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Autore: thanksfornothing    03/01/2017    2 recensioni
Non è mai semplice vivere quando ci si sente solo una persona a metà. Ma quando la metà di Brittany troverà quella di Santana, riusciranno a legarsi o l'essere state delle semplici metà per troppo tempo renderà impossibile la loro unione?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Brittany Pierce, Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez | Coppie: Brittany/Santana, Puck/Quinn
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Ehiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii! Eccomi qui, son tornata!
Innanzitutto vorrei augurarvi un felice anno nuovo! Che questo 2017 vi porti molto di più di ciò che vi ha lasciato il 2016! Wish you the best!! <3
Vorrei anche scusarmi per questo interminabile silenzio. Lo so, ogni volta vi prometto che sarò più puntuale... ma se può consolarvi, una volta la mia ex mi ha aspettata un'ora fuori al palazzo prima che fossi definitivamente pronta per scendere aahahahah
Ho un piccolisssssimo problema con la puntualità, lo ammetto... ma fa parte della lista mai fatta dei buoni propositi del 2017 XD
Vorrei anche ringraziarvi perchè non mi aspettavo che così tante persone potessero interessarsi a qualcosa scritto da me, vi adoro troppo, sul serio!
Siete una delizia per gli occhi e per l'ego! ahahaha
Detto questo, vi lascio finalmente alla lettura di questo nuovo capitolo, spero che vi piacciano i cartoni animati perchè io li adoro e ne ho inseriti un paio all'interno.. scusate ma era più forte di me!!hahahaha
Buona lettura! 











Poche ore prima…

Brittany’s Prov.


“Ziettaaaaaaaa, sono a casaaaa” cantilenò Brittany spalancando la porta di casa sua con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.

Nessuna risposta.

Si diresse in cucina e trovò sul ripiano della cucina un piatto pieno di biscotti con gocce di cioccolato ed un bigliettino sul frigo.

“Ti stavo aspettando per mangiarli insieme, ma sono dovuta scappare a lavoro. Spero che questi possano addolcirti la giornata.

Ti voglio bene, zia El

Ps. Nel frigo trovi una sorpresa per te, ma Britt, non esagerare. Sei grande ormai per passare la notte a contorcerti per i mal di pancia!”

 Aprì la porta del frigo sperando di trovarvi esattamente ciò che tanto desiderava

“Siiiiiiiiii!! Latte al cioccolatooo!” saltellò sul posto, battendo le mani per la gioia.“Oh zia El, sei proprio la migliore!”

Prese un tazza dal mobile sopra il lavello, vi versò all’interno una considerevole quantità di latte al cioccolato, poi prese il piatto con i biscotti e si accomodò al tavolo.

“Che bello, si mangia. Che bello, si mangia” canticchiò.

Quando le piaceva qualcosa, o era semplicemente felice di mangiare- cosa che accadeva praticamente sempre- cantava quella canzone. L’aveva imparata da un famoso personaggio di quell’anime giapponese che guardava sempre Jake, Majin Bu.

Trovava adorabile quel cosetto tutto rosa e cicciottoso. Le veniva sempre voglia di abbracciarlo, quasi non si capacitava del fatto che, nella storia dell’anime,era stato progettato per fare del male, e fu incredibilmente felice quando la sua parte buona si staccò da quella cattiva.

Jake la prendeva sempre in giro quando erano più piccoli, le diceva che se non avesse smesso di mangiare così tanto e di usare le sue citazione, sarebbe diventata una piccola pallina rosa proprio come Majin Bu.

Per il suo compleanno le aveva persino regalato un pupazzo di Bu che quando premevi il pancino ripeteva quella canzoncina. Accanto le aveva messo anche un bigliettino.






 
 
Erano tutti nel salone di casa Pierce per festeggiare il quarto compleanno della piccola Brittany.

La madre aveva appena portato la torta con le candeline accese nella stanza e il padre aveva preso Brittany sulle spalle per farla sentire una principessa

Jake picchiettò sulla gamba  della sorella che dalle spalle del papà era la più alta di tutti

“Ehi piccola Britt, questo è per te!” Jake si sollevò sulle punte dei piedi e consegnò alla sorellina un piccolo regalo dalla forma strana,avvolto in una carta azzurra.

