Fanfic su attori > Youtubers
Segui la storia  |       
Autore: xhimmelx    08/01/2017    1 recensioni
Khloe ci prova a combattere contro i fantasmi del passato, ma sa che provare non basta. E allora si lascia sconfiggere da questi, più meschini e prepotenti di lei, cadendo quasi ogni notte in un abisso di rancore.
Cameron, invece, si ritiene più forte di tutti quei pensieri che le riempiono la testa ed è con sicurezza che le promette di aiutarla.
Una sicurezza che Khloe sembra odiare ma a cui, in fondo, è costretta ad aggrapparsi.
//
FF SU CAMERON DALLAS.
ATTENZIONE: IL RATING DELLA STORIA POTREBBE CAMBIARE.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cameron Dallas, Nash Grier, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo 16.


 
 
Non sono trascorse nemmeno ventiquattro ore da quando ho messo da parte il mio diario e, con esso, tutto ciò che di me vi era dentro, e non potrei sentirmi meglio di così. Stamattina mi sono svegliata con una forza interiore mai provata prima, una spinta ad impegnarmi di più. Nonostante io debba fare ancora parecchia strada per dimenticarmi del tutto di Grayson, infatti, per la prima volta in assoluto sono completamente convinta di potercela fare. Prima o poi. E se penso che è solo grazie a Cameron che sono qui, il mio cuore si riempie immediatamente di gratitudine nei suoi confronti. Non credo lo potrò mai ringraziare abbastanza per ciò che ha fatto.
Persino lavorare al Kings Road dopo uno stremante lunedì mattina sembra non abbattermi, e mi sento quasi come Jack Dawson in cima alla prua del Titanic, quando urla al mondo intero di essere il re del mondo. Per questo, forse, dopo cinque intense ore di lavoro, non mi sento affatto stanca: penso di poter benissimo scalare una montagna con tutta la forza di volontà che mi ritrovo.
Ad ogni modo, ho appena terminato il mio turno e sto per mettere finalmente piede fuori, alla ricerca della mia auto, ma vengo purtroppo bloccata dallo squillo del mio cellulare. Camminando quindi a passo lento, lo estraggo dalla tasca posteriore dei jeans ed apro il messaggio appena ricevuto.
 
Da: Cameron D.
Puoi raggiungermi alla spiaggia di Santa Monica? È urgente, ti spiegherò dopo. Ti prego.
 
