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Autore: Bellafifi1986    26/05/2009    5 recensioni
Brian Kinney non crede nell’amore ma questo finché non comparve nella sua vita, Justin Taylor, colui che gli farà scoprire quel forte sentimento e niente sarà più come prima. Dedicata a alla mia cucciola (StoryGirl), Beatrix Black, Sunshine23, Freezer, Susy e Alessia.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Brian Kinney, Justin Taylor
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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b e j Justin ancora non lo sapeva ma presto si sarebbe scontrato
con i pregiudizi dei suoi compagni però avrebbe avuto anche una sorpresa






LA SCOPERTA DELL’AMORE
E DELLA VERA FELICITA’






Pregiudizi e Sorpresa










Quella mattina entrando a scuola Justin aveva lo sguardo sognante e il sorriso splendente e non immaginava che le cose avrebbero preso un’altra piega. Stava allegramente chiacchierando con Daphne, lei era sempre curiosa e attenta a ogni comportamento e essendo la sua migliore amica da tempo, non lo aveva mai visto così felice prima d’ora tranne quando disegnava.

Quando parlava di Brian con la stessa passione che si dedicava all’arte, Justin era perdutamente e follemente innamorato di Brian e conoscendolo sapeva che avrebbe fatto qualsiasi cosa per stare con lui e il discorso che gli aveva fatto al telefono, glielo aveva confermato.
Oh, Justin! E' meraviglioso” disse Daphne entusiasta.

Lo so” disse Justin tutto sorridente.”E tu che dicevi che era vecchio e magro e che potevo avere di meglio”

Mi sono ricreduta” disse Daphne.”Capisco perché tutti lo vogliono, è così affascinante, fantastico e..."

Ehy, lo visto prima io” disse Justin geloso.

Non te lo porto mica via” disse Daphne. “E poi è gay”
Lo so che è sono...”
Che sei follemente innamorato di lui”
Già, non posso smettere di pensare a lui”
Si era capito come il sole”
Justin gli aveva sorriso.
Allora” disse Daphne curiosa.
Allora che?”
Come è andata il risveglio con Mr Fantastico”

Non c’è molto da dire”
Non credo proprio. Sprizzi felicità da tutti i porri”
Ok ho avuto un attimo risveglio e una buona colazione”
Qualche dettaglio”
Una sola parola: è stato meraviglioso”

Justin era troppo occupato a sognare ad occhi aperti per accorgersi che qualcuno lo guardava con disprezzo e disgusto.

Intanto Brian era appena arrivato in ufficio con Gus senza farsi accorgere da nessuno, era stranamente felice quel giorno e ciò lo notò anche Cynthia la sua segretaria, non lo aveva mai visto sorridere in quel modo in quegli anni in cui aveva iniziato a lavorare lì e aveva una strana luce negli occhi..
Che bel bambino!” esclamò Cynthia avvicinandosi al seggiolino.
Buon giorno, Cynthia”
Buon giorno anche a te, Brian” disse Cynthia stupita.
Gli aveva detto anche buon giorno, cosa che non aveva mai fatto in questi anni. Era così sorpresa.
Ti è successo qualcosa di bello? Oggi sei diverso”
Non so di cosa parli”
Hai conosciuto qualcuno? A me puoi dirlo, non lo dirò a nessuno”
Non ho conosciuto nessuno e non mi è successo nulla, Cynthia”
Va bene. Se per ora non vuoi dirmelo, aspetterò”
Ti va di occuparti di mio figlio mentre ho l'incontro”
Adoro i bambini”
Cynthia gli stava parlando dei programmi di quel giorno e lui stava pensando alle sue parole. Era davvero così diverso quella mattina? Justin era forse il motivo? Era stato bene con lui, era così tenero. Ricordava il bacio in cucina, era stato dolce. Era bello addormentarsi e svegliarsi con qualcuno accanto e far colazione insieme. Tutto ciò suonava molto da lesbica. Lui non era una lesbica, lui era un frocio e non aveva mai fatto simili pensieri prima di incontrare Justin.
Voleva conoscerlo meglio più profondamente, voleva sapere le sue paure, i suoi sogni, suoi desideri. Voleva sapere tutto di lui.
Ebbe un idea: avrebbe portato a pranzo dopo Justin, la scuola così avrebbero potuto parlare. Senza perdere tempo, aveva preso il cell e aveva prenotato in uno dei ristoranti più cari della città. Avrebbe fatto una bellissima sorpresa al dolce Justin,
Lui neanche immaginava cosa stava per accadere a Justin,
Justin era messo l’uniforme scolastica negli spogliatoi e ora si apprestava ad andare in classe quando inciampò e cadde a terra. Qualcuno gli aveva fatto lo sgambetto e alzò lo sguardo per vedere chi era stato e vide Chris Hobbs, capitano della squadra di football e suo compagno di classe che rideva insieme ai suoi amici. Justin non capiva perché Chris lo avesse fatto.
Lui si stava per scontrate con la dura realtà dei pregiudizi.
Daphne lo aiuto ad rialzarsi e raccogliere i libri. Justin si era avvicinato a Chris per sapere il perché di tale gesto.
 
