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Autore: Elizabeth_3rd    09/01/2017    2 recensioni
Che dire, quando un'aspirante scrittrice di fanfiction vuole scrivere di più fandom diversi e non riesce a decidersi questo è il risultato: un Hunger Games parodico, a tratti anche molto profondo e che alterna momenti comici a momenti di grande angst e romanticismo.
E dove i lettori sono gli sponsor: l'ago della bilancia.
Si accettano scommesse, anzi, si chiedono a gran voce.
Secondo voi chi vincerà?
(Fandom: Frozen, Dexter, Mystic Messenger, Percy Jackson, Undertale, Lost, Death Note, Black Butler, Once Upon a Time, The Last of Us, Gravity Falls, Mirai Nikki. #NoSpoiler(si spera); #Non bisogna conoscerli per forza per leggere)
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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La sfilata dei tributi

I treni arrivarono in perfetto orario... dopo 12 giorni di viaggio.
-Perché ci abbiamo messo tanto?- chiese Mabel scendendo dal proprio treno, confusa, tenendo in mano un numero stratosferico di maglioni fatti durante il viaggio con una quantità di lana che era uscita da non si sapeva dove.
-Non lo so… io sono più spaventato dal fatto che siamo arrivati- Dipper, guardandosi intorno terrorizzato, la seguì lentamente, mentre anche altri treni iniziavano a mostrare i propri passeggeri, la maggior parte dei quali molto più grandi dei due gemelli di dodici anni.
La più piccola però sembrò una bambina di circa otto o nove anni che si accompagnava ad uno scheletro che era poco più alto di lei e che fece fare un salto a Dipper di almeno qualche metro.
-Dip! Guarda, uno scheletro!! Credi sia vero?- chiese Mabel indicandolo.
Una ragazza di circa quattordici anni che veniva dal treno subito accanto al loro si nascose dietro di esso, commentando, con il suo compagno di viaggio:
-Joel, hai mai visto un infetto così?- in tono davvero preoccupato.
-Non credo sia un infetto, Ellie. A dire il vero non credo che ci siano infetti qui in giro. Sembra tutto così…- Joel era all’erta, non credendo in una tale calma, e lo erano praticamente tutti, quelli che erano scesi dal treno -…troppo tranquillo-
-Com’è possibile, Emma?!- si lamentò Regina, l’unica che sembrava più irritata che spaventata, almeno tra quelli che erano già scesi.
-Non lo so, Regina- sospirò la bionda, l’unica che sembrava felice di essere finalmente arrivata e non dover subire la compagna ancora a lungo.
-Ma non posso più usare i miei poteri, non è possibile!- continuò a lamentarsi Regina.
Emma non rispose.
La città di Capitol City era immensamente futuristica, e nessuno di loro, ad eccezione di Ellie e Joel, veniva dal futuro.
I moderni erano già più abituati, ma Elsa, che veniva dal lontano 1800, per poco svenne non appena si trovò lì.
In casi normali avrebbe congelato il mondo intero e tanti saluti, ma così come a Regina anche a lei i poteri sembravano scomparsi, e Anna aveva passato giorni interi a rassicurarla.
-Wow, è tutto così interessante, spero proprio di poter fare un giro! Vorrei cantare una canzone per celebrare il tutto!- esclamò la diciottenne, venendo sentita da Mabel, che le si avvicinò trattenuta vanamente da Dipper.
-Ciao! Io sono Mabel- salutò allegramente, ricambiata subito.
-Io sono Anna! Wow, adoro i tuoi vestiti, come sono fatti?- chiese, toccando il maglione caldo e morbido.
-Lana. Li faccio io. Ne vuoi uno?- le porse uno dei tanti maglioni che aveva in mano, e Anna lo prese allegramente.
-Grazie mille, sembra caldissimo-
-Io adoro il tuo di vestito! E’ così elegante!- Mabel lo studiò con gli occhi brillanti.
Tra Dipper ed Elsa, che guardavano la scena in disparte, non si capiva chi fosse più preoccupato.
Non lontano, Percy si portava inconsciamente la mano in tasca ogni dieci o quindici secondi per controllare che ci fosse vortice al suo interno.
La penna che si trasformava in spada gli sarebbe sempre dovuta tornare in tasca, ma in quella situazione sembrava essersene dimenticata.
-Non dirmi che sei spaventato, testa d’alghe- lo prese in giro Annabeth, che si guardava intorno studiando attentamente gli altri soggetti.
I due ragazzi che stavano nel treno prima di loro attirarono la sua attenzione, non tanto perché non erano ancora scesi, ma perché il ragazzo non aveva la minima intenzione di far scendere la sua compagna.
-Seven, fammi scendere!- esclamò lei, ma lui bloccava la porta con il proprio corpo.
-Nope, devi stare al sicuro. Ora tu aspetti qui, io prendo un computer e hackero la guida del treno così da riportarci a casa- le ordinò tranquillamente.
-Seven, ti prego, sembri Jumin- si irritò la ragazza.
Il ragazzo si portò una mano al petto, teatralmente.
-Io, “Mister bambino dal fondo fiduciario”?! Sono profondamente offeso- il suo sogghigno rivelava tutt’altro che offesa.
-Già, Dio Seven, difensore di giustizia- lo prese in giro MC, riuscendo a sgattagliolare fuori dal vagone.
-Ma sono serio sul fatto che devi restare dentro al sicuro, non sappiamo chi possa averci portato qui, e se siamo proprio in una strana versione di Hangar Games…- ritornando serio, il giovane ventunenne, prese la compagna di peso e fece per riportarla dentro, quando Annabeth gli si avvicinò, incuriosita.
-Puoi davvero farlo?- chiese, incrociando le braccia.
-Annabeth!- Percy le si avvicinò, preoccupato.
Seven si mise sull’attenti.
-Fare cosa?- chiese l’hacker, allontanandosi lentamente, con ancora MC sottobraccio come fosse un gattino.
-Hackerare il sistema del treno per riportarci a casa- si spiegò Annabeth.
