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Autore: Cronos22    20/12/2016    1 recensioni
Erano trascorsi diversi anni dalla sconfitta dell’esercito non-morto comandato da Serienor e la pace era stata finalmente ristabilita in tutto l’universo,il figlio dei due salvatori era nato ed era cresciuto in clima senza guerre sotto le ali protettive dei genitori,fino quando numerose entità cominciarono ad apparire all’interno delle loro vite,distruggendo la pace che con tanta fatica avevano creato e risvegliando una divinità sopita fin dall’inizio del tempo stesso
Sequel de “Le Cronache di una Gemma:Il risveglio degli angeli caduti”
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Pearl/Perla, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache di una gemma'
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La perla nera
 
Le gemme seguivano con parecchie remore il serafico che poco tempo prima si era offerto di addestrare personalmente Sapher durante il suo periodo di formazione nell’arte della spada e nella conoscenza di una parte che componeva sia il suo corpo che il suo spirito,attraversando con molte perplessità un lungo corridoio oscuro,privo di illuminazione e che si faceva lentamente sempre più stretto rispetto all’entrata spaziosa che avevano da poco superato,scorgendo però in lontananza mentre camminavano una piccola e flebile luce,che cominciò rapidamente a farsi sempre più forte ed intensa,rimanendone improvvisamente accecati e storditi,ritrovandosi senza che se ne rendessero conto all’interno di una grande sala,quasi simile ad una spiaggia,composta da una vasta distesa sabbiosa fine di un colore dorato che sembrava risplendere dinanzi a quello che all’apparenza sembrava un grande sole giallastro che con i suoi raggi illuminava sia la terra che un’enorme distesa d’acqua simile al mare,che si agitava dolcemente verso quelle calde sabbie che la bagnava in parte con le sue onde,segnando una sorta di confine tra acqua e terra,lasciando nel frattempo le tre gemme stupite nel vedere un tale paradiso rinchiuso dentro una specie di struttura ovale priva di ramificazioni,con Lapis che scrutava il paesaggio sbigottita non riuscendo a comprendere come il mare potesse essere presente all’interno di uno spazio chiuso ed il sole posizionato all’apice del tetto,voltando velocemente il suo sguardo verso Serienor,il quale con volto serio ed incurante del suo sguardo,si incamminò lentamente verso quella che in lontananza era una strana insenatura situata al centro di una grande parete di roccia dello stesso colore del terreno,che riusciva a nascondersi e mimetizzarsi dinanzi ad un occhio poco attento,fermandosi dinanzi a tale spaccatura,sbattendo con fermezza tre volte sopra il terreno sabbioso il bastone,che generò un rapido ed inaspettato suono acuto e stridente,che riecheggiò fin dentro la caverna,dalla quale si sentì udire uno strano verso ed un costante rumore di passi,farsi sempre più forti e pesanti,con un ombra gigantesca che si faceva sempre più lunga dinanzi ai suoi occhi increduli e a quelli della sua compagnia,nonché quelli scioccati di suo nipote,non appena quell’ombra fu sostituita da un essere dalla corporatura alta e snella,un colorito della pelle bianco come il latte,dei capelli corti neri rivolti all’indietro simili a quelli di Perla,un naso a punta rivolta verso avanti,con degli occhi grigi come il crepuscolo,che sembravano scrutare ogni singolo essere le si trovasse dinanzi,vestita con un body del medesimo colore con delle spalline grigie affusolate,il simbolo di diamante bianco posto al centro del petto ed una gemma nera ovale ubicata poco sotto il suo collo
-Per quale motivo mi hai richiamata?-domandò la perla nera digrignando i denti per la rabbia
-Non c’è bisogno che tu acquisisca un tale atteggiamento ogni volta che ti convoco-esclamò il serafico per niente intimorito dal comportamento senza emozioni della gemma –Oggi è una giornata speciale e che ti farà sicuramente star meglio-osservando con la coda dell’occhio i suoi ospiti
-Sarebbero loro la mia sorpresa?!-domando con tono stizzito e disgustato,lanciando un occhiataccia alle gemme di fronte a lei –Non capisco il motivo di tanta eccitazione in un branco di esseri senza scopo-
-Invece fossi in te guarderei con più attenzione-continuò il serafico ridacchiando,posizionandosi al fianco della ragazza e poggiandogli una mano sopra la spalla destra