“Per me?!” chiese la piccola Brittany sorpresa e felice per il gesto del fratello “ Ooooooooooh! Grazie fratelloneee!! È bellissimissimo.” Disse battendo le mani e quasi sollevandosi dalle spalle del padre.

“Guarda cosa succede se gli premi il pancinole disse Jake sorridente

CHE BELLO, SI MANGIAAA. CHE BELLO SI MANGIAAA.

“WOOOOOOOOOOOW. GRAZIEEE JAKE!!” disse Brittany agitandosi ancora di più per mostrare quel magnifico pupazzo di Bu al padre“Papi!! Guarda che bello! Non è stupendissimo??”

“Ahahhaha. Si, è bellissimo tesoro. Oh guarda, c’è anche un bigliettino!” disse il padre notando una frase scritta a penna sul cartoncino del pupazzo.

“Leggi papà, dai leggiiiii”

“ehi piano, piano, non ti agitare che cadi” la rimproverò il papà

“Va bene, non mi agito, ma tu leggiiiiiiiiii”

“ahahhahaha okay, okay” il padre prese il pupazzo e senza pensarci, lesse ad alta voce

“Con l’augurio che non diventi come lui” – il padre ci mise un po’ a realizzare ciò che aveva appena letto.
Brittany, purtroppo, no.

Si fece rossa rossa in faccia

“JAAAKEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE” urlò sporgendosi in avanti cercando di arrivare al fratello, rischiando di cadere dalle spalle del padre.

“AHAHHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHHA. Ci siete cascati entrambi! Papà , dovresti vedere la tua faccia!! AHAHHAHAHAHAH” Jake si stava letteralmente piegando in due dalle risate che quasi piangeva.

“Jake, faresti meglio ad iniziare a correre” disse la madre vedendo il marito mettere a terra una super infuriata Brittany.

“oh. Oh. Aiutoooooooooo” urlò Jake prima di darsela a gambe

“vieni qui buffoneeeeeeeeeeeeeeeee!” disse Brittany mentre inseguiva il fratello.
 







 
 
A quel ricordo le venne da sorridere.

Le mancavano quei momenti di spensieratezza, ma non ebbe il tempo di abbandonarvisi che il telefono di casa prese a squillare
“Bronto?” rispose Brittany ancora con i biscotti in bocca

“Brittany! Possibile che in qualsiasi momento della giornata ti becchi con la bocca in movimento?!”

Era Quinn dall’altro lato che, come al solito, la rimproverava.

“Carina questa Fabrey, la stavi pensando da molto?” rispose Brittany

“No, in realtà mi è venuta al momento. Devo ammettere che sono proprio divertente!” riflettè compiaciuta Quinn

“uff! Da morire!ahahah” commentò sarcastica Brittany “ Comunque, cosa c’è? Ti ho scritto poco fa, già ti manco??” disse pavoneggiandosi

“In realtà, se non avessi staccato la connessione, sapresti per quale motivo ti sto chiamando. Vorrei sapere per quale motivo ti ho regalato un telefonino all’ultima moda se poi ti comporti come se avessi ancora quel vecchio rottame!!”

“Ehi, ehi. Non offendere il mio vecchio telefono! Ti ricordo che con la sua interminabile batteria ti sei salvata spesso!” disse indignata mentre prendeva il suo nuovo iPhone ed accendeva la connessione per leggere il suo ultimo messaggio
 


Silenzio da entrambi i lati del telefono
 
 
“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah” strillarono all’unisono

“Ma sto leggendo bene?! Puckerman ti ha chiesto di uscire di nuovo?! “ disse tutta affannata Brittany che quasi si stava strozzando con l’ultimo boccone che stava ingerendo.

“Si! Anche io stento a crederci!” rispose Quinn super felice “Oh mio Dio, Brittany non puoi capire come sto! Nel pallone e super felice allo stesso momento!”

“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah” strillarono ancora una volta insieme

“è magnifico Quinn! Non ci posso credere! Non posso credere che le due attuali studentesse più fighe e ammirate del McKinley escano con i due ex studenti più fighi e rispettati del McKinley”

“Come come Britt? Perché questo plurale?.. oh mio Dio!” realizzò Quinn “Anche tu esci di nuovo con Santana??”

