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Autore: CourtneyMars    05/01/2017    1 recensioni
[SOSPESA E NON COMPLETA]
Questa fanfiction parte dalla fine della terza stagione, dopo la trasformazione di Elena in vampira.
Chi mi conosce sa che amo introdurre nuovi personaggi a sconvolgere le cose nelle ff. Ed è quello che ho fatto anche qui. Una ragazza arriva a sconvolgere la vita dei vampiri di Mystic Falls, mostrando da subito di non essere una normale umana. Le sue qualità sono assurde e impareggiabili.
Chi sarà? Che cambiamenti porterà? E perchè quelli più colpiti saranno Damon e Klaus?
Avviso: qui Elena sarà solo un personaggio secondario.
Coppie : ElenaxStefan , DamonxNuovoPersonaggio, KlausxNuovoPersonaggio
Genere: Erotico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Elena/Stefan
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo, Violenza
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L' uomo é un cavo teso
tra la bestia
e il superuomo .
 ( Nietzsche )

 

Nemmeno nutrirsi della prima ragazza che gli era capitata a tiro aveva soddisfatto la sua sete.

Non era semplicemente sete di sangue, era una voglia pazzesca che gli era esplosa nel petto quando quel petalo di gardenia gli era caduto tra le mani.

Una voglia di quel sangue che sgorgava sotto quella pelle così pura che forse con un solo tocco si sarebbe infranta come un petalo.

Decise di tornarsene a casa, non c'era altro che poteva fare. E sarebbe stato così... se durante il tragitto quel profumo non gli avesse invaso le narici. Era inconfondibile.

Ne seguì la scia, giusto in tempo per vedere un delicato bocciolo venire molestata dalla presenza di uno dei fratelli Salvatore.

Stavano bevendo insieme e questo gli fece montare una grande rabbia. Come se in fondo, Damon avesse bevuto da lei. Damon non avrebbe mai bevuto da lei.

La vide alzarsi di colpo e affinò il suo udito per ascoltare da lontano.

-Bottiglia finita e anche le mie energie. Credo tornerò a casa.- disse lei.

-Io ti raggiungo a breve, ho bisogno di un attimo da solo.-

-D'accordo, ci vediamo a casa.- disse lei con un sorriso innocente. Klaus si infuriò capendo che la ragazza era ospite alla tenuta dei Salvatore e che dunque Stefan aveva mentito. Sapeva perfettamente chi fosse e gli stava nascondendo qualcosa.

E qualcosa gli diceva che il fatto che Bonnie non gli avesse permesso di presentarsi c'entrasse qualcosa.

Proprio quando lei raggiunse una distanza sicura da Damon, Klaus le si piazzò davanti.

-Ciao, amore.-

Judith capì dalla sua comparsa, che l'uomo che aveva di fronte non era umano.

-Sei anche tu un vampiro. Ottimo a sapersi. A che categoria appartieni?- chiese con espressione seria lei.

-Dipende dai punti di vista.- disse Klaus.

-Sei amico di Bonnie, giusto?- chiese Judith.

-Ottimi amici.- disse mentendo il vampiro. -Eri in compagnia di Damon Salvatore o ho sentito male?-

Judith fu restia a rispondere. -Fai parte del gruppo di vampiri buoni?-

-Ma certo.- sorrise malizioso Klaus. -Non mi avevano informato del tuo arrivo.-

-Chi sei tu?-

Klaus capì che doveva mentire, non doveva dire il suo nome perchè per qualche assurdo motivo Bonnie gliel'aveva impedito e dubitava della possibilità che fosse per ucciderlo, perchè ucciderlo avrebbe portato alla morte di tutti gli altri.

-Il mio nome è...- prese una pausa -Kai.- era il primo nome che gli era venuto in mente. Poi ripetè il gesto che aveva compiuto conoscendola. Riafferrò la sua mano portandosela alle labbra e baciandola delicatamente. D'improvviso il suo odore gli impregno il naso, mandandolo in un'estasi che lo costrinse a chiudere gli occhi per non perdere il controllo.

