Roy sapeva che prima o poi sarebbe successo, in un certo senso era inevitabile. Aveva sempre saputo che Riza non l'avrebbe aspettato in eterno, ma era successo tutto così all'improvviso da non dargli neanche il tempo di rendersene conto.
Ormai il Tenente non dedicava più tutte le sue attenzioni e forze al Colonnello, non da quando era arrivato lui nella sua vita.
Roy Mustang si sentiva rimpiazzato, anzi, ancora peggio, si sentiva tradito. Infatti Riza era cambiata: era diventata più indulgente e dolce, la mattina entrava spesso in ufficio di buon umore e Roy supponeva uscisse tutte le sere.
Erano cambiamenti positivi, ovviamente, ma lui non riusciva a considerarli tali, non sapendo quale – o meglio chi – ne fosse la causa.
Per la prima volta in vita sua il Flame Alchemist fu costretto ad ammettere di essere geloso. Ancora peggio, fu costretto ad ammettere di essere geloso di un cane.
Proprio in quel momento il suo acerrimo nemico e rivale era seduto sulla sua scrivania e lo stava fissando con quello che – almeno a parere del Colonnello – era uno sguardo di derisione. La rabbia bruciante rendeva impossibile concentrarsi sul lavoro, che comunque non avrebbe svolto neanche se fosse stato indisturbato.
“Tenente! Lo sta facendo di nuovo” sbottò infine.
“Ignoralo e basta” rispose con voce annoiata lei, senza neanche alzare gli occhi dai fogli che stava leggendo.
Roy rivolse di nuovo la sua attenzione verso il cane, che era rimasto nella stessa identica posizione. I grandi occhi dell’animale erano fissi su di lui, neri e profondi come pozzi, e il muso aveva chiaramente assunto un’espressione beffarda.
“L’ho fatto! Ma non la smette di fissarmi” gridò nuovamente il Colonnello, al limite dell’esasperazione.
Sperava che il Tenente avrebbe finalmente capito chi fra i due contava di più per lei e avrebbe sgridato quella bestiaccia impostora. In effetti il Tenente Hawkeye alzò lo sguardo e rivolse un’occhiataccia nella loro direzione, Roy si stava già pregustando l’espressione sconfitta del cucciolo.
“Dicevo al cane” disse invece Riza.
Il Flame Alchemist rimase di sasso. Riusciva a sentire la sua autostima andare a frantumi, mentre Black Hayate faceva un verso acuto, orribilmente simile ad una risata.
Note:
Continua il maltrattamente di Roy da parte mia. Il vero motivo è che le fiction "dolci" che ho scritto mi sembrano troppo OC e quindi ne sto rimandando la pubblicazione.
Grazie a chi recensisce, per me è davvero importante.
A presto :)
P.s. La fiction è ispirata a questa bellissima fanart: