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Autore: Anonymous_666_    13/01/2017    1 recensioni
Un ragazzo annoiato dalla vita quotidiana avrà finalmente l'opportunità insieme ai suoi amici di entrare in un nuovo mondo misterioso che potrebbe ucciderli da un momento all'altro. Quale mondo avresti scelto con una sola possibilità di cambiarlo? E cosa succederà ai quattro ragazzi? ...
Dal primo capitolo:
[...]Posò lo sguardo sul enorme libro a terra. La copertina in cuoio era molto spessa e rilegata a mano sul libro. Il titolo sembrava essere "DMD" ed era stampato in rosso sulla facciata.
- Certo, un ragazzo qualunque avrebbe detto "Pff, è sicuramente uno scherzo" o qualcosa del genere, maaa... - si accovacciò per guardarlo meglio senza toccarlo - Dopo le mie solite lamentele di prima sarebbe da ipocriti fare finta di niente. Inoltre vorrei aiutare quel bambino. Quindi... - [...]I ragazzi erano tutti increduli. Non c'era niente. Taisuke continuò a sfogliare le pagine ma erano tutte giallastre senza inchiostro sopra.
- Tutto qui? -
- Aspetta, guardate! - sulle pagine iniziarono a scriversi come per magia delle frasi: "Benvenuti. Gheanna vi invita nel suo mondo. Accettare? "
- Beh, che rispondiamo? -
- Non credo che abbiamo molta scelta... Leggi! -
Sulla pagina apparirono anche le due risposte alla domanda, ma erano solo un "si" e ancora "si". [...]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note dell'autore: Salve a tutti lettori e buon anno :D Spero abbiate passato buone vacanze e che la fine di queste non sia stato traumatico XD Primo capitolo dell'anno e partiamo subito col botto con il capitolo più lungo fin'ora. Non sono riuscito ad accorciarlo/tagliarlo ma spero che comunque non risulti un mattone da mandare giù più pesante dei pasti delle feste natalizie. Al solito, se volete lasciarmi un commento sulla lunghezza di questo capitolo con una recensione mi aiutereste tanto :* magari scopro che vi piace più cosi. Ora vi lascio al capitolo. Buona lettura e ancora buon anno a tutti.







CAPITOLO 36
Pace e verità


Data attuale: 1° cave di Gheaxin





- Svegliati! -

- Eh? - il bambino col fedora nero ed il jilet jeans venne scossò da un uomo grasso e rude.

- Forza! Quanto vuoi poltrire? -

Il bambino era confuso, come se non si ricordasse perché fosse lì. Si sgranò gli occhi, ancora stanco, e si levò i fili di paglia che gli si erano attaccati durante la notte. Accanto a lui c'era un grosso elefante, accasciato anche lui sul fieno, ed una capretta invece sveglia che si avvicinò a lui per cercare di mangiarli il cappello.

- Ehi, sciò. Questo é mio. -

- Vedo che non ci senti allora. - l'uomo di prima lo prese per il colletto e lo lanciò fuori dal vagone. Si ritrovò magicamente dentro un tendone del circo pieno di pubblico.

- Le vedi quelle persone vero? Bene. Vedi di svuotare tutti i loro portafogli. E in fretta, hai un'ora prima che lo spettacolo finisca. Sbrigati. -

Lo prese a calci per farlo alzare da terra e il bambino, controvoglia, fu costretto ad obbedire. Senza accorgersene, era già entrato in azione e aveva già rubato una grande quantità di denaro. Era affamato però, e quando vide una busta di pop corn mezza piena caduta a terra si avvicinò per prenderne un po'. Scoprì però che non era in grado di raccoglierlo. La mano gli passava attraverso. Non capendo cosa stesse succedendo, lanciò un grido per la paura e la gente si accorse di lui. Si ritrovò circondato dal pubblico che gli puntava il dito e che lo addittava con parole offensive. Arrivò anche l'uomo di prima che lo prese ancora a calci dandogli del buono a nulla. Il bambino si raggomitolò su se stesso, piangendo e tentando di urlare per la disperazione, nonostante non avesse neanche la voce per farlo. Poi all'improvviso si fece tutto nero, sparirono tutti uno ad uno. Solo un signore gobbuto e anziano rimase a fissarlo con i suoi occhi completamente neri.

- É inutile, sei solo un fallimento. Non sei mai stato buono a nulla. Non servi a nessuno e non riesci neanche a raggiungere i tuoi sogni. Sei destinato ad essere sfruttato da tutti. Morirai senza uno scopo. -

- Cosa? -

Apparve ora invece una vecchietta, che sempre con i suoi occhi neri, squadrava il bambino con disprezzo.

- Non sei riuscito neanche a salvare la tua unica amica. Continui a vivere dopo aver fallito perché un ragazzino ha avuto pena della tua vita pietosa. Non servi a niente. Non farai mai niente nella vita. -

- No... non é vero. -

- Avrai sempre qualcuno che ti metterà i piedi in testa. Lavorerai per tutta la vita per qualcun altro. Non farai mai niente di buono. -

- Smettetela... -

- Sei inutile! Inutile! -

- No, basta! Basta, basta, basta, basta!

....

- Noooo.... - Shawn si alzò di scatto, scivolando giù per la duna si sabbia per il movimento brusco. Si rese conto di aver fatto solo un incubo e pulendosi un po' dalla sabbia si riaccasciò a terra chiudendo gli occhi.

- Questo sono io... Un buono a nulla... -

Nel frattempo, all'accampamento provvisorio dei Farek Rae, erano già tutti svegli e si erano riuniti in una delle tende per discutere dei futuri progetti.

- Silenzio! - Come sempre, servì la voce possente di Adam per richiamare il silenzio. Una volta ottenuta la loro attenzione iniziò a parlare.

- Dopo quello successo ieri, sono lieto di annunciarvi che anche questi quattro ragazzi si uniranno a noi. - Partì un grande applauso generale da parte dei Farek Rae, che si erano già affezionati a loro e quindi entusiasti della notizia - Il loro obbiettivo al momento é di liberare Grey e di trovare un modo per tornare indietro. Per ora, hanno detto di non essere sicuri di voler partecipare alla guerra contro Gheanna ma faranno comunque tutto il possibile per aiutarci in quanto membri, e mi aspetto che ognuno di noi ai impegni allo stesso modo se non il doppio per aiutare loro. -

- Certo! - Rispose in coro il gruppo.

