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Autore: Spensieratezza    16/12/2016    3 recensioni
Sam è un ragazzo molto particolare. Ha sbalzi di umore perenni, per questo gli è stato diagnosticato un disturbo bipolare, ma Sam è davvero bipolare? Qualcos'altro contagia la sua mente, facendola vacillare e distorcendola. Lui lo chiama il mostro e purtroppo Sam non ha nessun fratello che può salvarlo da sè stesso questa volta, ma anche questo sarà vero? Sam scoprirà ben presto che niente è davvero quello che sembra nella sua vita e quando scoprirà la verità, la sua vita verrà sconvolta totalmente
Genere: Angst, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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Castiel andò alla chiesa dove Sam in quel momento stava pregando per ottenere il perdono da Dio.
 
 
 
“Sam..” disse Castiel mettendogli una mano sulla spalla, mentre Sam era in ginocchio a pregare.

“Castiel..” disse Sam, guardandolo con quegli occhioni immensamente tristi.

“Che cosa ci fai qui?”

“Dovevo venire…dovevo..chiedere perdono…”

“Perdono? Perché?” chiese Castiel genuinamente sorpreso.

Sam deglutì.

“Per quello che ho fatto..è colpa mia se Dean è…”

“Sam, non è assolutamente colpa tua di quello che è successo.”

“Sì, invece…tutto quello che ci è capitato..è colpa mia…” disse, guardando la chiesa con aria colpevole.

Castiel capì come doveva sentirsi e disse:

“Andiamo fuori da qui. Parliamo in un luogo che ti incuterà meno timore.”

“Non sono sicuro di meritarlo, Cas…”

“Stà zitto e fa quello che ti dico.” Disse Castiel in maniera sorprendentemente rude.
 
 
 
 
 
“Mangia quelle patatine..” disse Castiel, mentre erano seduti su una panchina del parco.

“Non ne ho voglia..”

“Eppure mi avevano detto che…ne andate matti…” disse Castiel, facendo bene attenzione a non nominare il nome di Dean.

Sam sospirò.

“Non ho più molto appetito ultimamente.”

“Sam, smettiamola di girarci in tondo. Parliamo chiaro. Per cos’è che ti senti colpevole? So che il patto di Dean…”

“No..” scosse la testa Sam. “Il patto è stata solo una conseguenza di tutto il resto..di quello che ho fatto io..”

“Che cosa intendi? Alastair ti aveva catturato, non eri consapevole di quello che…”

“No..non è quello. La cosa terribile che io ho fatto..il peccato più grande è stato…amarlo.”
 
Castiel rimase zitto e sorpreso.

“Sam, ascolta..”

“No…non dovevamo..io non avrei dovuto..”

“è stata una scelta di entrambi..”

“Sono stato io a far iniziare tutto! Sono stato io a baciarlo per primo..è da me che è iniziata. Forse se io non l’avessi baciato…non lo so..ma..comunque sono stato io a trascinare Dean in quest’inferno..tutto quello che è capitato dopo..è stata una specie di…punizione…per la presunzione che abbiamo avuto che un amore come il nostro sarebbe potuto..”

“Basta, smettila, smettila!”

Sam si ammutolì all’improvviso.

“Stai dicendo una vera bestemmia!” lo riprese Castiel.

Sam lo guardò a bocca aperta.

“Mi dispiace, io non volevo..”

“Pensi davvero che Dio ha voluto punirti? Che quello che fa, qualunque cosa, è perché vuole punire voi??E l'amore tra me e Crowley allora, ce lo siamo dimenticati? Mi ha punito Dio in quel caso? No. Dio non punisce, soprattutto non punisce l’amore! Sono gli umani a punire. Sé stessi, gli altri..le persone che amano e le persone che non amano.”

“Cas…io…”

“L’amore che tu hai dimostrato per tuo fratello…l’amore che tuo fratello ha dimostrato per te…pensi davvero che LUI possa pensare,..che sia una cosa brutta? Che tutti noi, pensiamo sia una cosa brutta? Noi ci nutriamo, respiriamo di questo. Di Amore.”

Delle lacrime sgorgarono dagli occhi di Sam a queste parole.

“è vergogna, questa? No, Sam..” disse Castiel, asciugandogli una lacrima. “Non vergognarti mai dell’amore. Non farlo con un tuo simile, e non farlo a maggior ragione con un essere celeste, che ama l’amore.” Disse, poggiandogli le mani sulle spalle.

“Io non posso sopravvivere senza di lui, Castiel..non ce la faccio…” disse Sam singhiozzando, buttandosi tra le sue braccia.
 
Castiel lo abbracciò, confortandolo.

Sam disse: “Lui non merita l’inferno, Cas…”

“Lo so. Lo dicono anche i miei capi.”

“C-cosa?” disse Sam, guardandolo.

Castiel poi gli disse dolcemente:

“Potresti rivederlo molto presto..” e sorrise.

“C-cosa? Cosa vuoi dire?”

“Ora devo andare, Sam..”

“No, aspetta..dimmi cosa intendi dire? Forse che morirò? Lo raggiungerò? O forse lui può tornare?” disse, cercando di trattenerlo.

“Non posso dirti niente, Sam. Ordini dall’alto, finchè tutto non sarà sicuro..” disse Castiel scusandosi.

“Cas, no,aspetta, non puoi lasciarmi così dicendomi questo..dimmi almeno…”

“Ti chiedo solo di non fare assurdità, Sam. Lascia che ce ne occupiamo noi.”

“Occuparvene? Occuparvene di cosa? Castiel…”

Ma Castiel si era già volatilizzato.
 
 
Domande, domande!! Ma non si stancano mai questi umani, di fare sempre domande? Con la loro energia e intelligenza potrebbero fare grandi cose e la sprecano tutta in questa macerazione e miscelazione di domande e pensieri! Che inutile spreco di energie e intelligenza. Un vero peccato. Pensava l’angelo.
   
 
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