Fumetti/Cartoni americani > Alvin Superstar
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Autore: Aittam    04/01/2017    0 recensioni
Non vi siete mai chiesti quali siano le vere origini dei Chipmunks e delle Chipettes. intendo dire, chi siano i loro genitori, come vivessero prima di diventare superstar e, sopratutto, dopo il loro boom discografico (ogni gloria va via via scemando). per poi ritrovarsi in un mondo che gli uomini credono di conoscere tanto ma che in realtà sono solo alla punta degli Iceberg. in un mondo dove persino la razionalità di Simon viene surclassata per far posto alla reale situazione, in un mondo dove Alvin potrebbe salire, quasi contro volontà al dominio di un popolo che lo ha aspettato tanto; dovrà scontrarsi con quello che è il suo vero ed eterno nemico, che lo ha perseguitato sporadicatamente da quando è diventato abbastanza famoso da attrarre le sue attenzioni; le attenzioni di una bestia assetata di sangue e bramosa di distruzione che cova nel buio da tanto tempo.
vedrete e immaginirete cose mai viste in questa mia prima Fanfiction, cose inaspettate e probabilmente inimaginabili solo qua, in questo racconto che forse non rispecchierà esattamente il clima tipico dei film ma che, in un certo senso, si può denotare in molti altri media.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Quindicesimo capitolo… spiacente per la piccola assenza… va bene, diciamo un’assenza duratura… OK, adesso mi starete odiando come si odiano i calli ai piedi, l’estate io perdo la continuità del tempo e vengo afflitto da una forma di pigrizia acuta più mortale della peste, in pratica, c’è stato un periodo della mia vita in cui non mi ricordavo dell’esistenza di questo sito (finché non mi è venuta l’assurda idea, criticatemi pure, di scrivere una FF su Lamù e poi mi sono ricordato di averne altre in cantiere).
Comunque, avete già letto abbastanza, non vi do nessuna anteprima, altrimenti vi tolgo tutta la sorpresa; aspettatevi solo un capitolo bello denso.
 
                                                                  CAPITOLO 15: MAGIA E FOLLIA
 
La zampa calò inesorabile sopra la lastra di pietra, gli occhi spiritati dell’essere guardavano le nere figure che ai suoi piedi parevano tanto piccole.
- Non siete riusciti a ucciderli? Ma come potete non riuscire a catturarli, erano sotto il vostro naso e ve li siete fatti sfuggire? Ma vi rendete conto della vostra inutilità in questo momento?
- Ma… mio sssignore! Noi abbiamo fentato, sssono ftati aiutati! – sibilò di rimando la figura più snella e sinuosa.
- Taci inutile serpe! Ora non puoi nulla contro di me! –
Jarrett chinò il capo e si dileguò nell’ombra.
- Ora sembrano essere stati aiutati da qualcosa, chi ha distrutto l’albero di Jarrett? Krokor! –
La seconda ombra si scosse leggermente.
- Un.. Un Orso. –
- Un Orso? - 
- Si! Un grizzly enorme, ha abbattuto la tana della serpe con un colpo della zampa e ha ucciso buona parte delle altre serpi -  strepitò il volatile arruffando le piume.
- Marter? –
La martora drizzò il muso. – Cosa ti devo dire? Sono scappati e non sappiamo dove siano, gli ultimi ad averli visti sono stati Simòn e Jean. –
- Setacciate la foresta! Ogni anfratto! Ogni buco! Ogni lurido e inutile albero e granello di terra, voglio vedermeli qua, subito, non possono spodestarmi.-
- Si Harry. – se ne andarono e il vecchio chipmunk sogghignò serafico.
 
