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Autore: YatoChan    03/01/2017    1 recensioni
Tantaradan!
Fic in sospeso da quasi due anni, ok non so fare le addizioni... In ogni caso: ogni volta che cerco di scrivere la trama mi esce qualcosa al limite del drammatico, AH! E' così stressante! Ok ok ,no. La trama! Troppi punti esclamativi, devo diminuirli ( +se lo appunta+).
Sono presenti praticamente tutti i personaggi di FMA Brotherhood proiettati in un'ambientazione futuristica collocata 200 anni dopo la fine del manga! Più precisamente in una accademia gestita dal Padre stesso e dagli homunculus. Ovviamente gli insegnanti saranno dei sadici assurdi( mai quanto i nostri prof, eh!) Non è AU perché è semplicemente un futuro molto improbabile;)
NON mancheranno scene fluff e compagnia bella, perché in realtà sono una tenerona e mi piacciono da morire!
Ah e c'è anche un nuovo personaggio tutto scemo! Volete entrare si o no?
Ps: Recensite che altrimenti vado in paranoia ;)
Genere: Comico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Alphonse Elric, Edward Elric, Greed, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Edward/Winry, Roy/Riza
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Il pulmino si fermò accanto a due giganteschi palazzi : al centro un magnifico giardino con una fontana decorata. Sembrava di essere nella villa di qualche miliardario:

“fantastico!” mormorò Alphose, le parole gli uscirono sconnesse: era ancora molto turbato da ciò che era successo, inoltre suo fratello non lo aveva degnato di un saluto, ne lo aveva rassicurato. Nonostante fossero rimasti nello stesso pulmino per più di due ore. Ed non aveva fatto altro che chiacchierare con quello strano ragazzo in divisa, era molto giovane forse aveva al massimo due o tre anni in più di Edward, nulla di più. Eppure suo fratello non usava mai un tono completamente confidenziale, anzi ne usava uno molto rispettoso nonostante le brutte parole che gli gridava contro ogni cinque-sei minuti.

“Scendere!” La voce dell'autista gli gelò il sangue, la visione del corpo dell'uomo che si sfracellava al suolo gli fece venire un conato di vomito. Era stato orribile, gli veniva da piangere, guardò le altre matricole: alcuni erano ancora svenuti altri piangevano, si tenevano per mano... insomma erano tutti spaventati. Sentì picchiare il finestrino: un uomo di media statura con un cappello rotondo bianco che gli nascondeva leggermente il viso, gli sorrideva allegramente, si sentì rincuorato in qualche modo e gli sorrise a sua volta, il sorriso dell'uomo si trasformò in un ghigno. Questo pose le mani sul finestrino, Alphose notò due strani tatuaggi proprio in mezzo ai palmi dell'uomo... prima che potesse fare qualsiasi cosa il ragazzo in divisa corse fuori e lo acciuffò per la collottola spingendolo a terra.

“Kimblee, figlio di puttana come osi ripresentarti?!” Ed lo seguì a ruota

“ Rientra Acciaio, proteggi le matricole!” Al non capì subito chi si stava riferendo il ragazzo, ma analizzando brevemente la situazione capì che stava parlando con il suo fratellone. Fece per alzarsi a sua volta, anche se non sapeva cosa fare voleva aiutare in qualche modo, ma la voce di Ed lo paralizzò sul posto scuotendogli le viscere o meglio le parole di Ed gli fecero questo effetto.

“tranciali una mano e facciamola finita” Non lo disse con estrema tranquillità, ma Al non notò la sfumatura di rammarico nella sua voce, solo il sorrisetto da psicopatico che gli era comparso sul volto. Roy Mustang invece sapeva che il ragazzo aveva tutte le ragioni, era però dura sentire certe frasi da un tipo simile. Quella scuola lo aveva cambiato almeno quanto aveva cambiato Mustang stesso.

“ non è da te dire certe cose, Acciaio” sorrise amaramente il colonnello

Edward Erlic non rispose, abassò solo lo sguardo e fece dietro front scansando Al, rientrò nel pulmino. Il fratello minore ormai sceso del tutto notò un ragazzo, vestito interamente di nero, si stava avvicinando al trio.

