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Autore: Raeiki    20/12/2016    0 recensioni
Sono passati vent'anni dalla morte di Paul Drake, dalla perdita della memoria di Alex e dalla reclusione di Loyal Sealight all'interno del bunker della Legione. Dopo l'apparente sconfitta di 61 le cose sembrano essere tornate alla normalità, ma quando ha letto le vecchie note di suo padre Alex ha recuperato la memoria, ricordandosi della fatale scadenza prevista per quell'anno. Sealight è libero, e la sua temibile vendetta incombe sulle teste di tutti. La Legione sta per risorgere dalle sue ceneri.
Genere: Azione, Science-fiction, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una pioggia metallica di proiettili si scatenò sul campo di battaglia. Sealight, che fu presto circondato interamente dai suoi uomini, chiamò a sé un sottoposto strattonandolo: "Chiama la Base, digli di attivare l'Expansion Pack."
Il soldato annuì in fretta rifugiandosi dietro le fila per contattare le truppe all'interno della Base: "Il capo ha dato aggiornamenti, attivate l'Expansion Pack. Ripeto, attivate Expansion Pack."
Sealight sorrise malizioso: "Ora non doveva far altro che aspettare che la sua armata eterna decimasse la resistenza nemica, dopodiché avrebbe potuto continuare la sua avanzata. Si mischiò con il Plotone, abbassando gli arti meccanici.

Il gruppo due era appena atterrato dietro la Base. Kitsune accese il computer: "Wow, la connessione che prende quell'affare è mostruosa. A malapena riesco ad accedere ad internet dal mio. In ogni caso..." Voltò il monitor verso i compagni: "...qui ho una mappatura degli interni. Io e Xabb andremo per primi guidandovi. State pronti e ricordate, evitiamo il più possibile lo scontro. Caleb, hai i fumogeni?"
"Sissignora."
"Perfetto, allora entriamo. Muoversi!"

Gli avatar costituivano la prima linea dell'esercito. Death e Xander Gold andarono per primi coprendo l'accesso alle forze armate dietro di loro. Il mietitore prese più colpi possibili per attivare la modalità Berserker e diventare una macchina da guerra con una falce. Xander colpiva a distanza scagliando i pugni come fruste e atterrando linee intere di soldati. Majora era a capo di un gruppo di artiglieri e procedeva insieme a Lee Jesus e alla sua gang, anch'essi armati di mitragliatrici. I fratelli Onewaka si muovevano come una sola mente pensante aiutati da Reese, che combatteva con il volume al massimo nelle orecchie. Greed e J usavano la vecchia ma efficace strategia utilizzata anni prima: il primo shockava gli avversari che venivano poi fatti a pezzi dalla spada della seconda. Genesis restava seduto sul sedile posteriore della moto di Road Eater fucilando i soldati in corsa; ogni tanto colpiva lo scudo in situazioni difficili per stordire gli avversari. Infine, Devon e Seymour combattevano fianco a fianco contro i soldati del Plotone. Grazie al rampino e alle ali potevano muoversi entrambi molto velocemente, in più le abilità di Seymour erano decisamente migliorate. 

