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Autore: myqueasysmile    18/01/2017    1 recensioni
La scuola.
Il canto.
La musica.
La famiglia.
Queste sono le cose più importanti nella vita di Elisa, ragazza diciottenne dal carattere molto introverso e complicato.
Una ragazza che adora il fratello, che spera di conoscere il suo "eroe" e che ancora non ha idea di cosa sia l'amore.
Ma poi arriva lui, completamente inaspettato, che un po' alla volta le stravolge la vita.
Forse riuscirà a farsi avvicinare da lei, lei che tende ad allontanare tutti e starsene per conto suo. O forse no.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Seguimmo con ansia la puntata, poi ad un certo punto Marco li raggiunse al tavolo dei giudici lasciandomi da sola.
Sentivo un certo languorino perciò chiesi a un ragazzo dello staff dove avrei potuto trovare da mangiare.
Questo dopo dieci minuti tornò con una vaschetta di patatine fritte. Lo ringraziai e parlammo un po' insieme, mangiando di tanto in tanto qualche patatina.
Mi disse che si chiamava Andrea e aveva 23 anni. Era molto carino, aveva i capelli biondi e il ciuffo che gli scendeva fin quasi a coprire i suoi occhi azzurri. Avevo un debole per gli occhi azzurri...

Dopo qualche minuto lui mi salutò e tornò al lavoro, e qualche minuto più tardi ricomparvero i giudici e Marco. Si buttarono poco elegantemente sui divani recuperando altri calici di vino.
«Oh good, I'm hungry!» esclamò Mika allungando una mano e rubandomi una patatina. Si era seduto accanto a me.
Sorrisi e ne presi una anch'io.

«Grazie Eli!» fece mio fratello rubandomene una anche lui.
«Ehi!» protestai allontanando la vaschetta da lui.
«A lui non hai detto niente sorellina!».
«Lui è Mika» risposi con un'alzata di spalle.
Il diretto interessato guardò Marco con aria di vittoria e un sorrisetto in faccia.
Io risi dell'espressione di mio fratello: sembrava leggermente frustrato.
Allora mi sporsi verso di lui, gli baciai la guancia e gli offrii le ultime patatine.

Ero seduta tra mio fratello e il mio "idolo".
In realtà non sapevo come definirlo.
Sì, era uno dei miei cantanti preferiti, ma non era solo questo. Lui era una guida, un modello da seguire, avevo imparato tante cose da lui e dalle sue azioni... e tante cose avevo ancora da imparare.

Spesso pensavo che ero fortunata ad essere la sorella di Marco. Non perché era famoso, non per questo. Anche se molte persone avrebbero voluto essere al mio posto probabilmente.
Marco era una persona semplice, dolce e umile. Per certi versi un po' simile a Mika.
Anche se quest'ultimo non potevo dire di conoscerlo bene, purtroppo.

Eppure ora mi ritrovavo seduta tra due delle persone più importanti della mia vita. Due ragazzi che mi avevano cresciuta, uno con la sua voce, l'altro con la sua presenza. Ero felice!

Mi avvicinai al mio fratellone che stava chiacchierando con gli altri e gli diedi un bacio sulla guancia.
Lui sorrise, poi mi guardò alzando un sopracciglio.
«Grazie per tutto questo» gli sussurrai all'orecchio «Ti voglio bene».
Il suo sorriso si allargò, poi mi prese il volto alzandomelo e avvicinò le sue labbra al mio di orecchio.
«Anche io» rispose, poi mi sfiorò la tempia con le labbra lasciandomi un piccolo bacio, e mi circondò le spalle con il braccio, riportando poi l'attenzione sul gruppetto.

Lo imitai, ma poi sentendomi osservata voltai la testa verso la mia sinistra. Mika mi stava guardando mentre giocherellava col cellulare.
«Che c'è? Ho qualcosa in faccia?» chiesi toccandomi il volto.
Lui scosse la testa. «No, io guardava voi. Tu e Marco siete molto dolci insieme, guarda!» disse trafficando con il cellulare.
Mi liberai dalla stretta di Marco e mi avvicinai a lui.
«Io adoro voi così» disse ancora mostrandomi una foto. Una foto di me che baciavo la guancia a Marco, poi un'altra di lui che ricambiava e che mi stringeva.
Sorrisi «Ehi, perché mi fai le foto?».

«Voi siete belli» rispose con un'alzata di spalle e un sorriso da bambino.
«Anche tu con le tue sorelle» risposi abbassando gli occhi.
«Io adoro le mie sorelle, anche mio fratello. Ma non ci vediamo spesso...» raccontò lui «Ma tu come fa a sapere?».
«Oh, ehm...ho delle foto vostre molto belle...» risposi imbarazzata.
«Hai mie foto in tuo mobile?» chiese allora.
Io annuii. «Si, però si dice cellulare o telefono, non mobile» lo corressi.
«Oh, fuck it. But, perché hai le mie foto?» chiese allora.