-Io penso che con il passare del tempo tu stia…-interrompendosi di colpo mentre parlava,concentrando improvvisamente il suo sguardo verso il ragazzino dentro la sfavillante armatura rosso fuoco,sentendo provenire da lui una strana energia oscura ed allo stesso tempo luminosa,che si stava lentamente diffondendo per la sala,facendo sorridere leggermente la gemma nera,che nel frattempo rivolse un’occhiata compiaciuta all’anziano,che rimaneva immobile con in mano il suo bastone,che sorreggeva tutto il suo peso –Questa energia-inspirando con avidità ogni singola goccia di quel profumo celato a tutti,compreso al suo possessore –E’ così simile alla sua-leccandosi le labbra con immenso godimento –Ma allo stesso tempo tanto diversa-chiudendo entrambi gli occhi e materializzando dal suo gioiello una grande spada nera dal manico grigio scuro,che aveva incastonato all’apice dell’elsa una pietra rosso sangue che sembrò risplendere di una luce macabra ed oscura –Chi sei per possedere un aura simile a quella del mio generale-puntando contro il giovane ibrido la sua grande lama con forza e vigore
-Io…io sono Sapher-rispose il ragazzo balbettando,causando una lieve irritazione nell’animo della perla nera,che sbatte con forza l’arma sopra il terreno sabbioso,generando un piccolo fascio nero che trasformò parte della sabbia circostante in vetro
-Non ti conviene mentirmi se non vuoi subirne le conseguenze-stimolando un lieve timore nell’animo del ragazzino,che venne prontamente coperto dalle gemme che lo avevano accompagnato e da Serienor che si frappose velocemente tra lei e i componenti delle Crystal Gems
-Il ragazzo non ti sta mentendo-disse ridacchiando l’antico generale –Quello è il suo vero nome-guardandola nei suoi occhi confusi e pieni di perplessità –Ma non è colui che pensi-
-E allora chi sarebbe?-sollevando dal terreno la sua lama portandosela sopra le spalle,scrutando nel frattempo il ragazzino che intimorito dalla sua ferocia si nascondeva dietro le spalle di Lapis Lazuli
-Lui è il figlio del tuo comandante-scioccando con questa sua rivelazione il gioiello nero,che rapidamente perse tutta la sua spavalderia e determinazione,lasciando il posto all’incredulità mista ad un po’ di paura nel vedere il discendente del suo generale proprio dinanzi a lei
-Lui ha…-deglutendo con forza -Avuto un figlio-cominciando a camminare lentamente verso di loro,trascinandosi con pesantezza la lama sopra le spalle –Non mi sarei mai aspettata che lui potesse avere un discendente-rivolgendo i suoi occhi irti di incertezza verso Serienor
-Sei rimasta relegata nel tempio troppo a lungo per vedere i cambiamenti che il generale Lance ha maturato durante il corso del suo esilio su questo pianeta-iniziò il serafico afferrando con innaturale dolcezza la mano del bambino,spostandolo lentamente davanti a lui ed esponendolo alla gemma nera,che si inginocchiò con calma,posando accanto al suo fianco sinistro la sua grande spada,facendo con quel suo semplice gesto scendere la tensione che si stava espandendo sempre di più nell’animo del bambino
-Forse hai ragione-osservando profondamente coi suoi occhi grigi quelli del ragazzino –E’ un piacere conoscerti figlio dell’oscurità,il mio nome è Noir primo comandante dell’ordine dei paladini oscuri-
-I paladini oscuri?-domandò rapidamente Peridot voltandosi verso l’antico guerriero che torreggiava dinanzi a loro –Non esistono documentazioni nella storia di Homeworld riguardo a questa branca dell’esercito-
-Infatti non devono esistere-rispose la gemma anticipando il serafico –Noi eravamo l’antico ordine creato dal generale Sapher durante il suo periodo di residenza su Homeworld-alzandosi lentamente ed afferrando la sua enorme lama,che poggiò nuovamente sopra le sue spalle –Agivamo nell’ombra ed eravamo sia gli occhi che le armi del nostro signore per mantenere la pace sul pianeta-lasciando scioccata Peridot,ma ancor di più Lapis,che con la bocca semi-aperta guardò rapita la combattente oscura dinanzi a lei
-Stai mentendo!-esclamò la gemma blu digrignando i denti per l’incredulità –Se Lance sotto le spoglie di Sapher avesse costituito un esercito segreto io sarei stata la prima a saperlo-con le lacrime che minacciavano di cadere dai suoi grandi occhioni blu –Noi due non avevamo segreti-abbassando la testa con rammarico e malinconia