- Perfetto. Ragazzi ora potete sedervi con loro. Ho come l'impressione di aver dimenticato qualcosa, ma abbiamo perso fin troppo tempo, dobbiamo organizzarci in fretta. Riprendendo il discorso di ieri, ci ripeto tutte le informazioni che abbiamo ricevuto da Meteo, la nostra spia ed i ragazzi. In questo xin avverrà lo scambio tra le guardie del corpo di Gheanna ed i cacciatori per ottenere il bambino della profezia. Si terrà in una delle torri di ultracontrollo di P-Efiesou. Per voi che non lo sapete, le torri di ultracontrollo sono delle torri di controllo più grandi dove all'interno vengono rinchiuse tutte quelle persone che sono contro il re. Almeno questo é quello che la gente crede. In realtà sono dei carceri spietati dove torturano i meccanici per fare esperimenti su di loro e dove uccidono i chimici per prenderne le anime. In ogni caso, grazie a Meteo sappiamo il cave esatto in cui questo succederà e grazie alla nostra spia abbiamo ristretto la cerchia di torri in cui é possibile che avverrà lo scambio. Abbiamo poi un informazione che sembra banale ma che i ragazzi hanno fatto bene a comunicarci. Il bambino é stato prima catturato da Kerön ed i Vastatoris di Gheanna. Successivamente, uno dei cacciatori ha interrotto il combattimento tra Kerön ed i ragazzi, rapendo il ragazzo. É molto probabile che sia Zaykross ad organizzare lo scambio e lui odia essere fregato. Se riusciremo a dare quest'informazione a lui potremmo guadagnare molto tempo se non annullare completamente lo scambio. Qui entri in gioco tu Freud. Dovrai far recuperare la memoria a Kerön e fare in modo che comunichi questo fatto a Zaykross. -

- D'accordo. -

Lorenz guardò l'uomo che si alzò per rispondere. Era lo stesso che il giorno precedente aveva lasciato i Farek Rae per primo.

Lui é stato il primo che ha voluto abbandonare tutto per raggiungere il proprio sogno. Anche lui vuole tornare nella nostra dimensione. E ora ha accettato il suo incarico senza protestare. Sono sicuro che sia un tipo molto simpatico e coraggioso. Ha quanto pare ha anche un potere di manipolazione della memoria o qualcosa del genere. Sembra figo. Chissà che poteri hanno gli altri invece. Effettivamente, se pensi che ognuno di loro ha un potere e non sono semplici guerrieri, una trentina di persone come numero di un esercito non sembra più così piccolo.

- Perfetto. Dovrai entrare a contatto con lui oggi stesso durante l'omnia. Per quanto riguarda invece la missione, solo pochi di noi, anzi, di voi potranno partecipare. Ieri abbiamo scoperto una nuova arma del nostro nemico, capace di stordire e rendere innocuo un qualsiasi meccanico. Finché non sapremo di più su quest'arma, sarà troppo rischioso mandare un meccanico in una missione del genere con la facilità con cui potrebbero catturarvi. Per questo motivo, ne io, ne nessun altro meccanico parteciperà a questa missione. -

- Cosa? -

- Non puoi farlo! -

- Non ce ne staremo qui con le mani in mano. -

- Silenzio! - i Farek Rae non presero bene la scelta di Adam ma l'uomo riprese subito il controllo - Come pensate che io mi senta a sapere di non poter essere con i miei compagni mentre loro rischieranno la vita nella missione che deciderà le sorti di questo pianeta? L'idea non piace neanche a me, ma il rischio é troppo grosso. Capitemi. -

Nessuno si azzardò a ribattere. Anche se non gli andava giù il fatto di dover rimanere a guardare, non poterono far altro che accettare la situazione per come era.

- Per questo problema, solo in dodici di noi potranno partire. Numero anche migliorato dal fatto che i ragazzi sono entrati a far parte del nostro gruppo. Quindi chi voglio che partecipino tra voi sono: Vanvan, Mehum, Lucienne, Scenzio, Freud, Alison, Lorenz, Mirko, Taisuke, Ghost, Tizio, Alyce. -

Le persone chiamate si alzarono in piedi ed i ragazzi fecero lo stesso. Poi Lorenz, chiedendosi chi fosse il dodicesimo, lo domandò ad Adam.

- Meteo andrà in missione con voi. É un ibrido, é vero, e potrebbe subire gli stessi effetti da quell'arma. Ma conosciamo tutti il forte legame che ha con Grey e non posso impedirgli di salvarlo. -

Meteo...

Lorenz la cercò nella tenda tra le persone presenti, nonostante sapesse che non era lì con loro.

Dopo devo parlarle.

- E quindi? - Fece Mehum in fondo alla tenda appoggiato ad un palo - Qual é il piano? Andremo tutti insieme in una delle tante torri e se non é quella giusta pazienza? Oppure hai intenzione di dividerci e inviarci in torri a caso? Così se i ragazzi saranno così sfortunati da beccare quella giusta moriranno nel giro di qualche secondo? -

- Le torri in cui é possibile che avvenga lo scambio sono cinque. L'unico modo è creare più gruppi e irrompere in ognuna di queste. Ti ricordo che questa é anche una buona occasione per liberare quanti più meccanici possibili dalle torri di ultra controllo. Anche se fallissimo con lo scambio avremmo avuto comunque una vittoria. -

- E se proprio per evitare questo avessero trasferito tutti i prigionieri nella torre dove avverrà lo scambio? -

- Significa che i quattro che si sono trovati davanti ad una torre vuota correranno per aiutare quelli che hanno trovato quella giusta. -

- Ma nel frattempo quelli che l'hanno trovata per prima saranno morti. -

- E CHE COSA DOVREI FARE IO? - Adam infuriato sbatte il pugno a terra facendo piombare il silenzio - Queste sono le uniche informazioni che abbiamo... Meteo é quasi morta per ottenerle. Non possiamo fare altro che affidarci alle probabilità e scegliere il piano con più possibilità di avere almeno un successo ed é questo. Non abbiamo altri modi per ottenere informazioni. Se hai tanto da discutere allora tira fuori un'altra idea. -

- Stai mandando dei ragazzini a morire inutilmente. Metà dei Farek Rae non può partecipare e non abbiamo abbastanza informazioni. Siamo in inferiorità sia numerica che di forza. Non possiamo vincere. -

- Allora sarebbe meglio arrendersi? Meteo é quasi morta per ottenere queste informazioni e tu ti permetti di dire che non sono abbastanza? -

- Smettetela! Siete davvero seccanti. Io posso risolvere i vostri problemi. - Nella tenda entrò Shawn, che interruppere la discussione tra i due.

Questo é il tiz...

- Si hai capito Adam. Sono il tizio che vi ha salvato la vita. E si, posso leggere nel pensiero. -

- Shawn! - Lorenz urlò di gioia salutandolo agitando le braccia - Finalmente sei tornato. -

- E dai ma ti pare il modo? Non hai capito che cercato di fare un'entrata in scena figa? -

- Quindi tu... - Disse Adam cercando di attirare la sua attenzione - Cosa vorresti da noi. -

- Non mi interessa la vostra setta e la vostra guerra contro il re. Il mio unico scopo é uccidere Zaykross. Voi mi aiutate a raggiungere il mio obbiettivo ed io vi fornisco tutte le informazioni che vi servono.una volta finito non avrò più niente a che fare con voi. Se ho capito, tu sei quello che comanda qui giusto? Accetti? - Shawn allungò la mano verso di lui.

