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Autore: italiangirl1970    17/12/2016    4 recensioni
" La odiava. Odiava il modo gentile con cui gli parlava,la schiettezza delle sue parole,la gentilezza dei suoi gesti. Ancora di più odiava il suo corpo,il fatto che ne fosse dipendente come l'acqua per un assetato , che la sognasse ogni notte e che avesse bisogno di lei per recuperare le proprie forze.
E sopra ogni cosa odiava che altri uomini posassero i loro occhi su di lei. "
Cosa sarebbe successo se dopo l'invasione di New York Loki non fosse stato rimandato ad Asgard? E se a vegliare su di lui fosse un moderno avatar mutante ?
Un mix, spero per voi piacevole, di Thor , Avengers , X - Men , i guardiani della Galassia
PS se riuscite a passare i primi quattro capitoli forse ( e dico forse ) potrebbe piacervi
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Sembra strano ma ce l'ho fatta anche questa volta...:)



Tornare ad essere un avatar significò, per Morgane, riprendere a partecipare a qualche missione.
Niente di particolarmente impegnativo, ma quanto bastava per farle riacquistare padronanza di sé, facendo riemergere il lato della “ giustizia ” che le era sempre stato a cuore.

Non volle Loki

Trovava ridicolo muoversi con lui appresso: non era una ragazzina indifesa e le missioni, che fino ad ora le erano state proposte, non richiedevano di scomodare un dio, con i suoi vasti poteri da megalomane.
Oltre che Tony si sentiva più tranquillo a saperlo alla Torre, piuttosto che a scorrazzare in giro per il pianeta: non credeva a una parola del giuramento, e non intendeva in alcun modo metterlo alla prova, col rischio che facesse danni...che magari avrebbe poi dovuto pagare lui...no...no...stava bene dov'era... rinchiuso e preferibilmente in silenzio.

Due mesi

Due mesi di retate, inseguimenti, catture

All'inizio si trattò per lo più di feccia della peggior specie, quella che la polizia locale faticava a catturare con i comuni mezzi, di militanti dell' HYDRA, di terroristi internazionali e di pazzi criminali. Ma col trascorrere del tempo gli eventi strani e inquietanti che sempre più frequentemente si verificavano, costrinsero ad includere nelle battute di caccia anche strane creature, che non avrebbero dovuto trovarsi lì, non perché fossero fuori luogo rispetto al clima, al territorio o alla fauna locale, ma perché erano assolutamente fuori luogo con l'intero pianeta.

Il primo strano animale era stato avvistato in una remota regione del Nepal, tanto che in un primo momento avevano sottovalutato la notizia, convinti che si trattasse di una bufala, dell'ennesimo avvistamento dell'uomo delle nevi.
Poi erano iniziati i morti e lo SHIELD aveva rivalutato l'intera faccenda, decidendo di mandare sul campo Maria, con una squadra, e Loki come consulente esterno.
Naturalmente non avrebbe avuto potere in materia, e qualunque fosse stata la minaccia, avrebbe dovuto difendersi a mani nude.

Nel vero senso della parola: niente magia, niente armi.

Fu un macello.

In cui la Hill perse 5 dei suoi uomini e Loki ne uscì indenne per pura fortuna: conosceva la bestia, originaria di Muspelheim, una specie di rinoceronte a 6 corna e 6 zampe, grande il doppio, abituato a vivere in branco e particolarmente aggressivo quando si sentiva esposto e lontano dai suoi simili. Immaginò che anche l'alimentazione differente avesse contribuito a peggiorarne la ferocia, e mentre i suoi poteri gli erano proibiti, in questo caso le pozioni avrebbero potuto rivelarsi degli ottimi sostituti.
Purtroppo per lui, aveva a disposizione solo un'essenza base, che funzionava un po' come i fumogeni midgariani, salvo che in più era in grado di creare rumori e suoni disorientanti. Non era stata creata per utilizzarla sugli animali, per cui Loki poté solo sperare di ottenere un effetto simile a quello desiderato.
Per sua fortuna, la creatura era già fuori di sé: braccata, parzialmente ferita ( la scorza dura non era cosa semplice da scalfire ) e fortemente arrabbiata, i rumori e la nebbia disorientante la irritarono ulteriormente, spingendola a gettarsi a capofitto verso Loki e l'origine dei fastidiosi rumori.