-E’ stato un ordine di Diamante Bianco la formazione di questa fazione celata agli occhi corrotti dell’autorità diamante-esclamò la perla materializzando dal suo gioiello un vasto mantello nero con al centro un simbolo blu notte,che rappresentava quattro lame che si incrociavano e penetravano il petto di un drago stilizzato con le fauci aperte che manifestava il suo dolore –Il nostro esercito non doveva essere conosciuto da nessuno ed il personaggio di Sapher è nato appunto per tale scopo-ponendo l’enorme ed ingombrante indumento dietro le spalle –Lui doveva essere il re dei paladini oscuri-lasciando completamente stupiti e senza parole le gemme dinanzi a lei –Di giorno il comandante della fazione bianca-osservando il palmo della sua mano destra -Di notte il re delle ombre-rivolgendo successivamente i suoi occhi verso il palmo sinistro
-Non ti credo-sussurrò stringendo con forza entrambi i pugni,mentre mentalmente cominciava a manipolare le particelle di acqua di quello strano laghetto simile al mare –NON TI CREDO!-creando una grande mano d’acqua che si andò a scagliare con forza contro la perla nera,la quale alzando semplicemente la sua spada,divise con la punta senza alcuna difficoltà l’enorme getto d’acqua,rimanendo impassibile dinanzi ad una Lapis sconvolta,che veniva a malapena contenuta da Peridot,che gli bloccò le braccia cercando di evitare ulteriori screzi con la guerriera dell’ombra
-Lance aveva molti segreti che non ha mai rivelato a nessuno per paura di mettervi in pericolo-iniziò Serienor camminando lentamente tra il gruppo di ragazze –Ma lei è la più pericolosa che sono riuscito a scoprire-abbassando con la mano sinistra la sua lama oscura –E visto che è stata la prima allieva di Lance,posso affermare che sarà un’ottima insegnante per il piccolo Sapher,affinché possa apprendere pienamente le tecniche di spada del padre-
-Mi dispiace ma non posso permettere che un essere privo di emozione come lei lo addestri-cercando di liberarsi dalla presa della gemma verde –Ancora ora mi pento di averti permesso anche solo di sfiorarlo-guardando cagnescamente l’antico guerriero,che divertito non poté fare a meno di lasciarsi sfuggire una debole risata ironica nel vederla così fuori controllo nei suoi confronti
-Mi duole ammetterlo ma non sei stata tu ad affidarlo alle mie cure-ribatté con sarcasmo,sbattendo con violenza il bastone contro il terreno –E’ stata la fusione a darmi il consenso di allenarlo con ogni mezzo a mia disposizione-posizionandosi accanto alla paladina ed avvicinando lentamente le labbra visino al suo orecchio –Trasformalo nel perfetto combattente,perchè avremmo sicuramente bisogno di lui per affrontare Naya-dirigendosi verso un apertura situata al centro del lago –Io intanto cercherò un modo per liberare la piena potenza di un serafico privo colorazione sulle piume delle sue ali-materializzando un portale sotto i suoi piedi,cadendo all’interno di esso e lasciando Noir da sola dinanzi alle due gemme irrequiete ed al ragazzino,che apparentemente spaventato cercava consolazione nella spada che stringeva con forza tra le sue braccia,cercando di trarne una qualche sorta di conforto,creando confusione nell’animo della paladina oscura,la quale non avendo mai visto un tale attaccamento verso un oggetto immateriale e capace soltanto di portare morte,si avvicinò incuriosita verso il ragazzino con sguardo glaciale con portamento calmo ed indifferente
-Io non capisco il tuo affezionamento per quell’arma-osservando intensamente con i suoi occhi grigi quelli spaventati del bambino –E’ il tuo desiderio di vendetta che genera questo sentimento verso quella lama?-
-No-rispose con una strana determinazione provenire dalla sua voce e che lasciò attonita la gemma nel udire una cotale forza dopo aver mostrato solamente paura e terrore –Questa è la spada che i miei genitori mi hanno donato-sguainandola lentamente dal suo fodero ed innalzando al cielo la lama di luce ed oscurità -Voglio che entrambi siano fieri di me e se ciò significa rinnegare la strada che ha percorso mio padre e quella che ha percorso mia madre sono disposto a farlo-interrompendo l’improvviso e reiterato scatto d’ira della gemma blu,che restò basita,fissandolo intensamente e con le lacrime che scendevano senza controllo dai suoi occhi,mentre con la bocca spalancata osservava la scena dinanzi a lei