"Perché lo hai fatto? Non ti ho fatto mai nulla di male"
 
"Già il fatto che esisti, mi urta"
 
"Non capisco, abbiamo sempre parlato tranquillamente e ora perché dici questo"
 
"Perché ora so chi sei veramente"

Che cosa vuoi dire?”

Ti ho visto prima con quello e facevate cose schifose”

Non è vero. Ci stavamo solo baciando”

E' schifoso lo stesso”

Io sono orgoglioso di quello che sono”

Non c'era nulla di schifoso nel baciare un ragazzo o vedere la scena, al meno che non eri un etero bigotto e ottuso ma non aveva mai pensato che Chris poteva appartenere a quella categoria, lo aveva sempre considerato una persona di mentalità aperta. Comunque lui era orgoglioso di quello che era e nessuno lo avrebbe fatto vergognare di ciò.

Di cosa sei orgoglioso? Di prenderlo nel culo o di succhiare i cazzi?”

Perché la maggior parte della persone pensavano che i gay erano interessati solo al sesso, non lo capiva. Lui come altri gay pensavano alle stesse cose degli etero come trovare il grande amore, sposarsi e mettere su famiglia.

Chris, noi gay siamo uguali a voi e vogliamo e desideriamo le stesse cose”

Ma quale uguale a noi? Sei un mostro, uno scherzo della natura, sei anormale e disgustoso” disse Chris senza alcuni scrupolo.”Sei un finocchio, come tutti dovreste prendere tutti l'AIDS e morire”

Gli aveva versato addosso parole piene di cattiverie, pregiudizi e odio, sapeva che molti etero la pensavano così e non si facevano scrupoli nel dirlo ma non le so aspettava da Chris. Da piccolo giocavano insieme e lo difendeva sempre se qualcuno se la prendeva con lui.
Adesso era tutto cambiato, il suo orientamento sessuale era visto come una minaccia per quei omofobi che hanno paura di essere infettati, di prendere malattie perché li consideravano dei malati di mente.
L'ultima frase era stata molto pesante e molti applaudivano Chris ed era solo contro i pregiudizi della gente ma aveva al suo fianco Daphne pronta a sostenerlo. I pregiudizi era radicati nella società, Justin lo sapeva bene e soprattutto nei religiosi che dicevano che era peccato.
La campana era suonata e Chris se n'era andato tranquillamente in classe mentre Daphne guardava Justin con l'aria preoccupata, cercando di capire cosa passasse nella mente del suo amico,

Non ti preoccupare, Daphne” disse Justin rassicurandola.“Sto bene”

Daphne non era sicura delle sue parole infatti Justin fece finta di nulla con Chris come se quello che gli aveva detto gli scivolasse, ma non era vero soffriva perché quel muro di pregiudizi. Sapeva che non era facile all'inizio, si era appena scontrato con la dura realtà .

