Giorno 30
“C’era una gatta a Gotham.Ma non una gatta qualsiasi, era la criminale più temuta.
Perché?
Donna, agile , in tre secondi riusciva a sfilarti anche le mutande lasciando i tuoi pantaloni intatti.
Ma quella gatta, così insopportabile, sicura di se, agile, con quelle gambe lunghissime e il suo sorriso beffardo non me la raccontava giusta.
Tipo perché quelle labbra scarlatte di rosso non si sbavavano mai? Io alla fine di ogni cosa mi ritrovo rossetto in ogni parte! Dovrò chiederle un consiglio!
In giro, girava una strana voce sul fatto che fosse l’amante del pipistrello. Cosa molto plausibile in quanto come si fa a resistere ad un corpo così sinuoso e sodo?
Ivy sosteneva che fosse solamente una copertura in modo che il pipistrello credendo nella sua buona fede non avesse potuto dare la colpa a lei per quei furtarelli che compieva in piena notte.
Furba.
Peccato che sparissero solo diamanti!
Un caso del destino!
Non eravamo amiche,personalmente la odiavo.
Aveva passato qualche informazione a Jocker, ma poi lui stesso l’aveva abbandonata per via della sua vicinanza al pipistrello.
I doppi giochi quella gatta li sapeva fare bene.
Si aggirava sempre furtivamente per i tetti come a cercare qualcosa.
Ovviamente non cercava le lische di pesce come i gatti normali!
Ad Ivy stava simpatica. Più volte aveva cercato di convincermi che potevamo essere tre criminali molto temute.
Ma Ivy era l’unica che in bellezza e astuzia poteva battere entrambe.
La mia Ivy.
La legge era una sola: a Gotham poteva esserci solo una prima donna…
…ed ero io.
La gatta aveva le ore contate! “
Angolino
Manco da ottobre lo so, ma sono successe troppe cose ed io ho dovuto abbandonare temporaneamente questa raccolta. Mi perdonerete, ma oggi sono tornata. Ho deciso di tornare con un nuovo capitolo. Introduco le Sirens, le tre cattive di Gotham! Spero questo capitolo sia di vostro gradimento, era nelle note del mio telefono da tantissimo tempo!
Alla prossima
E.