Precipitò dal dirupo, annegando nelle acque del fiume.

« Ho sentito che Fury ha fatto un po' di storie per come sono andate le cose» Morgane allungò un piatto a Loki, invitandolo a sedersi a tavola con lei.

« Ovviamente...»

Dopo la loro permanenza a Malibù, l'atteggiamento di Morgane nei suoi confronti era lievemente cambiato.
Poteva quasi dire che si sforzasse di accettare la sua presenza anche quando non c'era nessuno oltre a loro due, e qualche volta poteva persino illudersi che a Morgane piacesse, la sua compagnia...
Non erano mai visite informali, ognuna finalizzata ad uno scopo, che fosse l'allenamento, o il condividere informazioni, come in questo caso, ma si riscoprì a pensare che fosse meglio che niente

...penoso

« Secondo Fury farlo precipitare nel fiume non è stata una buona mossa...Inquinamento delle acque...» ingollò avidamente un grosso boccone di sformato di pollo, entrando subito in estasi «...ulteriori midgariani venuti in contatto con la massa potenzialmente...nociva...» si infilò un'altra forchettata in bocca dimenticando quasi di respirare «...sai...la corrente lo ha portato piuttosto a valle ed è stato pescato da un gruppo di locali...» Morgane ridacchiò, facendolo bloccare di colpo « che c'è?»

« Nulla » sorrise «è bello vedere che apprezzi ancora la mia cucina.»

Loki affogò letteralmente nel piatto.
C'erano tante cose che ricordava associate alla sua cucina...« Non vorrei deluderti, ma entrare in azione dopo tanta inattività mi ha messo un notevole appetito.» bevve tutto d'un fiato un bicchiere d'acqua « Non credo di avere nemmeno sentito il sapore...» mentì, tornando a riempire il bicchiere « Cos'è?...tacchino? »

« Pollo »

Purtroppo per Loki quella fu l'unica occasione che Fury gli concesse per rendersi fisicamente utile, ritenendo che fosse di gran lunga più funzionale che si occupasse dello studio dei casi, piuttosto di agire sul campo.

Naturalmente

Se avesse avuto Fury davanti a sé in quel momento, lo avrebbe afferrato per il collo... stupido essere impertinente...
A nulla erano serviti i suoi sforzi...
Nessuno intendeva sbloccare la sua situazione di stallo... nemmeno dopo che aveva portato loro dei risultati...anche se non privi di effetti collaterali.
Ma quale battaglia non ne aveva?


Era la storia della sua vita, della sua lunga vita...
Essere accantonato fino a quando sarebbe risultato utile, essere usato lo stretto necessario per ottenere un risultato, interrogato per poi chiedersi di continuo, se fosse stato sincero o se avesse mentito.

...Sapere che con lui non si sentivano mai al sicuro, poteva essere allettante e tremendamente frustrante nello stesso tempo...

« Ti piacerebbe insegnarmi?» Morgane lo sorprese mentre riversava la sua frustrazione sugli arredi

« Non è difficile distruggere le cose » rispose laconico, voltandole le spalle

« Ne sono consapevole, ma...» andò su e giù sulle punte « Secondo lo SHIELD c'è un'alta probabilità che la bestia non rimarrà da sola...Mi chiedevo se potevamo giocare in anticipo» Loki si irrigidì, recuperando una gamba del tavolino del salotto e scrutandola attentamente « È di un materiale praticamente indistruttibile. Per i più, almeno. Tony si era illuso che non potessi arrecare danni...invece...»

« Continua ...» la incalzò guardando dalla finestra. Non si vedeva nulla a parte il cielo e qualche altro edificio

« Tu conosci le creature degli altri regni. Dimmi di loro...caratteristiche, punti deboli, tutto...se è vero che ce ne saranno altre, sapremo come affrontarle »

« E io cosa ci guadagno?»