-Può darsi, perché dovrei dirlo a te?- si mise sulla difensiva, nonostante Annabeth fosse decisamente più giovane di lui, con i suoi sedici anni.
-Non sei l’unico a volertene andare- disse per tutta risposta la bionda.
-Meglio allontanarci, sapientona- Percy non riuscì più a trattenersi e la trascinò via.
Seven mise giù MC, che ne approfittò per scappare via ed esplorare un po’.
-Ehi!- si lamentò lui, inseguendola, e passando davanti a i due che sembravano i più normali lì in mezzo.
-Questa non è decisamente Miami- commentò Debra, togliendosi i capelli da davanti al volto, e guardandosi intorno stranita.
-Direi- le diede man forte il fratellastro.
-Non so come fai a stare così tranquillo. Io sono in procinto di dare di matto- Debra aveva bisogno di calmanti, o in alternativa alcool.
Non sapeva certo che Dexter era tutto meno che calmo, anzi aveva tutti i propri sensi all’erta come quelli di un cane randagio.
E notarono un altro cane randagio esattamente come lui, accompagnato da una ragazzina di quattordici anni.
Dexter e Joel si lanciarono un’occhiata, e Dexter capì che sarebbe stato difficile riuscire a tenere nascosta la sua vera natura a Debra in una situazione così.
C’erano così tanti assassini lì in mezzo, che sarebbero stati perfetti per il suo tavolo.
Chissà perché colei che si era professata scrittrice della storia dove si trovavano li aveva portati tutti lì.
Ciò che più lo spaventò fu vedere lo sguardo dell’assassino in soggetti di decisamente giovane età, come una quattordicenne scesa dall’ultimo treno, che non si staccava dal compagno con un attaccamento possessivo e ossessivo da far rabbrividire.
-Yukki, non devi neanche pensare di allontanarti. Solo io posso proteggerti- diceva Yuno, mentre il suo compagno la guardava più spaventato da lei che da tutti gli altri.
-Yuno ti prego lasciami- le supplicò.
Lei lo lasciò, ma gli rimase comunque appiccicata.
-Non devi lasciarmi, Yukki. Qualsiasi cosa sia questa strana avventura, vinceremo insieme- disse con convinzione.
Jack e Kate, con i loro vestiti logori, sembravano forse i più a disagio in quella situazione.
Molto vicini tra loro osservavano gli altri tributi come se fossero illusioni.
-Secondo te Locke ha messo qualcosa nelle nostre borracce?- chiese Kate, pensando di essere stata drogata.
-Per 12 giorni?- chiese Jack, che invece era più pessimista al riguardo, e iniziava seriamente a credere che fosse tutto vero, benché non avesse senso.
-Come faranno gli altri sopravvissuti senza di te- osservò Kate, spaventata.
-Troveremo un modo di tornare, Kate- la rassicurò il medico, mettendole una mano sulla spalla.
-Allora, sei tu Kira? Guarda che puoi dirmelo- dal treno dopo il loro uscirono due ragazzi, uno tallonato dall’altro che sembrava parecchio insistente.
-Per l’ultima volta, non sono Kira, e non mi sembra il momento di rompermi le scatole su questa storia. Sei stato 12 giorni a chiedermelo, ed io non ti ho ucciso e non hai prove che io sia un assassino perciò ora concentriamoci sul fatto che siamo in un luogo indefinito portati da una pazza che si professe nostra scrittrice e che ci considera come una vecchia coppia sposata- l’ultima parte lo irritava profondamente.
-Quando ti accuso di essere Kira non sei irritato come quando la gente ti dice che sembriamo una coppia, eppure dovrebbe darti maggiore fastidio, almeno che tu non sia davvero Kira- suppose L, facendo quasi implodere Light, che si allontanò maggiormente da lui, passando davanti a Sans che si era seduto a terra troppo stanco per stare in piedi, e teneva Frisk sulle sue ginocchia.
-Almeno noi due siamo amici… per la pelle, vero, piccola?- le fece l’occhiolino, e lei si prese la testa tra le mani, cercando di non far vedere allo scheletro che in effetti la battuta l’aveva fatta ridere.
-Mi chiedo quando la scrittrice pelle e ossa si farà vedere, aveva detto all’arrivo e mi pare che ci siamo tutti- commentò lo scheletro, guardandosi intorno.
Proprio in quel momento dall’unico treno dal quale non era uscito ancora nessuno fece la sua comparsa un dodicenne dall’aria così seria che Sans gli avrebbe voluto fare le condoglianze per la sicura morte del suo senso dell’umorismo, seguito da un uomo dall’età indefinibile che si comportava come se fosse il suo maggiordomo, cosa che in effetti era.
-Quella fastidiosa scrittrice ha interrotto il mio prezioso sonno per farmi incontrare questa plebaglia?- chiese incrociando le braccia e arricciando il naso in segno di disgusto.
-Innanzitutto hai dormito incessantemente per 12 giorni, e poi questa plebaglia… beh, buona parte di questa plebaglia… potrebbe ucciderti in mezzo secondo quindi ti conviene iniziare a farti degli amici o almeno provarci, signor Ciel- la voce della scrittrice attirò immediatamente l’attenzione di tutti, mentre lei appariva tanto per cambiare in uno schermo che fino a mezzo secondo prima non c’era ma dettagli.
Tutti i tributi si girarono a guardarla, e le loro reazioni furono molto diversificate.
Alcuni erano incuriositi, come Anna, Mabel, L, MC e Frisk.
Altri erano spaventati, il caso di Elsa, Dipper e Yukki.
Molti erano ostili: Dexter, Joel, Yuno, Ciel, Regina, Light ed Ellie.
Qualcuno sospettoso e pensieroso: Sans, Seven, Annabeth, Jack, Kate, Emma.
Percy era un misto di tutte quelle emozioni, Debra era indefinibile e Sebastian sembrava divertito.
-Salve ragazzi, ragazze, adulti, bambini, scheletri, demoni, semidei, assassini, principesse, regine, studenti, medico, agenti segreti, detective, sopravvissuti eccetera eccetera- li salutò la scrittrice, cercando di includere tutti.