- Ti puoi fidare di lui. - Disse Lorenz intromettendosi - Sembra un teppista ma in realtà é buono e generoso. -

- Ehi, buono a chi, non hai capito niente tu.

- D'accordo! -

- Mh? -

- Accettiamo la tua proposta. -

- Perfetto. - si strinsero la mano, con difficoltà siccome la mano meccanica di Adam era grande quanto il braccio del mago, e con questo aprirono questa piccola alleanza.

- Ora, come penso che tu abbia capito, ho intenzione di approfittare dell'omnia e del fatto che la maggior parte dell'esercito di Gheanna sarà presente per rubare loro queste informazioni. Ho bisogno che qualcuno bravo ad infiltrarsi venga con me. -

- Possiamo venire noi? - Disse Lorenz prendendo a se tutti i suoi amici.

- Scusami Lorenz, ma non sono certo che voi siate degli esperti nel non farvi notare. -

- Uffa. -

- Per questo ti potrà aiutare Lucienne. - Disse Adam facendo cenno alla ragazzina di avvicinarsi, che rispose alzando un sopracciglio.

- ...Eh? Sei pazzo? Io con quello? ... -

- É la più silenziosa e furtiva del gruppo, saprà di certo darti una mano. -

- ...Questo qui ha bisogno di più di una mano per il suo look. Vestito malissimo. E tu, maiale di un Adam, mandarmi così in missione quando volevo dormire, sei il peggiore... - Disse la ragazzina sempre con il sorriso e a bassavoce.

- Che ha detto? - Chiese invece Shawn che non aveva capito niente di quello che aveva farfugliato, come tutti gli altri del resto.

- Tranquillo, non dice mai niente di importante. -

- ...ma magari muori affogato... - gli rispose sorridendogli.

- Andrò anche io con loro. Voglio accertarmi che prendano tutte le informazioni. - Fece Mehum uscendo dalla tenda.

- ...Oh il mio amore. Grazie mille scrittore. Potrò passare del tempo con lui... -

- Bene, andiamo subito, l'omnia dovrebbe essere già iniziata. -

- D'accordo andate. - Anche Shawn uscì dalla tenda e Lucienne lo seguì, ma prima di lasciare il posto si voltò e incrociò lo sguardo con Ghost. Entrambi si guardarono male alzando un sopracciglio.

...Certo che é strano forte quello...

...Certo che é strana forte quella...

- Lucy, forza vieni. -

- ...Certo mio amore... -

- Bene, per ora possiamo lasciarci qui. Tutti quelli non coinvolti con la missione possono tornare ai loro compiti regolari. Per tutti gli altri invece ci rivediamo a casa di Kakou domani. Se questo Shawn riuscirà a fornirci nuove informazioni ci organizzeremo in base ad esse. Potete andare. -

Il gruppo si sciolse ed ognuno si diresse per la sua strada.

- Appena arrivato e già riparte. Riuscirò mai a ringraziarlo? -

- Ma ormai lo avrà capito no? E come se gli avessi già detto grazie. - Disse Taisuke - Invece, molto più importante, quando ci allenerete come hai promesso Adam? -

- Come vedi ora siamo tutti indaffarati, ma vi assicuro che prima della missione vi farò ricevere un allenamento speciale. C'era qualcosa riguardante il vostro allenamento che mi sembra di aver dimenticato. Ma non riesco a ricordare cosa. In ogni caso, domani vi farò sapere. -

- Perfetto! Possiamo dare una mano? - Disse Lorenz avvicinandosi alla tenda piegata per offrirsi di aiutarli.

- No tranquillo, non ne abbiamo bisogno. - L'uomo che stava aiutando Adam si trasformò in un meccanico dal metallo grigio e verde con delle maniglie che sbucavano da varie parti del corpo. Si tirò uno di questi e si aprì un piccolo cassetto dove ci infilò tutta la tenda, che entrò tutta senza problemi nonostante la differenza di grandezza. Poi lo richiuse, come se si fosse messo qualcosa in tasca.

- Figo. -

- Ehi ragazziii! - Lorenz non fece in tempo a girarsi prima che la ragazza che aveva urlato lo travolse atterrando sia lui che i suoi amici. Era Alyce.

- Da quanto tempo. In realtà solo l'altro ieri, ma mi sembra di non parlarvi da una vita. Come state? Mi siete mancati tanto, mi dispiace per tutto quello che é successo. Anche se a dir la verità, conoscendovi, pensavo che avreste fatto un casino molto più grande ahahahah. Ho un'idea! Per passare un po' di tempo insieme e siccome dovevate già andarci perché non visitiamo la biblioteca? É veramente bella non ve ne pentirete. -

- Giusto, dovevamo visitarla quando sarebbe tornato Mirko da noi. Speravo ti piacesse come idea. -

- Mi piacerebbe molto ma temo che dovrò rimandare l'invito. Vanvan voleva che partecipassi all'omnia. -

- Ma mi spiegate che cos'é questa omnia? Ne parlano tutti ma nessuno dice di che si tratta. - Disse Lorenz amareggiato.

- É un grande festival che si tiene ogni Gheaxin, e quindi ogni anno. Consiste in vari tornei di varie categorie in base all'arma utilizzata. Tutti i regni partecipano e ognuno di loro porta con sè i migliori guerrieri che hanno per vincere vari titoli. A seconda di quanti premi vince un regno avrà agevolazioni per l'anno seguente, quindi é nel loro interesse riuscire a vincere il più gran numero di categorie. -

- Ma é fantastico. Ma come farà Mirko a partecipare se non appartiene a nessun regno? -

- Possono iscriversi anche persone senza "patria" diciamo. - gli rispose Mirko - Quindi non c'é nessun problema. -

- E combatterai contro i migliori guerrieri degli altri regni? Sei sicuro di farcela? - Disse Taisuke quasi a gufare.

- Non ne sono sicuro ma ci sono delle regole che fanno sì che se anche permessi uno scontro non rimanga ferito, quindi tentare non mi costa niente. -

- Inoltre se segue alla lettera le indicazioni che gli ho dato non avrà difficoltà nel vincere nella sua categoria. - Era Vanvan, che aveva appena finito di aiutare Adam a sistemare l'accampamento.

- Ragazzi lei é la mia maestra Vanvan. -

- E così sono questi sono i marmocchi che hanno fatto tutto quel casino ieri. - La ragazza spazzolò la testa a Lorenz, diede una pacca sulla spalla a Taisuke, facendolo cadere, e percependo l'ostilità di Ghost si limitò ad accennargli un saluto. - Dovete sapere che alla base non ha fatto altro che parlare di voi. Ormai é come se vi conoscessi. -

- Ahahahahah tranquilla, immagino che anche Mirko avrà molto da raccontarci su di te. - detto questo, Lorenz si voltò verso il suo amico guardandolo con aria maliziosa.

