Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: piccola_Calliope    24/12/2016    3 recensioni
Storia teach and love, tema più che trattato, ma ognuno lo tratta a modo suo.
Gloria si sta per laureare se non fosse per Alessandro, lo stronzissimo assistente del prof che si imbatte nel cammino della povera Gloria.
Odio è quello che scorre fra i due, ma i loro sguardi dicevano altro, dicevano tutto tranne che odio.
Dal testo:
-Se ha smesso di scrutarmi potrebbe anche passarmi la carta d'identità e iniziare con l'argomento a piacere-sbotta,classico, tanta bellezza non può essere accompagnata a gentilezza e intelligenza.
-Non la scrutavo-dico.
Spero di avervi incuriosito.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                               
L'incastro perfetto

POV. GRETA
Stanca mi aggiravo per i corridoi del ospedale, in quei giorni ero davvero intrattabile e mi affaticavo con facilità...
E tutto questo solo perchè? Mi ero come sempre fatta prendere troppo dal ragazzo sbagliato...
Cristian era bello, sensuale, simpatico, protettivo, un ottimo cuoco e se continuavo trovavo solo pregi...
Ma aveva preferito tornare con quella galinella della sua ex che l'aveva fatto soffrire.
Anche Gloria era tornata con Luca, ma lei poi aveva capito che Alessandro per lei era importantissimo e non ci aveva pensato due volte ad andarselo a riprendere, beh questa fortuna a me non capiterà, non arriverà Cristian che mi dirà che mi vuole nella sua vita che anche io sono riuscita a colpirlo tanto da desiderare di iniziare quest'avventura con me.
-Greta sei davvero assente per ora-afferma una mia collega all'improvviso.
-Ho altri problemi e non riesco ad esser serena sul lavoro-affermo.
-Problemi di cuore?-mi chiede sorridendo.
-Purtroppo si-sospiro.
Vado al pronto soccorso ed entro nello stanzino in cui avevo medicato Cristian, in cui quel bellissimo e sfacciatissimo ragazzo aveva osato toccarmi il sedere...
Avrei dovuto tenerlo lontano da me, non permettergli di baciarmi, di farmi stare bene...
Passo la mia ora successiva ad assistere il medico di turno al pronto soccorso che si dispera con un bambino che ha ingoiato l'anello di fidanzamento che il padre voleva regalare alla sua fidanzata, perchè il demente del padre aveva nascosto un solitario in una torta al cioccolato...
-Ne ho visti pochi di cretini cosi-afferma il dottore.
-Io sono d'accordo con lei-rispondo.
Alle 21:00 esco finalmente dall'ospedale, non vedo l'ora di potermi fare una bella doccia calda, bere una tazza di latte e poi infilarmi a letto, ho un enorme desiderio di dormire.
Era il piano per una serata perfetta se non fosse che seduto sul cofano della mia auto trovo Cristian Forti, decisamente troppo illegale con quel maglioncino bianco e quel giubbotto di pelle.
Io mi fermo a debita distanza e lo osservo decisamente sorpresa. Cosa vorrà?
Lui forse sentendosi osservato si volta e mi guarda...Prima in maniera serissima per poi sorridermi.
Io mi dirigo verso di lui e apro la macchina con tranquillità ignorando il mio cuore che batte come un matto.
-Mi ignori?-mi chiede lui all'improvviso.
-Cristian sono davvero stanchissima vorrei tornare a casa-sbotto.
-Non vuoi nemmeno sapere che ci faccio qui?-chiede ancora.
-Che vuoi?-domando sbrigativa.
-Non so da dove iniziare...-si guarda i piedi in imbarazzo.
-Ne parliamo un altra volta ok?-apro lo sportello del auto.
-Te lo giuro mi ero preparato un discorso stupendo, l'ho ripetuto cosi tante volte, ma adesso che tu mi guardi io non riesco a ripeterlo-afferma avvicinandosi a me.
-Che discorso?-domando.
Lui mi guarda negli occhi per poi calare lo sguardo.
-Benedetta è incinta?-domando all'improvviso.