« La mia... riconoscenza?...» lo sguardo che le lanciò, attraverso la riflessione del vetro, le fece capire che non aveva apprezzato « Scherzavo...Magari...potrebbe essere...se tutto va bene...potresti accompagnarmi?» Loki finalmente si girò a guardarla « Non subito. Lo SHIELD ha bisogno di conferme»

« Ne ho date » sibilò fra i denti « Sono chino sui loro maledetti incartamenti ogni giorno, perché i loro tecnici midgariani non sanno dove sbattere la testa! Ho sbagliato di un soffio, dove si sarebbe verificata la nuova anomalia! »

« Lo so! Ma non è servito ad evitare i danni! »

« Se mi facessero usare i miei poteri! Se potessi studiare il fenomeno con i miei poteri!...» la voce scemò di colpo, i pugni serrati, tanto da rendere le nocche bianche

« Ma non hai scelta... » Più ancora che rabbia, radiava esasperazione, e un po' Morgane lo capiva...Ma aveva bisogno di sentirsi a suo agio con lui, di nutrire almeno un briciolo di fiducia... e l'unico modo per farlo era cercare di ricostruire le basi per un rapporto almeno... professionale...

Loki aprì le mani e si costrinse a rilassarsi. Non sarebbe servito a nulla il suo disappunto, lo sguardo accigliato, o la ritrosia nelle risposte...alla fine avrebbe dovuto cedere, ancora una volta...Avrebbe dovuto accettare, per il bene di Morgane... perché negarle la conoscenza, equivaleva a metterla in pericolo, e il suo giuramento non lo avrebbe concesso

« E sia...»

… infine era stato costretto a piegarsi...
 
____ ◊ ____


Gli incontri ebbero inizio entro la settimana

Il rischio, affatto trascurabile, che da qualche parte nel mondo, facesse la propria comparsa un nuovo, alieno, aggressivo animale, aveva spinto lo SHIELD ad accelerare i tempi.
La seppur fornita biblioteca di Loki, si rivelò manchevole di alcuni manoscritti specifici, tanto che il dio fu costretto a farsi recapitare da Thor, una serie di utili manuali, finemente illustrati , sulle creature che abitavano gli altri regni, incluso Asgard.
Naturalmente, il poco istruito fratello, non sarebbe stato di alcuna utilità senza l'aiuto di Frigga, troppo convinto che la lettura fosse cosa da donne e che per fracassare il cranio di una qualsivoglia bestia, con Mjöllnir, fosse perfettamente inutile conoscerne le abitudini.

Morgane e Loki si incontrarono nel tardo pomeriggio.

Era stata una giornata piovosa e dopo tanta acqua scesa, il cielo aveva finalmente deciso di dare una tregua, facendo annegare la città in una fitta nebbia.
Dall'alto dell'edificio, si poteva ammirare un mare di nuvole, sopra le quali brillava l'ultimo sole del pomeriggio. Non era insolito, da quell'altezza, essere al di sopra delle nuvole, o trovarvisi immersi, ma quella sera, i raggi solari illuminavano di luce rosata tutto il piano.

Un vero toccasana per lo spirito

Salvo che stare china sui libri non era la massima aspirazione di Morgane, e quando si rese conto dell'enormità delle informazioni da assimilare, si trovò quasi boccheggiante.

« Siamo pazzi...» piagnucolò « Se credi che io riesca a studiare tutto questo...» guardò Loki da sopra un libro, in preda alla disperazione« Hanno nomi assurdi! » gli mostrò velocemente delle immagini « sono strani...e brutti...e io non voglio tornare a scuola!»

« Vedo che non hai ancora smesso di fare la ragazzina » le fece notare Loki « Ancora con una pessima predisposizione per lo studio...» la situazione lo riportò indietro nel tempo, ai mesi in cui era ospite alla Torre, quando Morgane si incontrava con lui, per ricevere istruzione... ai suoi piedi...i capelli fiammeggianti...

