Cap.16 Reunion
Dimmi
che mi rivedrai, anche se è solo finzione.
Belphegor
accarezzò il capo morbido di Visone tempesta. La creatura
era accomodata sulle sue gambe, dimenava la coda e dalla punta di essa
si alzavano delle fiamme vermiglie.
L'animale
fissava Chrome con gli occhi da dietro la frangetta candida.
"Shishishi"
ridacchiò.
"Ora,
il tridente che ti ritrovi adesso, come vedi, è molto
più piccolo. Però, oltre a contenere degli
occhiali come quelli di Daemon, connessi al tuo orecchino; ha altre
dote. Ora indossa gli occhiali e mira a un angolo della stanza, vicino
al soffitto. Premi il primo pulsante, scatterà un rampino.
Attraversò quello potrai provare attacchi aerei di
agilità. La forza di gravità aumenterà
la forza dei tuoi attacchi. Inoltre, attaccando dall'alto, puoi creare
delle illusioni 'reali' anche di te stessa" spiegò Bel.
Chrome
annuì, si sfiorò l'orecchino con una mano
stringendo il piccolo tridente con l'altro. Voltò il capo
verso la propria colomba nebbia, le sorrise e indicò verso
l'alto.
"Nagi"
sussurrò.
La
colomba spiccò il volo ed effettuò il
cambio-forma, un paio di occhiali dalla montatura indaco e le lenti
circondate di piccole piume le atterrarono sul naso. Chrome
arrossì e fece scattare il rampino, che si ancorò
ad un angolo della stanza. Si lasciò scivolare lungo la
corda, creò una serie di illusioni reali della stessa
immagine e vide Mukuro passare davanti la porta. Sgranò gli
occhi, le illusioni scomparvero e lei perse la presa. Mukuro comparve
sotto di lei avvolto da una nube di nebbia indato, sorrise abbassando
il capo.
"Fufufufu, vedo che
ti fai ancora ingannare dalle finzioni, Nagi" sussurrò.
"Shishishi. Abbiamo
un ospite. Forse volete rimanere soli?" domandò Belphegor.
Si avviò verso la porta, il visione gli correva ai piedi
passandogli tra le gambe.
Chrome
arrossì tenendo le braccia attorno al collo di Mukuro,
Mukuro la mise delicatamente in terra e le tirò su gli
occhiali premendoli contro il volto di lei. Socchiuse le iridi, quella
rossa brillava del sei demoniaco.
"Oh,
volevo essere certo che ti saresti ricordato di me, Varia della
tempesta".
Belphegor
si arrestò al limitare della porta, appoggiò una
mano sul fianco e si girò.
"Ho
sentito storie su di te, Mr. Rokudo" disse atono.
Mukuro
fece comparire il proprio tridente, vi passò la mano coperta
dal guanto nero e socchiuse gli occhi avanzando a passo lento.
"Che
tipo di storie?" chiese, suadente.
Chrome
sgranò l'occhio, strinse al petto il proprio piccolo
tridente avvicinando le ginocchia tra loro.
Belphegor
si girò del tutto e il sorriso gli prese metà del
viso.
"Shishishi. Eri
l'incubo della mafia. Possessioni, morte, sangue, squartamenti. Tutte
cose adorabili". La sua voce si fece stridula e trillante soprattutto
sull'ultima parola. Avanzò di un paio di passi facendo
scricchiolare la parte finale delle scarpe.
"Fobie
causate da occhi rossi. Tanti occhi, sul soffitto, nella testa delle
vittime, nell'oscurità". Si deterse le labbra.
"Occhi
che fissavano, tormentavano, senza mai lasciare in pace fino alla
morte".
Mukuro
sorrise sottile, socchiuse gli occhi e il simbolo su quello rosso
mutò in un uno demoniaco avvolto da fiamme della nebbia.
"Posso
mostrarti che le voci erano fin troppo gentili".
Chrome
corse davanti a lui, allargò le braccia e sollevò
il capo stringendo le labbra.
"Basta!"
strillò, con tono acuto.
Mukuro
fece un passo indietro, l'iride smise di emanare fiamme e
allentò la presa sul tridente. Chrome alzò il
capo, con la schiena dritta e le gambe larghe.
"Non
voglio rovinare i preziosi ricordi che ho con Principe, Mukuro-sama".
Belphegor
impallidì e abbassò entrambe le mani.
"Non
era mia intenzione fare la regina rossa della situazione"
brontolò.
Chrome
si morse il labbro, guardò con l'occhio dilatato Mukuro e
deglutì mentre una leggera goccia di sudore le colava lungo
la guancia.
"Voglio
ricordare questi momenti, Mukuro-sama".
Mukuro
si chinò, le prese il mento con due dita alzandole la testa
e abbassò il capo socchiudendo gli occhi.
"Non
vorrei rinunciare ad una finzione così dolce, mia piccola
Nagi" sussurrò.
Chrome
avvampò, lanciò uno sguardo a Bel alle proprie
spalle e si sporse sulle punte.
"Mi
ricorderò sempre di tutto questo" assicurò.
Fece
un passo indietro, slacciò la benda lasciandola cadere e
aprì l'occhio mostrando un'iride rosso intenso. Mukuro
sgranò gli occhi, sentì il proprio battito
accelerare.
<
Si è allontanata da me solo per diventare forte e poter
creare un occhio come il mio con la propria nebbia >
pensò.
Sorrise
leggermente, rilassò le spalle e il tridente nelle sue mani
scomparve. Poggiò la mano coperta dal guanto sulla guancia
di Chrome.
"Per
questa volta sola, mi lascerò ingannare da te"
sussurrò.
Belphegor
sorrise, sentendo gli occhi pizzicare.
"Adesso
può tornare a vedere, fosse anche per finzione"
sussurrò.
Mukuro
porse la mano a Chrome, sorrise dolcemente.
"Questo
è il segreto della nebbia. Rendere reale ciò che
è solo finzione".
Chrome
arrossì, gli prese la mano e un leggero venticello li
avvolse facendo ondeggiare i capelli di entrambi. Mukuro
piegò appena il capo stringendo la mano di lei.
"Questo
ci unisce, e nulla ci separerà".