“Ling?” sussurrò May che stava osservando la scena dal finestrino accanto. Alphose si sentì rincuorato: Ling era un tipo giudizioso avrebbe risolto la situazione in meno di un minuto. Al contrario della sua previsione il ragazzo si mise al fianco del colonnello e gli pianto una ginocchiata nello stomaco poi con un altro calcio lo fece ruzzolare di fianco liberando Kimblee. Il Killer sorrise compiaciuto da quell'aiuto improvviso, anche se non necessario.

“ i fottuti militari come voi non dovrebbero immischiarsi nelle questioni dei mercenari!”starnazzo il giovane mostrando il dito medio. Il maggiore degli Erlic si precipitò nuovamente fuori dal pulmino, buttando del tutto per terra il fratello.

“Gring ma che fai ?!” piagnucolò Edward andando in soccorso del suo superiore.

“ Io non sono GRING! Non è nemmeno un nome! Io sono Greed, l'Avidità!”

Kimblee ridacchiò e raccolse il cappello bianco da terra “ l'Avidità? Davvero? Hahahahah ! Ma no, sei serio?!”

“in che senso? Parla potabile, accidenti !”

“ non ti scaldare ragazzo mio, andiamo! Ε' solo che tu vuoi che ti chiamino Greed... giusto Greed-kun ?” sorrise amichevolmente cercando di spiegarsi, l'assassino,

“vorrei vedere è il mio fottuto nom-” Kimblee si avvicinò ulteriormente e le parole gli morirono in gola

“sbagliato piccolo, è il SUO fottuto nome.”

Sloth nel frattempo aveva cominciato a “svuotare” il bus con la grazia di un elefante con la rabbia: semplicemente lanciava fuori dal pulmino tre o quattro studenti alla volta. Al fu uno dei primi ad essere preso e quindi appena toccò terra venne investito dai corpi dei suoi compagni di sventura che cadevano sopra di lui o lì attorno. Nonostante tutto ciò alcuni studenti scesero tranquillamente dal bus tra questi c'era un ragazzo spaventoso: pelle ambrata, occhiali scuri, un cappotto arancione e bianco piuttosto malconcio. Era impossibile che avesse solo quattordici anni! May gli stava proprio accanto. Alphose rimase a bocca aperta come un pesce lesso, non ne capiva il motivo. Kimblee approfittò del momento di caos per far esplodere il terreno sotto di se: la ghiaia e alcune piastrelle che decoravano il giardino come proiettili si scagliarono sui presenti. Gring poté solo proteggere se stesso dall'esplosione, molto vicina, ricoprendosi dello scudo perfetto. Il colonnello si rimparò dalle schegge alla bene e meglio, ma rialzatosi non riuscì ad individuare Edward. Gring, infatti, era già su di lui: una enorme scheggia di lastricato era piantata sul suo petto. Mustang corse da lui, ma l'homunculus non lo lasciò avvicinare troppo. Sempre tenendo il biondino tra le braccia ,Greed,afferrò il cellulare nuovo di zecca e compose il numero.

“chiami l'ospedale?” domandò Roy speranzoso

“No, chiamo Kopa...” il militare si acquietò, anche se non si fidava del rosso, conosceva bene le sue abilità mediche.

“Ti ringrazio ...” Greed lo guardò stizzito “ me che dici idiota! Ti ricordo che questo nanerottolo lavora per me!” Kimblee, dall'altro del suo nascondiglio, spalancò leggermente gli occhi per poi assottigliarli visibilmente scocciato. Quel moccioso e il suo omonimo avevano un modo di fare completamente diverso, ma lui se ne stava rendendo conto solo in quel momento. < Lavora per me> non < mi appartiene>. Queste parole gli annebbiarono la mente portandolo a scontrarsi con vecchi ricordi. A quando apparteneva a quella persona...

 

“pronto? Chi parla ?” La voce assonnata dall'altra parte del cellulare non si fece attendere molto.

“ chi cazzo vuoi che parli pezzente?! Non dirmi che non hai ancora messo in memoria il mio stramaledetto numero ?!” Lo Stava facendo arrabbiare, era l'unica cosa che riusciva bene a quell'imbranato.

“ … Greed?...”

“ nooo sono la signora Bradley!”