« Ehi amico! Niente di personale, ma non tutti siamo appassionati di studio»

«Forse, al posto tuo dovrebbe essere qui Destiny: sarebbe entusiasta e non avrebbe alcuna difficoltà a memorizzare»

« Hai notato anche tu?» sorrise Morgane, battendo le mani « Ho sfornato un piccolo genio!»

« Certamente non grazie a te...» la provocò « Ha un amore per la conoscenza che va ben oltre le tue capacità...» gli rammentava se stesso, quando trascorreva intere giornate chino sui libri, invece che ad allenarsi con Thor...

« Ehi!!! La fatica è stata tutta mia! Non hai diritto di prenderti dei meriti!» di colpo, Morgane si rese conto dell'argomento intrapreso e si sentì in imbarazzo «...non è neanche scritto in una lingua comprensibile...» tornò a lamentarsi, immergendo il naso nella lettura, in un tentativo di cambiare argomento

« Penso che questo sia inutile » Loki le prese il libro dalle mani lasciandola imbambolata a fissare il nulla « Non avevo tenuto conto della tua scarsa propensione alla conoscenza e dell'incapacità di leggere i miei manoscritti» Morgane gli fece una smorfia, ben lieta di parlare d'altro « Avremo bisogno dei servigi di Jarvis... »

Ci vollero quasi tre settimane, ma alla fine, avevano trasformato l'intelligenza artificiale nel database delle creature degli 8 regni, caricandolo dell'alfabeto e delle rune di Asgard, e della loro corrispondente traduzione.
Il lavoro maggiore fu di Loki, naturalmente, e anche se Morgane era ben consapevole che oltre a quello le occupazioni del dio erano decisamente limitate, trovò doveroso, da parte sua, essere presente e partecipe nel processo, ogni volta che ne avesse avuto l'occasione.
Non lo avrebbe lasciato da solo a risolvere l'incombenza...In fin dei conti era un dio e un lavoro manuale, impegnativo e vasto avrebbe potuto renderlo irritabile oltre il dovuto, specie se si considerava l'assoluta mancanza del suo séior.

L'espressione “ irritabile oltre il dovuto ” si rivelò essere alquanto riduttiva.

Se Loki sapeva essere paziente nell'elaborare una pozione o nell'applicarsi in un nuovo incantesimo, fino a replicarlo alla perfezione, si dimostrò nervoso, agitato e infastidito dai tempi, a suo dire incompatibili, con le incombenze della vita.
Non era possibile che Jarvis si soffermasse più del dovuto su una frase, che la vagliasse, la rielaborasse, ne chiedesse conferma e infine finalmente, finalmente, la traducesse. A niente serviva che Morgane spiegasse a Loki che erano processi indispensabili; che per quanto Jarvis fosse eccezionale, l'alfabeto asgardiano era comunque un mistero per lui; che chiedere conferme e rivalutare, serviva per ridurre gli errori...

il dio sapeva essere un lamentoso senza pari.

« Loki...» disse ad un certo punto Morgane « Se ancora non ti è chiaro quale cognome adottare, posso aiutarti io...» aveva corso come una dannata tutto il giorno e non ne poteva più di sentirlo sbuffare, perché le pagine dovevano essere acquisite una ad una « Signor Loki Impaziente Noioson » poté giurare di vedere la piega delle labbra girare lievemente all'insù

Con grande stupore di Morgane , l'umore di Loki sembrò... rinnovarsi, quando Destiny si unì a loro, nel fine settimana, sembrando quasi più incline all'ascolto e alla spiegazione, accogliendo con gioia malcelata ogni domanda, rispondendo sempre in modo chiaro ed esauriente.
E pur facendo notare la sua superiorità, ogni tanto si lasciava sfuggire un piccolo elogio, che solo i più allenati, come Morgane, riuscivano ad afferrare.

