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Autore: LadyUnicornGirl95    11/12/2016    1 recensioni
Serenella è una ragazza con una vita tranquilla. Lavora in una biblioteca a Carmagnola ma solo a livello di volontariato. Con gli uomini non ha mai avuto un ottimo rapporto a dirla tutta, gli uomini li prenderebbe tutti a ceffoni. Un giorno però, durante una sua tipica giornata di lavoro in biblioteca, incontra Khaled un uomo che ha già buttato via gran parte della sua vita e adesso si ritrova ad avere quarantaquattro anni senza moglie e senza famiglia.
Serenella e Khaled si innamorano. Ma essendo che appartengono a due età molto differenti: Serenella è appena una ragazzina di ventanni e Khaled un uomo di quarantaquattro anni, potranno comunque stare insieme?
Eppure, non sanno che la scelta di stare insieme li porterà incontro a tante gioie,dolori ma sopratutto a tanti guai in primis, perché il padre di lei non accetta che la figlia stia con un uomo di quarantaquattro anni pure marocchino.
I genitori di lei sono disposti a tutto pur di separare i due innamorati. Riusciranno in ogni modo Serenella e Khaled a non separarsi? A non cadere nella trappola dei genitori di lei che li conducono verso una rottura? Lo saprete leggendo.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Devo crederti? 

 
Sono diretta a Carmagnola. Ho deciso di vedermi con Khaled per chiarire subito questa situazione e vi garantisco che ho davvero una faccia da funerale. Non ho molto entusiasmo ad andare da lui per discutere. In amore però i litigi sono molto importanti per rafforzare il rapporto perché è il solo modo per renderlo più forte se non si discute, prima o poi il rapporto muore ma il mio è già morto. Sono bastati mio padre e un paio di carabinieri in piccionaia a distruggerlo.

Mentre sono sul treno, mi accorgo che quello seduto dietro di me è un carabiniere. Il mio unico desiderio è dirne quattro a quel carabiniere, gli griderei e augurerei in faccia tutti i mali e le sfighe del mondo così, solo per vendetta ma saprei bene come finirebbe la cosa: mi manderebbe di nuovo in questura ad essere interrogata e questa volta sarei sbattuta dentro; non credo poi che Khaled mi verrà a salvare una volta dietro le sbarre quindi credo che sia meglio fare finta che non ci sia quel carabiniere.

Quando arrivo alla stazione di Cermagnola, Khaled e fuori dalla stazione che mi aspetta. Io rimango sorpresa; non sono stata io a dirgli di venire a prendermi, ha fatto tutto da solo. Dopo tutto lui non me lo dice ma ci tiene a me, mi vuole davvero bene anche se tiene tutto nascosto, per farmi credere che non gli importa niente di me. Lui mi abbraccia e lo sento ridere.

« Ciao, da quanto tempo non ci si vede... » mi dice lui sorridente.

« Quasi una settimana che non ci vediamo » rispondo io.

« Ti volevo dire riguardo la scorsa volta che non è stata colpa tua, tu non potevi farci niente » mi dice Khaled.

« Lo so che io non c'entro niente, ma il problema è che non capisco davvero con chi ho a che fare: mi trovo nelle circostanze di un uomo violento che finge di essere buono con me o mi trovo veramente con un uomo buono, leale e con sani concetti mentali? Io non capisco più chi sei... mi dispiace! » dico io, piangendo.

« Ma non ti ricordi l'ultima volta che ti ho vista, che ti dissi che io non faccio più certe cose da tempo, ho smesso perché finivo solamente nei casini e adesso mi sono dato una calmata? Non potrei mai farti del male, non a te... » mi dice lui, con una voce dolce.

Va bene! Forse questo uomo ha ragione: magari dopo averne fatte di tutti i colori ha finalmente pensato che sia meglio darsi una calmata, si vede che dopo tragiche situazioni vissute nella vita abbia detto basta a fare solo casini. E se invece fosse un'altra presa per i fondelli? Magari lui nasconde tutto così bene tanto da convincermi che alla fine è un santo invece di un pazzo con la mente totalmente corrotta? Devo stare molto attenta a lui.

« Perché proprio a me non potresti fare del male? » domando io.

« Perché mi piaci e ti voglio bene » mi dice lui, cercando le mie labbra.

Incredibilmente finiamo per baciarci. Cavolo, questo non deve succedere però! Lo so che sotto sotto sono ancora innamorata di lui, ma il mio cuore si sente ancora ferito e in mille pezzi. Non credo che questo bacio possa bastarmi per incollare tutti i pezzi del mio cuore per farlo tornare intero. Io nella mia mente mi sto immaginando il momento in cui confesserò alla mia famiglia che mi sono innamorata di un ex criminale e che non voglio lasciarlo per niente al mondo visto che mi fa stare bene. Sono certa che i miei genitori mi sbatteranno nella strada a fare la clochard invece che avere una figlia che ha una storia con un ex criminale. Non c'è proprio niente da fare! Questa storia è destinata a finire male.

« Scusami, non era mia intenzione... » dico io, mezza stordita.

« Andiamo a casa mia, parliamo con più calma » mi dice lui.