Non ho idea del perché Cameron si trovi lì a quest’ora e, come se non bastasse, tutto solo, tuttavia, con un viaggio di trenta minuti davanti, preferisco non farmi domande e partire il prima possibile. Dopo avergli dato conferma, dunque, mi mischio nel traffico e cerco di procedere quanto più velocemente posso.
Ci impiego un po’ più del previsto ad arrivare, senza contare i dieci lunghi minuti durante i quali cerco disperatamente Cameron lungo quest’immensa spiaggia. Alla fine, lo trovo in un punto del tutto casuale: lo intravedo, seduto sulla sabbia, le mani fra la testa e gli occhi rivolti verso l’alto ad osservare il cielo ormai scuro. Il sole è infatti da poco tramontato, lasciando spazio ad un’infinita distesa di stelle che, per fortuna, illuminano la spiaggia. Mi avvicino a Cameron a passo svelto e silenzioso, mentre lui balza in piedi non appena si accorge della mia presenza.
-Qualcosa non va?-   Gli domando frettolosamente, ancor prima di poterlo salutare. Insomma, è strano che sia qui senza alcuna compagnia.
Cameron, che stava sicuramente per salutarmi, si zittisce all’istante come colto alla sprovvista. Poi trae un profondo sospiro e si passa una mano fra i capelli, scompigliati a causa del leggero vento che soffia. 
-In realtà, volevo solo parlarti.-   Mi comunica quindi, ancora evidentemente indeciso.
Non so di cosa stia parlando, ed il suo fare teso rende decisamente ansiosa anche me. Forse per questo, stupidamente, mi viene spontaneo sdrammatizzare con una futile risata.
-Non potevi aspettare domani mattina?-   Chiedo ironica ma, a giudicare dal suo sguardo costantemente serio, capisco che non si tratta di uno scherzo.  
-Va bene, scusa.-   Mi correggo quindi, facendo subito svanire il sorriso dalla mia faccia.   –Dimmi.-
Cameron impiega un po’ di tempo prima di rispondere, probabilmente pensando e ripensando al modo migliore per esprimersi. Non appena si convince, poi, esce le mani dalle tasche dei jeans e lascia pendolare le braccia verso il basso.
-Mi sono reso conto che hai ragione.-   Comincia dunque, facendo subito una piccola pausa.
Non ho la più pallida idea di ciò che sta cercando di dire, quindi mi limito ad invogliarlo a proseguire e rimango in ascolto.
-È vero che a volte può essere pericoloso dichiarare i propri sentimenti a qualcuno e, date le circostanze, credo che questo sia il mio caso.-
-Cam, cosa…?-   Lo interrompo all’istante, improvvisamente allarmata dalle sue parole, in seguito alle quali mi irrigidisco inaspettatamente.
-Aspetta, Khloe. Stammi ad ascoltare, poi potrai contraddirmi in tutto quello che vuoi.-   Mi supplica però lui, con uno sguardo disperato negli occhi.
Non mi piace per niente, questa situazione, perciò cerco di convincermi di essere fin troppo esagerata e precipitosa e continuo ad ascoltarlo silenziosa, nella speranza che non sia davvero ciò che sembra. Da questo momento in poi, come in seguito ad una spinta interna, Cameron da inizio ad uno sfogo tanto lungo quanto intenso.
-All’inizio mi sono proposto di aiutarti perché, avendo trovato per caso quell’agenda, era come se avessi letto di nascosto nella tua anima. Ho rivisto in te la malinconia e la sofferenza che mi torturavano diversi anni fa e mi sono detto che nessuno meritasse una cosa del genere. Mi sono detto che, se ci ero riuscito io a superarlo, avresti potuto farcela anche tu, e se serviva il mio intervento per farlo non sarebbe stato un problema. Così mi sono fatto avanti, ti ho fatto quella proposta, ma ti giuro, Khloe… ti giuro che non c’erano secondi fini nella mia testa. Ti prego, non pensare che io abbia fatto tutto questo con il solo scopo di arrivare qui, ad oggi. Il fatto è che pian piano ho scoperto che tu fossi più incasinata del previsto ma, per qualche inspiegabile ragione, a me piaceva il tuo casino. Volevo essere io a risolverlo! Tuttavia ho preferito non farmi domande perché, diamine, eri ancora una semisconosciuta per me e non potevo di certo giungere a conclusioni affrettate. Mi sono detto che forse mi stavo lasciando semplicemente coinvolgere dalle emozioni che tu stessa mi davi, ogni volta che mi raccontavi qualcosa in più su di te, e così è stato. Ho cominciato a vivere in prima persona le tue sofferenze, a pensare che, se in quel modo avessi potuto farti soffrire di meno, mi sarei sacrificato. Ho pensato che, se fossi stato nei panni di Grayson, non ti avrei mai causato così tanto dolore e non ti avrei lasciata fuggire sotto i miei stessi occhi. Ma, ancora una volta, non mi sono chiesto il perché. E quella sera al Griffith Park ha intensificato il tutto. Ti ricordi, quando ti ho portata all’osservatorio e ti ho detto che, in mezzo a tutta quella gente ai nostri piedi, c’era qualcuno che prima o poi ti avrebbe presa per ciò che sei? Di certo non desideravo essere io, quella persona, o perlomeno non lo sapevo ancora. Ma poi è arrivata la festa a casa di Taylor e, poiché ti ho vista stare male ancora una volta per quello stronzo, ti ho consigliato di conoscere uno dei miei amici. E sono stato praticamente io a buttarti fra le braccia di Kian, e all’inizio credevo di poter essere felice nel vederti finalmente così spensierata. Ma, cazzo, è stato solo in quel momento che mi sono reso conto del danno che avevo fatto. Starmene lì seduto su quel pavimento mentre tu lo baciavi mi ha fatto andare in bestia, e solo allora ho cominciato a chiedermi il perché. Non l’ho nemmeno cercata, la risposta. Voglio dire… quale altra spiegazione potrebbe esserci, se non che mi sono fottutamente innamorato di te? E lo so, so anche quanto ridicolo possa sembrare perché non ci conosciamo di certo da sette anni, ma io non ti sto mica chiedendo di stare con me per il resto della nostra vita. Ti giuro Khloe, non c’è cosa che voglio di più se non allontanarti del tutto da quel poco di dolore che si cela ancora dentro di te, e voglio farlo stando al tuo fianco. Hai detto che ti fidi di me: beh, fidati di me anche stavolta, anche mentre ti prometto che sarò io stesso a renderti felice.-
