Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: bridgetvonblanche    05/01/2017    4 recensioni
Dove i bangtan non sono gli idol che tutti conosciamo, ma solo sette comuni ragazzi alle prese con l'amore.
Genere: Angst, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer — 

∙ l'autrice dichiara di non essersi mai cimentata nella scrittura di racconti tanto sdolcinati prima d'ora, abbiate dunque pietà di lei.

∙ la raccolta è interamente basata sui VRC dei bangtan del loro HYYH onstage tour di cui vi lascio il link se volete meglio "immedesimarvi" nel racconto!

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***


 

Dedico questo primo capitolo a Tati_chan,
nella speranza che apprezzi questo mio,
forse un pò bizzarro modo,
di augurarle "buon compleanno".





[김석진]


 

∙ Far from home ∙

 

Le verdi foglie di un albero baciato dal sole, le insolite veneziane azzurre di una semplice boutique, una piccola lanterna mossa dalla leggera brezza primaverile, il cielo terso e limpido sopra la sua testa.

Queste erano le immagini, quei piccoli particolari che Kim Seokjin aveva tutta l'intenzione di imprimere e conservare nella sua mente e nella memoria di quella sua fedelissima macchina fotografica, da sempre sua preziosa compagna di viaggio. Lei non lo aveva mai tradito, mai gli era stata infedele: non c'era stato momento che non fosse riuscita a catturare, scatto che non valesse la pena di essere mirato e rimirato per scoprirne tutte le più sottili sfaccettature, tutte le più piccole sfumature, consentendo ad ogni osservatore la possibilità di lasciarsi emozionare. Perchè, per quanto potessero all'apparenza sembrare banali ed insignificanti, ogni singola immagine conservata all'interno di quel rullino digitale custodiva un significato profondo per Seokjin.

C'era la foto di Kira, la sua gatta con quei grandi occhi vispi e di quel colore così intenso in grado di ipnotizzare chiunque colta nell'atto di acciambellarsi comodamente sulle gambe di suo padre; in quel rullino era conservato il profumo dei piatti di bibimbap che la signora Kim soleva preparare con eccezionale bravura ed amorevole cura i giorni precedenti le "grandi occasioni"; c'erano i sorrisi degli amici con cui era cresciuto, volti di uomini e donne davanti alle vetrine delle caffetterie e dei ristoranti intenti a discutere di lavoro o di problemi legati alla fortuna o all'amore. 
C'era il colore rosso delle foglie dei prati durante l'autunno, ma anche il rosa dei fiori di ciliegio pronti a sbocciare ad ogni primavera proprio lungo quelle strade e vicoli stretti che dalla casa di Seokjin portavano alla piú costosa e sfarzosa università della città. Dietro ogni scatto si nascondeva l'odore forte delle bancarelle ricche di spezie colorate, e persino l'aroma più romantico e dolce delle settimane precedenti il Natale, quando ogni angolo del centro si illuminava di luci colorate ed addobbi luccicanti in perfetto clima con l'atmosfera di festa e di gioia che si poteva percepire chiaramente all'interno delle case dove, spesso e volentieri, giovani coppie amavano scambiarsi regali di profondo valore e promesse di eterno amore.

Ma più di ogni altra fotografia, quel prezioso strumento conservava una lunga serie di istanti rubati che ritraevano la persona di cui Jin sentiva maggiormente la mancanza, a causa delle sue lunghe e spesso interminabili trasferte in paesi sconosciuti, in città dai nomi impronunciabili. Sedendosi al tavolo di un bar quasi completamente vuoto ecco che, premendo un semplice pulsante sull'apposita cartella, Jin si lasciava trasportare dalla significativa portata dei suoi stessi scatti, dei suoi stessi ricordi.

Chiudendo gli occhi non gli sarebbe stato infatti difficile immaginarsela di fronte a lui, seduta con le gambe accavallate su uno scomodo sgabello, un cappello dalla forma rotonda a coprire gran parte del suo viso leggermente tondo, il mento appoggiato delicatamente sulla mano sinistra e gli occhi fissi ad osservare il paesaggio autunnale trasformare l'intera città ad di fuori del locale. Quella era stato il primo ricordo di lei ad essere stato impresso sul rullino della sua fedele fotocamera. Era stata una fotografia improvvisa, un'istantanea che nemmeno Seokjin avrebbe mai potuto prevedere anche se, premendo l'indice sull'apposito pulsante, egli aveva perfettamente percepito che in quel momento, qualcosa era scattato anche all'interno del suo petto. 