Quando fu in classe, era andato al suo banco e aveva trovato una sorpresa su di esso c'era scritto FAG in pennarello nero e aveva cercato di toglierlo ma era inchiostro indelebile e sapeva chi era stato.
Questo era solo l'inizio di una serie di episodi di quella giornata scolastica come del tipo trovare bigliettini con frasi orrende nell'armadietto, lo evitavano come la peste negli spogliatoi tanto che si facevano la doccia prima che lui arrivasse ed era l'ultimo a farsela dopo ed. fisica e gli aveva anche rubato i vestiti e li avevano nascosti dietro la scuola. Grazie a Daphne aveva recuperato i suoi vestiti ed era rientrato mezz'ora dopo in classe e aveva avuto una detenzione dopo la scuola.
Un episodio più pesante fu a fine della scuola, per qualche motivo, la scuola fu chiusa prima e la punizione rimanda al giorno dopo. Era in bagno a lavarsi le mani ed erano entrati quattro ragazzi che facevano parte della cerchia ristretta degli amici di Chris e dai loro sorrisetti non prevedeva nulla di buono così tranquillamente stava uscendo ma gli altri furono più veloce e gli bloccarono l'uscita e fu in piccolo confronto in cui Justin stava tenendo testa ai tre. Mentre stava per cercando di uscire per la seconda volta quando lo presero, il primo dai piede, secondo e terzo da sopra e il quarto faceva la guardia vicino alla porta, Justin cercava di aggrapparsi a qualcosa e dimenata alla loro presa ma fu inutile e si era ritrovato a testa in giù in un cunicolo e la testa quasi dentro al cesso. Si erano divertiti per un po' a immergergliela dentro e riemergergliela quanto bastava. Solo quando erano stati avvisati dal quarto che stava arrivando qualcuno, avevano lasciato andare a Justin. Finalmente poteva respirare, gli era mancata quasi l'aria e aveva passato l'attimo più brutto della sua vita ed era rimasto lì per un po', non se la sentiva di uscire. Perché doveva essere così difficile? Non era né il primo né l'ultimo a essere discriminato e come tutti i gay veniva umiliato e deriso dagli altri.
Era stata Daphne ha trovarlo nel bagno e aveva notato subito il segno violaceo nel lato destro della fronte.

Justin, ma cosa ti è successo?” chiese lei preoccupata.

Niente, Daphne”

Non dire niente o se no non avresti quel segno violaceo”

"Non devi preoccuparti, sto bene”

Sono la tua migliore amica e non puoi ingannarmi quindi ti prego, dimmi cosa è successo”

Non poteva nascondergli la verità, tanto non avrebbe smesso di insistere finché non gli avrebbe raccontato tutto. La conosceva benissimo e sapeva di cosa era capace e così gli aveva raccontato tutto.

E questo è tutto”

E questo è tutto, Justin! E' terribile!” esclamò Daphne furiosa.”Devi dirlo”


E a chi?”


Al preside”


Non servirebbe, il padre di Chris arriverebbe e gli darebbe dei soldi per tacere l'accaduto come è successo altre volte”


Dillo ai tuoi”


Sei pazza, Daphne!
Già mio padre è furioso per la storia di ieri e se scopre che sono gay non so che cosa mi fa”

E tua madre?”


Non posso dirglielo e se no dovrei raccontargli tutto persino di Brian. Di sicuro non mi lasciarebbe vederlo più visto la differente di età ma nono le permetterei di mettersi tra me e Brian”


Allora che indenti fare?”


Niente, andrò aventi per la mia strada, stringendo i denti e difendendomi per quello che posso”


Certo che da quando hai conosciuto Brian la tua vita si è movimentata parecchio”


E chi lo avrebbe mai immaginato che da quella sera, sarebbero successe quelle cose.

L'unica cosa che gli importava che aveva incontrato Brian, l'uomo della sua vita. Anche le cose brutte messe a confronto con lui, non valevano nulla delle mille sensazioni che gli provocavano a un solo sguardo, carezza e bacio di Brian e sopratutto fare l'amore con lui era meraviglioso.
E poi si sapeva che prima o poi sarebbe venuto fuori e avrebbe dovuto far i conti con i pregiudizi.


***



Brian era nella Jeep con Gus seduto nel seggiolino dietro e stava andando alla St. James, aveva chiamato per sapere a che ora usciva. Ad un certo punto gli era vibrato il cellulare ed era Michael così si era messo le auricolari per parlare tranquillamente, sperava che si era calmato da stamattina.

Mickey, cosa posso fare per te”

Ciao Brian, sono stato nel tuo ufficio ma Cinthia mi ha detto che eri fuori a pranzo e avevo
bisogno di parlarti”


Ti ascolto, Mickey”


Volevo chiederti scusa per stamattina, mi sono comportato male e non riesco a tenerti il muso”

Cosi va meglio”

Visto che stai andando a pranzo potremo vederci”

Sono già occupato per il pranzo”

Ah, un cliente?”