La bambina era giunta alla Torre carica di shopping bags pesanti di moda, e di nozioni da portare su carta. Aveva trascorso metà della giornata a fare shopping con Pepe e la restante metà a cercare di seguire Tony nelle sue riunioni aziendali , per lo stupido compito di scuola “ descrivi il lavoro di tuo padre ”.
Ora, lui non era suo padre padre, ma era quanto di più vicino ad una figura paterna lei conoscesse, e quello che aveva da insegnarle in termini di affaristica, dirigenza e azienda non lo avrebbe imparato da nessun altro...anche nel fine settimana, quando chiunque altro era in meritato riposo.
Quando però, trovò la sala comune allestita con uno scanner olografico, perse di colpo qualsiasi proposito scolastico avesse avuto in mente.

Oltre al fatto che le parve di sentire nell'aria un clima rilassato, che mai avrebbe pensato possibile con Loki.

Si sedette in disparte ad assistere alla scena, pescando da un sacchetto una manciata di pop corn, gustandosi il quadretto davanti a sé,come un programma televisivo...Erano entrambi piuttosto strani...si parlavano a bassa voce, come se avessero segreti da nascondere...ogni tanto Loki accarezzava sua madre con gli occhi, quando sapeva di non essere visto... Poi di colpo alzavano la voce, facendola saltare sulla sedia, sua madre gesticolando e Loki allontanandosi con le mani dietro la schiena...per tornare quasi, quasi, a sorridersi un secondo dopo, trovando nuovamente un punto d'incontro...

« Tu! » la fece sobbalzare il dio « Vuoi guadagnare qualcosa?»

« Ma se non hai un dollaro!»

« Esattamente ! Ma sono certo che se farai sapere a Stark quanto sei stata utile, non avrà problemi a ricompensarti...» disse sornione « So che ti piace la lettura e che sei anche molto brava...» la elogiò, facendola gongolare « Che ne dici di girare le pagine per Jarvis?»

La sua espressione felice crollò di colpo « Approfittatore...far fare a me quello che non piace a voi...»

« Un po' di pausa tesoro» la rassicurò Morgane « solo per uno spuntino...»

Gettò il sacchetto di pop corn e si portò allo scanner olografico, seguendo attentamente le istruzioni di Loki : se lui le avesse insegnato a leggere i geroglifici, invece che limitarsi a raccontarle i libri, avrebbe potuto sostituirsi completamente a lui...invece era costretta a chiamarlo, ogni volta che Jarvis aveva delle incertezze nella traduzione corretta.

Tony dovrà pagarmi profumatamente, pensò, mentre affogava nella noia più totale. In piedi, dietro ad una sedia, si dondolava , formando un ponte con il busto, mentre si reggeva la testa con il gomito, puntellato sulla cima dello schienale.
Ruotò la testa con l'intento di adocchiare il sacchetto di pop corn e recuperarlo senza muoversi, ma quando gli occhi finirono qualche metro più in là, la sua bocca cadde aperta, fino al limite della lussazione.

Sua madre stava lavorando dietro ai fornelli e ...o mio Dio!

anche lei spiava Loki !

Di colpo il film assunse una piega piuttosto interessante, ed i pop corn divennero indispensabili. Fra una manciata e l'altra, notò così, come Morgane servisse il principe, come conoscesse i suoi gusti senza bisogno di chiedere, come gli sorridesse ( quando non si aggredivano a vicenda ) e come fossero sempre così vicini senza però mai toccarsi...

La sua piccola testolina cominciò a vorticare, elaborare, rimuginare,e il mondo intorno sbiadì

« Bene, ragazzina » la riscosse Loki « Hai fatto un buon lavoro... Ci pensiamo noi ora »

« No...» lo sorprese « Lavoro noioso ma mi piace...Vorrei restare, se non vi secca » guardò a sua madre che non ebbe obiezioni « Che ne dici di preparare la pizza per stasera? Ti prego mamma?» non avrebbe rinunciato a studiare le dinamiche fra i due, e ora che se ne era accorta, li avrebbe guardati con occhio molto diverso...