I tributi si guardarono intorno cercando di capire chi fosse cosa.
-Immagino che tutti voi vi chiediate cose ci fate qui, ebbene per la prima volta finalmente lo scoprirò anche io perché non l’ho ancora mai messo per iscritto ho solo fatto progetti a mente-
Tutti la guardarono confusi.
-Comunque siete qui per partecipare a un gioco, vi allenerete per tre giorni dove il terzo sarà anche il giorno della prova finale davanti ad una giuria da me scelta. Poi ci sarà un’intervista ed infine verrete gettati in un’arena dove dovrete combattere gli uni contro gli altri fino alla morte- disse con un grande sorriso.
I tributi erano ammutoliti, sperarono che stesse scherzando. Non poteva dire sul serio.
-Le regole vorrebbero che resti solo una persona tra tutti e ventiquattro…- continuò la scrittrice facendo finta di nulla.
Elsa prese il braccio di Anna, in segno di protezione. Dexter lanciò una breve occhiata a Debra, che era tutto quello che gli era rimasto della sua famiglia. Seven mise una mano davanti a MC come a proteggerla con il proprio corpo e fu più o meno la stessa reazione che ebbe Percy con Annabeth, solo che nascosta in modo che nemmeno la stessa Annabeth la vedesse, altrimenti lo avrebbe ammazzato.
Sans strinse i denti mentre Frisk spalancava gli occhi.
Jack si morse un labbro, Light sorrise, mentre Sebastian alzava le sopracciglia.
Joel mise una mano sulla spalla di Ellie, che la scansò e lo guardò storto, in un muto segno di protesta al chiaro gesto di protezione.
Dipper e Mabel si strinsero la mano, mentre Yuno lanciò un’occhiata romantica a Yukki, che si sentì esattamente nel proprio mondo, e sospirò rassegnato.
-…MA… dato che far uccidere fratelli o amanti o possibili futuri amanti che sembrano canon anche se non lo sono a vicenda mi sembra troppo pesante da scrivere, ho cambiato le regole ed entrambi i membri del distretto possono vincere, se sono gli ultimi a sopravvivere.
Certo, poi non è detto che ne rimangano due ma si può sempre sperare, e l’unione fa la forza quindi vi consiglio di non cercare di uccidere il membro del vostro stesso distretto- lanciò uno sguardo eloquente a Light, il cui sorriso era già sparito, che rimase il più possibile impassibile.
-Le armi che avete nel vostro mondo vi verranno consegnate prima che entriate nell’arena, perché alcuni di voi hanno poteri magici che sono la vostra arma e che ho bloccato solo temporaneamente ma che verranno a voi restituiti domani nell’arena dell’allenamento. Oggi vi sistemerete nelle camere, e ci sarà la sfilata di presentazione, dove ognuno di voi sfilerà su dei carri con abiti tipici e caratteristici del vostro fandom. Dato che molti di voi non sono conosciuti questo darà modo ai lettori, che sono anche i vostri sponsor, di vedere come siete fatti fisicamente e di iniziare a conoscervi- spiegò, i tributi sembravano seccati, tranne alcuni come Anna e Mabel che invece sembravano entusiaste.
-Questo vi permetterà anche di conoscervi tra voi. Ognuno ha un Nickname, vi sconsiglio vivamente di dire il vostro nome completo, i nomi sono potenti e rivelare il vostro alla persona sbagliata potrebbe uccidervi- Percy e Annabeth annuirono leggermente, Light sbuffò, sembrava che la scrittrice ce l’avesse con lui.
-Nell’arena, e fate attenzione perché è molto importante… non per voi ma per i lettori, tutti voi potrete avere un bonus dagli sponsor.
Tranne il cibo, l’acqua o delle armi, che i lettori appassionati vi potranno dare ogni giorno tramite le recensioni, ogni sette giorni uno di voi riceverà il bonus “Effetto speciale” che vi da o un attacco speciale letale che può uccidere istantaneamente un altro tributo se usato bene o un’abilità speciale e molto potente per 24 ore. Gli Effetti speciali sono segreti, li scoprirete solo se doveste sbloccarli. I lettori possono votare per tutta la settimana e dare anche una seconda preferenza che verrà usata nel caso ci siano dei parimeriti. Se un personaggio dovesse morire nonostante sia stato votato per l’effetto speciale esso passerà al compagno di squadra. Se entrambi sono morti passerà al secondo classificato. Fatevi amare, tributi cari, mi raccomando-
A quest’ultima affermazione molti sobbalzarono.
Persone come Dexter, Ciel, Regina o Joel non erano molto abituate a farsi amare, quanto a farsi temere.
-Un’altro vantaggio, che però verrà attivato ogni cinque giorni, è l’”Aiuto da casa”. Se vi votano per averlo potrete parlare o richiedere un aiuto da un personaggio della vostra serie scelto da me, che potrà anche fisicamente entrare per qualche ora. Possono essere personaggi vivi o personaggi morti, e non possono essere uccisi dagli altri tributi così come non possono ucciderne- questo effetto sembrava ancora più allettante per i personaggi, soprattutto per Jack, Kate, Dexter, Dipper, Mabel, Sans e Regina.
Ciel alzò gli occhi al cielo. A lui dell’aiuto da casa non gli importava nulla. L’unica persona che avrebbe voluto al suo fianco era Sebastian.
-Gay ingenui- commentò la scrittrice, e tutti la guardarono confusi, senza capire il nesso.
-L’ho detto ad alta voce? Volevo scriverlo, scusate. Dove eravamo? Ah, si, le domande dell’intervista le porranno gli strateghi/lettori, possono fare domande a tutti, sarebbe bello soprattutto a chi non conoscono, e credo sia tutto, andate a prepararvi- fece per spegnere lo schermo, ma una Mabel incerta alzò la mano per fare una domanda, cercando di rimanere con il sorriso.
-Si, Mabel?- chiese la scrittrice.
-Non credo di aver capito bene… ci dobbiamo uccidere a vicenda, ma per finta, giusto? Quando saremo morti torneremo a casa e fine della storia, no?- chiese, come se fosse ovvio.
