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Autore: Montana    02/01/2017    3 recensioni
Al cenone di Capodanno alla Tana, sembra che per Rose Weasley non ci sia un attimo di pace.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Mistletoe
 
31 Dicembre, h 11.35
“Non fa nulla, davvero. Ci sentiamo più tardi, non ti preoccupare. Ti amo anch’io. A dopo.”
Chiusa la comunicazione con il tono più rilassato che riuscì a fingere, Rose gettò il telefono sul letto con un verso di stizza. Il suo fantastico fidanzato Scorpius Malfoy le aveva appena comunicato una notizia niente affatto fantastica: il caso a cui stava lavorando la sua squadra Auror in Scozia, che l’aveva già costretto a passare il Natale lontano da casa, sembrava deciso ad infierire ulteriormente tenendoli separati anche per Capodanno.
Rose sapeva che Scorpius non ne aveva colpe, era il suo lavoro e lui lo faceva egregiamente, ma non riusciva a non sentirsi profondamente offesa e molto, molto arrabbiata. E anche triste; non vedeva Scorpius dalla sera della Vigilia, quando era riuscito ad ottenere un breve permesso speciale di poche ore per scambiarsi gli auguri con lei e con i suoi genitori, e la mancanza cominciava a farsi sentire.
Si consolò pensando che quella sera l’aspettava una cena in grande stile alla Tana, e qualche volo amico non le avrebbe sicuramente dato fastidio.
 
31 Dicembre, h 17.20
Rose aveva una quantità inimmaginabile di parenti, tra cugini, zii, nipoti, nonni e parenti acquisiti, e quella sera li stava odiando tutti dal primo all’ultimo. Sembrava che, noncuranti della sua solitudine, tutti fossero stati in grado di trovare un compagno per quella notte di festa.
C’erano Ted e Victoire, ovviamente, con il loro cucciolo di Veela dai capelli cangianti; Lily e Lysander erano ritornati insieme dopo l’ennesimo tira e molla, mentre l’altro Scamander si accompagnava alla bella Alice Paciock. Roxanne, Fred Jr e James (che non era in missione con Scorpius solo perché qualche settimana prima era venuto in contatto con delle strane sostanze potenzialmente tossiche ed era ancora in congedo) si erano presentati con i partner del momento, facce mai viste che difficilmente sarebbero state ancora presenti l’anno successivo. L’unico solo quanto lei era Albus, ma lui non aveva nessuno di cui sentire la mancanza, a quanto sapeva.
Fu tentata di mandare un messaggio a Scorpius, un semplice “mi manchi”, poi si ripeté per l’ennesima volta che il suo ragazzo stava lavorando, non era altrove a divertirsi.
Lasciò scorrere un’altra volta lo sguardo sui presenti in festa e aprì una burrobirra con un sospiro rassegnato: sarebbe stata una serata molto, molto lunga.
 
31 Dicembre, h 20.45
Tre ore e quattro burrobirre dopo Rose si aggirava per la Tana dispensando occhiate incollerite e cercando disperatamente qualcosa di più forte da bere. Era stata costretta, nell’ordine, a: intrattenere la figlia di Victoire mentre la mamma le aggiustava la treccia, ascoltare gli ultimi drammi sentimentali di sua cugina Molly, aiutare nonna Molly in cucina, sequestrare i fuochi d’artificio babbani a Louis prima che si facesse esplodere una mano, giocare a scacchi con nonno Granger, e come ultima cosa le era toccato sentire James vantarsi di non essere in missione durante le feste.
Quando si vide comparire davanti una bottiglia di burrobirra fumante pensò per un attimo di aver sviluppato poteri telecinetici, poi vide anche il sorriso comprensivo di Albus e capì di avere solo un ottimo cugino.
“Non c’era qualcosa di più forte?”
“A quello ci pensiamo tra un paio d’ore. Come va? Ti vedo un po’ giù.”
“Sono in mezzo a coppiette felici pronte a festeggiare il nuovo anno e Scorpius è a Glasgow per un caso da prima di Natale. Ti sembrano motivi validi per essere un po’ giù?”
Al ridacchiò “Forse hai ragione, serve qualcosa di più forte. Dai, andiamo a vedere cosa c’è in cucina.”
 
31 Dicembre, h 23.57
Il vischio.
Lily Luna Potter, in uno slancio di romanticismo estremo, aveva deciso di appendere vischio ovunque in giro per la Tana, e ora Rose stava valutando se ucciderla subito o farla almeno arrivare all’anno nuovo.
Albus, sbronzo marcio del liquore al lampone che aveva trovato nel mobiletto di nonno Arthur, le aveva già proposto cinque o sei volte di baciarlo a mezzanotte, “in famiglia”.
Scorpius, che la ragazza aveva provato a chiamare vinta dalla disperazione, non era al momento raggiungibile.
Lo sconforto si era ormai interamente impossessato di Rose, che seduta in disparte guardava il conto alla rovescia avvicinarsi sempre più allo zero.
“Un minuto!” Gridò qualcuno, ricevendo grida di giubilo dagli astanti. Un potente crack! risuonò nella sala, seguito da altre urla di gioia, probabilmente di chi pensava fosse un inizio di fuoco d’artificio. Rose però vide perfettamente la figura comparire davanti a lei e poi cadere in ginocchio, probabilmente provata dalla forza della smaterializzazione. Stava per urlare, quando riconobbe il biondo dei capelli e il suo cuore perse un battito.
“Scorpius!” Esclamò, correndo ad aiutarlo. Il ragazzo, ancora malfermo sulle gambe, si aggrappò a lei per tirarsi su.
“Cosa ci fai qui? E Glasgow?” Cercò di domandare Rose, ma in quello stesso istante qualcuno gridò “Zero!”
Un attimo dopo Rose si trovò letteralmente travolta da Scorpius, le labbra impegnate in un bacio appassionato.
“Vischio.” Esalò lui quando si separarono per riprendere fiato.
“Eh?”
“Qualcuno ha messo il vischio, dovevo baciarti. Abbiamo chiuso ufficialmente il caso cinque minuti fa, il tempo di firmare, salutare e mi sono smaterializzato. Temevo di lasciarti senza bacio del buon anno.”
Rose arrossì sorridendo, il cuore ancora in tumulto “Beh, più che un bacio mi è parsa un’aggressione. Ritentiamo?”
Fuori esplodevano i fuochi d’artificio, Rose non se li era mai persi ma quell’anno decise che il sorriso di Scorpius che si avvicinava per baciarla di nuovo era molto più bello.
“Buon anno, Rose Weasley. Ad altri cento inizi così.”

 
  
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