Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
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Autore: kamy    30/12/2016    1 recensioni
Mukuro è un essere tormentato dai demoni del suo passato. Ed è l'unico che si renda conto di cosa si cela dietro la facciata della Mafia.
E se anche gli altri iniziassero a vedere quello che vede lui?
Scritta sulle note di Hold me down di Hasley.
Dopo aver letto la fanfiction ego-centric di Steangine e aver visto molte fan-art sull'argomento, ho deciso di cimentarmi anche io in una storia con 'vari Tsuna'.
(Successiva temporalmente alla mia fanfiction: Treat you better).
Genere: Dark, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Mukuro Rokudo, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio anche solo chi legge.


Cap.16 Anima riunita

Trattienimi giù, adesso.


Gokudera nascose un orologio da polso in tasca. Era ritto dietro Takeshi e sentiva NeoPrimo sbuffare.
"Boss, qualcosa non le aggrada?" domandò, affiancandosi a Yamamoto.
Lo Tsuna dai capelli lunghi fece vagare lo sguardo attorno, ticchettò con le dita in aria arricciando il naso.
"Mukuro ha avvolto tutti in un manto di nebbia, non trovo più Tsuna e quell'altro".
Takeshi incrociò le braccia dietro la testa sporgendo le labbra.
"Vuol dire che Mukuro ha deciso di trattenere tutti lontano da te!".
Gokudera gli si mise davanti con il capo chino.
"E' come un bambino alla strega degli altri guardiani. Vi addolora così tanto rimanere lontano dai loro piagnistei?" domandò.
NeoPrimo fece un gesto secco con la mano spostando Hayato, avanzò di un passo e guardò Takeshi socchiudendo le iridi arancio.
"Stai sfidando troppe persone, di questi tempi, Takeshi".
Takeshi abbassò il capo per guardarlo, lanciò un'occhiata ad Hayato e strinse le labbra. Si mise in ginocchio, baciò il palmo del giovane e socchiuse le iridi liquide.
"Hanno timore tu possa tirarli a terra, Boss. Noi siamo venuti per quello" disse.
NeoPrimo annuì rizzando la schiena e fece un passo indietro, Takeshi si alzò e raggiunse Hayato. Si piegò avvicinandosi all'orecchio di Gokudera, sorrise.
"Un giorno mi spiegherai perché facciamo così" sussurrò.
Gokudera abbassò il capo incassandolo tra le spalle e si coprì il viso nascondendo il movimento roteatorio degli occhi.
"Con tirarci a terra, penso intenda, inginocchiarsi al vostro cospetto, mio Boss" disse con tono mellifluo.
NeoPrimo li fissò, assottigliò le labbra ed emise un lungo sospiro dando le spalle ad entrambi con un movimento elegante.
"Non mi interessa. Voglio essere condotto da Tsuna, ovunque Mukuro lo abbia nascosto".
La fiamma sul suo capo ondeggiava lasciando scie di luce aranciata intorno, si stava facendo man mano più lieve.
Gokudera gli indicò la porta e gli sorrise.
"Volete che vi accompagni a cercalo?" domandò.
NeoPrimo avanzò verso la porta a spalle dritte e mento alzato, Takeshi incrociò le braccia dietro la testa e storse il labbro.
"Spero che quei due abbiano raggiunto un accordo" disse.
Si affiancò a Hayato e seguì il Boss nei corridoi.
Gokudera accelerò e si mise a spostare una serie di mobili e aprì una porta.
"Vogliamo controllare siano qui dentro?" domandò.
< Tsuna era andato nella direzione opposta > rifletté.
NeoPrimo guardò la porta, scosse il capo facendo ondeggiare la chioma lunga e strinse gli occhi.
"Non sento la nebbia di Mukuro, in questa direzione" disse.