-No, morirete davvero, per sempre, non tornerete mai a casa- rispose lei con tranquillità, facendole togliere per la prima volta il sorriso.
-E il vincitore che ci guadagna?- chiese invece Light, senza neanche alzare la mano.
-Oh, questo è molto più interessante. Il vincitore, o i vincitori, potranno decidere di cambiare un evento fondamentale della trama della propria storia per sempre. Cancellare una morte avvenuta, un trauma vissuto, un’apocalisse. Persino trasformare un altro personaggio e renderlo magari un alleato invece che un nemico. A vostra discrezione- tutti sembravano molto interessati dall’improvvisa piega degli eventi.
-Se è tutto io me ne andrei, il capitolo è già di sette pagine e manca ancora tutta la descrizione fisica e i vari pensieri dei vari tributi sugli altri vari tributi- scomparve dallo schermo, e iniziò a crearsi un putiferio.
-Ok, io propongo di aspettare di ricevere i poteri e uccidere tutti con palle di fuoco- iniziò Regina, e venne prontamente richiamata da Emma.
-Non possiamo uccidere persone innocenti- obiettò, osservando Dipper e Mabel che si stavano già allontanando velocemente per paura di venire uccisi prima ancora che i giochi iniziassero.
-Mi pare di essere autorizzata visto che o noi o loro- ribatté Regina.
-Ah, nel caso qualcuno di voi, per esempio Regina, stesse pensando di uccidere i tributi subito, sappiate che è contro le regole uccidervi prima di entrare nell’arena. Se ci provate verrete uccisi subito voi. Ah!- la scrittrice comparve per un attimo e poi scomparve di nuovo.
Regina sbuffò.
-Hai ottenuto solo di farci odiare- la riprese Emma.
-Almeno io provo a proporre qualcosa, tu che hai in mente, Salvatrice?- chiese irritata lei.
-Aspettiamo, valutiamo la situazione, e poi vedremo nell’Arena- disse con semplicità.
Mano a mano i tributi vennero presi da qualcosa che alla scrittrice non andava di inventare e vestiti con gli abiti da loro più utilizzati nella loro serie.
Poi si misero su dei carri, che iniziarono a sfrecciare mano a mano davanti ai lettori e agli altri tributi.
Le prime furono Elsa e Anna.
Elsa ovviamente con il proprio abito di ghiaccio da lei creato e i capelli biondi platino legati in una treccia, gli occhi azzurri erano spaventati e preoccupati.
La scrittrice la osservava e si disse che mancava qualcosa.
-Uff, è noioso descrivere e basta, mi serve… un presentatore dei giochi!! Perfetto!! Ma non dei fandom che ho già messo perché poi sarebbe di parte-
Dal nulla comparve Steven Universe, dall’omonimo cartone animato.
-Sono di nuovo in un sogno strano?- chiese rivolto al nulla.
-Ciao Steven, caro, ho bisogno di un favore, potresti presentare questa sfilata di carri descrivendo con attenzione i tributi che ci sono sopra?- chiese la scrittrice al ragazzo, i cui occhi divennero stelle.
-Che bello! Una sfilata!! Certamente, è un bel sogno. Posso avere un aiutante?- chiese speranzoso.
La scrittrice ci pensò un po’, poi acconsentì, e dal nulla comparve Rapunzel, del film omonimo.
-Per tutte le luci fluttuanti, cosa ci faccio qui?!- chiese spaventata, guardandosi intorno.
-Ciao, io sono Steven, vuoi aiutarmi a commentare una sfilata di carri con delle persone dentro?- chiese il ragazzino con un sorriso tutto denti.
Rapunzel sembrava un po’ persa, ma poi annuì allegramente.
-Si, sembra divertente! Però devo tornare a casa prima che mia madre se ne accorga- disse poi in direzione della scrittrice, che fece segno dell’ok con il dito.
I due presentatori si misero al proprio posto, se non li conoscete non c’è bisogno che lo facciate perché non parteciperanno, e iniziarono a commentare.
-Nel primo carro potete osservare Elsa- Steven lesse il nome sugli appunti forniti dal nulla dalla scrittrice, ed esso insieme ad un primo piano della regina, comparve anche su un mega schermo in modo che tutti lo vedessero.
-Questa splendida ragazza… sbaglio o un po’ mi assomiglia?- chiese Rapunzel, ma si riprese subito -Ehm volevo dire, è vestita con un lungo abito fatto di ghiaccio. Che figata! Ha dei capelli biondo platino con tanti piccoli fiocchi di neve e sembra un po’ in ansia, poverina-
Steven si sporse e le urlò:
-Non devi essere in ansia, sei fantastica!!- ma invece che esserne lusingata, Elsa sembrava ancora più spaventata.
Mabel era decisamente d’accordo con Steven, ma decise di non dire niente.
Dipper si relazionava molto alla ventunenne, ma la reazione più interessante fu da parte di Regina ed Emma.
-Elsa? …assomiglia un sacco a… non può essere… vero?- Emma guardò Regina, che era confusa quanto lei.
-E’ molto simile, ma credevo che fossimo tutti sconosciuti, non può essere la nostra Elsa-
-Dovremmo chiederle se ha poteri di ghiaccio?- chiese Emma.
-Teniamo un profilo basso per ora- suggerì Regina.
-Vicino alla bellissima Elsa, troviamo la… anche lei mi somiglia o sbaglio?- Rapunzel si interruppe nuovamente osservando attentamente Anna, così Steven prese le redini.
-…la anche lei super bellissima Anna!!- fece un grande applauso, seguito da Rapunzel.
-Lei indossa un vestito molto caldo, con gonna blu, maglia a maniche lunghe azzurra, un corsetto nero con disegni belli conditi con un mantello fucsia davvero meraviglioso, un cappello, guanti e stivali, in pieno stile invernale, anche se qui fa piuttosto caldo- continuò la ragazza, osservandosi poi i piedi scalzi.