No. Sto andato alla St. James, porto Justin a mangiare da “LeMont”

Cosa? Che cazzo, Brian! Porti quel ragazzino in uno dei ristoranti più cari della città”

Mickey, vuoi ricominciare per caso”

No ma...”

Niente ma! Ora devo andare”

Ok, ciao”

Michael aveva chiuso la chiamata. Ancora quel fottuto ragazzino, non capiva che aveva di tanto speciale da attirare l'attenzione di Brian e farlo comportare in modo in cui non lo avevo mai visto. Lui gli era stato appresso in tutti questi anni e lo conosceva meglio di chiunque altro se c'era qualcuno che aveva diritto di stargli vicino in quel modo era lui e nessuno altro.
Non si era ancora messo il cuore in pace dopo 15 anni e si illudeva ancora che tra loro poteva nascere qualcosa di più della loro speciale amicizia.

Justin e Daphne stavano uscendo da scuola, erano davanti l'ingresso a chiacchierare e il cellulare di Justin aveva iniziato a suonare “Lovin'you”.

E' Brian” disse Justin sorridente.

Come lo sai?” chiese Daphne sorpresa.”Hai poteri telepatici per caso”

No, ho messo la suoneria personalizza così so subito che è lui e per non essere scoperto dai miei”

Così quando sei in stanza, potete sentirvi e fare sesso telefonico”

Non ci avevo pensato, potrei proporglielo”

Daphne aveva sorriso e Justin aveva risposto al cellulare tutto contento.

Ciao”

Raggio di Sole, vedo che sei uscito presto oggi”

Come lo sai?” chiese lui sorpreso.

Sei vicino all'ingresso della scuola, hai un cappellino blu in testa e c'è Daphne accanto a te” disse Brian guardandoli da lontano e vedeva Daphne che cercava di origliare.

Dove sei?” chiese Justin guardandosi a destra e a sinistra.

Cercami” rispose Brian misterioso.

Ah, eccoti” disse Justin portando lo sguardo verso avanti. Accanto al vialetto c'era la jeep con Brian che faceva segno.

Aveva lasciato lì senza dire una parola ed era da Brian tutto contento, gli bastava sentirlo o vederlo che tutto ciò di negativo sparisce e dimenticare il resto come per magia.
Ora Justin era appoggiato al finestrino e lui e Brian non avevano detto una parola, si guardavano e i loro sguardi dicevano tutto si erano baciati brevemente e Brian aveva pensato che quel sorriso lo avrebbe ucciso qualche giorno.

Non mi aspettavo di vederti qui”

Volevo farti una sorpresa”

Ci sei riuscito”

Salta su, ti porto fuori a pranzo”

Ok, aspetta solo che avviso a Daphne”

Justin era corso subito da Daphne per avvertirla.

Daphne, ti devo chiedere un favore”

Qual'è?”

Mi devi coprire con i miei, Brian mi porta fuori a pranzo”

Accidenti, prima la serata di ieri e ora questo. Sei molto fortunato”

E' fantastico, Daphne” disse Justin entusiasta.“Dopo l'episodio di quel venerdì sera, non sarei mai immaginato tutto questo”

Già, a quanto pare hai trovato il tuo principe azzurro”

Si e farò di tutto per tenermelo stretto”

Mi chiedevo una cosa”

Qual'è?”

Glielo dirai”

Di cosa?”

Di quello che è successo oggi”

No, non voglio che Brian pensi che sono un frocetto”

Come pensi di nascondere quel segno?”

Ho il cappellino”

Non potrai tenerlo per sempre”

Comunque io vado, Brian mi aspetta”

Ok, ci sentiamo stasera e voglio tutti i dettagli”

Ok”

Mentre stava per andarsene, si era scontrato con qualcuno.

Scusa”

E per sua sfortuna era Chris Hoobs, non bastava tutto quello che era successo oggi doveva incontrarlo per fino ora. Ma non avrebbe permesso che rovinasse il resto della sua giornata.

Ora dovrò disinfettarmela, nono voglio prendermi certe malattie” disse Chris con disprezzo.