Quando tutti i manoscritti furono acquisiti da Jarvis, Destiny scoprì che non era stato l'unico ad aver imparato qualcosa di nuovo: sua madre aveva per Loki una gentilezza nascosta, che si vedeva nelle piccole cose, come tenergli da parte l'ultimo biscotto, o portargli il tè quando lo sapeva particolarmente nervoso, la sua miscela, non una qualunque. Inoltre conosceva i suoi interessi, come cosa gli piacesse leggere, e quali artisti prediligeva... E a volte, ma solo a volte, sapeva frenarlo se stava per andare in escandescenza...

Aveva sempre saputo che si conoscevano da prima, ma come faceva a conoscerlo così bene?

Poi le capitòdi osservare la quasi ansia che rivestì Loki quando, dopo qualche tempo, sua madre si trovò a fronteggiare una di quelle creature, una specie di drago in miniatura, rapido, con aculei avvelenati che sparava dalla groppa e che, naturalmente, sputava fuoco.

Loki ascoltava Jarvis impartire le istruzioni, seguendo ogni dinamica con tensione e rigidità e quando l'intelligenza artificiale gli comunicò che la bestia era stata abbattuta, Destiny si sorprese a testimoniare il sorriso, che abbellì il volto del dio.
Si era talmente rilassato nel sollievo, che lasciò che la bambina lo prendesse per mano, fredda e calda nello stesso tempo... ma anche così stranamente famigliare...Le rispose stringendola con delicatezza,e le ricordò che questo buon lavoro era stato un pochino anche merito suo

Naturalmente dovette anche aggiungere che non si montasse la testa, ma quella era un'altra storia... perché al di là di tutto era certa di avere un quadro un pochino più chiaro

...e ora aveva una mezza idea di quello che andava fatto

 
____ ◊ ____


La cattura dell'ultimo animale portò a delle conseguenze piuttosto inaspettate, facendo precipitare Morgane in un mondo oscuro di cui, fino a quel momento, aveva solo sentito parlare.

Era stato rinvenuto nella casa di un presunto onesto cittadino, con tutte le carte in regola per l'immigrazione; un ricco messicano, che dietro la facciata del pulito uomo d'affari nascondeva un traffico di esseri umani, destinati per lo più alla vendita degli...organi.

Ciò che era nascosto sotto la sfarzosa villa, bastò a Morgane per farle vomitare l'anima: corse su per le scale in preda ai conati, e riversò il contenuto dello stomaco sul fottutissimo prezioso tappeto persiano, che si stendeva lungo il corridoio dell'ingresso, come una piccola autostrada.
Si asciugò le lacrime ai bordi delle ciglia, preferendo lasciare alla squadra il resto del lavoro: che pensassero loro a ripulire, lei aveva contribuito alla cattura del capo e della sua banda, e il resto dell'organizzazione sarebbe stato presto imbrigliato per effetto cascata.

Solo che non era stato il piano originale

Il piano originale prevedeva di fare irruzione, e di prelevare qualunque cosa fosse a mandare in tilt e sovraccarico le apparecchiature dello SHIELD... Ma quello che trovarono fu di gran lunga più mostruoso di quello che stavano cercando.

« È accaduto qualcosa di strano, oggi?» da quando Morgane aveva dimostrato di sapersela cavare con le sole direttive di Jarvis, l'intervento di Loki era tornato ad essere marginale, limitato per li più alla lettura dei dati finali e a sondare, dopo ogni missione, se ci fosse qualche segno rivelatore che la gemma dell'infinito si stesse muovendo

Se fosse stata un soldato, come Maria, o un guerriero, come era lui, Morgane avrebbe alzato il mento e ,con tono professionale e termini tecnici, avrebbe fatto rapporto, descrivendo in dettaglio e con sangue freddo quanto rinvenuto...Invece era solo una donna, davanti alla sua tazza di te, che cercava disperatamente di cancellare le immagini degli ultimi due giorni, dal proprio cervello.

E questa domanda non aiutava.

« Io...»

Loki smise di consultare gli incartamenti sparsi alla rinfusa sopra il grande tavolo della sala comune: si parlava di oscillazioni e instabilità della materia, raggi gamma su vasta scala, radiazioni, comuni delinquenti...Gli idioti non erano neanche lontanamente consapevoli del guaio in cui si erano cacciati...la...cosa...avrebbe potuto ribellarsi in un qualunque momento.