“Siiiiiii!!”

….
….

“Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah” strillarono ancora

“Brittany, qualsiasi cosa tu stia mangiando, impacchetta tutto e vieni qui. Mamma ha fatto la torta ai mirtilli, e noi due dobbiamo parlare!” Quinn ormai non stava più nella pelle per quanto fosse emozionata.

“Ma non avevi detto che oggi non avevi voglia di parlare?!” la punzecchiò Brittany

“Beh quello era prima. Ora sbrigati!” rispose Quinn un po’ irritata. Odiava contraddirsi.

A Brittany le venne da ridere, ma si contenne e si limitò ad un “Sto arrivando, prepara la torta!”.

Abbassò la cornetta del telefono, rimise in ordine la cucina e corse dall’amica.
 
 
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“Oh mio Dio, Quinn, la torta di tua madre è sempre così paradisiaca… mmmh “ disse Brittany mentre mangiava l’ennesima fetta di torta ai mirtilli,
seduta sul divano di casa Fabray .

“Lo so, ma questo non mi sembra un buon motivo per leccarti anche il vassoio..

“Ahi!” si lamentò Brittany, sventolando la mano che Quinn le aveva appena colpito

“Basta mangiare! Domani abbiamo l’allenamento con la Sylvester ed io ho finito i modi per punirti!” le disse Quinn

“Ma andiamo… vedermi in campo ispira sempre la tua fervida fantasia..” disse Brittany punzecchiandola

“Vorresti insinuare che con le tue compagne di squadra sono più indulgente?!” rispose alquanto irritata l’altra bionda seduta sul divano

“No,no, diciamo solo che hai uno strano modo di dimostrarmi affetto…


*VIBRAZIONE*


“… uuuuuuuh mi è arrivato un messaggio” disse Brittany ringraziando chiunque l’avesse salvata da quella conversazione. Gli atteggiamenti che assumeva nei suoi confronti durante gli allenamenti era davvero un tasto dolente per Quinn. Per lei era importante essere un capitano giusto ed equo.

Brittany sbloccò il telefono e lesse.

Le si illuminarono gli occhi.

“é lei. Devo andare Quinn”

Con un balzo Brittany si mise in piedi, recuperò le chiavi della macchina, quelle di casa, il telefono e si avvicinò alla porta per uscire.

“Aspetta” la bloccò Quinn

“Cosa?” chiese Brittany “Ho sporco in faccia?O qualcosa fuori posto?”

“No, no… sei splendida come sempre – Quinn si avvicinò a Brittany un po’ perplessa- solo.. sii cauta Britt. Non buttarti a capofitto”  sussurò un po’
spaventata dalle parole che le stava dicendo.

A Brittany le si scaldò il cuore in petto per l’apprensione e la premura della sua migliore amica

“Ci proverò!” disse sorridendo e trascinandola in un abbraccio carico di affetto e tensione.

“Ora muoviti ad andare! Scrivimi quando arrivi a casa… anche se non dovesse essere casa tua!” le disse maliziosa Quinn mentre lasciava andare la
sua migliore amica

“Lo farò ahahahha! Buona serata a me!” salutò Brittany mentre ormai aveva completamente attraversato il vialetto di casa Fabray .
 
 

 
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Parcheggiò l’auto fuori il locale dove lavorava Santana e prese il cellullare per mandarle un messaggio.

“Sono qui fuori! Fa con calma <3”

In realtà desiderava vedere uscire Santana da quella porta all’istante.

Desiderava riaverla accanto a sé..

Bearsi del suo sorriso..

Dei suoi occhi..

Del suo profumo..

E più di ogni altra cosa, desiderava riassaggiare quelle soffici labbra.

Accese la radio per distrarsi dal pensiero di Santana, voleva almeno provare a non perdere il controllo ancor prima di vederla.

Ascoltò un paio di canzoni leggere e Brittany sembrava rilassarsi.. ma qualcosa cambiò.

La radio passò un pezzo che su Brittany aveva sempre fatto uno strano effetto..

