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Autore: Nico_ya    10/01/2017    4 recensioni
L'amore, per quelli come loro, era solo qualcosa da fare per bisogno o convenienza, fugacemente in posti di fortuna: quando il corpo chiedeva si arrangiava come tutti. I sentimenti erano un'altra cosa, un lusso che solo chi è nato sotto una buona stella può concedersi e assecondare. Poi quell'incontro, nel bel mezzo del disastro...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico Robin, Trafalgar Law
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Erano dei tipi strambi. Collezionava da tempo ogni sorta di informazione su tutti loro, come su ogni essere umano gli capitasse a tiro d’altronde. Non amava farsi cogliere impreparato. Luffy, il capitano. C’era una D nel suo nome e prima o poi avrebbe dovuto rivelargli anche il proprio piccolo segreto a riguardo. Zoro, lo spadaccino su cui mezzo mondo raccontava storie incredibili. Sanji gamba nera, un mezzo pervertito, simpatico però. Chopper, la renna col vizio della medicina, inizialmente si era dimostrato molto diffidente ma ora lo vedeva incuriosito dalla sua presenza, tanto che in alcuni momenti faticava a levarselo di torno - Bepo ne sarebbe stato gelosissimo. Nami, la navigatrice, una peperina scaltra che giocava a fare la gatta sexy, una gran rompiscatole. Usopp il nasone, evidentemente di indole diversa dal padre, almeno stando alle dicerie, fifone e bugiardo ma ottimo cecchino -e pure inventore, diceva lui…mah! Brook lo scheletro, era uno spadaccino anche lui e con tutti quegli anni sulle ossa doveva conoscere veramente tanti segreti -avrebbe cercato di chiacchierarci un po’, ma niente di particolare. Franky il cyborg era davvero un curioso personaggio sempre carico a mille -merito della cola, diceva lui….mah!- aveva a disposizione armi di ogni sorta che costruiva da solo e… 
Uno spettacolo molto più interessante attirò la sua attenzione, meglio che continuare con quei promemoria. No, non l’aveva dimenticata. Nico Robin, ultima della stirpe degli studiosi di Ohara, non c’era mare che non conoscesse la sua storia. E in fondo aveva incredibili somiglianze con la sua. Sulla nave la rispettavano tutti come una sorta di sorella maggiore, in effetti doveva darle atto di grande saggezza, nonché pazienza nel riuscire a tenere a bada quella ciurma. Ma non erano le uniche informazioni interessanti  che era stato in grado di scovare su di lei. 
Voci, insinuazioni, e nessuno meglio di lui sapeva quanto peso dare a ogni singola parola, ogni singolo sopsiro. Per chi non ha niente le informazioni sono tutto. E questo, ne era convinto, era un pensiero che Nico-ya condivideva con lui. C’era qualcosa di profondamente diverso dal loro primo incontro, i capelli, forse il modo di vestire, forse lo sguardo. A quei tempi non era ancora un pirata, almeno non in senso stretto. 