Ho sparato l'unica cosa che mi renderebbe particolarmente triste e che forse lui avrebbe problemi a comunicare.
-Dio no-scoppia a ridere.
-E allora che succede? Non farmi venire l'ansia-sbotto acida.
-Io sono davvero un disastro-afferma lui sospirando.
-Mi piacerebbe davvero stare qui a sentirti lamentare di una vita che non è perfetta o dei tuoi innumerevoli difetti ma vedi io sono davvero stanchissima e non c'è cosa in questo momento che mi possa distorcere dal desiderio di raggiungere il prima possibile il mio letto-affermo dandogli una pacca sulla spalla, non trovavo il senso di questa sua ''visita'' e davvero volevo andare via, il mio cuore poteva fare tutte le capriole che voleva ma ciò non toglie che lui appena finirà di parlare con me tornerà a casa da quella gattamorta di Benedetta.
-Cosa ti piace di me?-mi domanda.
-Come scusa?-chiedo alzando di qualche decibel la voce.
-Cosa ti piace di me?-domanda nuovamente con noncuranza, come se mi stesse chiedendo se quel maglione gli sta bene.
-Cristian ora voglio andare-mi stavo spazientendo.
-Sono un disastro Greta-dice ancora.
-Mi fa piacere per te-sbotto più acida che mai.
-Però sai se qualcuno mi chiedesse cosa mi piace di te io saprei rispondere-dice e io resto un istante interdetta.
-Che hai detto?-domando.
-Che so quello che mi piace di te-afferma sorridendo.
-Cosa ti piace di me?-chiedo con il cuore che batte all'impazzata. Perchè mi stava dicendo tutte quelle cose...?
-Questa domanda l'ho fatta prima io-sorride.
-Cristian-affermo esasperata.
-Vieni-mi prende per mano.
-Dove andiamo? Che facciamo?-domando.
-Balliamo-sorride.
-Balliamo? Qui? Senza musica? Siamo in uno squallido parcheggio d'ospedale-sbotto.
-Vuoi ballare con me?-mi domanda Cristian.
-Cristian-sospiro.
-Mi piace il suono del mio nome pronunciato da te-mi stringe a se.
-Cristian-sospiro nuovamente.
-Vedi mia dolce Greta io sono un disastro...Volevo dirti tantissime cose, avrei dovuto comprarti un mazzo di fiori e forse avrei dovuto aspettarti sotto casa e non qui, ma vedi io te lo devo dire...-dice iniziando ad ondeggiare.
-Ma perchè stiamo ballando?-domando.
Lui scoppio a ridere e la sua risata cristallina mi fa sorridere.
-Cristian-lo richiamo.
-Vuoi un po' di musica?-mi chiede.
-Cristian puzzo d'ospedale, ho i capelli scompigliati, non ho un filo di trucco e quindi somiglierò ad uno zombie-sbuffo.
-Vuoi un po' di musica?-domanda di nuovo ignorando le mie lamentele.
-Balliamo ok-rispondo.
Lo vedo armeggiare con il cellulare e poi una melodia ha inizio...
Cristian sussurra le parole della canzone.
-Mi sono innamorato di te, perchè non avevo niente da fare, il giorno volevo qualcuno da incontrare, la notte volevo qualcosa da sognare.
Mi sono innamorato di te, perchè non potevo più stare solo, il giorno volevo parlare dei miei sogni, la notte parlare d'amore.
Ed ora che avrei mille cose da fare io sento i sogni svanire ma non più pensare a nient'altro che a te.
Mi sono innamorato di te e adesso non so neppur io cosa fare il giorno mi pento d'averti incontrata, la notte ti vengo a cercare.-mi stringe a se e mi fa volteggiare, da fuori sembreremo due sciocchi, ma io in questo momento mi sento tutto tranne che sciocca, mi sento protetta e...Amata...
-Cristian-sussurro.
-Non dovevo forse rubare le parole a Luigi Tenco ma sai descrive cosi bene cosa mi succede-sorride.
-Ti sei innamorato di me?-domando con il cuore in gola.
-Inevitabilmente-sorride.