-I suoi capelli sono fulvi e legati in due trecce ben curate, gli occhi azzurri come quelli della sorella sono circondati da lentiggini e come una brava sorella dovrebbe fare rincuora la compagna, con un sorriso incoraggiante, e saluta intorno allegra- concluse Steven, con tono da presentatore provetto.
-Che tenere che sono- commentò Rapunzel, con un grande sorriso.
-Ok, sono senza ombra di dubbio le nostre Anna ed Elsa- commentò Emma, c’erano troppe coincidenze.
-Forse no, non scendiamo a conclusioni- obiettò Regina.
Seven la guardava sorridente.
-MC, alleiamoci con lei e formiamo il team capelli rossi!!- propose, indicandola e poi indicandosi.
MC, che i capelli li aveva castani, lo guardò eloquente.
-Andiamo!!- insistette lui, e lei non riuscì a trattenersi dal ridacchiare.
-Procedendo con il prossimo carro…- continuò Steven, mentre Dexter e Debra procedevano sul proprio carro -…vi presento Dexter!! Un bell’applauso. Vestito con una maglia aderente marrone e dei pantaloni marroni anch’essi ma più chiari. Ha dei guanti e i capelli corti e castani sono… corti e castani. Sembra tranquillo e leggermente preoccupato. Non temere, tigre, sei fashion anche tu, anche se sembra stai per uccidere qualcuno- Steven ridacchiò, Dexter gli lanciò un’occhiataccia che nessuno notò.
-Perché ti hanno vestito così? Non ti sei mai vestito così- gli chiese Debra confusa.
-Chiedilo alla scrittrice, è colpa sua- commentò Dexter, alzando le spalle e sorridendo fingendo di essere confuso quanto lei.
Esso era invece il suo abito da assassino.
-Quel tipo non mi convince affatto- commentò Joel, riconosceva un assassino quando lo vedeva.
-E’ sicuramente un assassino, come Light qui presente- gli diede man forte L, da qualche carro di distanza.
-Per l’ennesima volta, io non sono un assassino, non sono Kira!!- si lamentò Light.
-Vedremo, vedremo. Quando ucciderai tutti e vinceremo ti arresterò per essere Kira e la giustizia vincerà-
-Accanto a lui sua sorella Debra, capelli lunghi poco oltre le spalle castani più scuri di quelli di Dexter e lasciati sciolti, vestita con abiti semplici ma fantastici. Una camicia e dei pantaloni. Vai a conquistare il mondo Debra- la incoraggiò Steven.
-Non avevo mai visto abiti del genere in vita mia- commentò solo Rapunzel.
Debra guardò i due presentatori con un sorriso leggermente divertito.
-Mi sembra piuttosto insignificante- commentò Ciel.
-Spara meglio di te, conte- lo illuminò L, che era nel carro davanti a lui.
Ciel storse il naso.
-E’ una poliziotta. Sono l’unico deduttore decente qui dentro? Non poteva metterci anche Sherlock- L scosse la testa.
-Sarebbe stato incredibilmente seccante- commentò Light tra sé.
La scrittrice si diede una manata sulla fronte. Sarebbe stata un’ottima idea.
-Sarà per la prossima edizione!- le urlò L.
Light si chiese perché era capitata proprio a lui la sfortuna di finire con un compagno che era più che altro un rivale.
-Sul terzo carro arriva una coppia. Quanto siete carini insieme- commentò Steven, con gli occhi a cuoricino.
-Non stiamo insieme- ci tenne a dire Seven, arrossendo.
MC alzò gli occhi al cielo, divertita dal suo imbarazzo.
-Abbiamo da un lato il grande 7 0 7… o in alternativa Seven, o in alternativa Luciel…?- Steven sembrava confuso.
-Seven va benissimo!- disse Seven, sperando con tutto il cuore che non venisse rivelato il suo vero nome.
-Ohhhh, ma così diventa come il mio nome ma senza la T- esclamò Steven, eccitato.
-Il ragazzo è vestito con un… un… mi dispiace non so come definirlo- Rapunzel osservò un attimo gli appunti, poi continuò, leggermente incerta -Una felpa nera con cerchi arancioni, sopra una maglietta arancione scuro/rossa con un crocifisso, jeans e occhiali a strisce. I capelli sono spettinati e rossi, oh, come quella di prima, Anna- trovando un appiglio, la sua voce divenne più sicura.
Anna sembrava emozionata, gli fece un grande segno indicandosi i capelli e sembrò dire: “Team capelli rossi?”.
Seven ridacchiò, alzando i pollici, mentre MC scuoteva la testa, ridacchiando tra sé.
Ellie, dal suo carro, si rigirò una ciocca di capelli tra le dita.
-Credi che i miei capelli siano abbastanza rossicci per far parte di quel team?- chiesa a Joel, scherzosamente.
Lui la guardò allertato.
-Non ci alleeremo con loro solo perché hanno i capelli leggermente simili ai tuoi- obiettò, fermamente.
-Se fosse per te non ci alleeremmo con nessuno- commentò Ellie, sbuffando.
-Ce la facciamo benissimo da soli!- ribatté Joel.
-Al fianco di Seven, una meravigliosa ragazza con un maglione rosa che lascia scoperte le spalle e una corta gonna marrone con lunghe calze nere lo accompagna. I suoi capelli sono marroni e lunghissimi. Una frangetta le copre quasi interamente il volto. Il suo nome è MC, e lei e Seven formano senza dubbio un’ottima coppia- continuò Steven, guardando MC con gli occhi a cuoricino.
-Ti ripeto che non stiamo insieme- obiettò Seven.
-Già, non ancora- MC gli fece un occhiolino, e lui divenne più rosso dei suoi capelli.
-Una seduttrice potrebbe essere pericolosa- commentò Ciel, tra sé e sé.
-Padroncino, non si deve preoccupare delle coppie, i suoi membri sono il punto debole l’uno dell’altro e in questo modo si eliminano velocemente entrambi- commentò tranquillamente Sebastian, guadagnandosi l’occhiataccia dei presenti nei carri davanti e dietro di loro.