« Sì?» l'esitazione di Morgane gli suonò strana e reticente , diversa dal solito entusiasmo con cui era pronta a raccontare le sue avventure. Studiò un'ultima volta la fotografia della creatura, rammaricandosi di non essere stato lì a catturarla...I suoi denti erano il raro e prezioso ingrediente per una pozione dagli straordinari effetti curativi... ed ora non ne sarebbe mai più venuto in possesso.

Peccato...

« Allora? » incalzò « Non hai niente da dire? » Fece il giro del tavolo e con la testa lievemente inclinata di lato, si portò davanti a Morgane, seduta sul divano. Era rigida, come il manico di una scopa, aveva lo sguardo perso a terra e stringeva la tazza di tè, come se la volesse frantumare

Fissò gli stivali di Loki « Non credo di volerne parlare...»

« Cosa è successo? »

« Leggi il rapporto »

« Non ne ho bisogno. Scrivono sempre le stesse cose e sono un po' stufo di sentirle. Voglio sapere cosa ti senti »

« Nulla »

« Definisci nulla »

« Vuoi sapere se ho percepito muoversi quella cazzo di pietra?» scattò infine stizzita « No. Niente del genere.»

« E allora, cosa ti turba? » sbottò seccato Loki. Da quando era arrivata era apparsa distante e pensierosa , aveva proferito a malapena due parole ed era rimasta seduta sul divano a fissare i fondi del tè come se cercasse qualche risposta nascosta.

«...»

« Non ti lascerò in pace fino a quando non mi dirai cosa è successo. Non sarà di nessuna utilità tenermi all'oscuro e il non essere presente sulla scena non mi facilita certo le cose! Quindi smettila di fare la petulante e la capricciosa e dimmi cosa diavolo è accaduto che ti ha sconvolta così!»

« DAVANO LE PERSONE IN PASTO A QUELLA COSA!» gridò esasperata, facendo cadere la tazza a terra « LA USAVANO COME UN TRITARIFIUTI DOPO AVER PRESO TUTTO QUELLO CHE GLI ERA PIÚ UTILE PER I LORO SPORCHI TRAFFICI!»

Loki ascoltò lo sfogo in silenzio, non turbato dalla rivelazione. Non aveva millenni per niente e sapeva bene cosa fossero le atrocità, ma era evidente che Morgane avesse la scorza troppo tenera. Quando tacque pensò che lo sfogo fosse finito, quasi non sentì le parole pronunciate a filo di voce « ...c'erano ancora i vestiti di una bambina...» non aveva più lacrime da versare e la sua voce le suonava quasi estranea « mi sono sentita morire...ho pensato a Destiny...sono corsa fuori a vomitare e piangere...»

« Capisco...» Loki riprese a scartabellare, come se quello che aveva appena udito non valesse la pena di essere tenuto in considerazione o come se Morgane gli avesse raccontato la trama di un film dell'orrore e lui non l'avesse apprezzata...

...lui...capiva? « No...»

« No cosa ?» era chino sopra una mappa, intento a decifrarla, sovrapponendola a decine di casi precedenti, per cercare tutte le possibili analogie, qualcosa che potesse essere previsto.

Non la stava nemmeno guardando

« Nooo... Tu non capisci » Morgane si alzò in piedi pestando i cocci della tazza « E nemmeno io capisco come tu possa restare impassibile ed indifferente dopo quello che ti ho appena raccontato » strinse le mani a pugno e le passò sopra il tavolo, rovesciando a terra il lavoro di Loki, fogli volarono per la stanza, andando ad infilarsi in ogni anfratto

Il dio rimase per un attimo a fissare il piano ormai vuoto, le mani appoggiate all'unico incartamento che non era stato travolto dalla donna. Aprì la bocca in un lungo sospiro e le lanciò un'occhiataccia di traverso « Questa bella reazione matura ti ha fatto sentire... meglio?»