Non ho nessuna malattia, Hobbs” rispose Justin a tono.

Sei tu la malattia” disse Chris cattivo.

Ottima battuta, Chris” dissero i suoi amici, ridendo.

Justin non gli diede importanza, Daphne stava per dire qualcosa ma lui l'aveva anticipata e l'aveva detto che stava bene. I suoi pensieri erano concentrati su Brian e nessun altro così era andato giù per la sua strada senza voltarsi. Brian aveva assistito alla scena dalla macchina, vide la faccia preoccupata di Daphne e qualcosa non quadrava. Infatti appena Justin fu arrivato, Brian glielo aveva domandato.

Tutto bene? Chi era quello?”

Un idiota della mia classe” disse Justin indifferente.

Justin era salito in macchina e lo aveva baciato con passione, fregandosene che Chris potesse vederlo e Brian lo aveva attirato ancora di più, baciandolo con foga e il capellino era caduto mentre si muovevano e quando

Che cos'è quello?”

Quello cosa? Non capisco” disse Justin rimettendosi il capellino facendo finta di nulla.

Questo” rispose Brian togliendogli il capellino.

Niente” disse Justin con finta indifferenza, anche se si vedeva la sua faccina triste.

Non si direbbe”

Non è niente, Brian”

Sono cazzate”

Non roviniamoci tutto per questo”

Solo se mi dici cosa è successo”

Possiamo andare da qualche altra parte, non voglio dirtelo qui”

Tutto quello che vuoi”

Brian aveva guidato fino al parco e si era fermato.

Qui va meglio?”

Si”

Erano scesi dalla macchina e portando Gus con loro, si era seduti su una panchina. Per qualche minuto rimassero in silenzio, fu Brian a prendere parola.

Ora mi vuoi dire che è successo”

Justin guardava per terra e no verso Brian, si vergognava un po' a raccontarlo

Ricordi il ragazzo di prima, stamattina quando ci siamo baciati, ci ha visti e mentre stavo andando in classe mi ha fatto uno s sgambetto e mi fa riempito di insulti. Non pensavo che lui fosse così, ci conosciamo da quando eravamo piccoli e mi difendeva sempre dai quelli più prepotenti. Facevamo tutto insieme da piccoli, eravamo inseparabili e questo che mi fa più male”

Che cosa ti ha detto?”

Mi ha detto che sono un mostro, uno scherzo della natura, che sono anormale e disgustoso e che sono un finocchio, come tutti i gay dovrei prendere l'AIDS e morire”

Vedeva che soffriva per tutto quello. Non era la prima volta che succedeva e questo che non concepiva, prima alcune persone ti erano amiche da tempo e poi dopo aver saputo il tuo orientamento sessuale, ti voltavano le spalle o ti riempivano di insulti e ti umiliavano.

Che bastardo” disse Brian trattenendosi, avrebbe voluto dire di peggio ma non gli sembrava il caso.

E non è finita qui, sul mio banco ho trovato scritto “FAG” in pennarello indelebile, ho trovato dei bigliettini con frasi orribili nel mio armadietto e poi per l'ora di ed. fisica mi hanno evitato come la peste negli spogliatoi e quando ho finito la doccia dopo la fine della lezione, i miei vestiti era scomparsi da dentro il mio scompartimento ed essendo nudo non potevo andare da nessuna parte. Per fortuna che il cellulare lo aveva messo al sicuro così ho chiamato Daphne dagli spogliatoi e ha recuperato i miei vestiti e mi hanno dato una detenzione dopo la scuola per aver perso quasi la lezione”

Gli era venuta una tale rabbia nel ascoltare, come si erano permessi di far delle cose simili a quel bellissimo angelo. Fottuti etero che cazzo! Non aveva detto nulla perché non aveva bisogno della sua rabbia in quel momento ma che lui gli stava vicino e lo consolarlo.

E per finire la mia giornata scolastica, quattro ragazzi fanno parte della cerchia ristretta degli amici di Chris sono entrati in bagno e io tranquillamente mi sono avviato verso la porta per uscire ma loro hanno fatto più in fretta e mi hanno bloccato l'uscita e c'è stato un piccolo confronto e io gli ho risposto a tono. Stavo per uscire di nuovo quando mi hanno preso e mi hanno portato verso un cunicolo ma io cercavo di aggrapparmi a qualcosa ma fu inutile e mi hanno messo a testa in giù e la testa nel water”

Quattro contro uno era scorretto e certe cose non cambiavano mai, Gli omofobi avevano sempre le stesse idee.