 “COLD HEARTED”

 il suo corpo si risvegliava in ogni sua parte quando la ascoltava.

Era colpa del balletto spinto del video ufficiale… e della cantante che ansimava un po’ troppo

D’un tratto Brittany immaginò Santana nei panni di Paula Abdul-la cantante- che eseguiva alla perfezione i passi di quella coreografia così
sensuale..

Un fuoco si accese nel suo basso ventre e si costrinse a spegnere la radio di colpo.

Abbassò i vetri dei finestrini perché d’un tratto, l’aria nell’abitacolo si era rarefatta.

Prese il telefono e controllò l’orario..

Era passata quasi mezz’ora.

Decise di inviare un altro messaggio a Santana

“… ok, prima scherzavo.

Forse un po’ di fretta dovresti averla.

Non vedo l’ora di rivederti

XO XO”
 
Sperando che Santana si sbrigasse, Brittany provò ad ammazzare un po’ il tempo dell’attesa frugando sui social.. ed inevitabilmente si ritrovò sul profilo di Santana.

Tra le tante foto riconobbe quella con Puck, la trovava veramente carina in quella foto. Come in quella del profilo, ed in quella di copertina.. e in tutte le altre foto che la latina aveva pubblicato.

Arrivò a scorrere le foto degli anni precedenti e notò che in quasi tutte le foto ricorreva una ragazza dai capelli rossi, era un po’ paffuta, ma aveva un non so’ che di sexy.

Lesse alcune delle didascalie che accompagnavano quelle immagini, e comprese che quella doveva essere più di una semplice ragazza per Santana.

Nel profondo di sé avverti un fuoco che quasi le ardeva il cuore.

Era gelosa di Santana Lopez.

Gelosa del suo passato.

Gelosa di quella ragazza che le stava un po’ troppo vicina.

Gelosa del passato di Santana con quella ragazza.

Ciò non andava bene. Per nulla.

Santana Lopez non occupava ancora alcun ruolo nella sua vita e lei non poteva esserne già così ossessionata.

Doveva tranquillizzarsi.

Ora era lì.

Il passato non esisteva , e Santana era a pochi metri, pronta a passare una bella serata con lei.

Solo con lei.

Questa consapevolezza la fece tornare positiva e con un gran sorriso uscì dall’auto per dirigersi nel locale.

Era stufa di aspettare. Non voleva negare un secondo in più la vista di Santana ai suoi occhi azzurri che reclamavano solo lei.

Si diresse con passo deciso verso l’ingresso del locale, quando, aprendo la porta, vide qualcosa che le fece ghiacciare il sangue nelle vene.

Vide Santana stretta ad una ragazza.

Non una semplice ragazza.

Brittany spalancò gli occhi.

Quella ragazza.

Quella della foto.

Serrò i pugni in una presa struggente. Le unghie quasi le si conficcavano nei palmi.

Prese un bel respiro, e prima che qualcuno la potesse notare decise di sparire.

O meglio, provò a sparire, ma le gambe si erano come pietrificate. Non riusciva a muovere un muscolo.

Si sentiva come di gelatina, senza forze, quasi svuotata.

Ma un infondo doveva aspettarselo.

Stavamo parlando di Santana Lopez.

Sapeva che prima o poi l’avrebbe pugnalata.

Certo non si aspettava lo facesse così in fretta.

Fu quando lo sguardo di Santana incontrò il suo, che Brittany riprese a respirare.

Era incredibile, Santana riusciva a risvegliarla anche in quella situazione.

“Brittany” fu un sussurro impercettibile che uscì dalle labbra di Santana.

Ma lei lo sentì forte dentro di sé, come uno schiaffo.

Doveva andare via.

Doveva scappare.

E così fece.

Si girò e corse più veloce che potè, in una direzione che neanche lei ben conosceva.

Correva e basta.

Il vento della sera si imbatteva forte contro il suo volto.

Lacrime calde le sfuggirono.

Diede la colpa al vento.

Santana non poteva avere il potere di farle questo.

“BRITTANY!”

Un unico urlo.

Un richiamo per il suo corpo.

Si bloccò.

