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Autore: Sakura Hikari    06/01/2017    2 recensioni
Raccolta di capitoli auto-conclusivi Viktuuri.
1)Kiss me, please!
2)Se l'inverno fosse una persona
3)Per dirti 'ciao'
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Victor Nikiforov, Yuuri Katsuki
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Per dirti ‘ciao’




Prompt di Lisa: Yuri! On Ice, Victuuri, "Person A: *takes a deep breath* 
Person A: hi 
Person B: *actually responding* Oh hi!
Person A: SHIT WHAT NOW *sweats*" 
Parole: 571
 

Note: l'ho resa come una teen!AU e, dal momento che amo troppo il rapporto tra Yuuri e Minako, ho voluto inserirla come sua senpai di un anno più grande. Also, qui Viktor ha i capelli lunghi, essendo ancora un giovincello.




Non credeva di avere davvero delle chances con lui. Insomma, era di Viktor Nikiforov che si stava parlando: statuario, talentuoso, bellissimo, praticamente perfetto sotto ogni punto di vista e totalmente fuori dalla sua portata. Ciò non aveva impedito a Yuuri di covare una cotta stratosferica sin dal primo momento in cui i suoi occhi si erano posati su Viktor. Minako-senpai, da parte sua, trovava la cosa parecchio divertente e non mancava di prenderlo amichevolmente in giro per la sua infatuazione, nonostante le deboli proteste di Yuuri. Altre volte, invece, specialmente quando Viktor era nei paraggi ed il volto di Yuuri si tingeva di tutte le sfumature di rosso, sbuffava esasperata e diceva piano, in modo che solo l'amico potesse sentirla: "Sei incredibile: durante gli allenamenti sei tutto sicuro di te e fuori dalla pista di ghiaccio un agnellino spaventato".  
Sicuro di te non era decisamente il modo che Yuuri avrebbe scelto per descrivere il suo stato d'animo durante gli allenamenti: era sempre stato quel tipo di persona che prima di una competizione viene assalito dall'ansia e dalla paura di sbagliare, e adesso che doveva allenarsi al fianco di Viktor, che quando scivolava sul ghiaccio sembrava una divinità, il nervosismo non voleva saperne di abbandonarlo. Tuttavia, per quanto assurdo sembrasse, non aveva difficoltà nell'eseguire le coreografie – al contrario, si sentiva stranamente impavido e si azzardava ad aggiungere una rotazione in più ai suoi salti, oppure a cambiare alcuni passi del programma mentre lo eseguiva. Qualche volta cadeva provandoci, ma molte volte sentiva un fischio o un'esclamazione di approvazione da parte di Viktor, che gli faceva battere furiosamente il cuore. 
E nonostante questo, non aveva ancora trovato il coraggio di parlargli. "Questa è la parte che non riesco a capire", commentò Minako, mentre si dirigevano insieme alla pista di ghiaccio. "Siete nella stessa squadra, e non vi siete mai rivolti la parola?" 
"Non è vero, senpai. Lo saluto prima di ogni allenamento", mentì Yuuri. 
"Non te l'ho mai visto fare", ribatté Minako, assumendo un'aria sorniona. 
"Significa che oggi scoprirai che ti sbagli", disse Yuuri, mentre una vocina nella sua testa gli diceva che forse era meglio tacere. 
"Benissimo, Viktor è laggiù. Coraggio, muoviti!", disse Minako, rifilandogli una piccola spinta in avanti - e disgraziatamente, Viktor era proprio lì fermo a bordo pista. 
"Va bene, lo faccio. Cosa vuoi che sia", replicò Yuuri con una nota nervosa ben evidente nella voce. Degludì, coprì la poca distanza che li separava, mentre internamente chiamava a raccolta tutto il suo coraggio.
"Ciao Viktor", disse, mettendoci tutta la sicurezza di cui era capace. Probabilmente non ci avrebbe nemmeno fatto caso... 
"Oh ciao!", rispose allegramente Viktor, i capelli che ricadevano su un lato del viso ma che non riuscivano a celare il sorriso smagliante che gli stava rivolgendo. 
...Merda, e ora cosa avrebbe dovuto fare? Non aveva previsto che gli avrebbe davvero rivolto la parola!
Yuuri pensò freneticamente a qualcosa d'intelligente da dire, ed in fretta anche, perché Viktor stava continuando a fissarlo curioso e lui sentiva il viso avvampare dall'imbarazzo...  
"Mi piacciono i tuoi capelli", farfugliò infine, e portò immediatamente le mani alla bocca. No, quello non era davvero quello che aveva intenzione di dire!  
Viktor sgranò gli occhi, visibilmente sorpreso, ma subito il suo volto tornò ad illuminarsi. "Ti ringrazio". 
Yuuri riuscì ad abbozzare un inchino prima di scappare in direzione degli spogliatoi, con più di una mezza idea di rimanervi là dentro per sempre. 




 
  
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