La resistenza lottava quasi ad armi pari contro la Legione, addirittura con un leggero vantaggio, ma con la nuova orda di soldati appena spawnati arrivò una brutta sorpresa. Il primo a notarli fu Death, che aguzzando lo sguardo in mezzo alle fila nemiche urlò: "Ma...MA QUELLO SONO IO!"
Ed effettivamente aveva ragione. C'era un avatar uguale al suo lì in mezzo. La voce di Sealight risuonò nuovamente dal megafono: "VI PRESENTO L'EXPANSION PACK! TUTTI GLI AVATAR SALVATI NELL'ARCHIVIO, DIRETTAMENTE DAL PASSATO, RITORNANO A COMBATTERE!"
Tutti gli avatar del Team Selen originale furono messi in gioco uno per uno. Non apparvero solo quelli ancora vivi, ma anche gli "avatar fantasma" di Light, Pasey, Ocean, Selen e il virus Dark. Apparvero tutti gli avatar della Guerra di Login 'n Kill avvenuta diciassette anni prima. A quella vista il morale del vecchio team Selen crollò vertiginosamente. Death si ritrovò a combattere con Dark Virus, Xander Gold contro Selen. 
Il mietitore ridacchiò: "Fatti avanti, è da un po' che non combattiamo solo noi due."
Il virus non rispose. Non disse una singola parola. Volò verso cercando di colpirlo con un calcio che venne prontamente bloccato; appena atterrò aprì le ali sparpagliando le piume dure come il diamante, che fu difficile deflettere del tutto. Molte si conficcarono nelle braccia di Death, che digrignò i denti. Il Berserker urlò di rabbia roteando la falce in direzione del virus e tagliandolo di traverso sul petto. Dark rispose con un affondo del forcone che colpì di striscio Death aprendogli una ferita sul costato; questo non fece che alimentare la furia del mietitore, che spiccò un salto più alto degli altri. Fu subito seguito in aria da Dark, ma Death ruotò su se stesso a mezz'aria conficcando la falce nel petto del virus. Dark gemette atterrando, per poi staccarsi dall'arma con uno strattone. Colpì Death con un pugno in faccia per poi prenderlo per il collo e sollevarlo da terra. Fece per conficcargli il forcone nello stomaco ponendo fine alla sua esistenza, quando qualcosa (o meglio, qualcuno) si schiantò violentemente contro il virus. Si trattava dell'avatar di Selen, che Xander aveva afferrato e scagliato in quella direzione per salvare il suo amico. Aiutò Death ad alzarsi: "Quelli sono duri a morire. Guarda, si stanno rialzando anche loro." Effettivamente i due avatar si stavano rialzando da terra, feriti ma ancora disposti a combattere: essendo intelligenze artificiali non provavano dolore, ed erano dunque capaci di combattere fino alla morte diversamente da un essere umano. Death riuscì a calciare indietro Dark, roteando la falce nella sua direzione. Ribolliva dalla rabbia e ruggiva contro il virus che sembrava non demordere nonostante le ferite. Finalmente Death gli conficcò la falce nello stomaco di Dark strattonandolo poi di lato: la lama strappò la carne del virus destabilizzandolo del tutto. Death approfittò di quel momento per tagliare la testa a Dark, il cui corpo esanime cadde ai suoi piedi. Il Berserker aveva vinto. Anche Xander era riuscito a porre fine al duello spezzando il collo dell'avatar di Selen. La testa dell'avatar pendeva all'indietro, per poi ripiegarsi su se stessa senza vita.

Shingen Onewaka aveva perso suo fratello nel corso della battaglia. Lo aveva perso di vista e non riusciva più e vederlo. Stava continuando a combattere, quando qualcuno diverso dagli altri si presentò davanti a lui. Era 61, il cui avatar era tornato insieme agli altri appartenenti all'Expansion Pack. Shingen era intimidito dalla presenza del virus; era da solo questa volta, e non era abituato a combattere senza il fratello. Non riusciva a concentrarsi a fondo. Si mise in guardia, cercando di colpire 61 con la spada. Il virus deviò il colpo con un braccio meccanico colpendo Shingen con altre due braccia e spingendolo indietro con l'altro meccanico. Il guerriero si scagliò di nuovo contro il nemico menando fendenti uno più veloce dell'altro, ma incredibilmente tutti parati. Solo l'ultimo andò a segno, ma bastò a destabilizzare il virus che cadde a terra sotto i colpi di spada di Shingen Onewaka. Il guerriero lo vide a terra, sanguinante e coperto di tagli, e pensò che era troppo strano: come poteva aver messo al tappeto 61 da solo in così poco tempo? Infatti come previsto il virus si alzò e deviò rapidamente un fendente di Shingen. Talmente velocemente che quasi anticipò la mossa. Un pugno meccanico si schiantò sul volto di Onewaka mandando in frantumi il suo elmo e atterrando la vittima. Si alzò aiutandosi con la spada, ma 61 lo tenne a terra con un calcio. Shingen chiuse gli occhi, chiamando mentalmente aiuto. In genere funzionava con suo fratello, e in quel momento di estrema difficoltà riuscì comunque a concentrarsi per un attimo. 
Makura stava uccidendo soldati da solo mentre cercava il fratello quando sentì il richiamo improvviso. Corse in quella direzione, sentendo una vibrazione sempre più disperata nell'aria. Era suo fratello che chiamava aiuto con le sue ultime energie. Si faceva strada a pugni tra i soldati nemici, quando finalmente vide suo fratello. 61 lo aveva sollevato in aria tenendolo con le braccia normali. Il guerriero sputava sangue dalla bocca e il suo braccio meccanico era stato strappato via: "Perdona...la mia imprudenza..."
Prima che Makura potesse reagire, 61 trapassò il petto di Shingen Onewaka con un pugno meccanico. L'armatura di Makura si macchiò del sangue del fratello morente, e l'ultimo Onewaka urlò: "NO! SHINGEN! NOOOOO!" Scattò in avanti afferrando il braccio meccanico di suo fratello. Era simile al suo, e quindi somigliava più a un endoscheletro che a un braccio. Makura montò la protesi sul suo braccio destro. Ora aveva due braccia meccaniche, e stringendo i due pugni simultaneamente la sua armatura cambiò. Infatti nello stesso momento si fusero l'armatura di Shingen e quella di Makura formandone una definitiva, con due cestus e una spada a due mani, veloce ma resistente. Era il guerriero di ferro Onewaka. Tra le lacrime, Makura sfidò a duello 61: "Rispetterò l'onore di mio fratello. Ti ucciderò."
Il virus corse in avanti senza dire una parola. Sferrò un pugno in pieno viso a Makura che non si spostò di un millimetro. Il guerriero colpì a sua volta 61 in pieno stomaco sollevandolo da terra, per poi menare un fendente orizzontale che per poco non lo tagliò a metà. Il virus continuò ad attaccare inutilmente, quando finalmente Makura aprì ulteriormente la ferita sullo stomaco di 61 e gli sferrò un pugno in pieno volto staccando la parte superiore da quella inferiore. Le gambe di 61 restarono in piedi per qualche secondo, per poi crollare a terra. Makura tagliò la testa del virus sollevandola sopra di sé con aria trionfante: "QUESTO È IL TUO TROFEO, SHINGEN!"