Takeshi si fermò stringendo con una mano il manico della sacca con la mazza da baseball, mugugnò spostando il peso da un piede all'altro.
"Forse è tornato a farsi gli affari suoi e ha smesso di nasconderli".
"Probabilmente ha deciso di usarla per celare se stesso con Ken" spiegò Gokudera, adagiandosi con la spalla alla parete accanto alla porta.
La fiamma sulla fronte di NeoPrimo vacillò, si spense e si riaccese irregolare con un fruscio. Il ragazzo si tolse una ciocca dal volto e si allontanò dalla porta proseguendo per il corridoio. Takeshi si morse il labbro, strinse con forza il manico della borsa.
< Manca poco. E sembra che non si possa ingannare l'intuito Vongola, proprio come mi aveva detto Squalo >.
Gokudera si mise alle spalle di NeoPrimo, seguendolo.
"Mi sapete dire perché Reborn ha deciso adesso di separarvi?" chiese.
NeoPrimo mosse la mano in aria arricciando il naso, faceva scattare lo sguardo a destra e sinistra avanzando a passo sicuro.
"Arriva sempre il momento in cui un allievo mette in discussione il tutor; ma Reborn voleva Tsuna lo facesse nel modo giusto".
Takeshi ridacchiò muovendo il capo a destra e sinistra, sorrise chiudendo gli occhi.
"E io che credevo volesse solo tenerci al nostro posto!".
Gokudera su avvicinò a Takeshi e gli diede un colpo sul capo.
"Non credo che il Boss voglia sentire offese verso il suo Tutor" brontolò.
Takeshi incassò la testa tra le spalle e si massaggiò la testa mugugnando. Batté le palpebre e indicò con il mento i piedi di NeoPrimo avvolti da una nebbiolina.
Gokudera deglutì e si portò nuovamente davanti a NeoPrimo.
"Dico bene? Ci tenete al vostro Tutor?" gli chiese.
NeoPrimo sogghignò piegando il capo verso l'alto, guardò Hayato.
"Non puoi continuare a trattenermi. Il tempo è agli sgoccioli".
Gokudera batté le palpebre e si indicò.
"Volevo solo rimanere al suo fianco per compensare l'irriverenza di Takeshi, mio signore" rispose.
La nebbia che avvolgeva le gambe di NeoPrimo iniziò a salire, gli avvolse la vita ed alcune ciocche di capelli castani. Takeshi raggiunse Hayato, osservò la nebbia avvolgere totalmente NeoPrimo. La fiamma del cielo brillò al centro della nebbia, oscillò, si accartocciò su se stessa e svanì.
"È scaduto il tempo?" bisbigliò Gokudera a Yamamoto.
Takeshi batté ripetutamente le palpebre fissando il punto dove prima era NeoPrimo, sgranò gli occhi e afferrò la mano di Gokudera.
"Dobbiamo andare dai due Tsuna!".
Gli strinse la mano e si mise a correre, tenendo il capo voltato verso di lui.
"Lo avremo trattenuto abbastanza?".
Gokudera gli corse dietro.
"E' scomparso anche lui dopo la sua fiamma!" gridò.
Takeshi rallentò affiancandosi all'altro, sorrise ampiamente chiudendo gli occhi.
"Questa sì che è fortuna!" disse.
Rallentò la corsa vedendo Mukuro nel corridoio di fronte ad una porta aperta, si fermò osservando Tsuna uscire.
"Tsuna!" strillò.
"Decimo, com'è andata con Sawada?" domandò Hayato.
Tsuna si voltò verso di loro, sorrise con le guance affossate.
"Ci siamo riuniti prima che accadesse il tempo, poi è arrivato Mukuro".
Takeshi incrociò le braccia dietro la testa, abbassò il capo guardandolo.
"Il Boss ci è scomparso davanti".
Gokudera sorrise, le labbra gli divennero di un rosa più scuro.
"Un'anima divisa in tre pezzi che si è riunita solo con il meglio di sé" disse.

  
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