Dei lunghissimi istanti di puro silenzio, colmati solo dal fruscio del vento e delle onde del mare, seguono il discorso di Cameron. Non una parola fuoriesce dalla mia bocca, né un pensiero osa attraversare la mia mente. All’inizio mi scopro persino incapace di elaborare e riflettere su tutto quello che ho appena sentito ma, quando lo faccio, mi rendo conto che non si può più tornare indietro. E non ho la minima idea di cosa pensare, né di come reagire. Lascio semplicemente che siano le emozioni a parlare per me e, per quello che in questo preciso momento posso sentire, so con certezza che si tratta solo di belle emozioni. Non so cosa sia in particolare, so solo che le parole di Cameron mi hanno fatta sentire al sicuro, apprezzata insieme ai miei problemi per la prima volta in tutta la mia vita. Dei problemi che nessuno, prima di lui, aveva mai conosciuto.
Ma cosa significa questo? Che, forse, sono anch’io innamorata di lui? È troppo difficile a dirsi, qui su due piedi. Insomma, non sono mai stata brava in queste cose e questi ultimi anni fatti di rancore e malinconia rendono quasi impossibile, per me, cogliere il bello delle cose. Tuttavia riesco a percepire la sincerità di Cameron e la bellezza dei suoi sentimenti che, per ora, riempiono il mio cuore facendo pian piano svanire ciò che di triste era rimasto in esso. Quindi non lo so, non so se sono innamorata di Cameron, ma una semplice parola, la semplice definizione di amore, sembra essere così futile in questo momento che molte altre cose prendono il sopravvento.
-Dì qualcosa, Khloe.-   Mi sprona improvvisamente il ragazzo, essendo rimasto in attesa per chi sa quanto tempo.
-Non… non so che dire.-   Gli confesso quindi, senza provare timore o timidezza. Voglio semplicemente lasciarmi andare, voglio smetterla di programmare la mia vita come un copione e prendere le cose per come accadono.
Lo sguardo di Cameron si raddolcisce all’istante ed è come se mi avesse letto nel pensiero, poiché lui fa un passo in più verso di me ed elimina quasi completamente le distanze. Dopodiché, poggia entrambe le mani ai lati del mio volto e mi sorride dolcemente, unendo la sua fronte alla mia. È uno dei momenti più belli della mia vita, questo: le onde rumorose del mare, che si scontrano lievemente con la costa, sembrano essere nulla in confronto al turbine di emozioni che circonda me e Cameron in questo momento, un momento in cui il mondo esterno appare come immobile, congelato. Niente si muove, niente vive se non noi. Piuttosto che rispondergli, dunque, mi limito a puntare i miei occhi fissi sui suoi in un misto di sollievo, contentezza, serenità e tanta, tanta felicità. Urlo in silenzio che sì, mi fido ciecamente di lui.
Proprio come mi aspettavo, Cameron coglie appieno le mie emozioni e pare rilassarsi una volta per tutte, dopo aver incontrato il mio assenso. Dopodiché, in un gesto che aspettava da chi sa quanto tempo, si avvicina con la massima lentezza al mio viso, facendo prima toccare i nostri nasi. Rimaniamo così per degli infiniti secondi, come delle calamite che si attraggono ma che non hanno la forza necessaria per scontrarsi: le sue labbra che sfiorano a malapena le mie, i miei occhi ancora fissi sui suoi, le sue mani che carezzano la mia pelle con la massima delicatezza. Tutto ciò fa in modo che nessuno dei due possa più resistere. Come rassegnato, Cameron si catapulta lentamente e delicatamente sulle mie labbra e le coinvolge con così tanta passione che, per un attimo, mi sembra di sentire le gambe tremare per la debolezza. C’è una tempesta che si scatena immediatamente dentro di me e che, se potesse, esploderebbe in un insieme di colori ed emozioni, perché non credo di poter resistere ancora a lungo. Tutto quello che sto provando… sembra essere troppo perfino per me. Ripenso a tutti i baci della mia vita e mi rendo conto che niente potrebbe essere paragonato a questo, niente mi ha mai fatta sentire così viva come lo sono questa sera. Non è più come in passato, quando mi ritrovavo a baciare qualcuno nel vano tentativo di sostituire Grayson, no: questa non è un’illusione, questa è pura e sincera felicità.
Ma… un momento: Perché mi ritrovo a pensare a Grayson, mentre la sola cosa alla quale dovrei prestare attenzione è Cameron? Perché nella mia testa c’è una voce che mi dice che, se solo Grayson mi avesse amata così come mi ama Cameron, io sarei stata la persona più felice e completa dell’intero pianeta? Tutto d’un tratto, le sensazioni che Cameron è riuscito a darmi svaniscono e vengono sostituite dalla paura, paura di non essere all’altezza di questa situazione.
E la risposta arriva immediata dentro di me, sussurrandomi a bassa voce che Cameron non merita niente di tutto ciò. Realizzare di non poter rendere felice Cameron tanto quanto lui può rendere felice me è come una pugnalata al cuore, che mi fa staccare di scatto dalle sue labbra soffici e mi catapulta nella cruda realtà dei fatti. È fin troppo buono, lui, per poter sopportare una cosa del genere, per poter sopportare di ricevere in cambio solo la metà di ciò che lui dà a me.
-No, è sbagliato.-   Affermo dunque, completamente sconvolta dalla piega che ha presto questa situazione.
Cameron, ancora vicinissimo a me, mi osserva del tutto stralunato ed incomprensivo, finché la confusione non abbandona il suo volto per lasciar spazio alla delusione. E mi sento davvero una persona di merda, la peggiore di tutte, per averlo illuso anche solo per qualche secondo. È colpa mia, tutto questo è colpa mia. Ho pensato di poter accettare l’amore di Cameron senza difficoltà ed ho finito per coinvolgerlo nel mio dramma pieno di incoerenza.
-Cosa…?-    Balbetta lui, comprensivamente nervoso.
Ha gli occhi di chi crede di aver sbagliato, e vorrei dirgli con tutta la voce che mi ritrovo che, in queste intense settimane, non c’è stato nulla di più giusto che avrebbe potuto fare. Eppure le parole mi muoiono in gola e mi lasciano inerme, incapace di fare qualsiasi cosa.
Per questo, lasciando che il panico abbia la meglio su di me, faccio lentamente qualche passo indietro, sprofondando i piedi nella sabbia ormai fresca. Sotto lo sguardo deluso di Cameron, quindi, comincio a correre con tutta la forza che possiedo fino ad arrivare alla macchina. Non mi guardo mai indietro, neanche per un secondo: non ho idea di come abbia reagito Cameron, né di come si sia trasformata la sua espressione nel realizzare ciò che sta davvero succedendo.
Perché, ancora una volta, la sola cosa che riesco a fare è scappare, correre fino a perdere il fiato e fingere di poter ignorare i miei problemi.
 
