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Autore: cin75    21/01/2017    9 recensioni
Come il legame dei due fratelli riesca ad andare anche oltre l'incoscienza. La forza del sentimento fraterno che li lega riesce a raggiungerli anche quando non possono comunicare.
Genere: Avventura, Drammatico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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I due cacciatori e l’angelo riuscirono a seguire le tracce della giovane Sharon, grazie a quello che uno degli istruttori disse di aver visto: la ragazza che saliva su una macchina e che si dirigeva verso la periferia della città.
Salina non era una città grande. La sua periferia ancora meno.
Ritracciarono, quindi, la macchina del mostro presso un vecchio edificio industriale e appena dentro, sentirono quelli che erano evidenti singhiozzi di pianto. Corsero veloci ma sempre con molta attenzione fino a quei lamenti e trovarono la ragazza legata ad un travetto di acciaio.
 
La ragazza stralunò quando li vide, pensando al peggio, ma quando Dean le corse vicino rassicurandola e dicendole che i suoi genitori la stavano aspettando, i singhiozzi divennero un pianto quasi liberatorio.
“Ok! Ora calmati. Dobbiamo andarcene da qui. Lui dov’è?!” chiese mentre lanciò uno sguardo veloce a Sam che , attento si guardava intorno, come a fare la guardia a quel salvataggio. Castiel, lo stesso.
“ Mi ha presa al palazzetto. Ha detto che era un collega di mio padre, mi ha mostrato il tesserino. Mi ha detto che papà voleva che andassi in ospedale per sicurezza dato quello che stava succedendo. Gli ho creduto. Dio!! come sono stata stupida!!” si rimproverò severa  mentre si apprestava a seguire i tre inaspettati salvatori.
“Dov’è adesso?!” chiese Sam mentre faceva strada con la pistola sempre ad altezza uomo. Dietro di lui , Dean e la ragazza. Dietro ancora , a protezione, Castiel, che teneva impugnata la sua lama angelica.
“Lui mi ha portata qui e mi ha legata a quel palo. È da ore che sono qui. È andato via perché diceva che doveva risolvere prima alcune cose e poi sarebbe tornato per il pranzo!” disse anche se lei stessa non sembrava convinta di ciò che il suo rapitore volesse dire.
“Ascoltami. E non fraintendere la mia domanda!” preambolò il maggiore.
“Ma cosa…”
“Ti ha …toccata?!”
“Cosa??!!” esclamò sorpresa la giovane arrossendo appena.
“Senti, ne va’ della tua vita. A dopo  le rimostranze verginali. Ti ha toccata in qualche modo? In qualsiasi modo?!” insistette indicando alla rinfusa parti del corpo della ragazza.
“No…no!!” asserì decisa. “Lui mi ha solo portata qui e legata!”
“Sicura?!” si intromise Sam. “Se ti ha legata ti ha anche toccata!” precisò.
“Lui… lui indossava dei guanti.” spiegò la giovane Sharon. “Ha detto che non era ancora il momento per me!”
“Cas, puoi darle un occhiata?!” volle essere certo il cacciatore.
L’angelo gli si affiancò sempre con circospezione e pose due dita sulla fronte della ragazza che lo guardava spaesata.
“Ma cosa sta facendo?!” chiese quando vide quell’uomo chiudere gli occhi e concentrarsi.
“Tranquilla! Prendilo come un check-up medico gratuito!” fece ironico Dean.
“E’ pulita!” li assicurò l’angelo.
 
I due fratelli si guardarono soddisfatti. Avrebbero potuto mantenere la loro promessa e poi si sarebbero fatti in quattro per fermare quel bastardo virulento.
 
“Ok! Allora diamoci una mossa!” fece Dean accelerando il passo così da lasciare quel posto il prima possibile, ma non fece in tempo a fare un altro passo, portandosi dietro la ragazza , che vide un ombra veloce avventarsi addosso a Sam, appena avanti a lui.
Vide il fratello venir spinto via per poi atterrare lontano da loro, coperto da quella figura sconosciuta.
“Saaaammyy!!” gridò in allarme. Lasciò la ragazza vicino a Cas e corse in aiuto del minore , ma il mostro , si girò, forse sentendolo solo arrivare, e con un violento e potente manrovescio,  colpì Dean che si ritrovò a terra dal lato opposto.
“Figlio di…” ringhiò il cacciatore quando rialzò la testa dal pavimento su cui era appena sbattuto. 