Greed e J si erano ritrovati circondati da un gruppo particolarmente vasto di soldati. J fu disarmata e colpita da numerosi proiettili, e Greed si parò davanti a lei per farle da scudo. Cercava di colpire più nemici possibili ricevendo più colpi lui di tutti gli altri. J gli mise una mano sanguinante sulla spalla: "È fatta, Gabe. Non c'è nulla da fare..." Greed si voltò lacrimante tentando un ultima disperata difesa; piantò il taser nel terreno urlando, e l'arma elettrificò buona parte dei soldati circostanti. Però continuavano ad arrivare, e con quella mossa il suo taser era diventato inutilizzabile. I due si presero per mano per un'ultima volta, cadendo sotto i proiettili nemici.

Road Eater continuava ad accelerare e non aveva intenzione di fermarsi: "CONTINUA A SPARARE, BRIAN! NE AVREMO PER UN BEL PO' QUI!" Genesis svuotava i caricatori contro i soldati del Plotone: "Ehi, quello non è Paul Reese? Raggiungiamolo, è da solo!"
Road Eater fece inversione investendo qualche soldato, e approfittando della decelerazione per fucilarne altri. Accelerò in direzione del chitarrista, che stava combattendo contro un numero sproporzionato di soldati. Era da solo, e dalle cuffie stava ascoltando la canzone preferita di Megan. Il suo ricordo gli bruciava ancora dentro e non gli dava pace, e il solo pensiero di averla uccisa con le sue mani lo faceva infuriare abbastanza da tener testa a tutti loro allo stesso tempo. La lama della sua chitarra si schiantava a tutta velocità distruggendo ossa e tagliando arti, però tutto molto armoniosamente, seguendo il ritmo della canzone. Era sempre stato perfezionista da quel punto di vista. Road Eater e Genesis intervennero in suo aiuto nel momento più difficile, bilanciando di nuovo la situazione. I tre restarono però da soli contro l'orda infinita di soldati del Plotone, e Reese propose: "Ricongiungiamoci con Jesus, lui e Majora sono con la gang, almeno avremo qualche possibilità in più!" Appena finì la frase degli uomini sconosciuti molto simili ad avatar si avventarono contro gli avatar del Plotone decimandoli. Apparentemente erano dalla parte della resistenza. Un uomo si fece avanti rinfoderando la sua katana di ferro nero e togliendosi il cappuccio del medesimo colore; al di sotto di esso c'era un volto familiare: "Shade è tornato con i rinforzi. Vi sono mancato?"

