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Autore: fedepiper91    19/12/2016    0 recensioni
"...i hate how much i love you
I cant stand how much I need you
And I hate how much I love you
But I just can't let you go
And I hate that I love you so.."
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~
Sabato mattina
ore 10 e 15

«Eccomi!».
L'urlo di Ichigo riecheggiò in tutto il locale, mentre entrava,spalancando la porta, portandosi una mano al petto, stanca e con il fiatone, segno che aveva corso a perdifiato per raggiungere il lavoro, prima dell'apertura.
Inutile dire che non c'era riuscita e si aspettava quindi una strigliata da parte dei suoi amici, che non tardò ad arrivare.

«Sei in...» Cominciò Mina, col suo solito atteggiamento scorbutico, usando un tono di rimprovero, puntandole subito il dito contro.

« Ritardo, lo so. Scusatemi» La interruppe subito la rossa, finendo la frase, intuendo cosa l'amica stesse per dire.

<< Sei un caso perso. >> Ribattè sorridendo Paddy,appena uscita dalla cucina con diversi piatti fra le mani.

<< Io l'avevo detto che non saresti riuscita ad arrivare puntuale. >> Esclamò Ryan, sorprendendo la giovane, spuntandole da dietro.

<< Non dovresti essere a letto,tu? >> Chiese lei, con tono acido, ma anche preoccupato, guardandolo di traverso, mentre però controllava le sue ferite.

<< E da quando ti importa della mia salute? >> Domandò lui, inarcando un sopracciglio, mettendosi a braccia conserte.

"Da sempre!" Avrebbe voluto ribattere prontamente la giovane, ma si morse la lingua, sospirò e guardò il biondo, pallido e fasciato, davanti a lei, ripensando a ciò che era accaduto 18 ore prima.

                                               Flashback

<< Ryan! >> Urlò immediatamente Lory, cercando insieme a Strawberry ,che si era girata al grido dell'amica, di raggiungere il biondino, correndo il più velocemente possibile.
Fortunatamente, Mina riuscì a prenderlo poco prima che cadesse al suolo.

<< Stai bene? >> Chiesero in contemporanea, con sguardo preoccupato, Mew Berry e Mew Lory, una volta avvicinatesi al ragazzo che era a terra.

<< Sì. Andate. >> Disse lui, con tono di voce serio, dando loro una delle sue solite occhiatacce.

<< Okay..ma... >> Fece Lory, opponendo resistenza.

<< Kyle! >> Chiamò a quel punto, Strawberry.

<< Lo porto via io tranquille. >> Ribattè il pasticciere, capendo ciò che l'amica gli stava silenziosamente chiedendo.

Mezz'ora dopo, le 4 ragazze, poichè Pam era in una città vicina per lavoro e quindi non le aveva ancora raggiunte, stavano lottando con altrettanti chimeri e si stavano impegnando al massimo.
Nel frattempo, Pai era sparito, ma le paladine non c'avevo fatto troppo caso, impegnate com'erano nella lotta.
Dopo pochi minuti, l' alieno, frustrato, era tornato sul luogo della battaglia e sembrava molto arrabbiato.
Urlò furioso, dopo aver maledetto Mew Pam, che ci sarebbe riuscito la prossima volta.
Le ragazze si guardarono fra loro, non capendo ciò di cui il nemico stesse parlando, prima di ricevere la chiamata dell'amica ,che riferì loro dell'attacco alla pasticceria.
Fu in quel momento che compresero.

<< Che cosa? Ma.. >> Chiese Paddy, con aria confusa, in cerca di spiegazioni.

<< Era una trappola! >> Disse con tono di voce rabbioso, Strawberry.

<< Non crederai che- >> Disse Lory, guardando verso Mina e Strawberry , la quale serrò i pugni.

<< Oh No! >> Fu il pensiero e l'esclamazione di tutte, in quel momento, realizzando ,che erano state prese in giro e avevano messo in pericolo i loro datori di lavoro.

In men che non si dica, erano tornate al quartier generale.
Ad attenderle, c'erano i due ragazzi....e Pam.

<< RYAN! >> Esclamarono preoccupate e agitate, a voce alta, le 4 ragazze, vedendo l' amico sanguinante e bianco come un lenzuolo, precipitandosi verso di lui.

<< Che cosa sono quelle facce? >> Domandò con il suo solito tono strafottente, il ragazzo americano.

<< Noi....>> << Ecco.. >> << Ci dispiace... >> << Non avevamo capito che l'obiettivo eri tu! >> Dissero le mew mew, una dopo l'altra, con tono rammaricato.

<< Già... >> Sussurrò lui in risposta, cercando di sorridere.

<< Se Pam non fosse stata qui.. >> Mormorò Lory, facendo gelare il sangue e sudare freddo sia il biondo che la rossa al suo fianco.

<< Ora che mi ci fate pensare! Perchè hanno attaccato proprio te? Voglio dire.. Non hai poteri ,quindi a loro cosa ne viene farti fuori..? >> Fu il ragionamento, ad alta voce, del pasticciere, che alternava lo sguardo fra l'amico e le amiche.