A quella prima fotografia infatti ne erano poi seguite decine, centinaia: dall'espressione serena che si dipingeva sul suo viso durante la notte, a quella corrucciata di quando Jin l'aveva costretta a mostrare la sua faccia più buffa stringendo tra le mani una paperotta da bagno, i capelli ancora avvolti in un candido asciugamano ed il suo inconfondibile profumo di vaniglia ad aleggiare nella camera da letto, sul cuscino, tra le lenzuola. C'era lo scatto che la immortalava nel salotto di casa con una torta alla crema tra le mani, il volto illuminato solo dalle numerose candeline presenti su quella superficie di panna pronte per essere spente, sulle sue labbra morbide il segno di un precedente assaggioc'era persino quello che la dipingeva con il volto sereno ed un paio di scarpe slacciate ad aspettare pazientemente il tram, la pioggia battente ad inumidire i suoi capelli sempre così lunghi e dalle sfumature ramate. Ma lo scatto di cui Seokjin andava maggiormente fiero la ritraeva lungo la spiaggia, di fronte al mare, le braccia aperte proprio contro il sole appena sorto lungo la sottile ed inafferabile linea dell'orizzonte, quasi come a volerlo abbracciare. Li per lì, Jin si era persino lamentato della qualità scadente della sua stessa fotografia, con il soggetto completamente in controluce di cui non si riusciva a vedere altro che un'ombra scura, avvolta solamente dal colore caldo ed acceso del primo sole del mattino. Ma in quello scatto erano contenuti degli incancellabili ricordi legati alle le parole che avevano seguito quell'istantanea e che erano riuscite a rendere unico ed difficilmente dimenticabile quel momento. 

Voltandosi nella sua direzione infatti, lei non aveva fatto altro che regalargli il più bel sorriso che Jin avesse mai visto, seguito dal un timidissimo e a mala pena percepibile "ti amo" che però era riuscito a giungere e colpire come un fulmine a ciel sereno il suo cuore, scuotendolo fino alle ossa. 

In quell'istante, Kim Seokjin aveva quindi compreso una cosa, ovvero che ci sono ricordi, istanti e momenti che nemmeno il tempo può cancellare, momenti che vale la pena vivere senza la paura di poter dimenticare.

Aveva così scelto di spegnere la sua sempre leale macchina fotografica per riporla con la dovuta cautela nello zaino. Si era messo poi a correre verso il mare Seokjin, correre a perdifiato e a piedi nudi sulla spiaggia umida e completamente deserta solo per raggiungere lei sulla spumeggiante banchina, avvolgendola in caldo abbraccio prima di poggiare le sue labbra sulle sue, imprimendo questa volta sul suo stesso corpo i segni di un amore pronto a sbocciare.











 

a/n 

anneyeong haseyo e buon duemiladiciassette a tutti! 👋🏻

vi sono mancata non è vero? 😆
ebbene, se le cose stanno cosi, sappiate che ciò che vi attende per le prossime settimane è una raccolta piena di "dando sendimendo" 😂

come ho annunciato nell'introduzione alla storia, non credo di essermi mai cimentata nella scrittura di racconti tanto sdolcinati, perciò chiedo venia se per caso non tutte le storie riusciranno ad essere di vostro gradimento! 

I racconti saranno tutti brevi descrizioni di situazioni (più o meno romantiche) che vedono protagonisti i nostri amati bangtan. Cercherò, per quanto possibile, di lasciare più spazio alle alla parte del racconto e meno a quella dei dialoghi e volutamente non darò mai nomi alle "ragazze" coprotagoniste delle diverse storie, proprio perchè vorrei riuscire a focalizzarmi maggiormente sui pensieri dei nostri cari bts!

E si comincia con Kim Seokjin (la mia prima cavia xD) ❤

Io aspetto come sempre i vostri pareri, critiche e scleri e vi ringrazio per la fiducia concessami
Alla prossima! 

bvb

 

  
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