 
 
 
 


XHIMMELX.
Oh mamma!
No, davvero, non potete capire da quanto tempo aspettavo di poter pubblicare questo capitolo! Quando l’ho scritto, parecchio tempo fa, ero così immersa nel personaggio di Khloe che l’ho reso totalmente personale e sincero (Anche se a differenza di Khloe io non ho nessun Cam nella mia vita, nessuno che gli si avvicina anche solo da lontano) e perlomeno spero di suscitare qualche bella emozione in voi.
Dunque……………………… CHE DIRE. Sapevamo tutti che prima o poi Cameron avrebbe confessato di provare qualcosa per Khloe, qualcosa che va ben oltre il volerla aiutare e farsi perdonare per quel “peccato originale”. E FINALMENTE E’ SUCCESSO. Vi giuro, mi è piaciuto troppo cercare di entrare nella sua testa (l’ho creato io, d’altronde lol) e trovare le parole che Cam avrebbe usato per dire a Khloe che LA AMA. LA AMA.
Ok, è ovvio che Khloe non è ancora innamorata di lui, ma che c’è di male? Ciò non significa che non prova qualcosa di forte per lui. E per un attimo Khloe ha creduto di poter baciare Cameron e diventare qualcosa di più per lui, ma poi ecco che quel puntino minuscolo di Grayson si rifà vivo (nel momento meno inopportuno, ovviamente) e lei si spaventa.
Ha ragione però, che senso avrebbe illudere Cameron se non potrebbe mai ricambiare la felicità che lui le da? Beh, vi dico solo che Khloe si è lasciata completamente travolgere dal panico e questo potrebbe avere diverse conseguenze.
Ma secondo voi cosa accadrà? Dove cavolo sta correndo Khloe? E Cam la inseguirà o si arrenderà e non si parleranno più?
ODDIO.
Va be, alla prossima! Un bacio, xhimmelx.   

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Youtubers / Vai alla pagina dell'autore: xhimmelx