Quattro piedi felpati, una coda rossiccia, baffi, occhi nocciola, nasino rosa.
Le stava venendo incontro al ritorno dalla solita giornata di arrangiata studente.
Pioveva.
Ma lui era un gatto, odiava la pioggia!
Già, ma amava lei. L'unico che la salutasse ogni giorno, quando partiva e quando tornava.
<< Miau! >>
L'unico che si dimostrasse interessato a lei, nell'ennesimo invisibile e passivo giorno di pioggia, ronfando adorabilmente alle carezze.
Lì c'era un mondo derisorio e ignorante; dall'altra parte, un cucciolo che tremava, inconsapevole di saper dare più amore e comprensione di molti umani (s)provvisti di un cervello.