-Mi ami?-domando sorreggendomi a lui, non credevo poter sentire una cosa del genere detta da lui quando quella mattina mi ero svegliata, non immaginavo di ballare nello squallido parcheggio dell'ospedale una delle più belle canzoni di Luigi Tenco.
-Dal primo giorno forse, Greta tu mi hai cambiato la vita e io si sono un disastro ho fatto una delle più brutte dichiarazioni della storia ma vedi io da quando ti conosco mi sento diverso, felice...E ti ho allontanata perchè ho paura, paura di farti male ma vedi io ho bisogno di te nella mia vita e non sarà facile perchè forse qualche altra volta avrò paura e ti allontanerò ma se tu un minimo senti quello che sento io ogni volta che chiudo la porta riaprila, perchè io credo che io e te possiamo completarci-afferma con gli occhi lucidi...
Io mi appoggio alla macchina, questo non è il Cristian Forti che ho conosciuto io quello che mi chiamava gallina o non perdeva occasione per farmi un dispetto non è lo stesso Cristian, ma questo qui è decisamente letale.
-Non posso crederci-sussurro.
-Se non vuoi stare con me io ti capirò ma vedi rincontrando Benedetta ho capito che io sono andato oltre, oltre grazie a te, ai tuoi capelli rossi, alle tue guanciotte rosse, ai tuoi occhi verdi, ai tuoi sorrisi, alle tue urla, ai tuoi modi di fare e a quella tua passione spropositata per la frittata con la maionese-sorride.
Io senza dire altro mi getto su di lui e catturo le sue labbra.
Questo è il miglior bacio della mia vita, un bacio ricco d'amore...Cristian Forti si è innamorato di me.
Devo ammettere che questi fratelli Forti devono sbattere la testa contro un muro per capire l'errore che stanno commettendo, esattamente come Gloria stava lasciando andare via Alessandro, Cristian stava lasciando andare via me, ma poi alla fine entrambi sono tornati dove era giusto.
Continuiamo a baciarci come se non ci fosse un domani ci stacchiamo solo per recuperare un po' d'ossigeno.
-Vorrei tanto fare l'amore con te-sussurra Cristian tra un bacio ed un altro.
-Andiamo a casa-sorrido.
-Ma non eri stanca?-domanda.
-Per questo no-sorrido e poso le labbra su quelle del mio fidanzato. Il mio fidanzato, mi immagino con i capelli scompigliati, il sorriso da ebete e gli occhi a cuoricino ma sono infinitamente felice.

POV. GLORIA
-Perchè sono agitata?-domando ad Alessandro sulla soglia della porta della casa dei suoi.
-Forse perchè oggi rispetto a quella volta sei la mia fidanzata-mi sorride lui.
-Ripetilo, questa parolina detta da te ha un suono celestiale-sorrido mentre gli lascio un bacio sulla guancia.
-Perchè mi baci sulla guancia?-domanda lui alzando un sopracciglio.
-Siamo a casa dei tuoi-lo ammonisco.
-Davvero?-chiede lui.
-Davvero-suono il campanello.
Un esuberante e felice Silvia viene ad aprirci.
-Meraviglie-afferma con un tono di voce decisamente alto.
-Silvia-le sorrido e lo porgo la scatola di cioccolatini che le avevo preso.
-Tesoro non dovevi-Silvia mi cattura in un abbraccio.
-Ciao mamma ci sono anche io-Alessandro afferma.
-Ciao cucciolo-Silvia stritola la guancia ad Alessandro che sbuffa.
-Mamma Santo Dio-il mio fidanzato accanto a me sbuffa potentemente.
-Cucciolo-lo prendo in giro.
Lui mi dà una sculacciata.
-Alessandro Castelli a casa mia tieni le mani apposto-lo ammonisce la madre.
-Io lo dico sempre che suo figlio non si sa comportare-affermo dando corda a Silvia.
-Oh si è un cafone, io mi sono impegnata per farlo crescere carino ed educato ma niente-sbuffa Silvia.