<< Ti hanno detto qualcosa? Sai..durante..l'attacco? >> Chiese Mina, con tono interessato.

<< Uhm io...non... ricordo con esattezza , ma.. >> Iniziò a dire il giovane, per poi accasciarsi ,cominciando a vedere sempre più sfocato, avvertendo un senso di vertigini.

<< Ryan! >> Le grida delle ragazze fu l'ultima cosa che il biondo sentì, prima di cadere vittima di un sonno profondo. Aveva perso i sensi.

                                                    Fine Flashback

<< Devi riposare, lo sai anche tu. Andiamo. Ti accompagno di sopra. >> Disse con tono di rimprovero, la giovane,posando una mano sulla schieda del ragazzo.

<< E non pensare di poter sgattaiolare fuori ,di nuovo. Ti ci lego a letto, se devo! >> Aggiunse poi, la rossa, con tono severo e semi serio.
Ne sarebbe stata capace.

<< Ah.. Se avessi un dollaro per ogni volta che mi è stata detta questa frase- >> Ci scherzò sopra Ryan, salendo le scale, di malavoglia.

<< Avresti solo un dollaro! >> Esclamò Ichigo, con sorriso trionfante, mentre lo prendeva per i fondelli e gli rispondeva per le rime.

<< Sicura che non vuoi una mano? >> Domandò Kyle, che li stava guardando dalla porta di ingresso della cucina.

<< No,ce la faccio. Continuate a lavorare. Torno fra poco.  >> Disse lei, fiduciosamente, guardando l'amico e le altre ragazze.
Stavano arrivando i primi clienti.

<< Uhm! Come mai oggi sei così carina con me? Vuoi qualcosa,per caso? Perchè la risposta sarebbe no. >> Chiese Ryan, scetticamente e con una punta di sarcasmo; una volta entrati in camera ed essersi seduto sul letto.
Non si aspettava tutta quella gentilezza, non da lei.

<< Bhè, sarei sempre carina, se tu non ti comportassi come un'idiota tutto il tempo. >> Rispose la ragazza, a  tono, arrossendo leggermente, cosa che il ragazzo trovò adorabile.

<< Tze. Senti da che pulpito. >> Ribattè però, il biondino, sbuffando.

<< E per la cronaca, no. Non voglio niente da te. >> Affermò infine lei, lanciandogli una breve occhiata.

Ryan la guardò. Non aveva ancora indossato la sua divisa di lavoro, essendo appena arrivata. Aveva un vestito, forse un pò troppo corto , color glicine, che le lasciava il collo e parte del davanti esposti e poi aveva uno spolverino leggero, sul lilla. Le era molto vicino, così tanto da poter sentire qul suo profumo inconfondibile di lavanda e frutta.
E Dio, se la voleva. Anzi, doveva averla. Era sicuro di questo. E doveva baciarla.
La desiderava con tutto se stesso ed era stanco di trattenersi e di reprimere tutto quello che provava per lei.
Doveva agire , proprio in quel momento o sarebbe impazzito.
Brividi d’eccitazione gli percorsero la spina dorsale in risposta alle carezze involontarie, che stava ricevendo dalla giovane, che stava controllando maniacalmente le sue ferite,manco fosse un dottore.
Sembrava davvero preoccupata per lui. Sembrava ci tenesse e questo lo fece sorridere di gratitudine e la cosa gli scaldò il cuore.
L'atttimo dopo, senza che potesse realizzare cosa stesse facendo, si era sporto verso di lei e le sue labbra si erano posate su quelle della ragazza, che pochi secondi dopo, ovviamente, si trasformò in gatto,senza neanche avere il tempo di capire e reagire.
La rossa allora dovette fuggire dalla finestra. Non poleva certo farsi vedere al piano di sotto, in quelle condizioni.
10 minuti dopo , Strawberry era rientrata dal retro e cercando di lasciar perdere quello stupido bacio e quell'imbecille di Shirogane ,era tornata a lavoro, come se nulla fosse.
Poi però, verso l'ora di pranzo, agitata e turbata per il giovane, aveva deciso di recarsi al piano superiore,sperando di trovarlo addormentato, cosìcchè potesse controllarlo senza doverlo affrontare, anche perchè sarebbe stato piuttosto imbarazzante.
Non aveva idea di cosa fosse passato nella mente del biondo, quando aveva deciso di baciarla.
Certo,non era la prima volta che lo faceva, ma sperava che aveva capito che non poteva farlo a suo piacimento. E poi lei aveva già un ragazzo.
Con la scusa di qualcosa da mangiare, era passata da Kyle che aveva preparato uno stufato da portare all'amico e poi si era diretta ,lentamente, verso la stanza dove sperava che Ryan stesse riposando.
Fortunatamente per lei, il biondo pareva stranamente addormentato.
Forse le medicine avevano fatto effetto.
Lo guardò, per qualche secondo. Dormiva tranquillo e poi si avvicinò, posando il vassoio sul comodino accanto al letto.
Si era davvero preoccupata e spaventata per lui, ma soprattutto si era sentita colpevole, perchè lei, e le altre, non lo avevano protetto.
Non si erano accorte della trappola ,si erano lasciate manipolare e Ryan ne aveva pagato le conseguenze, ma non gliene aveva affatto fatto una colpa.
Stavolta era andata bene...ma quante volte si può tentare la sorte?
Aveva passato la notte precedente a rimurginare sopra quanto era successo.
Lory aveva ragione. Se Pam non fosse arrivata in tempo e non fosse intervenuta, probabilmente a quest'ora starebbero assistendo ad un funerale. Quando aveva visto Ryan, coperto di sangue, il suo cuore aveva cominciato a correre una maratona, dopo aver smesso di battere per qualche secondo.
Si era quasi sentita male al solo pensiero di averlo perso.
Era stata davvero contenta di vederlo in piedi anche se ferito, ma c'era stato un momento, mentre correva per raggiungerlo, dopo aver ricevuto la chiamata di Pam, in cui aveva temuto il peggio.
La parte più orribile era, secondo lei, che non era finita.
Pai e gli altri ci avrebbero riprovato di nuovo e lei non voleva lasciare il biondo privo di protezione.
Non si era mai sentita tanto protettiva per e con qualcuno , come in quel momento. Era agitata al massimo e non sapeva come placare la sua ansia.
Neanche tutti i dolci del mondo ci sarebbero riusciti, stavolta.
Pensò di doverne parlare con le altre  e organizzare dei turni di pattuglia.
Era necessario che Ryan non restasse solo. Pai sarebbe tornato all'attacco, era solo questione di tempo , ma lei non poteva e non voleva trovarsi impreparata.
Non potevano permetterselo.
Si girò per andarsene quando sentì la voce del ragazzo mormorare il suo nome, quasi sicuramente nel sonno.
In quel momento, osservandolo ancora meglio, più da vicino, sembrava indifeso, dolce, quasi un bambino, poi il suo sguardo si posò sulla sua bocca e si ricordò di essere arrabbiata con lui per quel bacio rubato, di qualche ora prima.
Non riusciva a capire il perchè del suo comportamento.