E' successo una cosa del genere anche a me”

Davvero?”

Si, una volta uno che giocava a football, mi ha messa la testa nel water”

E tu che hai fatto?”

Lo seguito al suo armadietto, era aperto e aveva la mano appoggiata, rideva il coglione. Gli ho sbattuto lo sportelllo e gli ho rotto tre dita e così è finita la sua carriera sportiva”

Brian era stato fantastico, lui aveva fatto qualcosa mente lui no.

Io non sono riuscito a far niente dopo, sono rimasto lì e non sono uscito finché Daphne non è venuta a cercarmi”

Ascoltami, ognuno reagisce in modo diverso alle situazioni e questo non vuol dire che sei un codardo”
disse Brian rassicurandolo. “Sei solo più sensibile, tutto qui”

Brian sapeva sempre cosa dire o fare per farlo sentire meglio. Gli aveva dato un tenero bacio sulla parte lesa e lo aveva abbracciato ed erano stati così per un po'. Ormai l'orario per il ristorante era passato ma non gli importava, Justin era l'unica cosa importante e ora stava meglio.
Restarono lì per un po' di tempo, a parlare o se ne stavano in silenzio occupandosi di Gus mentre si guardano e nel frattempo Justin aveva fatto disegnato Gus nel suo album del disegno. Brian lo guardava così concentrato nel disegno ed era bellissimo, aveva degli occhi intensi. Si era avvicinato un po' senza farsi accorgere e aveva dato uno sguardo al suo disegno ed era rimasto colpito, riusciva a cogliere ogni sfumatura e emozione.

E' bellissimo!” esclamò Brian con voce calda, non riuscito a trattenersi nel dirlo.

Scusami, ero troppo concentrato” disse Justin chiudendo l'album.“Mi farò perdonare”

Non fa nulla, continua pure” disse Brian sorridendogli. “E' bello vedere così tanta passione mentre disegni”

Justin gli aveva sorriso e aveva ripreso a completare il disegno mentre Brian continuava a vegliare Gus e aveva guardato l'orologio che segnava le 14:00

Cazzo!”

Che cosa c'è?”

Dovevo portare Gus a casa verso l'una. Dannazione, Linsday mi ucciderà”

Scusami, ti ho trattenuto troppo”

Non scusarti, non è colpa tua”.

Era stato così bene che non si era accorto del tempo che passava e non aveva scopato, aveva solo trascorso del tempo a parlare. Brian e Justin avevano preso il piccolo Gus e erano corsi subito alla Jeep e una volta dentro e con le cinture allacciate, Brian aveva subito accelerato e aveva sfrecciato più veloce possibile verso l'abitazione di Lindsay e Melanie.
Justin aveva seguito Brian nell'artico di casa Peterson-Marcus, erano davanti la porta e Brian aveva bussato alla porta e immediatamente Lindsay aveva aperto.

Brian, dove sei stato? Ero preoccupata”

Lo so, sono in ritardo”

Ha fatto tardi per colpa mia” disse Justin tenendo Gus tra le braccia.

Non fa nulla” disse Lindsay contenta nel vederli insieme”Entrate pure”

C'era da aspettarselo” disse Melanie togliendo Gus a Justin.”Non si smentisce mai”

Simpatia come sempre” disse Brian ironico.

Sperò per te che non hai prendere freddo a Gus solo perché avevi troppo da fare o se no ti ammazzo”

Ma questa volta ti sbagli”

Quindi non hai fatto tardi perché eri troppo occupato a scopare”

Non lo farei mai quando tengo Gus”

Justin aveva intuito che c'era ostilità tra loro. Linsday si intromise per cambiare discorso.

Amore, lui è Justin Taylor. Ricordi la sera in cui Gus è nato, era lì e scelto il nome. Justin, lei è Melanie, la mia compagna”

Ooh, vero! Quindi quando Gus avrà complessi per il suo nome, dovremo ringraziare te” disse Melanie ironica.