-Sei un cafone tesoro-prendo in giro Alessandro, la rughetta che si forma sulla sua fronte quando è infastidito mi diverte troppo.
-Orlando non vede l'ora di vederti-afferma Silvia.
Infatti senza dire altro mi trascina in cucina dove Orlando sorridendo ci attende.
-Cara Gloria-mi sorride, poi si avvicina a me e mi bacia le guance.
-Signor Castelli-sorrido anche io.
-Chiamami Orlando ti prego-mi dà una lieve pacca sulla spalla.
-Ciao papà-afferma Alessandro dietro di me.
-Mi ero quasi dimenticato che ci fossi anche tu-Orlando ride di gusto mentre Alessandro stringe gli occhi in due fessure.
-Non essere geloso, io riesco a mobilitare l'attenzione di tutti i Castelli-gli sussurro all'orecchio.
-Di tutti tranne me-sbuffa acido.
-Come sei acido amore-lo abbraccio da dietro.
-Perchè non riesco a stare arrabbiato con te?-domanda carezzandomi le mani.
-Oh ma che belli-afferma Silvia con gli occhi a cuoricino.
Ci sediamo a tavola e Silvia non fa altro che farmi domande di ogni tipo dal se so cucinare al se so rappezzare un calzino, Alessandro vedendomi in imbarazzo ride di gusto.
Io gli sferro un calcio sotto il tavolo.
Lui invece mette una mano nel mio interno coscia.
Io cerco di toglierla ma lui stringe la presa ed inizia a farmi una fastidioso/delizioso massaggio, che mi rende irrequieta.
-Gloria che ti succede?-mi domanda Silvia.
-Nulla nulla-affermo mentre Alessandro che non la smette con il suo massaggino se la ride sotto i baffi.
Orlando deve aver capito qualcosa perchè sorride complice al figlio, dannati Castelli.
Cerco di cacciare la mano di Alessandro ma sfugge al mio controllo un gemito, Silvia allora inaspettatamente prende un bicchier d'acqua e lo getta in faccia al figlio.
-Sei un porco Alessandro Castelli!-sbraita lei.
E io scoppio a ridere, Silvia è una donna straordinaria alla sua età voglio essere anche io cosi esuberante ed eccentrica.
-Gloria perdona mio figlio! Alessandro certe cose si fanno a casa, maiale, il mio bambino-Silvia si alza con fare decisamente teatrale.
-A casa faccio di peggio mammina-Alessandro le fa l'occhiolino e io mi sento sprofondare.
-Gloria e tu permetti di farti fare di tutto?-domanda e io mi sento avvampare, no questa è decisamente pessima come domanda.
-Io..-non so davvero che dire.
-Mamma secondo te mi dice no il mio amoruccio?-chiede ridendo Alessandro.
-Ma potrei lasciarti in bianco per i prossimi 2 mesi-sbotto acida.
-Giusto Gloria!-Silvia mi sorride soddisfatta.
Le cene in questa casa sono cosi imbarazzanti non oso immaginare quando le nostre famiglie si incontreranno.
-Amore anche tu andresti in bianco-sorride malizioso Alessandro.
-Ma una donna può tutto voi uomini siete dipendenti dal sesso, tuo padre voleva uccidersi quando lo lasciai in bianco per una settimana-Orlando diventa rossissimo, questa donna è un portento riesce a mettere in imbarazzo chiunque non ha per niente peli sulla lingua.
-Silvia lei è davvero un bel tipo-affermo io.
-Ti ringrazio cara, anche tu mi piaci però impara a tenere a bada i bollenti spiriti del mio cucciolotto-mi fa l'occhiolino.

POV. CRISTIAN
Greta mentre guidavo la sua macchina per tornare a casa non si era staccata da me, mi aveva tempestato di piccoli baci ed io non vedevo l'ora di poter fare l'amore con lei, le avevo detto cosa provavo e sono davvero felice e lei lo era anche più di me, avevo visto quanto era sorpresa, non si aspettava sicuramente che io mi dichiarassi a lei...