-Il tuo sadismo è sempre al suo posto vedo- commentò Ciel, in tono neutro.
Nel quarto carro, proprio mentre venivano presentati, Percy commentò sottovoce ma amplificato in modo che alla fine tutti lo sentirono:
-Siamo noi la coppia più bella però!-
-Awww, un’altra fantastica coppia- commentò Rapunzel, emozionata.
Percy divenne tutto rosso, e Annabeth ridacchiò.
-Presentiamo Percy, un giovane ragazzo dai capelli neri e gli occhi verdi vestito con una maglia arancione con su scritto Campo Mezzosangue, dei jeans e una collanina con un numero imprecisato di perle… forse cinque? Non vedo bene- presentò Steven, cercando di osservare ma decidendo poi di lasciar perdere.
-Sembrano quasi Boone e Shannon- commentò Jack a due carri di distanza.
-Boone aveva i capelli più chiari- Kate alzò le spalle.
-Sono tutti così…- Jack non trovava le parole. Si sentiva completamente fuori posto lì dentro e fin troppo normale.
-Già- Kate sembrò capire esattamente cosa provasse.
-Un po’ ti somiglia- commentò Yuno rivolta a Yukki dall’ultimo carro -Dovrò eliminarlo subito!- aggiunse poi, con un grande sorriso decisamente inquietante.
-Al suo fianco troviamo Annabeth, un’abbronzata biondina dai capelli ricci e legati in una coda. Gli occhi sembrano nuvole temporalesche, e non vi conviene farla arrabbiare. I vestiti sono molto simili a quelli del fidanzato. Si tengono per mano, non sono troppo teneri?- commentò Rapunzel presentando Annabeth, che sorrise rivolta verso il pubblico con uno sguardo enigmatico.
Era il primo tributo che spaventava Dexter, perché non era decisamente un’assassina, ma era senza ombra di dubbio esperta nell’arte dell’uccidere, ed era incredibilmente scaltra.
Strinse la mascella, e rimase zitto.
Non voleva esporsi troppo fin da subito, soprattutto con Debra vicino.
Regina invece non ebbe paura a dire la sua.
-Quella sembra una tipa tosta. Peccato che ti somigli- si rivolse a Emma, che assunse un’espressione offesa.
-Ehi, che intendi dire?-
-Dal quinto carro, diamo il benvenuto a… OH PER TUTTE LE LUCI FLUTTUANTI QUELLO E’ UNO SCHELETRO?!- diede di matto Rapunzel, per niente abituata.
-Che figo, uno scheletro!- esclamò Steven che invece era strabiliato.
-Il suo nome è Sans, ed è vestito con una felpa blu, dei pantaloni da ginnastica neri e delle pantofole… ed è uno scheletro, sarà semplice da ricordare penso- finì di presentarlo poi, salutandolo e venendo ricambiato.
Light commentò, confuso.
-Ma in questo caso non è già morto?- chiese rivolto a nessuno in particolare.
-Evidentemente no, puoi ancora ucciderlo. Hai già in mente come fare, Kira?- chiese L, in modo irritante.
Light non si diede neanche la pena di rispondergli.
-Ed io che pensavo che tu fossi strano- commentò invece Ciel, rivolto a Sebastian, che fece solo uno dei suoi divertiti sorrisi e non rispose.
-Al suo fianco una bambina dolcissima dai capelli castani a caschetto, un maglione indaco con due strisce rosa e pantaloncini dello stesso colore… ecco a voi Frisk!- Rapunzel, ripresasi dallo spavento, presentò anche l’altra concorrente.
-Io e Frisk diventeremo grandi amiche!- commentò Mabel con sicurezza.
-Non è che solo perché qualcuno indossa un maglione dovete formare il team maglioni riuniti- sospirò Dipper.
-Ottima idea!!- Mabel cercò di richiamare l’attenzione di MC e Frisk -Hey, amiche mie!! volete formare il Team maglioni riuniti?!- chiese sonoramente, attirando l’attenzione di tutti.
Dipper voleva sotterrarsi, ma sorprendentemente sia MC che Frisk reagirono bene alla proposta.
Frisk fece un cenno di ok sorridendo, mentre MC ridacchiò e annuì cortesemente.
-Dipper, siamo in un team… Dipper?- il fratello si era buttato a terra per non farsi vedere e sussurrava tra sé, in preda al massimo imbarazzo.
-Voglio morire, voglio morire, voglio morire-
-Non dovrai aspettare molto- disse amabilmente Yuno, dal carro dietro al loro.
-Ebbene siamo arrivati a metà, il prossimo signore e signori, è un uomo dai capelli molto corti e vestiti logori composti da una canottiera strappata e sporca e dei pantaloni sportivi e comodi. Il suo nome è Jack!- presentò Steven
-Wow, che nome originale- commentò Regina sarcastica.
-Seguito dalla compagna, e per inciso anche loro sarebbero un’ottima coppia, dai ricci capelli castani, anche lei vestita con abiti malmessi e comodi… Kate!-
-Wow, anche questa che nome originale- commentò nuovamente sarcastica Regina, guadagnandosi una gomitata da Emma.
-Almeno metà delle persone al mondo si chiamano Jack o Kate- disse a sua discolpa la regina.
-Sbaglio o il tipo ti somiglia- Ellie prese in giro Joel.
-Forse, se avesse la barba- e lui finse di non importarsene.
-Lei mi sembra una tipa molto camaleontica- commentò Annabeth, parlando per la prima volta, analitica.
-Nel settimo carro possiamo osservare due uomini… o sarebbe più corretto dire ragazzi… non si riesce molto a capire- Rapunzel introdusse L e Light.
-Troviamo Light, capelli castani e occhi dello stesso colore, vestito elegantemente con camicia e pantaloni ben stirati. Anche la sua postura è davvero ottima, andrebbe d’accordo con Perla- continuò Steven, pensando a una delle sue mamme.
-Quello è pericoloso- dissero insieme Dexter, Joel e Annabeth, come se si fossero messi d’accordo.
