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Autore: Ninphadora_Clover83    02/01/2017    1 recensioni
"Il lupo argentato percorre la stanza saltellando giocoso e felice. Ma che cosa mi sta succedendo? Il mio Patronus è sempre stato una lepre e ora è... un lupo... Conosco perfettamente il passato di Remus, so che è un lupo mannaro. Ma ora che il mio Patronus ha cambiato così radicalmente la sua forma, lui potrà avere dei sospetti ed è già andata male la prima volta che ho cercato di parlargli dei miei sentimenti per lui..."
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nimphadora Tonks, Remus Lupin | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Finalmente sono ad Hogwarts! Aspettavo questo momento da tutta la vita… Le ultime due settimane le ho passate con mamma e papà in giro per Diagon Alley a comprare tutto l’occorrente per questo primo anno ed ero talmente nervosa che i miei capelli cambiavano colore ogni singolo secondo! Mi sono fatta tantissime figuracce con la gente che incontravo… Qui ad Hogwarts è tutto perfetto: la professoressa McGranitt è venuta a prenderci all’ingresso, ha ringraziato il guardiacaccia che ci ha accompagnati e ci ha condotti in questa sala enorme con il soffitto stellato e lunghe tavolate con le posate d’oro. Che lusso! La voce della professoressa McGranitt perfora la mia testa scacciando i miei pensieri. “Ninphadora Tonks!”, la sento chiamare. Mi sono imposta di stare calma ma… i miei capelli sono diventati verde fluorescente! No! Sento i mormorii in tutta la sala grande… mamma che figura… Più velocemente possibile arrivo allo sgabello, mi ficco in testa il Cappello Parlante e una voce inizia a parlare dentro la mia testa. “Amore, lealtà, coraggio, fedeltà, intelligenza… ma ragazza mia! Sei venuta qui con l’intento di confondermi? Sei molto complessa, vediamo… mmmh… Sicuramente Serpeverde non fa per te e sei persino troppo umile per Grifondoro… Tassorosso potrebbe essere la giusta via per te! TASSOROSSO”, grida il Cappello Parlante e il secondo tavolo a sinistra esplode in un applauso fragoroso. Per la felicità i miei capelli sono diventati biondi! Ma chi è quel ragazzo in fondo alla sala? Che aria malandata che ha… e quelle cicatrici? Il ragazzo avrà più o meno una ventina d’anni, sguardo sorridente, fisico asciutto, quasi tonico, capelli chiari e vestiti di seconda mano veramente ridotti male. Ma sta applaudendo per me? Davvero? Perché non applaude alla ragazza smistata ora in Grifondoro ma continua a guardarmi? Gli alzo una mano in segno di saluto e gli sorrido timidamente e i miei capelli diventano rossi come lava… il ragazzo sorride divertito e mi ricambia il segno e, dopo la fine dello Smistamento, si dirige passando di lato verso il tavolo degli insegnanti. Chissà con chi deve parlare… chissà come si chiama… oh! Il cibo, finalmente! Muoio di fame… 2 anni dopo… “Piantala Mikaen! Ti ho già detto che lo so fare l’incantesimo Aguamenti, è inutile continuare con questo… facciamo altro, dai!” “Ninphadora Tonks, per cortesia, saper fare bene l’Aguamenti non vuol dire saper fare una fontanella che non sarebbe in grado di dissetare nemmeno un misero uccellino…” “Non chiamarmi Ninphadora, Mik! Lo sai che lo detesto!” Certe volte avrei voglia di prendere quel brutto secchione e di gettarlo in pasto alla piovra del lago nero. E’ vero, è il mio migliore amico o il mio unico amico a causa della mia condizione da metamorfomagus, ma è comunque pesante quando si mette a fare il secchione… “Senti, sono stanca e ho davvero bisogno di rilassarmi un secondo, perciò ora me ne esco un po’ fuori da questa prigione per menti geniali e vado a ficcare la testa nella neve.” Esatto, siamo a Dicembre e qui c’è tantissima neve. Vedo Hagrid che porta dentro gli ultimi alberi… come mi piace il Natale… Un cozzare contro una superficie morbida mi risveglia dai miei pensieri. “Ehi, fai attenzione amico!” i miei capelli sono diventati di colpo rossi. “oh, mi spiace davvero, fanciulla di fuoco… perdonami ma in questo periodo sono parecchio distratto…” Il ragazzo misterioso si tira su e io riesco a guardarlo negli occhi… per un millisecondo. Capelli biondi, abiti di seconda mano, sguardo sorridente martoriato da cicatrici. I miei capelli ora sono giallo fluorescente. “ma tu sei Ninphadora Tonks! La fanciulla che cambia colore! Caspita se sei cresciuta dall’ultima e unica mezza volta che ti ho visto! Che sbadato, non mi sono nemmeno presentato! Mi chiamo Remus John Lupin”. Cerco di dare un filo logico ai miei pensieri, di comporre una frase decente, ma tutto ciò che esce dalle mie labbra è un flebile sussurro: “ mi dispiace di averla colpita, signor Lupin, è un piacere per me conoscerla… la gente mi chiama Tonks, solo Tonks.” “Bene, solo Tonks, ma tu potrai chiamarmi Remus con tutta tranquillità”. Sorride; è forse tenerezza? “Comunque il tuo nome è molto bello! Ninpha-dora… è un bel nome!”