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Autore: Spensieratezza    10/01/2017    1 recensioni
Sam è un ragazzo molto particolare. Ha sbalzi di umore perenni, per questo gli è stato diagnosticato un disturbo bipolare, ma Sam è davvero bipolare? Qualcos'altro contagia la sua mente, facendola vacillare e distorcendola. Lui lo chiama il mostro e purtroppo Sam non ha nessun fratello che può salvarlo da sè stesso questa volta, ma anche questo sarà vero? Sam scoprirà ben presto che niente è davvero quello che sembra nella sua vita e quando scoprirà la verità, la sua vita verrà sconvolta totalmente
Genere: Angst, Science-fiction, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: AU | Avvertimenti: Incest | Contesto: Nessuna stagione
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La porta si chiuse dietro di loro e quindi Dean si rivolse a Sammy di nuovo.

“Okay, Sammy, ti va di parlare di quello che è successo, ora?”

“Io..sì…ma..io non capisco..allora quello che ho visto non..non era reale?” chiese allora Sam.

“Lascia che risponda io a questo.” Disse Castiel. “No, non era reale. Era frutto solo della tua mente”

“Credevo fosse colpa del fungo..”                                       

“Il fungo che hai mangiato, è stregato. È fatto apposta perché, chi lo mangi, cominci a proiettare allucinazioni derivate dalla sua mente e causate dalla cosa che in quel periodo della sua vita, lo ossessionavano di più.”

“Io non sono ossessionato dai mostri!!” si ribellò Sam.

Dean e Castiel si guardarono.


“Sam, sappiamo entrambi che il ritorno alla normalità non è stato dei più rosei e che..”

“Dean, per…per favore..non..”

“Ascolta, Sammy..” riprese Castiel, ansioso di finire il discorso. “Quella sottospecie di zingaro che hai incontrato per strada, non era uno zingaro..era un demone. Stava tenendo sotto controllo Dean e te da molto tempo e aveva capito che eri al momento il più debole tra i due. Un attacco diretto sarebbe stato rischioso senza farsi scoprire dagli abitanti della città e loro ci tengono a restare nascosti..hanno deciso così di confondere la tua mente per farlo sembrare un incidente.”

“Perché? Io non ho fatto niente..e come avete fatto a sapere del fungo?” chiese Sam.

“Perché? Perché abbiamo combinato dei casini grandi come l’impero, Sammy, e un mucchio di mostri vogliono la nostra testa..riguardo a come abbiamo saputo del fungo..scusa tanto se sono un fratellone e un fidanzato estremamente protettivo che pensa di venire a cercare il suo fidanzato che verso sera tardi non è ancora tornato a casa.” Disse Dean con dolcezza e con tono premuroso.

“Scusa..mi dispiace..” mormorò Sam con lo sguardo basso.

“Grazie al gps che grazie a dio non spegni mai, sapevo dove ti stavi dirigendo..ti ho seguito..poi ad un certo punto non l’ho sentito più suonare..mi sono preoccupato..ma ho incontrato una coppietta che mi ha chiesto se stavo cercando un ragazzo dai capelli castani e l’aria smarrita che stava parlando con uno zingaro che gli ha dato uno strano fungo..”

“Cosa?”

“Erano preoccupati per te. Mi hanno detto che avevi tutta l’aria di uno che voleva farla finita..o di un drogato..avevano pensato che lo zingaro aveva brutte intenzioni ma non hanno osato avvicinarsi..mi hanno detto che ti stavi dirigendo verso il bosco..entro e sento dei deliri misti a piagnucolii..arrivo da te e faccio appena in tempo ad acchiapparti prima che cadi nel fossato..e tu quasi mi crolli addosso. Anzi, senza quasi.”

“Dean..mi dispiace..”

“Mi sono venute almeno sette sincopi tutte insieme. Fai bene a dispiacerti.” Disse Dean.

Sam sospirò. “Immagino che ora mi tocchi la ramanzina, vero?”

Ma Dean teneramente lo abbracciò.


“Vieni qui, stupido. Altro che ramanzina, ho creduto di stare per perderti. Non farmi mai più provare uno spavento simile.”