Ditemi che non sta succedendo da vero...

- Alyce, quanto tempo. Che mi dici? Ti é per caso cresciuta quella co... - La ragazza diventata tutta rossa le saltò addosso tappandole la bocca. Alche, Vanvan intuì cosa significasse e fece un sorriso maligno.

- Non glie lo hai detto Alyce? -

- Dirci cosa? -

- NIENTE! Niente. Niente di importante. E niente che Vanvan dirà, giusto? -

- Oh ma certo, puoi contarci amica mia. -

Sono spacciata...

- Ad ogni modo, puoi andare tranquillamente con loro alla biblioteca. Le spade lunghe di solito sono tra le ultime categorie e non serve che tu sia presente per iscriverti quindi andrò io a farlo. -

- Davvero? Grazie mille. Allora possiamo andare. -

- Tieni questo. - Vanvan gli lanciò una pallina che il ragazzo prese al volo - Il tuo turno dovrebbe essere poco prima che faccia buio. In ogni caso tieni quella. Quando dovrai venire vibbrerà. -

- D'accordo. Ora vi saluto. Ho anch'io delle cose da fare. Ma prima, questo é per te Alyce. - le lanciò un piccolo bigliettino ripiegato - Bene, alla prossima ragazzi. Noi ci vediamo dopo Mirko. -

- Certo, a dopo. -

Chissà che cosa le ha dato.

Alyce iniziò ad aprire il biglietto, che si rivelò essere molto più grande di quando sembrasse. Divenne un lunghissimo rotolo e non appena la ragazza iniziò a leggerlo spalancò gli occhi.

Aspè, non dirmi che...

A Mirko, proprio in quel momento tornò in mente una cosa. Una frase per l'esattezza, che Vanvan ripeteva sempre ogni qualvolta il ragazzo rompeva qualcosa, ma a cui non aveva mai dato peso. Non fino a quel momento. Ma ora rimbombava nella sua testa, e diceva "Sappi che lo farò pagare ad Alyce."

Nel frattempo la ragazza continuava a scorrere su quella lista che sembrava interminabile.

Ops...

Cercando di non attirare l'attenzione iniziò ad indietreggiare lentamente ma ormai Alyce aveva finito. Con una faccia sconvolta, voltò il foglio e urlò: - MIRKO! Che cosa significa questo? -

- Beh ecco vedi... -

Lorenz ovviamente non sapeva quanto valesse il denaro lì, ma vide una cifra a dieci zeri, e considerando la reazione di Alyce, capì che non era affatto un valore da poter ignorare.

- Mirko ti conviene scappare... -

Il ragazzo inziò a correre con tutte le sue forze ed Alyce infuriata lo inseguì.

- Giuro che se ti prendo... TORNA QUI! -

Ghost e Taisuke partirono anche loro per cercare in qualche modo di placare l'ira di Alyce. Lorenz invece rimase perché si accorse che una tenda era ancora in piedi. Intuendo chi ci potesse essere, si avvicinò per entrarci.

- Posso? -

- Entra pure. -

Il ragazzo scansò il telo per entrare e trovò Meteo seduta in un angolo ad affilare la sua sciabola.

- Oh... Ciao Lorenz. -

- Meteo. Mi volevo scusare con te per quello che é successo ieri. Non era mia intenzione. - Lorenz si inginocchiò in segno di scuse ma la rossa non rispose subito. Amiccò un sorriso e mise via la sciabola.

- Smettila di scusarti per tutto. Altrimenti quella parola perde valore. -

- Allora... Sono mortificato. Così va meglio? -

Questa volta la ragazza si mise a ridere, e anche di gusto. Non ce l'aveva con lui.

- É colpa mia. Non avevo nessun diritto di impedirti di fare quello che sentivi fosse giusto fare. E me ne accorgo solo ora. Per via di quell'arma é rischioso mandare una come me in questa missione. Se dovessero catturarmi potrebbero usare il mio potere contro i miei compagni. Quindi non sto rischiando solo la mia vita ma sto mettendo in pericolo anche quella delle persone a cui voglio bene. Eppure, non posso non andare a salvare Grey e non permetterei a nessuno di impedirmelo, a costo di andare li da sola. É stato un po' ipocrita, e anche da possessivi, dirti di non entrare nei Farek Rae solo perché non volevo che finiste nei guai. Quindi sono io che mi scuso. Mi potrai mai perdo... - Meteo, che fin'ora stava parlando senza guardarlo negli occhi, si voltò per sentire la risposta, ma Lorenz prima ancora che finisse la domanda l'aveva già abbracciata.

- Facciamo che ci perdoniamo a vicenda. Se dovessimo iniziare questo circolo vizioso di scuse non ne usciremo più. Quindi, riniziamo da capo ok? -

- Ahahahah, d'accordo. -

- In questo caso. - Il ragazzo si alzò in piedi e allungò la mano per aiutare l'amica ad alzarsi - Piacere. Sono Lorenz. Il ragazzo che salverà Grey dalle grinfie di quelli psicopatici. -

Meteo sorrise e gli strinse la mano, lasciandosi tirare su - Piacere mio caro Lorenz. Sono Meteo, la ragazza che riporterà a casa il suo amico prima di te. -

- Ahahahah, non ne sarei così sicura. -

- Ehi Lorenz andiamo? - Disse Alyce appena affacciatasi dentro la tenda mentre reggeva con una mano Mirko pieno di bernoccoli e apparentemente svenuto.

- Si arrivo. Allora ci vediamo dopo Meteo. -

- No aspetta. - La ragazza gli afferrò la manica fermandolo - Anche se prima ho detto che non posso impedirti di fare quello che vuoi... Vorrei che mantenessi comunque la promessa che mi hai fatto. Che per nessun motivo al mondo dovrai scontrarti con un guardia del corpo. Sia per te che per tutti gli altri. Non fate pazie per favore. -

- A costo di rapire i miei amici e fare il codardo, non disonoreo questa promessa, puoi fidarti di me. -

- Grazie. Mi faresti molto felice così. -

- Lorenz allora? - Urlò Alyce da fuori.

- Eccomi. Ora devo proprio andare. Ci vediamo dopo. -

- Si, ciao Lorenz... - La ragazza rimase sola nella tenda, così riprese la sciabola e tornò ad affilarla.

Quel ragazzo é davvero speciale. É stato un colpo del destino incontrarli quel giorno. Esattamente come quello che mi ha permesso di crescere insieme a Grey ed Alyce. Sono stata davvero fortunata ad aver incontrato così tante persone fantastiche.