-Se questa è la tua scelta principe dell’oscurità sarò ben lieta di accettarla-eseguendo un mezzo inchino verso il ragazzino,che repentinamente gli poggiò entrambe le mani sulle spalle,facendole spalancare entrambi gli occhi per la sorpresa di quel gesto semplice,alzando rapidamente lo sguardo verso quello di lui,che aveva assunto una strana colorazione violetta che lentamente cominciò a scomparire lasciando nuovamente posto alla classica tonalità bianca della sclera –Quegli occhi-pensò la gemma osservandolo con stupore,mentre si rialzava lentamente da terra,spostando con dolcezza innaturale le mani del ragazzino dalle sue spalle –L’animo del dittatore oscuro risiede in lui proprio come in Lance-afferrando con forza la spada e portandosela con pesantezza dietro le spalle –Ma è diverso rispetto a quello di suo padre-allontanandosi lentamente da loro,immersa all’interno dei suoi pensieri ed incurante del suo compito d’insegnante,quando improvvisamente un urlo provenire dalla gemma acquatica la risvegliò dal suo torpore mentale,voltandosi con sguardo scocciato ed apparentemente irritato dai continui sproloqui provenire dalla sorella del suo comandante
-Dove pensi di andare?!-domandò Lapis cercando di mantenere il più possibile la calma dinanzi al paladino oscuro,che con sguardo di sufficienza sospirò pesantemente dinanzi a lei
-Dove pensi che stavo andando?-rispose adirata con un’altra domanda –Anzi la vera domanda è perché non mi state seguendo?-voltandosi nuovamente verso l’atrio della caverna da cui era precedentemente uscita dopo essere stata convocata da Serienor,udendo nel mentre dietro di lei i lamenti insistenti della gemma blu,che cercava di sfogarsi con il peridoto,che con diplomazia cercava di calmarla,mentre teneva per mano l’ibrido gemmo-serafico,che cominciò a guardare lo spazio intorno a lui,vedendo scomparire lentamente il sole artificiale all’interno della stanza,non appena entrò all’interno di quella spessa parete rocciosa,ritrovandosi catapultato in un secondo tunnel questa volta illuminato da delle strane torce dalle fiamme nere come le tenebre,che donavano alla struttura una colorazione scura e priva di vitalità,giungendo successivamente in poco tempo dentro quella che sembrava una grande arena con ossa e scheletri incatenati alle pareti,crepe e fratture situate per tutte le mura ed il pavimento con granelli di sabbia che sembravano penetrare all’interno di tale struttura attraverso queste debolezze,numerose armi situate sulle mura,tenute saldamente attraverso dei supporti in ferro,che non permettevano loro di cadere o di cedere anche dopo millenni di inattività
-Questo sarà il luogo dove tu ti allenerai per sbloccare completamente il tuo potenziale di spadaccino-disse con fermezza la perla nera brandendo con sicurezza la sua spada,facendola volteggiare sopra la sua testa e infilandola con forza sopra il terreno,provocando un’altra spaccatura sopra di essa,che fece indietreggiare di qualche passo tutte e tre le gemme,le quali ammiravano con timore la forza emanata da lei –Come puoi vedere in quest’arena molti esseri hanno trovato la loro fine-allargando il braccio sinistro verso le ossa incatenate alle pareti –Fai in modo di non essere un altro di quegli scheletri-osservando con indifferenza il ragazzo,che lentamente poggiava il fodero della sua arma dietro la sua schiena,mentre teneva nella mano destra la spada di luce e oscurità che puntava vigorosamente verso di lei –Il tuo allenamento comincia oggi ed ovviamente farò in modo che si trasformi per te in un inferno-schioccando le dita e chiudendo con quel semplice gesto l’enorme varco dietro di loro con delle grandi sbarre di ferro,intrappolandoli apparentemente all’interno di quell’arena,con Lapis e Peridot che incuranti della situazione si sedettero sopra uno dei tanti posti vuoti situati al di sopra del campo di battaglia,mentre la perla cominciò a mostrare lui alcune tecniche di combattimento,isolandosi completamente dal mondo esterno,incuranti ed inconsapevoli delle vicende che avvenivano sulla Terra,concentrandosi unicamente sulla crescita sia mentale che corporale di Sapher durante i suoi allenamenti con la paladina oscura.
 
Note dell’autore
Io:L’allenamento di Saper con la prima allieva di Lance…che emozione
Perla Nera:Se ne pentirà facilmente
Lapis:Ancora si deve decidere chi morirà prima di…
Perla Nera:Divertente…ma non così tanto
Lapis:Non deve piacere a me,ma agli altri
Io:Invece di battibeccare chi chiude il capitolo?
Perla Nera:Fatti gli affari tuoi!
Lapis:Non vedi che siamo impegnate?!
Io:Se questo era il vostro modo per dirmi che devo chiuderlo io,l’ho faccio
Bene cari lettori e care lettrici ci vediamo al prossimo entusiasmante capitolo
  
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