« No, al massimo andiamo in un bar... non ci vengo a casa tua! » commento io.

« Eh va bene! Hai ragione tu forse è meglio non andare a casa mia... » risponde lui.

I minuti che passiamo al bar proseguono nel modo che non mi sarei mai aspettata: io faccio domande e lui non mi considera un momento. Cerca di far finta che io non ci sia in questo momento. Se le cose che mi hanno detto i carabinieri non sono vere e lui non è un criminale, come mai sta facendo il possibile per farmi credere veramente che lui è un criminale? Meno male che era lui quello che voleva parlarmi, mi sembra di essere venuta fino a Carmagnola per fissare una bella statuina posta al centro di una rotonda.

« Mi vuoi prendere in considerazione un secondo? » domando io, guardandolo imbarazzata.

« Scusami tanto, ma non me la sento di parlare del mio passato... non qui! A casa mia si ma qui no! » continua lui.

« Certo, per poi farmi spogliare un'altra volta? » rispondo, sarcastica.

« Beh se non vuoi più fare sesso con me, possiamo considerarla finita questa storia » risponde lui.

« Io non voglio concludere questa storia con te, ma ti sto solo dicendo che... non mi fido più tanto di te. Non credo più che il Khaled che ho conosciuto fino adesso, sia veramente quello che mi ha dimostrato fino adesso. Khaled magari tu sei solo uno che vuole usarmi, fino a quando non si presenterà di meglio e magari, mi ucciderai quando vorrai togliermi dai piedi » rispondo io, piangendo.

« No, non potrei mai fare questo ad una come te... mi piaci da impazzire e senza te mi sento un condannato a morte, ti ho aspettata così tanto che non immagini neanche quanto ti cercavo quando non ti avevo con me... » mi dice lui, quasi del tutto sconvolto.

Okay! Resto qui a lamentarmi dei suoi guai e problemi del passato quando anche io non gli ho detto tutta la verità di me perché anche io tengo nascoste delle cose. Una di queste cose per esempio è la mia storia con Hamza. Non ho il coraggio di dire a Khaled che mentre sto con lui, ho una storia con un altro ragazzo che vorrei chiudere ad ogni costo ma non trovo il coraggio di farlo.

Uno: non lo faccio perché ho rispetto per Khaled e se gli dicessi una cosa del genere si farebbe un'idea sbagliata di me e mi manderebbe a stendere senza pensarci.

Due: ho come la sensazione che la mia storia con Hamza verrà fuori proprio nel momento sbagliato al mio amato Khaled.

Tre: concludendo, meglio che io trovi il coraggio di chiudere con Hamza se no poi possono succedere cose del tutto spiacevoli e io domani non vorrei ritrovarmi ricoverata al pronto soccorso, vista la mia grande simpatia che ho per i medici.

Quattro: devo agire immediatamente, prima che sia troppo tardi.

« Allora andiamo da me o no? » mi dice Khaled

Alla fine mi lascio convincere ancora una volta da Khaled ad andare a casa sua e sapete bene come finisce la cosa: finiamo ancora una volta per fare il sesso più incredibile della nostra vita. Non c'è niente da fare! Non riesco proprio a restire a quest'uomo... nessuno prima di lui è mai riuscito a possedermi così come ci riesce lui, non c'è proprio speranza di fuga per me o forse, io sono troppo concessiva e dovrei trovare un modo per dire di no quando devo.

Mi torna in mente la domanda che mi disse Amin di farmi in questo periodo... ma tu cosa vuoi veramente? Caro Amin credo seriamente di volere Khaled nonostante tutti gli errori che lui possa aver fatto in passato.

Mi devo ricordare che stasera alle otto devo essere a casa mia perché poi non voglio fare un'altra visita dai carabinieri come la volta precedente. Resto a guardare Khaled negli occhi un momento e sento il suo corpo caldo e nudo sdraiato sopra di me.

« Allora, ti sono mancato? » mi dice lui.

« Tantissimo! » ammetto, sul punto di scoppiare quasi a piangere.

« Ecco! Adesso ti riconosco... » ammette Khaled.

« Dimmi, mi devo fidare di te? » domando io.

« Provaci. Solo provando puoi sapere se ne vale o no la pena » mi risponde lui, dandomi un bacio sulle labbra, sempre guardandomi negli occhi.

« Va bene... farò un tentativo! » rispondo io.

« Ti posso dire una cosa? Lo sai che non ho mai provato così tanto piacere a fare l'amore con una donna, come con te? Tu mi fai impazzire... » mi dice lui baciandomi ancora una volta.

Con queste parole, mi ha davvero rimontato il cuore, i suoi mille pezzi sono stati di nuovo incollati e il mio cuore è tornato intero. Credo seriamente che ho bisogno di lui e che farò quello che ho sempre voluto fare: gettarmi il suo passato alle spalle e andare avanti, far finta di non aver saputo proprio niente. Anche se sarà dura perché i miei genitori mi risbatteranno in faccia mille volte questa storia che Khaled è un uomo pericoloso.

Questa guerra ai miei genitori durerà più o meno come la seconda guerra mondiale se non di più.

   
 
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