Sam lo abbracciò anche lui, stringendolo forte.

“Che fine ha fatto lo zingaro?” chiese.

“Castiel ha mandato Crowley ad occuparsene. Non sarà più un diavolo ma ha ancora i suoi poteri e…”

“Cosa? No, Cas, se userà i suoi poteri per torturarlo, non sarà servito a niente depurarlo..” disse inaspettatamente Sam.

“Sam, ascolta..” cominciò Dean.

“No, Dean, non posso permetterlo, troppe persone hanno perso la felicità a causa mia, non posso lasciare che anche Cas e Crowley..”

Castiel commosso da quell’improvviso gesto di affetto, lo abbracciò.
 
“Grazie. Nessuno si era mai preoccupato della mia felicità fino ora, tranne Crowley.” Disse Cas.

Sam rimase senza parole.


“Comunque non hai di che preoccuparti.” Disse Castiel asciugandosi gli occhi. “Ho già parlato con i miei capi..e con gli angeli. È tutto a posto. E poi dobbiamo scoprire chi aveva intenzione di giocarvi questo brutto tiro. Proteggervi.”

“Cosa? Proteggerci?” disse ancora Sam.

“Sam, ascolta, l’ho detto anche a Dean. Se volete ancora ripensarci, potete farlo. Pensateci. Pensaci.Possiamo proteggervi meglio di quanto possiate immaginare. Aiutarvi a crearvi una nuova identità, nascondervi. È vero, la vita da cacciatori è dura, pericolosa, ma con il mio aiuto, l’aiuto degli angeli, non sarete mai da soli.”

“Cas..io..”

“Quello che è successo è un segno che questa non è la vita che volete. Sì, vi amate, ma amate anche il pericolo, il rischio, l’adrenalina. Sono sicuro che una volta che avete visto quello che potete fare per mantenere la pace, non potete più chiudere gli occhi davanti alla sofferenza delle persone. Ogni volta che guarderete un telegiornale, una brutta notizia in tivù, vi chiederete sempre se quell’uomo che ha fatto una cosa così crudele, era davvero un uomo o era posseduto. Se potevate fare qualcosa. Ogni volta che andrete a dormire stanchi proverete un vuoto incolmabile pensando a quanto bello era quando la stanchezza era derivata dall’aver fatto del bene, piuttosto che per aver trascorso la giornata a casa a fare niente o seduto in un ufficio..”

“Hai rispecchiato esattamente come mi sento, Castiel.." disse Sam commosso, "ma non posso costringere anche Dean a questa vita..io..”

“Sammy, ascoltami. Io mi sento esattamente come te.” Disse Dean con dolcezza stringendogli le mani.

“Che cosa? Ma perché non mi hai detto niente?”

“Ti vedevo così confuso e triste..non volevo gettarti anche questo peso addosso..preoccuparti anche per me..dovevo capire se la tua era tristezza perché rimpiangevi qualcosa di questo o semplicemente facevi fatica ad adattarti a questa nuova routine..una volta capito questo, ti avrei parlato, ma prima dovevo capire se il problema ero solo..io..”

“Che cosa? Come avresti potuto essere tu?”

“Sammy..siamo fratelli innamorati..ho sempre saputo che non sarebbe stato semplice esserlo..doversi nascondere sempre agli occhi di tutti..dovevo sapere che questo non ti..”

“Dean. Non ha mai avuto niente a che fare con te. È vero, forse era un po’ più difficile nascondersi, fermandosi, rimanendo sempre nello stesso posto..ma non ho mai avuto alcun dubbio su di te né sul voler convivere con te, io ti amo troppo.”

Dean sorrise e lo riattirò a sé in un bacio tenero.

“Va bene, piccioncini, io adesso però ho bisogno di un sì o di un no.” disse Castiel.

“Ehi, non possederai mio fratello, angelo pervertito.” Disse Dean stringendo Sam possessivo.

“Disse l’uomo innamorato di suo fratello gemello.” Disse Castiel alzando le sopracciglia.

“Replicò l’angelo innamorato del re degli inferi.” Disse Dean facendo la linguaccia poi scoppiarono tutti e tre a ridere di cuore.
   
 
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