Incrociai quei suoi occhi castani e riabbassai subito lo sguardo «Perché tu sei importante, e così quando sono triste le guardo».
«E tu poi sta melio solo con le mie foto?» chiese facendomi ridere per la sua espressione perplessa.
«Sì, e con le tue canzoni. Per questo sei importante, tu mi sei sempre stato vicino, mi hai insegnato tante cose e sei il mio maestro. Per questo ti dico "grazie"» risposi abbassando gli occhi e sentendo le mie guance colorarsi.
«Davero? Tu pensa questo di me?» chiese ancora.
Annuii.
«Ma tu è embarassed? Why?» aggiunse notando il rossore probabilmente.
«Perché ti ho detto quelle cose e forse non dovevo».

«Perché?» chiese allora appoggiando la sua mano sulla mia. La guardai. Era così grande rispetto alla mia mano, quelle dita suonavano tutte quelle melodie che coloravano la mia vita...
«Non lo so... Io sono così, sono timida, ho sempre paura di quello che pensa la gente» risposi rialzando gli occhi e incontrando i suoi.

«Tu no deve avere paura di questo, tu sei bella, sei forte, tu deve credere in te Elisa» disse guardandomi negli occhi.
«Grazie Mika» risposi.
«Tu no deve ringraziarme».
«Invece si, perché ci sei sempre stato anche se non lo sapevi, era da tanto che volevo dirtelo. E grazie per aver parlato con me, mi hai fatto felice».
«Well! Tu ha parlato con me senza avere paura, right?».
Io annuii titubante.

«So, tu puoi farlo anche con le altre persone, così poi loro vedono che sei speciale. Tu non deve mai avere paura, tu deve essere quello che vuoi essere. Chissenefrega di quelo che dicono e pensano gli altri!».
Lo ascoltai pendendo dalle sue labbra. Che belle parole!
«Grazie, di nuovo».

Lui sorrise e mi tirò a sé in un abbraccio. «Grazie anche a te. E adesso facciamo una selfie!».
Sfilò di nuovo il cellulare dalla tasca e lo portò davanti a noi.
«Are you ready?» chiese sistemandosi i capelli.
«Sei perfetto così Mika» lo rassicurai «Comunque sì, sono pronta».

«Posso vederla?». Lui annuì mostrandomi cinque foto.
Feci una smorfia «Oddio, faccio schifo!».
«Non è vero, tu è venuta bene» replicò lui.
«TU sei venuto bene, tu vieni sempre bene. Può piovere, può esserci la bora o un sole che spacca le pietre, può essere mattina o notte fonda. In qualsiasi foto tu sei bellissimo, non è giusto!».
«Ma io no è belo...» concluse lui con una smorfia.
Io alzai un sopracciglio «Invece sì. Però le hai fatte col tuo cellulare...».
«Se tu mi dai il tuo numero, poi io te le mando. Anche quelle col tuo fratelo» disse con una scrollata di spalle.

«Dici sul serio? Poi avrei il tuo numero, non mi sembra una cosa molto intelligente da fare» riflettei da una parte eccitata per l'idea.
«Ma Marco ha già il mio numero, tu no lo sapeva?» chiese sorpreso.
«Sì. Però Marco è Marco, lui non è un tuo fan. Cioè, in realtà sì... ti ha anche chiesto l'autografo a x factor, ma... voglio dire, tu lo conosci...» cominciai cercando di spiegargli la mia idea.
«Ma io pensava che tu avessi chiesto a lui mio numero!».
«Oh, no. Non sarebbe stato giusto nei tuoi confronti, e poi non avrei mai potuto disturbarti. Mi avresti odiata!» feci aggrottando le sopracciglia.

«Tu è strange» concluse lui.
«E tu sei pazzo, è per questo che io ti adoro» replicai io.
Lui mi guardò e mi fece il sorriso più bello.
Quando mi ripresi sorrisi anch'io. Dopodiché, visto che insisteva, gli dettai il mio numero e lui mi mandò le foto su whatsapp.
«Grazie Mika» dissi cercando di contenere l'eccitazione e la gioia. Dopotutto ora avevo il numero del mio cantante preferito! E sarebbe rimasto un segreto, un segreto nostro. Non lo avrei detto a nessuno.
«Giuro che lo terrò per me e non lo dirò mai a nessuno» aggiunsi dopo qualche secondo.
«Sei una brava ragazza, but now io deve andare» disse alzandosi e raggiungendo gli altri giudici pronti a tornare in scena.

Scambiò poi qualche battuta con Morgan. Quest'ultimo si girò verso me e Marco.
«Rimanete qua, poi andiamo tutti a fare festa! Marco, Elisa, ci conto!!».
«Va bene boss» rispose Marco.
«See you later!» mi salutò Mika con un sorriso prima di scomparire sul palco.

Sorrisi e saltellai fino ad arrivare di fronte al mio fratellone. Lo abbracciai di slancio stringendolo forte a me.
«Sei il miglior fratello del mondo lo sai? Grazie».
«Sei felice?» chiese lui.
«Sì, da morire. Ci ho parlato insieme, abbiamo fatto delle foto e adesso ho anche il suo numero. È proprio come me lo immaginavo, anzi, meglio» raccontai allontanandomi leggermente.

«Sembri innamorata di lui» constatò inclinando la testa da un lato e accennando un sorrisetto.
Io arrossii «Bè, non lo sono. Gli voglio solo un mondo di bene, come ne voglio a te. Lui è importante quanto te, e ci tengo davvero a lui».

  
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