Mentre ripensava a tutti i bei momenti passati con loro, ebbe come l'impressione di aver dimenticato qualcosa, come molti altri dei Farek Rae. Ma decise di non dargli peso.

- Mah. Se non me lo ricordo si vede che non é importante. -

* * *

Nello stesso istante, nel quartiere che aveva ospitato la riunione dei Farek Rae il giorno prima, le macerie erano ancora in fiamme. Un paesaggio privo di vita, eppure, qualcosa ancora si muoveva. Un masso crollò da un cumulo, rivelando sotto di esso la presenza di un ragazzo dai capelli neri ed il ciuffo rosso che dormiva profondamente. La luce del sole, che fino a poco fa era coperta dal macigno, ora iniziava ad infastidirlo, tanto da svegliarlo.

- *Awhn* Che dormita. - Si stiracchiò e sbadigliò, e nel farlo si accorse che la sua spalla stava prendendo fuoco.

- Che strane fiamme. Sembrano quelle di Tira, che possono bruciare ogni cosa. Beh, ovviamente tutto eccetto me. - soffiò sulla spalla e il fuoco si spense come fosse un fiammifero.

- Ho fame. Mi preparate un involtino? Ehi ma aspetta un secondo. -

Si guardò intorno. Macerie, macerie e ancora macerie. In giro non c'era anima viva.

- AVETE LASCIATO IL GRANDE MASAMUNE DA SOLOOO! -

* * *

Nel frattempo, i ragazzi ed Alyce avevano preso l'hayground per arrivare alla prima stazione di P-Efiesou, la stessa dove presero il mezzo per la prima volta per andare da Kakou.

- Alyce ma... Non dovevamo andare alla biblioteca. - Chiese Lorenz spaesato.

- É così. Si non chiedetemi perché ma hanno costruito una bibblioteca grande quanto un regno e messo solo due entrate. Non ha senso. L'ingegnere che l'ha progettato é un pazzo. Meriterebbe tanti schiaffi. -

- Cosa? -

- Dovete sapere che ogni regno ha un grande patrimonio, chiamato anche "Tesoro nazionale". Questo viene messo a servizio degli altri regni. Quello del secondo regno é appunto la biblioteca, che racchiude tutta la conoscenza di questo pianeta, e anche di altre dimensioni. Non per niente é il regno della cultura e del lavoro. -

- *Umh* Interessante. Mi piacerebbe sapere il tesoro degli altri regni. -

Alyce li fece entrare tutti in un ascensore, che poi scese di qualche piano. Si ritrovarono davanti ad un grande portone in metallo nero.

- Spero che siate pronti. - Alyce lo aprì ed i ragazzi corsero subito all'interno per scoprire questa tanto citata biblioteca. Rimasero a bocca aperta. Si aspettavano una grande sala, e invece era un corridoio. Un lungo corridoio di cui non si riusciva a vedere neanche la fine. Il soffitto, a minimo sei piani di distanza da loro, presentava una volta a botte in vetro che lasciava entrare una luce, non elettrica, ma di sicuro non naturale. Nei muri laterali erano incastonate le librerie che contenevano un innumerevole quantità di libri. Sempre su questi muri, all'incirca ogni due metri, si trovava una balconata che percorreva il muro è si interrupeva in alcuni punti per far spazio alle scale che permetteva di accedere da un balcone all'altro. Al contrario di quanto si aspettavano Taisuke e Lorenz era anche piena di persone che leggevano libri sedendosi sui muretti o che discutevano civilmente tra loro. Anche l'odore di libri antichi fu una bella sorpresa per loro, che riaccese subito la voglia di scoprire misteri.

- Questo mondo non smetterà mai di stupirmi. - Disse Mirko ancora impressionato dalla maestosità di quella struttura.

- Ma provate a guardare laggiù. Io non riesco a vedere la fine. Ma quant'é lungo? - Chiese Taisuke portando la mano sopra gli occhi sperando di riuscire a scrutare qualcosa in più.

- Ahahaha. É inutile che ti sforzi. La libreria é lugna quasi quanto tutto il regno di P-Efiesou. E se per arrivare da una parte all'altra del regno hai bisogno di un'ora di viaggio con l'hayground, ti lascio immaginare quanto ci metteresti ad arrivare alla fine della libreria a piedi. -

- Cosa? Ma dai é impossibile. Non possono esserci così tanti libri. -

- La cosa che mi chiedo io é, se qui non ci sono le piante, come fanno a fabbricare così tanta carta... -

Mentre Alyce e Taisuke discutevano, Lorenz era ancora preso nell'osservare ogni dettaglio di quel posto. E proprio per questo, fu il primo ad accorgersi di una strana creatura verdognola dai numerosi arti che, camminando sul muro dietro di loro, si stava avvicinando. Questo fece un grande balzo, atterrando davanti a loro. Si sistemò e rivolgendosi al gruppo Disse: - Salve, come posso aiutarvi? -

- Ma che cavolo é? Un Vastatoris. -

- Oh non sapete parlare l'echinonz. Colpa mia, ripeterò in questa lingua allora. Salve, come posso aiutarvi? -

- Ma, tu chi sei? -

- Neanche mi conoscete? Quindi siete appena arrivati qui immagino. Bene mi presento. Il mio nome é Oriade. Sono il custode del tesoro nazionale di P-Efiesou, la biblioteca "Fonte di potere". - la creatura allungò la sua mano a sei dita verso di loro e Lorenz, all'inizio confuso, la strinse come se fosse la mano di un qualsiasi essere umano.

- Mh. Bene. Ora ci spieghi "cosa" sei? - Disse Taisuke che al contrario del suo amico era ancora schifato. E aveva i suoi buoni motivi per esserlo. La creatura dalla pelle verdognola aveva ben pochi tratti umani. Il volto era ricoperto da una folta pelliccia bianca, che univa sopracciglia, capelli e quella che sarebbe dovuta essere la barba. Sul torso poi, molto piccolo rispetto a quanto ci si aspetterebbe da un umano, partivano due braccia sottili, con due gomiti ognuna. La mano poi si rammificava in tre palmi, ognuno con due dita. La parte inferiore del busto invece si allargava quasi improvvisamente, donandogli una forma che ricordava quella di una pera. Dal bacino partivano tre gambe, più robuste rispetto agli arti anteriori che, al posto dei piedi, terminavano con un paio di dita tozze ma lunghe. Indossava anche un camice, celeste e giallo, sul quale erano attaccate varie penne.

- Ovviamente non puoi conoscere tutto se sei appena arrivato. Vedi, ci sono vari modi per passare da una dimensione ad un'altra. E la sesta e la terza non sono le uniche che hanno comunicato nella storia di questo mondo. Io sono un discendente di una razza proveniente dalla dimensione 5. Si chiamava Foreigrin. Uso il passato per rifermi a quella che dovrebbe essere anche la mia razza solo perché ormai, nel corso dei vepa... Oh scusate, nel corso degli anni, umani e foreigrin si sono uniti molte volte, e grazie alla scienza qui sviluppatasi, sono nate altre forme di vita ibride, di cui anche io faccio parte. -

- Figo! Sei tipo un anello mancante. - disse Taisuke, a cui era passata la paura facendo spazio all'eccitazione.