Non starla a sentire” disse Brian a quelle parole.

Melanie stava per dire qualcosa ma Linsday aveva subito preso le redini della situazione.

Noi ci stavamo mettendo a tavola, volete unirvi a voi”

Ci piacerebbe” disse Brian con un sorrisino guardando Melanie.

Perfetto” disse Melanie con tono ironico.

Da questa parte, ragazzi” disse Lindsay facendo strada verso il soggiorno, prendendo Gus in bracci

Melanie e Lindsay avevano aggiunto due posti a tavola e avevano portato le pietanze, Justin si era offerto di dare una mano ma Lindsay gli aveva detto che non c'era bisogno e poi lui era un ospite.

era tutto calorico, Melanie sorrideva perché lo sapeva bene e sapeva che Brian non avrebbe toccato nulla.

Che peccato” disse Melanie ironica.”Non puoi mangiare nulla”

Questo chi lo dice”

Tu sei a dieta”

Non sapevo che ti interrassi della mia salute” disse Brian ironico.“Sono davvero commosso, Melinie”

Brian aveva deciso di fare uno strappo alla regola, tanto con tutta l'attività che faceva sopratutto sotto le lenzuola. Justin aveva fatto i complimenti a Linsday era tutto delizioso. Il pranzo fu tranquillo, Brian era sorpreso che si stava divertendo essere lì e il motivo non era il cibo o altro. Oh, no era quel dolcissimo e bellissimo angelo con gli occhi azzurri e anche Justin si stava divertendo e l'atmosfera era rilassante e familiare e li poteva essere se stesso e gli sarebbe piaciuto che fosse così anche con i suo genitori. Ebbe modo di conoscere Melanie, era una avvocatessa ed era molto simpatica tranne quando c'era di mezzo Brian e anche lei dopo averlo conosciuto meglio, gli era piaciuto e lo voleva adottare come amico. E' cosa più importante si stava divertendo perché stava accanto a Brian.
Per finire in dolcezza quel pranzo, c'era una bella coppa gelato. Linsday vada facendo le porzioni ed era arrivata a quella di Brian ma quest'ultimo l'aveva fermata.

Per me non l'ha fare” disse Brian e prima che Melanie poteva dire qualcosa, terminò la frase.“L'ha divido con Justin”

Linsday gli aveva passato la loro coppa con due cucchiaini e si erano messi in salotto a mangiarlo. Brian era seduto su una poltrona e Justin era sulle sue ginocchia girato verso di lui e a turno si imboccavano a vicenda. Sembrava essere solo loro due e nessun altro.
Justin stava imboccando Brian e mentre lo faceva era caduto un po' di gelato. Brian aveva succhiato il gelato dal cucchiaino e si era sporcato un po' e Justin lo aveva pulito a suon di baci. Anche lui era un po' sporco ed era così tenero che Brian non era riuscito a resistere e gli aveva restituito il favore. Ci stava prendendo gusto, era tutto bello con Justin dai piccoli gesti a farci l'amore. A farci l'amore? Si era corretto subito voleva dire sesso, nel farci un magnifico sesso. Come gli era venuto in mente l'espressione farci l'amore, era ufficiale “Brian Kinney aveva perso la testa”.
Quel momento era stato definito da Justin “Bacio a gelato”.
Erano così dolci, aveva pensato Linsday mentre Melanie per quanto riguardava Brian non era dello stesso avviso, si sapeva che lei era insopportabile quando si trattava di lui e aveva da ridire su tutto quello che faceva.

Il solito esibizioni del cazzo” disse Melanie irritata, sicura che Brian non la sentisse.

Hai detto qualcosa, Melanie?” chiese Brian che non gli sfuggiva nulla.

Impossibile, l'aveva sentita!! Che aveva un orecchio bionico?

Mi chiedevo se ti piace il gelato” disse Melanie facendo finta di nulla.

E' buonissimo” rispose Brian tornando a concentrassi su Justin e il gelato.

Linsday stava portando in cucina delle cose e si era fermata fuori dal salotto un attimo a guardarli.

Guardali sono così dolci” disse Linsday vedendoli mentre si baciavano.

Melanie non la capiva proprio, si vedeva dal modo in cui Brian leccava un po' di gelato che era caduto nel collo di Justin che non vedeva ora di scoparselo.