Kitsune procedette per qualche metro al di fuori del perimetro del quartier generale, trovando un ingresso secondario. La ronda era dall'altra parte dell'edificio, ma davanti all'entrata c'era comunque una truppa di uomini. Caleb passò il visore a Iggs: "Pensaci tu, le tue armi sono le più silenziose a distanza." L'avatar scagliò la bomboletta di fumogeno aperta in mezzo agli uomini e Iggs accese il visore; vedeva le sagome dei soldati del Plotone alzare le armi in mezzo alla nebbia, sconcertati. Prese la mira e scagliò i bisturi nella loro direzione, colpendoli in testa e abbattendoli. Si avvicinarono alla porta, che Xabb e Roger sfondarono. Il primo afferrò un uomo della sicurezza appena dietro l'ingresso strangolandolo con la catena, e il secondo decapitò quello dall'altro lato. La via era libera. Kitsune accese il computer guardando la mappa: "Di là. Seguite il corridoio fino alle scale, e fate piano."

Devon e Seymour avevano ucciso un altro gruppo di soldati. Stavano andando abbastanza bene insieme, ma Devon era sempre più convinto che staccarsi dal gruppo non era stata un'idea geniale. Improvvisamente trovò degli uomini particolarmente più compatti. Poteva essere lui?
Si avvicinarono a loro per poi coglierli di sorpresa e ucciderne tre; l'ipotesi di Devon si rivelò giusta. Dietro a quei soldati si trovava Sealight in persona. Il vecchio capo della Legione si voltò di scatto con uno sguardo assetato di sangue: "Ciao, Drake." Si alzò in piedi sulle protesi meccaniche: "Scusa ma sono un po' vecchio, a te penserò dopo...magari insieme a tuo padre." Fece un cenno e un avatar si fece avanti per difenderlo. Era vestito bene, con un completo, indossava una maschera d'oro e aveva delle cesoie attaccate ai polsi. Devon aveva già visto quell'individuo nei sogni di Dark...lui doveva essere il fantomatico Light. O meglio, ciò che restava di lui. L'ex capo dei Creeps si parò davanti a Devon cercando di colpirlo numerose volte. Due colpi andarono a segno prendendo il ragazzo alla sprovvista, ma gli altri furono deviati più prontamente. Devon indietreggiava inconsciamente, e in poco tempo si distanziò da Sealight e Seymour, che restarono soli. Il vecchio indicò il cavaliere: "Mi occuperò di te per ora."
Seymour sentiva la rabbia salire. Quell'uomo era responsabile della morte non solo dei suoi genitori, ma anche di tutte le persone innocenti che la Legione aveva massacrato fino a quel momento. Prese la spada con entrambe le mani, scattando verso Sealight. Il capo della Legione si muoveva molto rapidamente grazie alle articolazioni, ma restava comunque debole a livello fisico. Seymour riuscì a parare i colpi inferti dalle "zampe da ragno" di Sealight per poi danneggiarne un paio. Loyal si sbilanciò cadendo lateralmente, ma si rialzò prontamente e attaccò Seymour con una sequenza di colpi con tutte le articolazioni. Erano molto veloci e Seymour non trovava nessun varco, ma appena Sealight lo colpì con un'articolazione danneggiata e quindi più lenta delle altre, il cavaliere riuscì ad afferrare il capo e ferirlo con un fendente. Sealight indietreggiò, ruotando pericolosamente la manovella per il battito cardiaco. Sussultò, attaccando Seymour ancora più veloce di prima. Il ragazzo riusciva a malapena a deviare i primi colpi, ma dopo la prima sequenza non riuscì più a stare dietro al capo della Legione. Sealight colpì ripetutamente il ragazzino frantumando la sua armatura e ferendolo gravemente. Stava per infliggergli il colpo di grazia con tutte le articolazioni unite insieme quando ebbe un altro sussulto: la manovella era in zona pericolosa, e Sealight tossì sangue. Gli stava venendo un attacco cardiaco a causa dello sforzo eccessivo impiegato per colpire Seymour. Quest'ultimo, vedendo un'occasione d'oro, imbracciò la spada e si avventò contro Sealight conficcando la lama dentro la manovella, per poi spingerla dentro il petto del capo della Legione. 

