Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: shinepaw    11/12/2016    1 recensioni
Bella ha sedici anni, un pastore australiano che risponde al nome di Yuuhi come migliore amica e Brooklyn, il suo fratellino di tre anni, di cui occuparsi. Per lei non esiste null'altro, nessun altro, a parte la scuola. Con l'amore ha chiuso. Ma, come si suol dire, mai dire mai.
-
Sequel di Counting Stars.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Bella's point of view

È una giornata squisita: il cielo è terso, senza una nuvola, il sole splende e non c'è vento. Yuuhi gioca con Haru e io li osservo, gettando di tanto in tanto un occhio su Akira e Christopher: li ho incontrati dopo la lezione di ripasso mentre lo portavano a spasso.

Avrei di meglio da fare che guardare mio cugino e suo marito baciarsi o i cani rincorrersi nel prato, ma Leya non è qui come di consueto e ciò m'inquieta. M'inquieta anche il fatto di quanto vividamente riesca ad immaginarla seduta accanto a me, in questo momento, intenta a disegnare. Probabilmente disegnerebbe Akira e Christopher che si baciano e poi si annoierebbe e passerebbe alla riproduzione di un fiore qualsiasi del prato o a... farmi un ritratto.

E allora resto qui, ad aspettarla, nonostante i nomignoli che giungono alle mie orecchie mi facciano aumentare il mal di pancia. Non so nemmeno come mi senta; sono sottosopra da ieri, quando sono uscita con Leya.

- Devo andare a casa, adesso - dico dopo un po' ad Akira, schioccando le dita per chiamare Yuuhi. Il mio migliore amico alza il capo, osservandomi.

- Non stai bene, Bella?

- Sto bene - rispondo sbrigativamente, avvistando una figura appoggiata all'albero più lontano da noi. Il cuore mi balza in gola. Non voglio che Leya mi veda con Akira. - Devo davvero andare. Ciao, Akira. Christopher.

- Ciao, Bella.

Mi affretto a raggiungere Leya: in viso non ha nessuna particolare espressione, però i suoi occhi azzurri scintillano di una luce ambigua.

- B-buongiorno, Leya... - mormoro, sentendomi vagamente a disagio. Lei non dice niente e si limita a prendermi per mano, esattamente come ieri sera. Non posso fare a meno di chiedermi cosa penserà Akira, ma non protesto.

Mi confonde.

- Sei silenziosa - bisbiglio, mentre camminiamo. I nostri ruoli si sono apparentemente invertiti. - Qualcosa non va?

Si ferma e mi fissa, mi fissa dritta negli occhi e poi le labbra. Corruga la fronte, dopodiché riprende a camminare.

- Stanotte resto a dormire da te. Ho incontrato prima tua madre e ne era felice.

Oh no.

- Perché?

- Mio fratello e il suo ragazzo non ci sono, stasera, e io non voglio restare sola - spiega semplicemente. Cala di nuovo il silenzio. Il calore della sua mano nella mia è piacevole, potrei abituarmici.

- Sono a casa - annuncio, lasciandola andare. Lo sguardo di Leya segue freddamente i miei gesti.

- Ciao, Bella - replica John, comparendo con Brooklyn sulle spalle. - La mamma è al lavoro. Oggi pomeriggio andiamo a vedere i cavalli, vieni... venite anche voi?

Senza guardare la mia bionda amica so che sta annuendo.