Io vedo solo che Brian se lo vuole fare ma di sicuro no sul nostro divano”

Non la penso così, secondo me a Brian piace Justin” disse Linsday romantica.

Linsday, frena con le tue fantasie romantiche” disse Melanie più realista.”Brian non avrà mai un ragazzo e non ne desidera averne uno. Vuole solo scoparsi Justin”

Io invece ti dico che si metteranno insieme” replicò Linsday convinta.

Allora perché non scommettiamo” gli propose Melanie convinta anche lei.

Io non scommetto”

Perché sai che ho ragione e che perderai”

No, io non scommetto sulla felicità delle persone” disse Linsday indignata dal comportamento di Melanie.

Ok, allora vedremo come andrà a finire questa storia”

Dopo il gelato, Linsday aveva messo a letto Gus ed era tornata in salotto. Ora era seduta insieme Melanie sul divano, Brian era sulla poltrona e Justin era seduto su dei cuscini per terra e disegnava. Linsday aveva visto sul tavolino il suo album da disegno ed era curiosa di guardarlo.

Posso?” chiese Linsday indicando i suoi disegni.

Certo, fai pure” disse Justin sorridendo.

Linsday rimase colpita dai suoi disegni, si vedeva il suo talento e l'emozioni che voleva trasmettere.

Sono molto belli i tuoi disegni”

Lo dice anche mia madre”

Voglio vederli anche io” disse Brian curioso.

Vuoi vedere se ci sono disegni su di te” disse Melanie.”Si sa che sei narcisista”

Brian non aveva risposto alla provocazione e a Justin non gli piaceva che Melanie attaccava Brian in continuazione. Justin e Linsday stavano parlando di arte e a quest'ultima gli venne un idea.

Sai ci sarà una mostra a GLC”

Che cose?” chiese Justin curioso. Non ne aveva mai sentito parlare.

Il centro gay e lesbiche” disse Brian semplicemente.

Melanie e Linsday era stupite che non aveva aggiunto altro, Brian pensava che era un paradiso per froci che non riuscivano a scopare.

Noi ci stiamo occupando della raccolta annua di fonti” gli spiegò Linsday con entusiasmo.” Ti andrebbe di esporre le tue cose”

Esporre i suoi disegni, era la sua occasione per iniziare a costruire qualcosa poiché tra un po' di mesi si sarebbe diplomato e avrebbe fatto domanda per entrare al PIFA e poi era per beneficenza.

Mi sembra impegnativo ma sì” disse Justin contento.

Bene, la mostra sarà venerdì” disse Linsday entusiasta.“Ci assicureremo che vengono tutti”

Brian, tu ci vieni?”chiese Justin sorridendo.

Si, sicuro” rispose Brian dolce.“Non voglio perdermi i tuoi primi quadri”

Justin era raggiante dalla felicità, si era avvicinato a lui e lo aveva ringraziato per poi baciarlo. Melanie e Linsday si guardavano estremamente sorprese alla sua risposte.

Cosa ti avevo detto” sussurrò Linsday vittoriosa con sorrisetto a Melanie.

Anche Brian stesso era sorpreso, lui odiava il GLC e non gli metteva mai piede però per Justin aveva fatto un eccezione, non se lo sarebbe perso per niente a mondo era una cosa così importante per Justin.

Justin doveva tornare a casa quindi si erano salutati con le ragazze e si erano dati appuntamento per domani pomeriggio alle 15:00 al GLC.

Quando Brian e Justin se ne erano andati, Linsday aveva parlato ancora con Melanie e che secondo lei, Brian si stava innamorando di Justin ed era per questo che si stava comportando così e che aveva deciso di andare al GLC ma Melanie era scettica al riguardo, Brian non credeva nell'amore e non sarebbe successo mai. Linsday le aveva detto che Brian Kinney non era immune all'amore.




Fine terzo capitolo.

Mi scuso per il gran ritardo ma ero bloccata, non riuscivo più ad andare avanti ma per fortuna qualche giorno mi sono messa a vedere alcuni episodi delle varie serie di QAF e mi è tornata l'ispirazione. Nel prossimo episodio, il confronto con i genitori. Come andrà?.... sperò che vi sia piaciuto... aspetto i vostri commenti.
  
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