- Termine completamente sbagliato per definire una nuova generazione di una razza ma se servirà a farti comprendere il concetto si... Sono un anello mancante. -

- Wow...- fece ancora il ragazzo che aveva già perso il filo del discorso.

- Alyce tu sapevi della loro esistenza? Come mai non ce ne hai parlato prima? -

- Si é vero, li conoscevo, ma solo per voci o letto sui libri. Non ce ne sono tanti come lui ancora vivi e incontrare il custode della biblioteca é una rara fortuna. In genere é sempre impegnato. -

- É vero. É una vera fortuna esserci incontrati. Bisogna vedere però se la fortuna é la vostra... o la mia. - con un dito alzò la pelliccia che gli copriva l'occhio per osservare meglio i ragazzi - Allora ditemi. Di cosa avete bisogno? Volete imparare l'echinonz? Dovete scoprire di più sul comportamento delle anime in questa dimensione? Oppure volete scoprire qual é il regno più accogliente per voi per passare il resta della vostra vita in "tranquillità". Effettivamente, degli appena arrivati come voi possono volere una miriade di cose dalla biblioteca. -

- Si, credo che leggeremo un paio di libri sulle anime. Ah, ma se sei tu il custode della biblioteca. Allora credo di dover mostrare a te questa. - Lorenz iniziò a smucinare nella tasca per cercare l'oggetto in questione è Oriade si avvicinò incuriosito.

- Ecco é questa. La persona che me l'ha consegnata mi ha detto di dirti anche proi... - proprio mentre stava parlando, una persona che si trovava davanti ad un libreria fece cadere una dozzina di libri facendo un grande chiasso e coprendo la voce di Lorenz. Tutti si girarono a vedere cosa fosse successo, tranne Oriade che riconoscendo la chiave la rubò dalle mani del ragazzo con un rapido movimento.

- Ehi ma... - il bibliotecario lo zittì con un dito.

- Emma, metri apposto quel casino per favore. Tu invece Selene, portami i migliori libri della sezione A72, E47 e V25 e posali nel carrello n°7. -

- Si capo. -

Dopo aver dato questo a due ragazze che lavoravano con lui, Oriade si avviò verso una delle balconate a destra facendo segno ai ragazzi di seguirlo. Salì su un vagoncino che viaggiava su dei binari a muro. Una volta saliti tutti tirò una leva e il vagone iniziò a muoversi a grande velocità.

- Ma quindi cosa é successo? - chiese Mirko, leggermente confuso.

- Il vostro amico ha pensato bene di sfoggiare davanti a così tante persone un tesoro così prezioso quanto appunto proibito. -

- Lorenz di che sta parlando? -

- Della chiave che mi ha dato il vecchio. Ma non pensavo che fosse qualcosa di così top-secret. -

- Immaginavo. Vedi, ci sono delle conoscenze qui, nella biblioteca a cui solo Gheanna e il suo esercito reale possono accedere. E anche loro per usufruirne devono portare con sè una chiave come questa. Solo loro possono avere una di queste chiavi, e quindi capite che vederne una in giro non é da tutti i giorni. Se ti avesse ascoltato qualcuno prima sareste finiti nei guai. Un bravo cittadino lo avrebbe fatto sapere a Gheanna e poi solo il Dio sa quella che vi sarebbe successo. Oppure un malvivente avrebbe potuto decidere di rendervi un'imboscata per rubarvela. Insomma, gli scenari possibili non erano dei migliori. Sei fortunato che quel tizio abbia fatto tutto quel rumore. Una parola come quella in un posto come questo attira le orecchie di tutti. - diceva Oriade mentre, tenendo la chiave con una sola mano e alzandosi la pelliccia che gli copriva l'occhio con l'altra, si studiava l'oggetto con attenzione per assicurarsi che fosse vera.

- Wow, é così preziosa? E dire che il vecchio me l'ha lanciata come se fosse un sasso qualunque. Quel tipo é un pazzo. -

- Oltre a me, non devi raccontare a nessuno di come hai avuto questa chiave. -

- Chiaro. -

- E neanche di avere questa chiave. Beh in effetti, non parlare della chiave e basta. Eviterai molti guai. -

- Ma se é così segreto, perché ce lo stai mostrando? Non passeresti dei guai anche tu se si venisse a sapere che hai lasciato che persone non autorizzate entrassero in possesso di queste conoscenze? - chiese Mirko, a cui non tornava il discorso di Oriade.

- In effetti sotto questo punto di vista hai ragione. Ma questo è il mio lavoro. Sono io il custode della biblioteca. Mi riservo alcuni diritti tra cui fare quello che voglio con tutto ciò che é sotto la mia supervisione. -

Mirko pensò che lo stesse prendendo, ma dal tono di Oriade iniziò a pensare che facesse sul serio.

Questo tizio é un pazzo...

- Se aveste preso illegalmente la chiave per rubare qualcosa di certo non me l'avreste mostrata così. Certo, potrebbe anche essere che in realtà questo sia il piano di un soggetto più furbo e potente che vi sta manovrando e sfruttando dall'alto, magari anche a vostra insaputa tramite un qualche potere. In quel caso dovrei uccidervi tutti all'istante, proprio qui... -

Ai ragazzi raggelò il sangue. Anche se aveva l'aria di un vecchio, emanò una strana aura terrificante. E la tranquillità con cui disse una frase del genere rese il tutto più inquietante. Anche Alyce venne presa alla sprovvista, e avvicinò la mano alle impugnature dei suoi pugnali.

- Ma no... Voglio affidarmi alla fortuna e credere che siate in buona fede. E poi sporcherei tutti i libri che sono qui di sangue. No no, pessima idea, pessima idea. -

Ok. É decisamente pazzo. E visionario anche.

- Bene, eccoci arrivati. - Oriade tirò di scatto la leva e il vagone si fermò all'improvviso facendo cadere tutti a terra, tranne il bibliotecario. Questa zona della biblioteca era decisamente più tetra. I vetri del soffitto non facevano più passare la luce, i balconi completamente vuoti, rispetto a quelli di prima pieni di persone, davano un'aria di abbandonato. Inoltre, l'enorme corridoio senza fine, indipendentemente da dove lo si guardasse, dava ai ragazzi una strana sensazione di oppressione mai provata.