Ma io l'avevo capito, avevo capito di non poter più stare senza di lei e stavo rischiando di perderla, me l'aveva fatto capire Gloria, se non mi sarei mosso avrei potuto rischiare di vederla stretta a qualcun altro e questa è una cosa che io non potevo permettermi, io sento che Greta è la mia ultima e unica occasione per essere felice.
-Greta-la chiamo e lei mi guarda con amore, le carezzo il viso.-Sento che tu sei la mia unica possibilità per essere davvero felice-affermo.
Lei si stringe di più a me.
-Ti amo anche io, non mi sembra di avertelo detto prima, mi sono innamorata anche io di te-afferma per poi lasciarmi un bacio a mezza luna.
Il mio cuore nel sentire quel ti amo si sente ulteriormente pieno di gioia, sono felice, felice come non mai, Benedetta in passato mi aveva reso felice, ma Greta, Greta è tutta un'altra storia...
Arriviamo a casa sua e non ho nemmeno il tempo di chiudere la porta che lei si avventa sulle mie labbra e con una mossa rapida mi toglie il giubbotto di pelle.
-Impaziente-rido di gusto.
-Ti desidero dal primo giorno che ti ho visto-affermo staccando di poco le labbra dalle mie.
-Anche io, anche io-le tolgo il giubbotto e subito la maglia scoprendo il suo prosperoso seno coperto da un reggiseno di pizzo bianco.-Quanto mi piace il pizzo-sussurro baciandolo il collo.
-Quanto mi piaci tu-sussurra Greta.
-Gloria?-domando.
-Da Alessandro-sussurra lei mentre mi carezza i capelli.
-Soli?-chiedo.
-Soletti-sorride e poi mi cattura le labbra.
Io la stendo sul divano e mi tolgo il maglione, voglio sentire la mia pelle contro la sua...
A quel contatto pelle contro pelle entrambi ansimiamo.
-E' tanto che non vado con un uomo non vorrei che tu...-la interrompo con un bacio.
-Fossi deluso?-domando, lei annuisce.-Greta tu mi fai impazzire-sorrido e catturo nuovamente le sue labbra.
Lei poi prende a baciare, mordicchiare e carezzare il mio petto.
-Ho sempre sognato farlo con un infermiera-sussurro.
Lei mi tira dai capelli e mi costringe a guardarla in viso.
-Cristian-sbotta con disappunto.
-Ho sempre sognato fare l'amore con l'infermiera che mi ha rubato il cuore-sorrido e lei fa lo stesso.
-Sei un ruffiano-poi cattura nuovamente le mie labbra.
-E tu sei bellissima-le accarezzo il fondoschiena.
Presi dalla passione dei nostri baci non ci rendiamo conto che qualcuno apre la porta.
-Wow-urla un sorpreso Alessandro.
-Oddio-mi volto e vedo Gloria che gli copre gli occhi.
-Non dovevi tornare tardi?-sbotta acida Greta.
-Stavi per...Con mio fratello-Gloria è scioccata.
-Belle tette Greta-afferma Alessandro con gli occhi ancora coperti da Gloria.
-Come scusa?-domando io.
-Come scusa?-domanda acida Gloria.
-Dovete seriamente parlare delle mie tette adesso?-sbotta Greta.-E poi se mi ha visto le tette non c'è problema io ho visto il suo...-Greta diventa rossa.
-Non me lo ricordare-sbotto acido.
-Sei geloso?-chiede Greta pavoneggiandosi.
-Guardatela come le fa piacere-sbuffo.
-Eh certo-Greta mi cattura le labbra.
-Scusate-interviene Gloria.
-Amore stanotte dormi da me-afferma Alessandro.-Lasciamo campo libero a questi due, hanno arretrati-Alessandro ride di gusto.
-State insieme?-domanda Gloria speranzosa.
-Non si capisce?-sorride Greta.
-E bravo il mio fratellino-Gloria saltella.
-Sorellina ti voglio bene anche io, ma adesso...-inizio a spintonare Alessandro e Gloria fuori.
-Il preservativo Cristian-afferma, facendomi scoppiare a ridere.
-Usalo anche tu-rido di gusto, era assurda questa cosa.