Light avrebbe voluto ucciderli tutti all’istante. Come mai senza un motivo apparente credevano tutti che fosse un assassino?!
Ok, certo, lo era davvero, ma non avevano la minima prova che lo fosse.
-Wow, quanto è figo- commentò invece Mabel, facendo fare facepalm al fratello.
Sentendo quel commento Light si girò per vedere chi poteva usare per i suoi piani malvagi, ma rendendosi conto che era una ragazzina di dodici anni ritornò alla sua situazione da Mai Na Gioia.
Era anche un pluriomicida, ma non era un pedofilo.
-Al suo fianco possiamo osservare L, che o è molto basso o è molto curvo- commentò Steven quasi tra sé.
-Curvo, curvo- confermò Light.
-Questa posizione mi fa pensare meglio- ribatté L.
-Indossa dei jeans e una maglia bianca, i capelli sono neri e molto spettinati e gli occhi anch’essi neri sono circondati da grosse occhiaie- continuò Rapunzel, sbirciando gli appunti -Poverino, forse dorme poco- si rattristò poi.
-O forse è solo un recluso sociale che vive come un vampiro- ghignò Light.
-Sbaglio o sento una traccia di ostilità nella tua voce, Light?- osservò L.
-No, ma figurati-
-Sembra un tipo apposto, mi piace- commentò Debra, che era una detective come lui anche se non lo sapeva ancora.
-Sembra un po’ pazzo- sussurrò invece Anna -Mi piace!-
-Nell’ottavo carro vediamo altri due uomini, o meglio, un uomo e un bambino. Innanzitutto Ciel, vestito con abiti troppo eleganti per descriverli di un blu scuro. Gli occhi, o meglio, l’occhio scoperto è dello stesso colore blu, mentre l’altro è coperto da una benda, i capelli sono neri e l’espressione è di porcellana- presentò Rapunzel.
-Anche lui è molto figo, e ha la nostra età!- Mabel sembrava sul punto di svenire, Dipper di vomitare. Ciel sentendo quel commento si trattenne a fatica dall’ordinare a Sebastian di uccidere la ragazzina.
-Vorrei vederlo in mezzo agli infetti. Secondo te si toglierebbe quella puzza sotto il naso?- chiese Ellie a Joel, che si limitò a scuotere la testa.
-Accanto a lui Sebastian, vestito con un completo nero e dei guanti bianchi, decisamente elegante. Molto alto, con capelli neri e occhi castani- descrisse Steven -Sembra decisamente divertito da tutto. Fai bene, Sebastian, goditi la vita!-
-Sai, Frisk, per ora mi sembra l’unico capace di battermi- commentò Sans ridacchiando, quasi tra sé.
-Ma comparirà prima o poi uno normale?- chiese Kate a Jack, quasi irritata.
-La Debra di prima mi sembrava piuttosto normale- alzò le spalle lui.
-Dal nono carro invece due donne dall’aspetto forte e completamente opposto. Emma, con una giacca di pelle rossa e dei pantaloni comodi. I capelli sono biondi e mossi, e le ricadono sciolti sulle spalle- presentò Steven.
-Un po’ ti somiglia- commentò Percy, rivolto ad Annabeth, che gli lanciò un’occhiata indecifrabile -Certo tu sei molto più bella e avvenente tesoro mio- ci tenne a sottolineare poi, e lei sorrise divertita.
-Al suo fianco Regina, che indossa un tailleur nero molto elegante… che diavolo è un tailleur?!- chiese Rapunzel, confusa.
-I suoi capelli sono corti e il trucco molto elegante. Ha un’espressione da regina. Un nome, un programma- continuò Steven per lei.
-Ohhh, un’altra regina come te. Potreste andare d’accordo- commentò Anna allegra.
-Anna, ti prego…- Elsa non sembrava voler andare d’accordo con nessuno.
-Nel prossimo carro possiamo vedere un uomo e una ragazzina. Joel ha i capelli castani corti e una barba molto trasgressiva. E’ vestito con abiti stracciati e comodi e porta uno zaino che per ora mi sembra vuoto- descrisse Rapunzel, ritornando sicura di sé nonostante stesse dicendo cose di cui non capiva esattamente il senso.
-Ti somiglia un sacco- commentò Kate rivolta a Jack.
-Si, se mi facessi crescere la barba. E penso sia più grande di me grazie tante- Jack si considerava offeso, ma Kate ridacchiò e lo spintonò scherzando.
-Piuttosto non credi che sembrino anche loro parecchio provati? Forse sono sopravvissuti come noi- osservò curiosa.
-Chissà a cosa però… chissà cosa hanno dovuto fare per sopravvivere. Potrebbero essere molto pericolosi- Jack forse era il tributo più all’erta.
-La ragazzina, che pare abbia sui quattordici anni, indossa una maglia a maniche lunghe sotto una maglia a maniche corte rosa scuro e dei pantaloni comodi, anche i suoi vestiti sono molto logori ma mantengono la loro fashionità- continuò Steven -I capelli rossicci sono legati in una coda, ha una cicatrice sul sopracciglio destro e uno sguardo combattivo. Abbiamo la stessa età!- come al solito era entusiasta da tutto.
-Quattordici anni? Ha la nostra stessa età quindi- commentò Yukki sorridendo verso Yuno, che sorrise a sua volta in modo molto poco rassicurante.
-Già- disse solo. Era diventata all’improvviso il suo obiettivo principale.
Doveva tenerla lontana dal suo Yukki!!
Nel carro davanti a loro un dodicenne invece osservava Ellie con occhi tendenti ai cuori.
-Dipper, ti sei già preso una cottarella? Il fascino dei rossi di capelli?- lo prese in giro Mabel, facendo voltare Ellie che era nel carro davanti a loro.
-Mabel sta zitta! Non è vero!- negò lui arrossendo, proprio mentre toccava a loro.