Ancora non si era accorta di star tremando. Non faceva così freddo, eppure il suo corpo non trovava pace.

Sentiva i passi di Santana farsi più vicini. Il suo respiro affannato sempre più pesante.

Non voleva voltarsi, non ci riusciva.

“Brittany” sentì la voce di Santana

Ebbe la sensazione che Santana avesse quasi paura ad avvicinarsi. Le sembrava che quasi le stesse chiedendo il permesso di parlare.. di invadere si
nuovo il suo spazio.

“Non ti avvicinare” rispose gelida Brittany. Le mani nuovamente serrate in pugni, lo sguardo duro fisso nel vuoto. “Torna dalla tua ragazza.”

Cazzo, si era lasciata scivolare quell’ultima affermazione come una ragazzina.

Ma in fondo, che pretendeva, lei era una ragazzina.

Sentì Santana tirare un lungo respiro

“Non ti domanderò come fai a sapere che quella era la mia ragazza… ma puoi almeno ascoltarmi? Ci riesci?” domandò cauta.

Brittany fu colpita dal tono prima scocciato e poi dolce della latina.

Non aveva mai conosciuto qualcuno con così rapidi sbalzi d’umore.

Dio, la faceva impazzire.

“ci riesci?” domandò incalzante la latina

Ci riusciva?!

Voleva sul serio ascoltarla? Si sarebbe lasciata abbindolare con tanta facilità?

Voleva che Santana entrasse nella sua vita?

Perché alla fine questo sarebbe successo.

Era questo che Santana le stava chiedendo.

Se le avesse dato l’opportunità di spiegarsi, le avrebbe dato anche l’opportunità di restare.

Forse era pronta. Forse no.

“Credo di si” disse tremante Brittany con lo sguardo basso sui suoi piedi.

“Non mi basta che lo credi” ribattè sicura Santana avanzando verso Brittany.

Brittany si voltò e la fissò negli occhi “Ne sono certa.”

Santana le sorrise vittoriosa,allungò un braccio che poggiò sulla vita di Brittany e sussurò “andiamo a casa, ti offro una cioccolata”

Quel contatto inaspettato fece rabbrividire la bionda, ma non si scansò e si lasciò guidare fino alla macchina.

 
Decise di guidare Santana e questo diede il tempo a Brittany di riprendersi.

Stranamente il viaggio non fu silenzioso.

Santana era riuscita a tirare fuori argomenti leggeri per smorzare i toni e Brittany apprezzò tutti i gesti della latina che cercava di riempire il tempo.

Arrivate a casa della mora però qualcosa cambiò.

Furono accolte entrambe calorosamente da Lucy, ma Brittany evitò accuratamente il soggiorno.. e soprattutto il divano.

Santana preparò della cioccolata calda e la invitò a sedersi su uno degli sgabelli presenti in cucina.

“Coraggio-le disse- chiedimi ciò per cui ti sei torturata durante tutto il viaggio”

La bionda fu di nuovo meravigliata dalla semplicità con cui Santana riusciva a leggerla.

“chi era quella ragazza?” domandò Brittany

“sai già chi era. E non era questo che volevi chiedermi” la mora la guardò dritta negli occhi

Capì che la stava mettendo a disagio, così abbassò lo sguardo sulla sua cioccolata e ne prese un sorso.

Gustò per un momento il sapore dolce della cioccolata e poi parlò “Dai, non farti problemi, è lecito domandare” spiegò con un sorriso dolce.

La bionda sembrò rincuorarsi e chiese:

“Vi vedete ancora?” domandò tutto d’un fiato, stringendo gli occhi per paura della reazione della latina.

Santana d’altro canto, dovette fare affidamento a tutte le sue forze per non scoppiare a ridere di fronte a quell’espressione davvero buffa.

“No” sorrise quando vide Brittany rilassarsi e aprire gli occhi “in realtà era da un bel po’ che non ci vedevamo. Stasera mi ha fatto una sorpresa “

Il volto di Brittany si trasformò in un enorme punto interrogativo.

“Dai chiedimelo” disse Santana

Brittany la guardò stupita

“Non sono io una veggente, è la tua faccia che parla per te” rise la mora

Ancora una volta le aveva letto nel pensiero e questa cosa iniziava anche un po’ a divertirla.