_ _ _
Aveva 19 anni, pianificava con Bepo un futuro da terrore dei mari, ma con i pochi mezzi a loro disposizione si era rassegnato a passare ancora altri mesi sull’isola di Swallow, alla mercè di Mrs. Lille. La conoscevano tutti con quel nome ma nella realtà si chiamava Yvonne Reznikov, 44 anni, proprietaria dello Scotch, il club più esclusivo dell’isola, frequentato dalla gente che contava e da brutti ceffi, coincidenti nella maggior parte dei casi.
Law aveva cominciato a lavorare per lei 5 anni prima, accettando qualsiasi mansione, e in breve tempo la sua completa assenza di scrupoli e la sua discrezione l’avevano reso uno dei più fidati collaboratori. Senza contare che a Mrs. Lille piacevano quelli con qualche anno in meno, non era un mistero per nessuno, e ai suoi occhi affamati di giovinezza non era sfuggito Trafalgar Law. Da adolescente magro e malaticcio, si era trasformato in un bel ragazzo slanciato, capelli corvini e sguardo gelido. Ne aveva fatto il suo amante prediletto.
I termini del loro rapporto erano chiari a entrambi: niente illusioni, nessun sentimento, a lui servivano soldi e protezione, a lei qualcosa che alimentasse un’insaziabile vanità e un senso materno mai soddisfatto. A Law stava bene, non era mai stato il tipo da correre dietro a qualunque gonna. Le donne gli piacevano ma nella scala di priorità venivano dopo molti gradini, alla stregua di distrazioni che un sopravvissuto non era incline a inseguire. E in fondo le ragazze della sua età non avrebbero potuto dargli niente di più: con Yvonne aveva una casa, gli studi di medicina pagati, una mente abbastanza scaltra con cui esercitare la propria capacità minuziosa di calcolo, un letto caldo in cui rifugiarsi ogni volta che ne avesse voglia. E quella sera aveva anche un invito speciale. Lei l’aveva chiamato "obbligo a comparire”, insieme a una discreta somma di denaro e all’ordine di comprarsi qualcosa da mettere che non la facesse sfigurare. Lui non accettava ordini da nessuno, neanche per tutto l’oro del mondo, e infatti aveva deciso che avrebbe indossato i suoi jeans più stracciati, ma sarebbe andato lo stesso, per propria curiosità. Uno dei pirati più famosi di quella generazione, uno dei più temuti anche dal Governo mondiale, si era mosso per raggiungere Swallow. Dopo esserselo lavorato per mesi, Yvonne aveva convinto Crocodile, o quel viscido bastardo, come soleva chiamarlo, a entrare nei suoi loschi affari. Come ci fosse riuscita era per tutti un mezzo mistero: gli aveva fatto promesse impossibili da mantenere e si era messa nei guai? O gli aveva fatto concessioni così grandi da andarci poi a rimettere del proprio? Crocodile giocava solo secondo le sue regole. Di una cosa Law era certo, non c’erano favori sessuali di mezzo, come Yvonne gli aveva detto: «Cosa te ne fai di una donna se tra le lenzuola hai il demonio?». Circolavano voci su una nuova organizzazione criminale che Crocodile stava cercando di mettere in piedi, forse era venuto per reclutare uomini nel mare Settentrionale, di sicuro gli servivano soldi e tesori, e magari un medico di bordo. Ma Law escludeva di poterlo seguire: conosceva i suoi rapporti fin troppo stretti con quel mostro che gli aveva causato traumi e sofferenze, e poi non avrebbe mai accettato ordini, da nessuno. Lo ammirava, in qualche modo, ed era curioso di sentirlo ragionare con le proprie orecchie, era pur sempre una geniale mente malvagia. Ma non era meno curioso all’idea di conoscere la sua compagna, il demonio che riposava nelle sue lenzuola. Si era informato: seppur la storia di Nico Robin avesse molto in comune con la sua, a interessarlo maggiormente era la fama che la precedeva. Si diceva che fosse intelligentissima, furba, che avesse occhi e orecchie ovunque e che lo stesso Crocodille, segretamente, temesse un suo tradimento più della vecchiaia. E quando si parlava di tradimento tra quei due, com’era ovvio, l’amore o l'affetto non trovavano albergo. 
C’era solo un dettaglio che Law non aveva considerato e di cui nessuno l’aveva avvertito: Nico Robin era forse il diavolo, ma il più affascinante che avesse mai visto. Aveva passato il resto della serata da solo, in silenzio, a scrutare i presenti, a studiarne gesti, occhiate, tono di voce… e le gambe lunghissime, i capelli neri e gli occhi scuri e profondi di quella donna. Aveva poco più dei suoi anni, o forse l’età di mari e continenti, mettersi a contare era davvero l’ultima cosa che gli importasse ogni volta che distrattamente incrociava il suo sguardo indagatore. Risalire le cuciture del cappotto nero in cui si stringeva, la pelle degli stivali che le fasciavano le gambe, i suoi fianchi, i seni, le labbra, sarebbero stati la linea di confine di ogni suo desiderio quella notte, in cui non si sarebbe concesso alla lussuria di Mrs. Lille, pena una corruzione inaccettabile per i suoi sogni.
_ _ _
«Non hai freddo qui fuori?», una voce di donna lo distolse da quel ricordo, un tono pacato e gentile. Lei era lì, in piedi davanti a lui, il libro che fino a poco prima era stato il suo insostituibile compagno, chiuso tra le mani. Law si chiese se avesse indovinato i suoi pensieri, se fosse riuscita a vedersi come un'ombra tanti anni prima, coperta dall’ammirazione dei presenti e dalle voglie di un giovane, futuro pirata dai sogni troppo grandi. Non rispose, si limitò a guardarla con occhi sgranati e interrogativi. «Io rientro. Ti aspetto per la cena». Era un invito? O più si sarebbe detto un ordine? In fondo era lui l’ospite, qualcosa gli suggeriva indesiderato ai più. La osservò allontanarsi sul ponte e, un po’ perso in quel dolce ancheggiare, Trafalgar Law ricordò perfettamente il motivo per cui nella vita avesse sempre preferito stare dalla parte dei demoni. Soprattutto quelli con qualche anno in più.
 
Note.
Rieccoci dopo mooolto tempo, ma Law è uno che ama pensare con calma.
Anche perché il ragazzo ha un passato davvero complicato. Mi sono sempre chiesta come abbia fatto a sopravvivere dopo la morte di Corazon, questo è l'inizio della mia versione. Ed è un altro punto in comune con Robin, almeno nella mia versione.
Lei qui ha 22-23 anni, quindi è già alle dipendenze di Croco-boy ma lui dalla sua ha ancora solo la fama, anche se pianificava già un futuro ad Alabasta e la Baroque Works.
Per il resto: è pura invenzione; Law nei panni di amante, seppur gelido, è pura fantasia ma credo non starebbe poi tanto male... 
   
 
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