Non era mai stato un tipo che perdeva il controllo con così poco, ma quell'odore, quel dolce profumo... la sua pelle che adesso aveva lasciato il suo sapore sulle sue labbra...

Era una sensazione inebriante che lo distrasse tanto da non accorgersi dello sguardo preoccupato di Judith quando ancora Klaus-Kai le teneva la mano.

-Perdonami.-

-Da quanto non bevi sangue?- chiese lei.

-Non da troppo.- disse lui con una strana calma nella voce.

-Deve essere dura resistere all'odore del sangue , vero?- il suo sguardo era stranamente comprensivo. Perchè questa donna invece di fuggire via , tentava di comprenderlo?

-Non ho mai avuto problemi a controllarmi.- disse con orgoglio. La vide sorridere.

-Beh, meglio così. Non dovrò avere paura quando ci rivedremo.- il suo sorriso si spiegò come una luna luminosa, folgorandolo all'istante.

-Vuoi che andiamo a prendere delle sacche di plasma ? Sembri pallido, Kai.- disse risvegliandolo dalla sua trance.

-Cosa? No! Sto bene.- i suoi occhi chiari si posarono sul collo candido e pulsante di Judith. Era una lotta tremenda controllarsi con quella ragazza. Com'era possibile che bastasse sentirla per perdere il controllo?

-Vieni, Kai.- disse Judith afferrandogli il braccio. -Andiamo a prenderti qualcosa da mangiare.-

 

Klaus si era intrufolato in casa insieme a Judith , mentre i Salvatore non c'erano.

Aspettò il ritorno della ragazza con tanti dubbi nella testa. Avrebbe dovuto semplicemente squarciarle la gola e prendere ciò che voleva, invece stava lì fermo ad aspettare che lei rubasse delle sacche di sangue dalla dispensa dei Salvatore.

La vide arrivare a piedi nudi e con t-shirt e pantaloncini corti addosso.

-Scusa se ci ho messo tanto. Mi sono messa comoda.- Poi gli porse la sacca di sangue -Non approvo questi metodi, ma ne capisco la vostra necessità.-

-Come?-

Era difficile per Jud ammettere due volte in un giorno quello che stava per dire, ma Kai gli ispirava parecchia fiducia, così come Damon.

-Amavo un vampiro. Anche lui aveva difficoltà a controllarsi in mia presenza, dunque gli stavo vicino quando si nutriva, lo aiutavo a combattere la furia omicida e la voglia di mordermi.-

Klaus fu rapito dal racconto della ragazza. -Sei coraggiosa a stare vicina a un vampiro che si nutre. Diventiamo piuttosto...-

-...animaleschi.- finì lei. -Lo so, ho avuto a che fare con questa cosa per due anni.-

Klaus sorrise maliziosamente. -Potrebbe non bastarmi e potrei volermi nutrire da te se bevo adesso.-

Il sorriso che Jud gli ricambiò lo spiazzò. -Non lo farai, non mi fai paura.-

Poi gli avvicinò la sacca alla bocca. -Su, bevi. -

Come un cucciolo addomesticato, Klaus-Kai bevve per la prima volta dopo anni da una sacca.

Quel sapore non lo soddisfava. Preso da una foga di ira diede un pugno alla sacca sporcando tutto a terra di un rosso cremisi che si allargava a macchia d'olio su tutto il tappeto.

Poi in un impeto di rabbia spinse Judith al muro. -E' il tuo sangue che voglio!- le urlò.

Lei sembrò non scomporsi.

-Riusciresti a controllarti una volta iniziato a bere da me?-

Klaus la fissò come sconcertato. -No.-

-Allora, facciamo un accordo.-

Klaus respirava affannato cercando di combattere con l'impeto di affondare i suoi canini in quella giugulare pulsante.

-Se riuscirai a controllarti , un giorno ti lascerò bere da me. Sembra che io abbia un sangue che fa impazzire i vampiri più ... dipendenti dal sangue. Mi sento un pò in colpa.-

-Tu sei impazzita.- con un balzo, Kai si gettò indietro. Aprì la finestra e si gettò , fuggendo lontano.

Quando Jud si affacciò , fu già troppo tardi. Kai era sparito.

  
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