-Siamo agli sgoccioli, mancano ancora solo due carri e in quello che sta arrivando abbiamo il piacere di presentare due gemelli!! Dipper ha i capelli castani un po’ ricci, coperti da un cappello con un pino blu disegnato sopra. Indossa una maglia rossa con sopra un giacchetto senza maniche blu, dei pantaloncini grigi e delle scarpe da ginnastica. Sembra imbarazzato, che tenero- lo presentò Rapunzel, Dipper nascose il volto tra le mani, imbarazzato, e Mabel ridacchiò.
-E questo plebeo dovrebbe avere la mia età?- si chiese Ciel, arricciando il naso.
Ellie sollevò un sopracciglio osservandolo. Era proprio a un mondo intero di distanza da lei.
Frisk, invece, lo guardò intenerita, il suo istinto materno si risvegliò, ed era strano dato che era la più piccola di tutti i partecipanti.
-Al suo fianco un’allegrissima membra del team dei maglioni, Mabel, con capelli castani leggermente mossi come quelli del fratello, un meraviglioso maglione fucsia con il disegno di una stella cadente con una specie di arcobaleno al posto della scia, una gonna viola e un frontino dello stesso colore. Porta un apparecchio luccicante e saluta tutti con un gran sorriso. Lei e Anna se la battono per allegria- una frase di Steven che avrebbe inconsciamente dovuto mettere contro le due ragazze non fece altro che farle sorridere a vicenda, mentre facevano il tifo l’una per l’altra.
Anna prese il maglione che Mabel le aveva regalato, e sillabò: “Posso unirmi al team?” ricevendo una risposta affermativa da parte di Mabel.
-Adoro quella ragazza- disse poi a Elsa, che preoccupata la incoraggiò a smettere e le tolse il maglione di mano.
Percy e Annabeth si guardarono preoccupati.
-Sono spacciati- commentò Percy tristemente.
-Non credo che qualcuno qui avrà mai il coraggio e la forza di volontà di fare loro del male- commentò Annabeth, senza sapere se esserne sollevata o no.
Tutti i tributi avevano già preso in simpatia Mabel, e il fatto che fossero giovani e innocenti fece venire alla maggior parte di loro voglia di proteggerli, o comunque di non ucciderli.
-Ed eccoci arrivati all’ultimo carro, altri due ragazzi che non si capisce se sono una coppia o no…- continuò Rapunzel.
-No!- esclamò Yukki, proprio mentre Yuno annuiva con un solenne -Sì!-
Si guardarono, e l’imbarazzo fu bloccato da Steven, che presentò gli ultimi concorrenti.
-Il ragazzo ha anche lui la mia età!! Che cosa bella!! Ha i capelli neri coperti da un cappello e gli occhi azzurri. Veste con dei pantaloni fino al ginocchio, una maglia e una giacca sopra, con una sciarpa coordinata- Yukki fece un breve saluto, poi abbassò la testa verso le sue scarpe.
-Il tributo più insignificante che ho visto finora- commentò Ciel.
-Intendi dopo te stesso?- lo aggredì Regina, che dal carro dietro si era proprio stufata di quel bambino viziato, che la guardò offeso.
-Regina, calmati- la fermò Emma, in tono pacato.
Sebastian guardò Regina affascinato.
-Ci sono parecchi ragazzini qui in mezzo- commentò preoccupato Joel.
-Ma nessuno è abile quanto noi insieme- Ellie sollevò la mano per dargli il cinque, ma lui non ricambiò.
-Che rompiscatole- commentò alzando gli occhi al cielo.
-Accanto a lui la ragazza più particolare di tutti dopo lo scheletro. Ha i capelli rosa legati in quattro codine e gli occhi dello stesso colore. E’ vestita con un abito scolastico giapponese. Sorride amabilmente, sembra molto tenera e dolce- la presentò Steven. Yukki scosse la testa in chiaro segno di dissenso -Mia madre aveva i capelli dello stesso colore- aggiunse poi quasi tra sé, portandosi una mano alla gemma del quarzo rosa che aveva sulla pancia.
-Quella tipa è decisamente preoccupante- commentò Dexter. Nei suoi occhi non vedeva la minima traccia di pietà o emozioni ad eccezione che verso il suo compagno.
-Solo perché ha i capelli strani non significa che sia preoccupante- lo prese in giro Debra, che non aveva notato nulla di strano.
-Mi divertirei un sacco con lei se fosse nella nostra storia- commentò L.
-Un pluriomicida da sgamare non ti sembra già abbastanza?- chiese Light leggermente geloso.
-Non si fa mai abbastanza interessante-
Sans guardava la quattordicenne come se la conoscesse. E chi poteva biasimarlo, conosceva una persona molto simile, che l’aveva ucciso numerose volte nel suo fandom.
-E con lei concludiamo la sfilata dei tributi. Io ora andrò a casa o la mamma si preoccupa. Non sarei mai dovuta uscire di casa- Rapunzel lanciò un’occhiata alla scrittrice, che annuì e la fece sparire.
-Tanto la richiamerò per le interviste- disse tra sé, poi si rivolse a Steven -Grazie mille per l’aiuto. Buona fortuna con tutto e ti va bene di ritornare per le interviste?- chiese speranzosa.
Lui annuì vistosamente.
-Ma certo!! Con grandissimo piacere- esclamò, felicemente.
-Perfetto!- lo fece sparire, poi si rivolse alle persone nei carri -Allora, i tributi vadano nelle loro stanze, e dato che il capitolo è uscito bello lunghetto io concludo qui- i tributi scomparvero uno alla volta nel grande edificio a loro disposizione.
Poi si rivolse ai lettori.
-Salve, amici miei, allora, che ve ne pare? Siamo solo all’inizio, ma devo farvi conoscere bene tutti, e quale modo migliore di fare qualche capitolo preparatorio. Secondo voi che Team potrebbero formarsi? Per chi tifate per ora? Chi trovate insopportabile? Iniziano i sondaggi, e cercherò di essere io per prima del tutto imparziale. Potete iniziare a votare già da ora e proporre qualcosa di completamente folle se volete. Io aspetto i vostri consigli e i vostri commenti per rendere la storia sempre più interessante e avvincente.
Al prossimo capitolo- schioccò le dita, e scomparve anche lei.
   
 
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