<< Dai..non mettere il broncio! Lo sai che sei più bella quando sorridi? >> Le disse ,con voce bassa e roca , Ryan, aprendo lentamente gli occhi, per poi sorriderle dolcemente, facendo palpitare il cuore della giovane, che ad ascoltare quelle parole e sotto il peso di quel tenero sguardo, rimase spiazzata, mentre sentiva le farfalle nello stomaco.

Era categoricamente impossibile che il ragazzo potesse farle un complimento ed essere completamente in se, mentre diceva una frase del genere.
Ryan adorava prenderla in giro e giocare con lei.

"Forse è colpa della massiccia dose di medicine. è quello che lo fa delirare", pensò lei.

II ragazzo ,che era in dormiveglia, aveva riconosciuto il suo profumo appena arrivata e non aveva resistito a parlare, quando l'aveva vista con quell'espressione adorabile  e infantile sul volto.  Era così bella.
.
<< Che c'è? Non ribatti? >> Chiese lui, accigliato, vedendo la non reazione della ragazza, che era ancora fra le nuvole, pensierosa.
Cercò di azarsi, provocando però al suo corpo dei forti dolori che lo fecero restare senza respiro e gemere.
Udendo i suoi lamenti, la ragazza guardò verso di lui e gli si avvicinò ulteriormente per sostenerlo ed aiutarlo a rimettersi sdraiato, quando notò, toccandolo, che l'amico scottava troppo per i suoi gusti, così mormorò:

<< Wow..sei davvero molto caldo. >> sentendogli poi la fronte.
Probabilmente gli era salita la febbre.
Questo spiegava il complimento di poco prima, pensò sorridendo, scuotendo la testa, la rossa.

<< Grazie...era ora che te ne accorgessi.. >> Ribattè lui,con una battuta, che la fece sorridere e scuotere ancora la testa, pensando a quanto fosse cretino,cercando di non soffermarsi troppo sul corpo del giovane che in quel momento, era in bella vista.
Nonostante le ferite, rimaneva mozzafiato.

<< Ma che stai blaterando? Sei caldo! Scotti. Secondo me, hai la febbre. >> Decise di rispondere lei,un pò rossa in viso, dandogli poi uno sguardo poco carino dei suoi, spiegando le sue parole, mentre lo aiutava a mettersi in una buona posizione, per poi guardarsi intorno, per vedere se magari Kyle avesse pensato di portare un termometro in camera.

Ryan sorrise senza sforzo. Gli veniva talmente naturale quando lei era lì vicino! Era facile, era spontaneo, era giusto...bello. Con lei… stava bene.
Ed era in quei rari momenti, quando lei arrossiva o balbettava frasi sconnesse , che accadeva: era da sciocchi, eppure non poteva fare a meno di pensare che forse, forse...c'era una possibilità per loro.

   
 
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