. Ma che cosa sta dicendo? Per quale motivo sta elogiando il mio nome in questo modo? Sento i miei capelli cambiare colore e diventare rossi insieme alla mia faccia… Remus sta ridendo! Che faccia tosta… 10 anni dopo… Il lupo argentato percorre la stanza saltellando giocoso e felice. Ma che cosa mi sta succedendo? Il mio Patronus è sempre stato una lepre e ora è… un lupo… conosco perfettamente il passato di Remus, so che è un lupo mannaro. Ma ora che il mio Patronus ha cambiato così radicalmente la sua forma lui potrà avere dei sospetti ed è già andata male la prima volta che ho provato a parlargli dei miei sentimenti per lui… “Dora, sei lì dentro? Posso entrare?” La sua voce! Sta cercando me! Con un rapido colpo di bacchetta faccio sparire il Patronus e, dopo una rapida sistemata, apro la porta. “Remus, ciao… scusami mi stavo riposando un secondo, sai il lavoro…” “Non preoccuparti, Dora ti capisco. Posso sedermi?”, chiede lui indicandomi il letto vicino al mio. Lo faccio accomodare e chiude la porta. Mi siedo sul letto e ora siamo uno di fronte all’altra. Lo guardo negli occhi e lui fa lo stesso. “Come stai, Dora? L’Ordine ti fa lavorare tanto, vero? Sei una risorsa preziosissima per noi, davvero…” “Grazie, Remus. Sto benissimo, sono solo emotivamente scombussolata ma… succede, ecco.”, faccio un sorrisetto triste. Prima frecciatina… “Dora, non c’è bisogno di mandarmi frecciatine o allusioni al discorso. So benissimo come ti senti su questo… Mi dispiace davvero tantissimo, Dora ma lo faccio semplicemente per proteggerti! Io sono…” “Vecchio, povero e un lupo mannaro… so perfettamente che cosa mi vuoi dire! Remus, tu non puoi sapere che cosa sto provando! Tu non capisci…” “Certo che capisco, Dora! Per favore…” “Allora dimmelo!”, urlo, “Che cosa non capisco? Che cosa mi stai nascondendo?” “Ninphadora, per cortesia, non urlare! Calmati…” “Io non mi calmo affatto, Remus! E NON CHIAMARMI NINPHADORA!” Solo adesso mi sto accorgendo delle lacrime calde che stanno rigando le mie guance. In tutta quella discussione non mi ero nemmeno accorta di essermi spostata, eppure io sono contro il muro della stanza, in piedi e Remus mi sta puntando la bacchetta. “Expecto Patronum” Dalla bacchetta di Remus sbuca un veloce leprotto argentato che corre per la stanza senza sosta. Tiro fuori la mia bacchetta. “Expecto Patronum” Ora le figure argentate sono due: insieme alla lepre anche un grosso lupo sta correndo insieme al leprotto. Giocano, corrono, saltano e scompaiono con un lieve sbuffo argenteo. Remus ha due lacrime sulle sue guance, ma un lieve sorriso triste gli decora quel volto sfigurato e così bello. “Dora io cercavo solo di proteggerti. In tutta la mia vita ho sempre messo da parte ogni sentimento per proteggere le persone che più amavo. Soffrendo, ovviamente, ma era tutto sopportabile. Tu corri già abbastanza pericoli con l’Ordine per la protezione di Harry… e avere intorno un lupo mannaro di certo non aiuta…” Remus fa qualche passo indietro da me. Io mi avvicino a lui e molto delicatamente gli prendo il viso tra le mani. Lui è più alto di me, un ciuffo biondastro gli ricade sull’occhio destro. Con un dito glielo sposto e scorro ogni cicatrice del suo volto, soffermandomi su una particolarmente grossa all’angolo della bocca. Gliela bacio, poi torno a guardarlo negli occhi; quegli occhi azzurro cielo in cui annego con così tanta felicità… Lui si lascia fare tutto, abbandonandosi a me. Senza rendermene conto le mie labbra sono sulle sue, così morbide e delicate… i miei capelli sono impazziti, cambiano colore ogni secondo. Remus mi circonda in fianchi con le braccia e mi solleva da terra, iniziando a ricambiare il bacio. Ci stacchiamo, ma i miei capelli continuano a cambiare colore e le sue mani sono sempre sui miei fianchi. “Remus, non mettere da parte i tuoi sentimenti per proteggermi. Potresti proteggermi di più, se lo vuoi, standomi vicino, permettendomi di aiutarti e di amarti. Io non potrei mai avere paura di te. Ti amo da quando mi hai applaudita il giorno del mio smistamento…” Lui sorride e mi guarda ammaliato. “Io mi sono innamorato di te per il tuo nome… Ninpha-Dora… è un bel nome!” Ridiamo insieme, abbracciandoci, mentre intorno a noi il lupo e il leprotto argentato corrono felici. SPAZIO AUTRICE :) Ciao, amici! Spero davvero che questa Fanfiction vi sia piaciuta!! Ho sempre amato la Remus/Ninphadora, perché il loro amore è la mia ispirazione in questo periodo della mia vita... Bando alle ciance! Fatemi sapere se vi piace il genere e volete altre storie! VVB <3 Franci (:
   
 
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