Chiudo la porta.
-Dove eravamo rimasti?-domanda voltandomi verso Greta.
-Signor Forti conviene spostarsi a letto-sorride.
Arriviamo in camera sua e dopo esserci liberati di tutti gli indumenti dolcemente entro in lei ed è tutto cosi splendido...
Infinitamente splendido.

POV. ALESSANDRO
-Ti piacciono le tette di Greta?-domanda Gloria appena entriamo in macchina.
-Sono notevoli-rido di gusto.
Lei mi da un pugno sulla spalla.
-Oggi mi stai particolarmente antipatico-sbotta.
-Quando poco fa a tavola ti accarezzavo non ti stavo cosi antipatico-continuo a ridere.
-Sei stato un cafone, davanti ai tuoi, che figura-sbuffa lei.
-Ma dai quello che è andato peggio sono io mi ha buttato un bicchiere d'acqua in faccia-affermo.
-Io se fossi stata lei ti avrei dato un ceffone-afferma.
-Sei arrabbiata?-domando.
-Un po'-sbuffa.
-E perchè?-chiedo carezzandole il viso.
-Perchè sei un cretino-lei scaccia la mia mano.
-E quindi questo bimbo adesso resterà scontento?-domando mettendo su il broncio.
-Ti ho promesso due mesi in bianco-afferma lei convinta.
-Ma questo bimbo cosi diventa tanto triste-continuo con il broncio.
-Il bimbo deve imparare a comportarsi-sbuffa Gloria e nonostante io continui a parlarle lei non mi risponde.
Saliamo in silenzio a casa.
-Vorrei una tua maglia-afferma.
-A me piace quando dormi senza niente-sorrido malizioso.
-Stanotte potrai provvedere autonomamente al tuo piacere Alessandro Castelli-sbotta acidissima.
Io la afferro e l'attiro contro il mio corpo.
-Fa' l'amore con me-sussurro baciandole il viso.
-Giochi sporco-sussurra.
-Ti voglio amore mio-le tolgo il cappottino.
E lei poco dopo mi bacia le labbra.
Finiamo svelti sul letto ad unire i nostri corpi...
Una volta raggiunto l'apice, lei si accoccola accanto a me ed io adoro il suo corpo che si posiziona perfettamente accanto al mio, l'incastro perfetto.
-Hai visto alla fine anche Cristian e Greta si sono messi insieme, ci sei riuscita-affermo.
-Si che bello-afferma felice.
-La mia piccola cupido-le carezzo la schiena.
Lei riprende a baciarmi il collo.
-Mia mamma direbbe che sei una donna di poco polso in questo momento-rido di gusto.
-Brutto stronzo-sta per darmi un pugno sul petto che io blocco.
-Vieni a vivere con me-affermo.
-Come?-domanda sorpresa.
-Questa casa è grande per una persona sola, Cristian e Greta avranno bisogno dei loro spazi e poi a me piace averti vicina ogni notte, mi piace svegliarmi con te che mi sorridi e fare tardi perchè facciamo l'amore nella doccia, mi piacerebbe arrivare a casa e trovare le tue cose sparse per case e più di tutto trovare te-sorrido, stiamo insieme da si e no due giorni è vero, però i sentimenti sono in ballo da prima e io ho perso troppo ad essere infelice voglio recuperare tutto il tempo perso.
-Mi vuoi qui con te?-mi domanda lei.
-Si amore-le sorrido.-Tu che dici?-domando.
-Certo che voglio vivere con te-mi cattura le labbra in un bacio stupendo come ogni bacio con la mia Gloria.
Angolo autrice
Ciao belle :) Ecco il mio regalino di Nataleee un nuovo capitolo.
Si parla poco di Ale e Gloria, ho incentrato il capitolo sulla dichirazione di Cristian, si può dire che tutti finalmente sono felici 
E non dimentichiamo che Alessandro ha detto a Gloria di andare a vivere con lui <3
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento.
Buone feste mie dolcissime lettrici.
Tanti saluti piccola_Calliope

 

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: piccola_Calliope