- Dove mi sono allenato fino ad ora c'era un corridoio che sembrava non finire mai, ma perché relativamente piccolo e circolare. Questo invece é dritto. E immaginare che si potrebbe camminare per una qualsiasi direzione senza mai vedere una fine mette una certa paura. -

- Hai ragione. Mi sento strano qua dentro. Non sono mai stato claustrofobico, ma é come se mi sentissi senza aria. -

Mentre però i ragazzi parlavano normalmente, Alyce non stava affatto bene li. Tremava, si guardava intorno come se fosse spaventata da qualcosa e respirava affannosamente.

- Alyce, tutto bene? -

- No... Non mi sento affatto bene qui... Non so cosa ho, ma ho bisogno di uscire di qui. Subito. -

- Tranquilla signorina, non è la prima a sentirsi così. Apro la stanza a loro e la riporto all'entrata. -

- Si sbrighi... - Alyce stava letteralmente impazzendo non l'avevano mai vista così.

- Dai allora muoviamoci, così potrà tornare subito dove si sente meglio. - Disse Lorenz preoccupato per la ragazza, che prese Oriade per una delle sue lunghe braccia per tirarlo.

- Si si ok ma non mi tirare così. Che modi sono questi. Sono il bibliotecario io. -

E mentre i ragazzi si allontanarono, Alyce rimase nel vagone raggomitolata in un angolo, tremando.

Che figura... Mi sono fatta vedere in questo stato... Ma non ho il controllo del mio corpo. Non ce la faccio a stare qui dentro. Con questo buio... É tutto così chiuso... Ho paura...

In quel momento arrivò Ghost, che senza essere visto si avvicinò lentamente alla ragazza. Avvicinò la mano al suo viso, e delicatamente con due dita le chiuse gli occhi. Poi le sussurrò all'orecchio:

-...Sei nel tuo letto... Sei nel tuo letto... Sei nel tuo letto... -

Alyce non disse niente, ma subito si tranquillizzò, quasi come se si fosse addormentata, e con il sorriso sulle labbra.

La tettona aveva lo fatto lo stesso con me quando ero davanti al secondo regno e in piazza. Ora siamo pari.

Ghost si voltò per andare a raggiungere gli altri ma uno strano dolore al petto arrivato di punto in bianco lo costrinse ad accasciarsi a terra.

...Che male...

Durò pochissimo, ma lo fece soffrire molto. Si accertò di stare ancora bene e per non far preoccupare gli altri decise di far finta di nulla. Si rimise in piedi, si alzò il cappuccio, infilò le mani in tasca e proseguendo per il corridoio iniziò a canticchiare.

Nel frattempo gli altri ragazzi e Oriade avevano raggiunto un vicolo cieco. Prima di fare altro, il bibliotecario si voltò verso i ragazzi guardandoli attraverso la pelliccia.

- Mi raccomando. Ciò che é custodito all'interno delle stanze apribili con queste chiavi é talmente raro che da considerarsi come sacro. Anche se non sono il proprietario di quei libri, vi devo chiedere di prestare a loro la massima cura affinchè queste conoscenze possano essere conservate per il futuro. -

- Certo! -

Non sto più nella pelle. Chissà quali misteri contiene quella stanza. Magari il segreto per diventare imbattibili, oppure... Come sconfiggere Gheanna.

Oriade alzò il braccio tenendo in mano la chiave. Infilò il gancetto che si trovava dietro al piccolo oggetto in una piccola fessura del soffitto. Tirò con forza aiutandosi con entrambe le braccia e dopo un paio di tentativi riuscì a tirare giù quello che sembrava un muro e che, grazie a dei cardini, ruotò fino ad adagiarsi sul muro del vicolo cieco. Soffiò con forza sullo strano oggetto, facendo volare via la polvere e rivelando una porta antica con strani simboli incisi e una sfera grigia luminosa con un quadrato blu al centro. Infilò la chiave al centro di essa è la porta si aprì automaticamente. Lorenz e Taisuke entrarono si corsa nella stanza buia, e facendo avanti e indietro sull'uscio della porta, increduli di quello che aveva appena fatto il bibliotecario.

- Guarda che figo Lorenz. Prima qui c'era il muro è ora siamo in una stanza. Oriade, e se scavassi qui accanto? -

- Troveresti solo pietra, l'unico modo per entrare in questa stanza é questa porta. E l'unica cosa che può aprirla é questa chiave. -

- Wow, é questo il tuo potere? -

- Ahahahahahah si vede che siete appena arrivati. Non può essere il mio, d'altronde questo é il potere di un meccanico. -

- E allora? Non potresti essere un meccanico tu? -

- Per fortuna no. Ora vi faccio capire cosa intendo. Se solo trovassi l'interruttore. -

Dopo aver setacciato con le sue sei lunghe dita il muro riuscì finalmente a trovare un piccolo bottoncino. Lo tenne premuto per qualche secondo e dopo aver sentito il suono di una scintilla, delle fiamme all'interno del soffitto in vetro si accesero. Ciò che i ragazzi videro però li lasciò di stucco. Un lungo striscione appeso al soffitto riportava un ritratto di Zackam sorridente e con pollice alzato, con una frase accanto che diceva "Ciao ne in mia tana". I muri laterali della stanza erano coperti da due grandi librerie, quasi vuote, e al centro si trovava un pregiato tavolo il legno con un pezzo di carne non finito. C'erano libri a terra sparsi ovunque, una poltrona vecchia probabilmente recuperata ad arafe atak dalla dimensione tre e un cestino pieno di fazzoletti sporchi.
Oriade entrò come se niente fosse mentre i ragazzi, ed in particolare Mirko, erano rimasti ancora a bocca aperta.

- Siamo sicuri che sia questo il posto sacro e segreto di cui ci parlavi? A me sembra solo un piccolo buco dove quel vecchio si nasconde per passare il tempo. E senza mettere apposto vedo. - Mirko si avvicinò subito al tavolo per buttare nel cestino quel pezzo di carne mangiucchiato, ma appena lo alzò notò un biglietto sotto di esso che diceva "Lascia li dove é Mirko. Zackam. Lo riadagiò lentamente da dove lo aveva preso e si guardò in torno.

- Ok signore del tempo, questo é inquietante. -

Intanto Mirko e Taisuke avevano iniziato a smucinare tra i libri in cerca di qualcosa di interessante, ma erano tutti in echinonz e senza immagini. Poi Lorenz finalmente trovò qualcosa di interessante in un libro. Qualcosa che gli fece assumere una faccia perversa, facendolo anche arrossire.

Questo si che é top secret. Hai capito il vecchio.

Senza che se ne accorgesse, anche Ghost dietro di lui stava guardando il libro con la sua solita faccia apatica. Lo osservò per alcuni secondi, poi iniziò a fissare Lorenz aspettando che si accorgesse di lui.

- No non ci credo. Meglio metterlo vi... Oddio Ghost! Che ci fai qua dietro Ahahahah. -

- Cosa stava facendo quell'uomo a quella... - Lorenz gli mise una mano davanti alla bocca e tolse il libro.