Sealight urlò gettando la testa all'indietro, afferrandosi lo squarcio sanguinante sul petto. Cadde in ginocchio sputando ingenti quantità di sangue, e Seymour alzò le braccia. Era stremato, e forse era finalmente riuscito a battere Loyal Sealight. Era davvero finita lì?
Devon fece gli stessi movimenti che aveva fatto Dark nel sogno per mettere al tappeto Light, per poi mandargli in frantumi il cranio con un colpo di bastone. Si voltò vedendo Seymour esultare, ed una cosa ancora più inquietante alle spalle del suo amico. 
Sealight si stava rialzando ridendo spasmodicamente: le sua articolazioni erano diventate di un materiale simile a quello di Dark Virus ma di colore nero, il suo elmo a forma di occhio si era fissato sulla sua faccia e la sua pelle era diventata grigia, quasi bianca. Era risorto dalle ceneri sotto forma di virus. Aveva inserito su sé stesso il potenziamento. 
Il virus si avventò contro Seymour che fu preso alla sprovvista: sollevò la soada sfinito per difendersi, ma lo schianto a tutta velocità di Sealight sbalzò via l'arma. Devon cercò di correre nella sua direzione, ma Sealight lo vide e lo tenne a distanza con le articolazioni: Devon non fu colpito da esse, ma avvertì il loro calore disumano. Erano incandescenti. 
Il capo della Legione caricò Seymour ormai disarmato, e prima che Devon potesse fare qualsiasi cosa gli conficcò un'articolazione nel petto trapassandolo. Il buco fumava dal calore, e Seymour non urlò nemmeno. Non ne aveva la forza. Si accasciò sulle ginocchia fissando il buco sul suo petto, e poi guardando Devon con uno sguardo spento: "Ho...perso...?" Cadde a terra riverso nel sangue, con gli occhi vitrei. 

Devon urlò con quanto fiato aveva in gola. Aveva tanto temuto questa scena dal primo momento in cui erano entrati in quella dannata operazione. L'aveva temuta fino in fondo, ed ora si stava verificando lì davanti ai suoi occhi. Era accaduto in meno di un secondo, e lui non poteva fare nulla. Gli corse incontro noncurante di Sealight, che gli si stava avventando contro. Fu fermato a mezz'aria da un pugno di Xander Gold che lo spedì indietro, accompagnato da un colpo di falce di Death. I due erano intervenuti troppo tardi.
"Seymour...ti prego...se non fosse stato per te, io..."
"Devon...va bene...così..." Il ragazzo lo sollevò da terra, portandolo con sé: "Devon...sto...morendo...?" Devon si voltò verso suo padre, che stava combattendo contro il virus: "ATTENTI! ORA È UN VIRUS! NON POTETE UCCIDERLO!" 
Xander si voltò appena: "E COSA PENSI DI FARE?!"
Devon guardò Seymour: "...LO PORTO INDIETRO E MI FACCIO INSERIRE IL POTENZIAMENTO. TORNO TRA POCO, TENETELO OCCUPATO! RESISTETE, VI PREGO!"
"DEVON, NO! ASPETTA! DEVI MORIRE PER DIVENTARE UN VIRUS!"
"HO UN PIANO, FIDATI DI ME!"
Devon corse in mezzo alle linee nemiche facendosi scudo con le ali. Stava portando con sé il suo migliore amico morente: "Ti cureranno, Seymour...ti aiuteranno..."
"Devon...basta..."
Il ragazzo arrivò finalmente agli elicotteri, lasciando Seymour alla squadra medica: "Vi prego, aiutatelo, vi prego..."
"Ragazzo, hai visto quanto sangue ha perso?! Non c'è nulla da fare per lui..."
Seymour tossì, esalando il suo ultimo respiro: "Devon...grazie...di tutto..."
Questa fu la sua ultima frase. Seymour Cromwell morì davanti agli occhi di Devon, senza che lui avesse potuto fare nulla per impedirlo. 

"Avete...avete qualcosa per causare una...morte temporanea?"
Il paramedico guardò Devon con sguardo interrogativo: "Si...una dose non letale di questa e resti morto per almeno un'ora. Forse meno. A che ti serve?"
Devon gli porse il braccio: "Ho contattato il mio hacker. Ha inserito nell'avatar un potenziamento che si attiva solamente se muoio. Non ho molto tempo, sbrigati!"

   
 
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