« Affatto » era arrabbiata e il torace si alzava e abbassava a grande velocità « Tu non sei mai turbato da nulla...No...mi correggo...tu sei turbato solo da ciò che può danneggiarti... tutto il resto è spazzatura, vero?»

« Stiamo davvero facendo questo discorso?» chiese Loki con una smorfia « Perché è ovvio che conosci già la risposta »si sollevò in tutta la sua statura e le voltò le spalle: non voleva sentire, non voleva sentirla

« C'è qualcosa in questo mondo che non riguardi te, che ti tocca? » insistette Morgane aggirando il tavolo e raggiungendolo « Oppure siamo tutti così sotto di te da non meritare un minuto del tuo prezioso tempo?» lo afferrò per la giacca e lo fece girare « Dimmi Loki: quanto è stato complicato chiudere il tuo cuore in una cassetta di sicurezza? »

« Dimmelo tu...» strappò via il braccio senza degnarla di uno sguardo.

« C'è una combinazione? Oppure l' hai cementato?...» Morgane lo rincorse mentre prendeva verso la camera «...o te lo sei tolto?» lo superò e si frappose fra lui e la porta « Vuoi insegnare anche a me?...Sarebbe comodo non provare nulla di nulla di nulla»

Loki coprì i pochi passi che li separavano, facendola arretrare contro la porta chiusa « Cosa vuoi sentirmi dire? » chiese in un basso ringhio « Che non è vero? » appoggiò quasi la fronte alla porta, mentre le parlava all'orecchio « Che anche io ho un cuore?... Che ogni parola che mi hai detto mi è entrata nell'anima, facendola urlare ?» il respiro era simile a ghiaccio e le fece accapponare la pelle « Che vorrei sbudellare quelle persone quando sono ancora vive e farle assistere mentre nutro la creatura con i loro organi?» Morgane deglutì, la bocca improvvisamente secca « Non posso » si staccò dalla donna per guardarla negli occhi « Sono un bugiardo, ricordi?»

Erano così vicini, i loro respiri a mescolarsi, i loro corpi quasi a toccarsi, eppure Loki non superò quel limite, attento a non infrangere la promessa fatta, a non toccarla senza il suo permesso, le mani appoggiate ai lati della testa, su una porta chiusa, che lei gli impediva di oltrepassare..

Un bugiardo...

Come era stata sciocca!


Quando mai Loki, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali avrebbe dato segni di cedimento o di coinvolgimento emotivo ? Così bravo a criticare, a stuzzicare o a mostrare risentimento e rabbia, così poco incline a mostrare dolore, amore, apprensione... sentimenti difficili... terreno pericoloso, per lui...persino l'amore per Frigga era quasi sempre mascherato

...Non era più facile comportarsi come tutti si aspettavano?

« Oh Loki...» la mano di Morgane raggiunse il viso del dio quasi di propria iniziativa «...quanto faticoso sei da capire...» il pollice a disegnare piccoli cerchi appena sotto l'occhio

«Morgane...»le pupille dilatate, la bocca semiaperta per lo stupore « Non mi puoi toccare...»

« Che sciocco che sei!» continuò imperterrita, raggiungendo le ciocche di capelli disordinatamente cadute sugli occhi, spazzolandole via dalla fronte « Non abbiamo mai detto che non lo potessi fare...Ricordi? La restrizione vale solo per te...»

...dove aveva perso le parole? Riusciva a concentrarsi solo sulla sua carezza, mentre il cuore sembrava gli sfondasse le orecchie, come se avesse aspettato Morgane per tornare a battere

« Mi ci è voluto un po'...e tu non rendi le cose facili...» la mano andò a riposare sulla spalla « Ora vado: ho bisogno di sentire Destiny, di sapere che sta bene ...» si fece strada spingendolo dolcemente da parte « Le dirò che la saluti...E » gridò dal fondo del corridoio « Dalla prossima volta tu verrai con me! »

Prima che Loki potesse elaborare la frase, Morgane era già andata.
Appoggiò la fronte alla porta inspirando a fondo

...che diavolo era successo?
  
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