- Ehi avete trovato qualcosa di interessante? - Chiese Taisuke incuriosito.

- Non per te, sei troppo piccolo ahahah. -

- Ma cosa? Non é vero! Avanti fammi vedere. - Taisuke gli si scagliò contro ma Lorenz lo tenne lontano con le liane.

- Non essere così curioso. -

- Ma voglio vedere anche io. -

- Cos'é l'oggetto in questione che Taisuke non potrebbe vedere perché troppo piccolo? - Chiese interrompendoli Mirko, con la sua aria inquisitoria e il suo sguardo minaccioso che sporgeva da un libro.

- Niente niente niente. - Lorenz impaurito mise tutto apposto velocemente e Taisuke non riuscendo a riconoscere il libro nella pila creatasi, e per pigrizia, si arrese.

- Uffa, sappi che lo ritroverò. Un giorno... -

Mirko tornò a cercare di leggere il libro che teneva in mano e Taisuke tornò alla sua "ricerca" di qualcosa di interessante, che consisteva nello stare sdraiati a terra e aspettare che lo trovasse qualcun altro. Nel frattempo Ghost, senza che gli altri se ne accorgessero, si stava toccando il petto con le mani, come se dovesse afferrare qualcosa. Lorenz fu il primo ad accorgersene e lo fermò subito, avvicinandosi a lui per parlargli senza che gli altri sentissero.

- Ehi ma che fai. -

- ...L'ho visto in quel libro... -

- Ma si fa solo alle ragazze ahahahah. -

- ...E perché? -

- Beh, per farle piacere. Ma si fa solo se vi volete tanto bene. -

Ghost piegò la testa guardando l'amico con uno sguardo confuso?

- Dimenticaaa quellooo che hai vistooo. - Disse Lorenz con voce spiritica e agitando le mani come se volesse ipnotizzarlo.

- ...Ok... -

- Trovato. Questo é il libro che fa per voi. - Oriade che da tempo smucinava nell'angolo della stanza un paio di libri finalmente ne scelse uno e lo lanciò sul tavolo.

Ma non aveva detto di trattarli con cura?

- Ora devo andare. Oltre a riaccompagnare la vostra amica ho altro lavoro da fare. Quando avrete bisogno di me o vorrete andarvene da qui, vi basterà suonare questo campanello. Buona lettura ragazzi. -

- Grazie mille. -

Il bibliotecario lasciò la stanza e i ragazzi si riunironò intorno al tavolo con il grande libro al centro.

- Questo mi ricorda la sera prima di entrare qui. -

- É vero. Non é passato molto tempo, eppure mi sembra che sia successo anni fa. - Disse Mirko con un pizzico di nostalgia.

- Ma ora é il momento di andare avanti. Forza apriamolo. - Lorenz senza perdere altro tempo alzò la fodera polverosa trovando subito l'indice, che si divideva in una parte in echinonz e una nella loro lingua. Andarono alla prima pagina di quella divisione e trovarono subito qualcosa di interessante. Sulle due pagine erano disegnati in modo molto meticoloso tre forme umane e la loro anatomie in diverse sezioni. La prima mostrava i muscoli, la seconda gli organi ed il sistema cardiovascolare e la terza la struttura scheletrica, ma capirono subito che non si trattava di un umano: il disegno al centro raffigurava un uomo con un cuore più grande del normale, simmetrico ed esattamente al centro del torace; un solo polmone, anche più piccolo del dovuto, messo per orrizzontale sotto il cuore; i restanti organi più piccoli, come se fossero atrofizzati e in più un organo che non conoscevano molto più grande di tutti gli altri sopra il cuore. I vasi sanguigni erano ramificati per tutto il corpo e tutti piccoli come capillari, nesssuno escluso. Taisuke la prese sul divertente come se fosse uno scherzo.

- Ahahahah ma questi non sapevano disegnare. Perfino io so che il cuore sta a destra. -

- Il cuore sta a sinistra Tai. Ma comunque non credo che non sapesse disegnare chi ha scritto questo libro. Leggi qui. "Anatomia di un neoégo. In questo capitolo affronto l'argomento dei neoégo, chiamato anche meccanico nel gergo popolare, mostrando quello che sono riuscito a scoprire su di loro tramite i miei studi." -

- Quindi i meccanici sono fatti così? - Chiese Lorenz a Mirko, l'unico che sembrava capirci qualcosa.

- Sembra proprio di sì. Avevamo intuito che avevamo qualcosa di diverso anche a livello fisico da Grey. Era stato trapassato da parte a parte eppure non perdeva sangue. Anzi, camminava come se niente fosse. -

- Eh già. Lo avevamo capito tutti eh eh. - Disse Taisuke cercando di non destare sospetti, e ottenendo l'effetto contrario.

- Inoltre questo non é un libro. Sono gli appunti di qualcuno, ma non c'é scritto il nome. E dubito che sia stato Zackam, quel tizio non sa ne leggere ne scrivere. Comunque, poi dice. "É fondamentale sapere innanzitutto che questa forma di vita inorganica vive esclusivamente in questa dimensione. Anche se due esemplari si riproducessero in un altra dimensione darebbero alla luce un essere umano. Al contrario, anche se due umani si accoppiassero in questa dimensione, nascerebbe un neoégo, contro ogni previsione. É quindi chiaro che queste due forme di vita, nonostante siano una organica e l'altra inorganica, siano strettamente collegate. Nel paragrafo 7 mostrerò cosa ho scoperto riguardo a questo legame. Ora parliamo della loro anatomia..." - Mirko si fermò. Avevano letto abbastanza.

- I meccanici allora sono una razza diversa da noi. E solo chi nasce qui può esserlo. -

- Quindi i miei sogni di diventare uno di loro e trasformarmi in uno di loro sono svaniti nel nulla... - Disse Taisuke amareggiato.

- Questo significa anche che tutti i chimici che abbiamo incontrato vengono dalla nostra dimensione. -

Ma allora anche Shawn viene dalla nostra dimensione. Ma se é così, perché non si ricordava niente?

Di punto in bianco, la sfera che Vanvan aveva consegnato a Mirko iniziò a vibrare, interrompendo la conversazione.

- Questa é Vanvan, significa che devo andare. -

- Di già? Non avevi detto che sarebbe stato a fine giornata? -

- Così mi aveva detto. Deve essere successo qualcosa. Continuate voi, io cercherò di tornare il prima possibile. -

- Ma scherzi? Non ci perderemo un tuo combattimento per stare dietro a dei libri. Abbiamo tutto il tempo che vogliamo per questo. Dobbiamo fare il tifo per te. -

Il ragazzo ammiccò un sorriso - D'accordo. Allora suona il campanello. Io intanto cerco di mettere apposto. Facciamo in fretta però, a Vanvan non piace aspettare. -

Chissà cosa é successo...
   
 
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