Simon
- Quindi… che si fa? Siamo qui da quasi quattro mesi e non abbiamo concluso nulla! Dobbiamo sbrigarci ragazzi, siamo indietro! –
- Alvin ha ragione, dobbiamo darci una mossa, vostro zio è li fuori che domina e sa, le rivolte sono state sedate… ci servono dei sicari forse… no, troppo rischioso. –
Eravamo ancora la, attorno a quella tavola rotonda che Theodore aveva ricavato da un ceppo di betulla. Alvin ci osservava inquieto e Brittany era li seduta accanto a lui, da quando si erano ricongiunti li avevo visti più uniti, più forti, più… romantici? Eppure era incredibile, quando tutto era finito, quando credevamo di essere morti, quando Marter aveva quasi colpito il nostro bersaglio… lei aveva agito, non sapevamo come avesse fatto ma aveva pronunciato delle strane parole ed aveva brillato, poi era diventata un lampo di luce, una scarica elettrica, una forza della natura e lui era morto. Jeanette aveva ucciso uno dei Chipreddish in meno di tre secondi, lo aveva colpito con la magia! Non riuscivo ancora a crederci! La mai Jeanette! Una maga! Ma chi l’avrebbe mai detto.
Ad ogni modo, avevo ottenuto ciò che speravo: sapevamo dove aveva concentrato il suo potere il nostro amabile zietto, aveva trovato la sua sede in un luogo nascosto dove dominava e imponeva senza farsi vedere così da creare una sorta di terrorismo nel branco.
Mi tolsi gli occhiali e li pulì, Theodore era accanto a me e osservava preoccupato il nostro leader. Lo avevo visto cambiare in quei sei mesi: era maturato: ora che si era allontanato dalla civiltà era diventato più serio, più riflessivo… forse coltivava qualche istinto vendicativo o qualcosa del genere, adocchiava ancora il buon cibo come una volta ma aveva anche iniziato a contemplare l’arte bellica, era strano pensare all’adorabile Theodore Seville: piccoletto, pacioccone, ingenuo e sbadato trasformato in una specie di Berserker temibile come pochi, sempre pronto a difendere la sua amata da chiunque osasse attaccarla: aveva già decimato uno stormo di cicogne urlatrici e mandato all’ospedale un procione un po’ troppo affamato. – Dobbiamo agire il prima possibile. – sentenziai io prendendo la parola.
- Parla! – disse Alivn
- Dobbiamo corrompere qualcuno che lavori vicino a lui, avrà qualche Chipmunk vicino vero? –
- Si, ma si tiene a debita distanza, è molto sospettoso. – disse Eleanor.
- Allora dobbiamo provare la tecnica del coppiere. –
- La tecnica del coppiere? – chiesero tutti
- Si, avete presente? Il principe cresciuto lontano va dal re pronto per vendicare la fine dei fratelli divorati da questo, gli fa bere una miscela che gli fa vomitare i figli e insieme lo uccidono. –
- Cosa pensi di usare Simon? Ambrosia e Senape? Non sappiamo neanche che cosa sia l’Ambrosia! -   
Io di risposta estrassi una fiala dalla bisaccia che tenevo in grembo.
- No, oltre a non esistere, no dobbiamo fargli vomitare nulla, preferibilmente gli farei entrare in circolo qualche tossina potente, almeno non lo uccidiamo noi personalmente, è più semplice e rapido non trovate? –
 
Il girono dopo fummo pronti. Jeanette riuscì a trasformare Alvin in un Chipmunk qualunque, lo avevamo addormentato e poi gli avevamo fatto fare scambio di cervelli. Ora eravamo pronti, il tizio dormiva ignaro di tutto e Alvin se ne andava tranquillo rimirando con malcelato orrore il suo nuovo corpo (mai contento lui eh?) 
- M-m-ma che orrore! Jeanette! Sei morta!!!! – disse ad un certo punto ed io lo afferrai per la collottola per evitare che uccidesse la  mia quasi-ragazza.
– Ora vai e fa quel che devi fare, noi non veniamo –
– D’accordo, sarò fantastico come sempre… tenetemi in caldo qualcosa! –
– E se ti scoprissero? – chiese Brittany preoccupata.
– Non preoccuparti Britt,  tornerò vivo. –
Detto ciò uscì dalla tana e non si vide più in giro.
Mandai un Picchio Muratore che avevamo conosciuto qualche giorno fa a seguirlo da lontano per tenerci aggiornati, lui volò fuori e lo attendemmo a lungo finchè, circa due ore dopo fu di ritorno.
– Allora? – gli chiesi.
– Harry l’ha bevuto. – disse lui. Noi fecimo un sospiro di sollievo.
– Ma… –
Trattenemmo il fiato.
– Cos’è successo! Continua! – gridai io scuotendolo.
– Alvin è… stato catturato. –
Iniziammo ad agitarci, dovevamo trovare un modo per salvarlo, uno qualsiasi, dovevamo agire al più presto.
– Dove lo tengono? A Chipmonkia? –
– No –
– E dove? –
– A Black Rock –
– Non ci voleva… e ora? –
– Andiamo a riprenderlo no? –
– Theodore ma che stai dicendo? –
– Io non lascio mio fratello tra le grinfie di quella bestia satanica di Marter! Andiamo a salvarlo. –
– Quanto ad Harry? È morto? – intervenne Eleanor.
– Ehm… no! –
– Cosa! Simon? Ma l’hai avvelenato o no? –
– Si che l’ho avvelenato… con veleno di… o no! Ho sbagliato sostanza! Gli ho dato l’indeboliatore! –
– Il che? –
– L’Indeboliatore, una sostanza che ho creato mischiando un veleno abbastanza potente con altre sostanze che potessero diminuirne l’effetto, serve solo ad indebolire, no ad uccidere! –
– Bravo Simon! Complimenti! – urlò Brittany con le mani nei capelli.
– Ed ora? –
– Dividamoci: io, Jeanette e Brittany andiamo a salvare Alvin, Theodore e Eleanor, voi andate ad uccidere definitivamente Harry. –
– Oddio, qualche mese fa non te lo avrei mai sentito dire, eravamo una band così tranquilla… –
 