“ oh ,signora Bredley! Mi scusi, da quanto tempo! ...HEY WAIT A SECOND-!?” Kopa era talmente alterato per averci creduto che aveva cominciato a parlare nella sua lingua madre.

“ KOPA ! Siamo ai dormitori A1!C'è qui Ed gravemente ferito!” Urlò Mustang rubando il telefono dalle mani di Gring.

“Mi spiace, io non prendo ordine dai militari” fece dall'altro lato del telefono il diretto interessato

“Hey, qui è grave... Dove sei?” la voce di Gring lo raggiunse nuovamente

“ arrivo” .

Roy Mustang guardò il proprio sottoposto avvilito. Farsi aiutare da un homunculus non era proprio il massimo ma almeno non era Envy!


 

“oh ma tu guarda è una riunione di alchimisti questa?” Parli del diavolo. Envy parcheggiò la moto buttandola con naturalezza a terra poi fece per rivolgersi al passeggero che però sembrava svanito nel nulla. Quello che sembrava essere uno studente si avvicinò al gruppetto ridacchiando.

“Oh Greed cucciolo come stai?” Continuo il verde cercando di iniziare un discorso

“Cazzi miei!” A Greed non piaceva parlare con Envy: era infido e cercava sempre di ingannarlo.

“ Bimbo cattivo non si parla così agli adulti,no,no...” Greed si mise immediatamente in posizione difensiva, lasciando Edward tra le braccia del colonnello: conosceva quel tono anche il Vecchio Greed lo usava spesso con lui quando si incazzava sul serio.

“SCUSATE PER IL RITARDO!” tutti i presenti si voltarono. Un ragazzo scese dallo skateboard sfasciato con cui era venuto: portava una tracolla all'apparenza molto pesante con stampato il simbolo dell'ospedale più famoso di Amestris. Il ragazzo portava i capelli rosso scuro a punta spettinati e due occhiaie da far paura, la pelle pallidissima e gli occhi marrone chiaro. Era più o meno 1.75Cm non era mingherlino ma portava dei vestiti di almeno due taglie in più.

“Kopa” constatò Gring facendolo passare e indicandogli il ferito. Alphose e May cercarono di avvicinarsi all'oscuro di ciò che stava succedendo, ma Sloth blocco entrambi con la sua mole, sbarrando loro la strada.

Pochi secondi dopo Kopa si avvicinò a Ed formò un cerchio con delle tinture colorate a terra e infine piantò nel terreno alla base del cerchio cinque stiletti simili a quelli usati per le ago punture: molto grossi e spessi e in puro acciaio, una luce blu lo avvolse per un momento. Le matricole trattennero il respiro meravigliate, il ragazzo con la cicatrice a X digrignò i denti visibilmente incazzato. Pochi secondi dopo Ed si alzò in piedi quasi completamente ristabilito ma ancora malfermo sulle gambe e visibilmente spossato.

“Mi faccia un favore Colonnello lo porti a casa...” Un po' tutti si voltarono meravigliati era stato King Bredly in persona a parlare. Molte matricole si risollevarono dallo stato di trace in cui erano cadute e applaudirono entusiaste a quello strano avvenimento. Il capo di stato stava loro dando il benvenuto.

“Envy” cominciò Gring nel caos generale “sai per caso dov'è la mia moto?”

“l'ha presa Greed, ragazzino”

“lo odio” sbuffò il ragazzo. Quello stronzo pensava che le sue cose fossero le proprie ma non viceversa.

“si anche io” ghignò Envy.

 

King Bradley si schiarì la voce “ perfetto... questi sono i dormitori femminili le ragazze si fermeranno qui e sarà incarico di Envy dare loro la giusta sistemazione.

“CHE?!” Fece ecco il diretto interessato.

Ricordo a tutti inoltre che gli alunni nella stessa camera al 90% apparterranno allo stessa fascia d'età, escludendo rare eccezioni quindi sarete tra coetanei. Questo viene fatto per evitare casi di nonnismo. I ragazzi sono pregati di tornare sull'autobus.” concluse l'Ira in persona.

Al deglutì rumorosamente sarebbe dovuto tornare sul bus e senza May ne suo fratellone e soprattutto con quel tizio col giubbino arancione che non aveva smesso un attimo di fissarlo, fu scosso da un brivido.

  
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