- Sì.

~~~

La scuderia in cui ci troviamo è situata relativamente vicina alla spiaggia e circondata da alcuni alberi. Già da lontano si possono scorgere i cavalli brucare nei paddock.

Non appena scesi dall'auto mio fratello cerca subito di correre da loro, ma suo padre lo prende per mano.

Io e Leya ci scambiamo un'occhiata e per un attimo penso che lei farà altrettanto, però ha le mani occupate con il blocco da disegno e mi ritrovo a scacciare il vago desiderio che provo. Non sono una bambina.

Ci avviciniamo ad un paddock dove brucano un piccolo pony cicciottello color cioccolato e un gigantesco frisone. Il ragazzo che lo sta accarezzando scavalca agilmente la staccionata e ci saluta allegramente.

- Salve! Posso aiutarvi? - chiede, sorridendo. È molto carino, deve avere la mia età: ha dei bellissimi occhi grigio-verdi e i capelli ramati.

- Siamo qui per guardare e magari accarezzare i cavalli - dice John. - Vero, Brooklyn?

- Sì sì sì! Voglio accarezzare i cavalli!

- Wow, quanto entusiasmo! - ride il ragazzo. - Io sono William, ho appena iniziato a lavorare qui. Se volete posso farvi fare un giro.

- Volentieri - risponde di nuovo John. Io e Leya li seguiamo fra un recinto e l'altro, ascoltando William parlare di questo cavallo o di quell'altro. Brook è al settimo cielo e allunga in continuazione le braccia per toccare qualunque cosa abbia quattro zampe. Gli animali lo adorano.

Alla fine torniamo al paddock del pony e il frisone.

- Come primo cavallo un pony così è perfetto - spiega William, mentre mio fratello abbraccia il piccolo Thor. - Vorresti imparare ad andare a cavallo, Brooklyn?

- Fra qualche anno poco ma sicuro - lo frena John, sorridendo. Leya si allontana per disegnare qualcosa e io la seguo per osservarla, appoggiandomi alla staccionata.

- Ti piace guardarmi, vero? - domanda, comparendomi davanti all'improvviso. Sussulto.

- N-n-...

- A me piace guardarti - afferma, abbozzando un sorriso. Le sue braccia si poggiano accanto alle mie e lei si avvicina.

- Leya... - bisbiglio, paralizzata, non riuscendo ad indietreggiare.

- Mi guardi, ma non mi vedi - mormora, seria. I nostri volti sono troppo vicini, sento il suo respiro sulle mie labbra. - Bella...

- Ehi, ragazze! - esclama William, apparendo da chissà dove. Per fortuna da solo. Leya indietreggia di un passo, adombrandosi. - Volevo chiedervi se desideraste qualcosa da bere. Ah, potrei sapere i vostri nomi?

- V-va bene così, grazie. Mi chiamo Bella - rispondo, cercando di avere la voce salda.

- Leya.

- Piacere di conoscervi! Potete chiamarmi Will.

Parla al plurale, ma il suo sguardo è fisso su Leya.

Pft. Ha messo gli occhi sulla ragazza sbagliata.

- Okay, Will.

Arrivano anche John e Brooklyn, annunciando che è ora di tornare a casa. Gli occhi di mio fratello brillano di gioia.

Leya va da loro senza degnarmi d'un'occhiata e io devo sostenermi ancora per un attimo alla staccionata perché mi tremano le gambe. Se William non fosse arrivato...

~~~

La sera a cena Brook non fa che parlare dei cavalli. Suo padre e la mamma lo ascoltano contenti, non badando al silenzio mio e di Leya.

Lei mostra loro i disegni che ha fatto, anche se non li ha terminati. Mi chiedo se abbia finito il ritratto mio e di Yuuhi.

Dopo aver mangiato mio fratello e Leya giocano insieme, mentre io accarezzo distrattamente Yuuhi.

Questa giornata mi ha confusa ancor di più, come se ieri non fosse stato abbastanza. Non so più cosa provo per Akira e cosa per Leya, se stia solo accettando le sue attenzioni o se sotto sotto le apprezzi...

- Mio fratello ti manda i suoi saluti - asserisce l'oggetto dei miei pensieri, riponendo il cellulare in tasca.

- Oh, salutamelo, allora.

Brooklyn corre da me e mi abbraccia.

- Sì, sì, è ora di andare a dormire. Domattina potrai giocare ancora con Leya - dico, prendendolo in braccio e portandolo nella sua camera. Quando torno in salotto la mia bionda amica ha indossato i vestiti che le ho prestato e si è sistemata sul divano. - Buonanotte, Leya.

- Buonanotte, Bella - replica a bassa voce, dopodiché mi prende una mano e ne bacia le nocche. Mi ritraggo, prima di rifugiarmi nella rassicurante morbidezza del mio letto.

Mi rigiro a lungo, poi all'improvviso odo dei passi. Mi tiro a sedere.

- Bella...

- Non riesci a dormire?

- No...

Sospiro, facendole spazio. Lei scavalca Yuuhi e in seguito me e mi abbraccia. Sospiro di nuovo. Il suo corpo è caldo e aderisce perfettamente al mio.

- Cosa c'è? Ti comporti in maniera differente dal solito - sussurro, cercando di restare immobile nonostante il suo fiato sul collo mi dia i brividi.

- Sei tu - risponde in un bisbiglio. Io?

Mi stringe più forte, biascicando 'buonanotte' e qualcosa d'incomprensibile in russo. Non ho bisogno di sapere la sua lingua per intuire cos'abbia detto, ma mi rifiuto di pensarci.

Mi limito ad ascoltare il ritmo lento del suo respiro e mi appisolo, constatando quanto bello sia addormentarsi fra le braccia di qualcuno.

-

Note dell'autrice:
konbanwa! Tra poco posterò anche il Day 11 e presto risponderò alle recensioni. Intanto con Juliet & Juliet siamo agli sgoccioli, forse avrà meno capitoli del previsto. Be', ne avrà di più Juliet & Juliet 2! Baci, a tra poco
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: shinepaw