Ci separammo dalla coppia più giovane ad una svolta e, mentre loro andavano verso Chipmonkia, noi ci dirigemmo verso Black Rock.
Eravamo abbastanza vicini quando ci piombarono addosso uno stormo di corvi i quali erano capeggiati da un gorsso esemplare, l’avevo già visto, Krokor.
– Bene bene, chi abbiamo qui? –
– Sai, adesso che ti guardo meglio mi sembra di averti già visto da qualche parte… no può essere, com’è che ci perseguitate da così tanto voi altri? –
– Ti sei ricordato la scena in cui uno dei miei compagni, cercando di uccidere Alvin si è fatto corrompere con una torta? Si, poi l’abbiamo punito.. cos’è, pensavi che fossi stato io? –
– Ehm… si! –
– Bene, verrete rinchiusi con tuo fratello, dopotutto siete stati scoperti, Marter sarà felice di avervi per cena… i vostri genitori erano così gustosi… chissà se lo sarete anche voi. –
– Non credo proprio! – disse Brittany sguainando gli artigli e incattivendosi.
Jeanette scagliò una luce abbagliante dalla mano che colpì Krokor sul becco, lui indietreggiò spaventato.
All’improvviso una strana figura si gettò dalla chioma di un albero li vicino e iniziò a colpire i corvi uno dopo l’altro finché non volarono tutti via,  quando la tormenta di piume nere si fu levata l’unico a rimanere fu un Chipmunk che non avevo visto, aveva il pelo di una tonalità molto scura, più scuro di me, le strisce erano bene in risalto di un bianco perlaceo, aveva chiari segni di vecchiaia, gli avrei dato trenta o quarant’anni.
– Mi scusi signore? Lei chi è? –
– Nessuno, ora venite, dobbiamo liberare vostro fratello. – disse lui scattando verso una piccola entrata e facendoci segno di seguirlo. Aveva una voce dal timbro già sentito, no riuscivo però a ricollegarlo.
Entrammo nel buco e seguimmo il Chipmunk misterioso finchè non sbucammo in un’ampia sala, li vi era una gabbia, forse rubata dagli umani, dove era rinchiuso Alvin.
Era seduto e si stava contemplando le mani della sua forma originale, si vede che l’avevano scoperto prima che potesse fuggire e avesse riacquistato troppo presto la sua forma normale.
– Ragazzi! Era ora, non potevate metterci di meno? –  chiese lui seccato.
– Ah, ci sei anche tu! – disse poi rivolgendosi al vecchio.
Lui iniziò a colpire le sbarre con un bastone di metallo… strano? Non l’avevo notato prima.
Liberato Alvin riuscimmo a fuggire appena in tempo ma furi vidi qualcuno aspettarci, Matt Fox era li appoggiato alla roccia.
– Ehi voi, dove credete di andare? –
– Tu? –
– Io –
Iniziamo a fuggire ma la volpe fu più rapida di noi e ci sbarrò la strada.
– Vi ammazzo ora o…  –
– …o ti ammazziamo noi? –
– E come crederesti di farlo? –
– Un modo lo trovo. –
– Voi andate, io lo distraggo. – propose il chipmunk e ci fece cenno di fuggire mentre lui se ne occupava.
 
Ci raggiunse poco dopo.
– Sono riuscito a distrarlo, dobbiamo nasconderci da qualche parte. –
– Strano, vedendoti ero convinto che avessi abbastanza esperienza per batterlo. –
– Vedi, non è molto che sono così… –
– Cosa intendi? – chiese Jeanette.
– A quanto pare il totem non è solo qualcosa che ti assegnano per distinguerti dagli altri, è una forma alternativa che potresti prendere in futuro. –
Io ero confuso.
– Di cosa stai parlando? Cos’è il totem? –
– Il totem è un nome che ti assegnano ad un certo punto in alcuni gruppi, una volta ne ottenni uno… Saggio Chipmunk…  –
– Aspetta un attimo, ciò significa che tu… non sei un Chipmunk? –
– Non lo sono stato almeno, vedi Brittany… io sono… –
– Com’è che sai i nostri nomi? –
– …Dave. –
   
 
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