“Mmmh…- prese la parola Brittany- non vi vedete da un po’ e all’improvviso decide di farti una sorpresa?!”

“già.. è una ragazza molto imprevedibile- scherzò Santana giocando un po’ coi nervi di Brittany – ma comunque non ci vedevamo da un po’ perché è
dovuta andare via per lavoro e siamo rimaste in buoni rapporti.” Rispose con sicurezza

“che intendi per ‘ buoni rapporti’?” chiese Brittany cercando di decifrare la risposta di Santana.

“beh è stata in grado di essere la mia ragazza per nove luuunghi mesi, oltre ad avere pazienza, Alex ha anche un bel caratterino, sa sempre come
prendermi e.. abbiamo condiviso molto delle nostre rispettive vite, la nostra non è stata una rottura violenta. Lei è stata la mia prima vera ragazza, è
normale che ci leghi qualcosa di speciale, ma oltre a questo, è sempre stata una buona amica per me, ed è così che ancora oggi la vedo, come una buona amica, e come ogni brava amica mi è venuta a trovare appena è potuta tornare qui” concluse sorridendo.

La risposta di Santana fu così naturale da spiazzare Brittany.

 “Cosa c’è?! Nulla più da domandare?” la punzecchiò la mora sorridendo beffarda.

“la smetti di leggermi nel pensiero?! È contro la legge sulla privacy! Potrei addirittura denunciarti!” rispose un po’ agitata la bionda.

Santana scoppiò in una risata fragorosa

“E adesso perché ridi?” domandò irritata Brittany

“La tua faccia.. ahahahah.. dovresti davvero  vederti” rispose praticamente in lacrime. Ormai la latina rideva senza ritegno sino a piegarsi in due.

Brittany prese il telefono e si specchiò.

Aveva ragione Santana a ridere. I suoi lunghi capelli biondi racchiusi in una coda di cavallo si erano elettrizzati, così aveva tanti piccoli ciuffetti di capelli che le si alzavano sulla testa e si era anche fatta rossa rossa in viso.

Le succedeva spesso quando iniziava ad irritarsi, le si drizzavano i capelli e il volto le si colorava di rosso.

Il papà l’aveva soprannominata Trilly proprio perché le ricordava la fatina di Peter Pan quando si arrabbiava.

Scoppiò a ridere anche lei e si ritrovò a pensare che sarebbe stato fantastico se con Santana fosse andata a finire sempre così, a ridere come due cretine dopo ogni discussione.

“Sei davvero molto carina così, lo sai?” affermò la latina che rise ancora più forte, dato che il complimento inaspettato aveva evidentemente fatto imbarazzare la bionda che era arrossita ancora di più.

“allora- ruppe il momento Santana- ti piace la cioccolata?” chiese

“mmmh.. molto. È deliziosa, grazie” rispose Brittany emettendo quel suono gutturale che fece uno strano effetto sulla latina

“ho notato.. l’hai praticamente divorata col volto.” Santana si avvicinò sempre a Brittany “hai un po’ sporco qui” disse la latina indicando un punto indefinito all’angolo della bocca della bionda.

Brittany sapeva bene che non era vero. Si era appena specchiata e non vi era traccia di cioccolato sul suo viso, ma stette al gioco.

Si passò la lingua sul labbro inferiore lentamente, mentre incatenava il suo sguardo a quello di Santana, che osservava i suoi movimenti ipnotizzata.

“Pulito?” domandò sensuale Brittany.

“No. Aspetta, faccio io” rispose con la voce roca Santana.

Ed in un attimo la bionda si ritrovò le calde labbra della latina sulle sue.

Sarebbe decisamente magnifico se ogni incomprensione con la latina si concludesse sempre così,pensò Brittany











Friaria's corner

Non ho molto altro da aggiungere se non chiedervi di esprimere le vostre opinioni nei commenti.

Spero vogliate continuare questo viaggio con me, perchè sinceramente neanche io sò ancora come andrà a finire... speriamo Everything will be
okay!! ahahhahahahha

Alla prossima 

Bacioni

F. :*
   
 
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