Bixlow.                                           
“Per ora non è che un dubbio, non vale la pena disturbare il Generale per qualcosa che non è nemmeno sicuro. Mandate una squadra a cercarli. Ne ho abbastanza di stare a contatto con questi villici, torniamo a Sina”.
 
Yuu si risvegliò all’interno di una strana macchina. Era legato e le ustioni sul suo corpo gli causavano un dolore atroce.                                                         
Byakuya gli parlò attraverso il vetro del macchinario: “Yuu mi dispiace per quello che è successo ai tuoi genitori. È stata tutta colpa mia non ho potuto fare nulla per salvarli”. Yuu ripenso alla morte rapida dei suoi genitori e le lacrime scivolarono giù dal suo volto.                                                                    
“Possiamo ancora salvare te però. Le ustioni sono troppo gravi questo è l’unico modo per salvarti la vita ma devi fare la tua parte. Quando attiveremo il macchinario, aggrappati ad un pensiero per tutta la durata del processo. Non pensare cose negative come la vendetta o potresti perdere il controllo. Pensa a qualcosa di felice. Realizzeremo il tuo sogno: diventerai un Esper”.                       “Come puoi chiedermi proprio ora di pensare a qualcosa di felice”, chiese Yuu con un filo di voce.   “Lo so ma...” iniziò Byakuya.                                           
Una persona apparve dietro Byakuya, interrompendolo. “È ora”, disse l’uomo alto e robusto, con un sigaro in bocca, una benda sull’occhio destro e i capelli neri tutti per aria. Byakuya si allontanò ma continuò a fissarlo. Il macchinario emise un forte rumore e Yuu svenne.
 
Vide tante cose. Acqua, terra, aria, vento, lampi. Poi il buio più assoluto.                                                          
Una voce fredda, tentatrice, gli parlò: “Yuu, non è la vendetta che cerchi? Accettami e ti aiuterò ad uccidere la persona che più odi”.                            
Rivide il Governatore Pixis che uccideva i suoi genitori. Una figura umana, avvolta nell’Oscurità, gli tese un braccio. “Basta solo che abbracci l’Oscurità e la tua vendetta sarà facilissima”.               Una piccola fiamma si accese nel buio. “No!” gridò. Al contrario dell’Oscurità, la voce della fiamma era calda e rassicurante, come una figura materna.
“Yuu, non è la vendetta che devi cercare. Quella non è la tua via”. La fiamma si trasformò in una sagoma simile all’Oscurità, ma rossa e ardente. “I tuoi amici sono la cosa più importante, ricordalo. Accetta questa mia fiamma e usala per purificare il mondo, usala per ripulire il mio peccato”.                             
“Non stare ad ascoltare simile idiozie, non hai bisogno di quella fiamma, solo della tua vendetta”, continuò l’Oscurità.                                                        
“La scelta è solo tua”, disse la fiamma.                      
Yuu guardò nel buio e vide se stesso, solo e trionfante su Pixis e seduto sul posto di Governatore. Guardò nelle fiamme e vide anche qui se stesso, ma qui non era solo. Aveva tante persone attorno. Mika, Saruyama, Levi e tanti altri che non conosceva. “Ho fatto la mia scelta”, disse infine. Poi tese il braccio…

  
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