Poi, fu tutto un attimo. Anche se sembrò infinito. Tragicamente infinito.

Dean rialzò lo sguardo verso il fratello, mise a fuoco ciò che aveva davanti: Sam ancora a terra visibilmente intontito, sovrastato dal nemico. Il mostro sopra di lui che lo teneva fermo contro la dura parete di cemento. E poi vide la mano dell’essere avanzare lenta e inesorabile verso la testa del fratello. Fissò gli occhi di Sam che fissavano la mano del mostro e che piano si aprivano, visibilmente allarmati.
Il minore aveva circa 35 anni, quindi poteva essere una preda appetibile per il mostro!!
“No..no…no….Sammy!” prima sussurrò e poi gridò quando la mano nemica si strinse intorno al capo, appena un po’ più su del collo del giovane Winchester. “Caaasss!! Ammazza quel figlio di puttana!” e immediatamente l’angelo partì all’attacco, anche se il tutto era appena durato un a manciata di momenti. “ORAAAA!!!!”
Castiel spinse la ragazza in un angolo e corse velocemente verso Sam e il mostro sopra di lui.
Nella sua corsa, impugnò stretta la sua lama angelica ma il mostro non appena la vide, si alzò dalla sua vittima e gettando per terra uno scaffale pieno di vecchi attrezzi edili, così da intralciargli la strada, corse dalla parte opposta.

L’angelo raggiunse lo stesso Sam, il quale anche se stordito dal tocco dell’avversario incitò l’amico a dargli la caccia. “Sto….sto bene, Castiel. Prendilo. Prendi quel bastardo e fallo fuori!” e trovò anche la forza di sorridergli.
“Lo farò a pezzi!!” promise l’angelo e in quel momento vennero raggiunti anche da Dean e la ragazza.
“Sam…Sammy!” fece Dean aiutando il fratello a rimettersi in piedi. “Ti ha…ti ha….” Ma non aveva il coraggio di dirlo.
“Sì!” disse solo il minore.
Dean deglutì e guardò immediatamente l’amico angelo al suo fianco. Poi guardò la ragazza. “Aiuta mio fratello a salire sulla macchina di quel bastardo. Io arrivo fra cinque minuti!”
Sam, che in quel momento si sentiva , stranamente ma fortemente stanco, non se la sentì di replicare. Accettò l’aiuto di Sharon e si avviò all’uscita dell’edificio.
 
Quando Dean fu da solo con Castiel, si infilò la mano in tasca e ne tirò fuori le chiavi dell’Impala. Le porse all’angelo.
Castiel le fissò per un attimo. Le guardò e poi guardò Dean.
Si sentiva come se Dio in persona gli stesse donando il Sacro Graal.
“Ma…” fece appena.
“Prendile. Lo sai!, lei ha tutto quello che ti può servire per ammazzare quel figlio di puttana. Trovalo. Uccidilo. Puoi farlo solo tu. E devi farlo, Cas. Corri, prendi la mia macchina, trova quel bastardo il prima possibile e fallo fuori. O Sam è morto!” disse tutto di un fiato.
“Ma tu non…”
“Non posso, Cas. Non posso venire. Non questa volta. Non posso ucciderlo e Sam avrà sicuramente bisogno di me. Non posso lasciarlo solo. Non posso.” spiegò intuendo la perplessità dell’amico.
“Giurò che lo ammazzerò!” giurò anche a lui , Castiel, prendendo le chiavi della macchina e fece per andare via, ma Dean lo afferrò per un braccio facendolo girare di nuovo verso di lui.
L’angelo lo fissò interdetto.
“Se me l’ammacchi o solo me la graffi, ti spiumo senza usare antidolorifico, ci siamo capiti?!” lo minacciò a suo modo.
“ Te la riporterò anche con il pieno!!” rispose l’angelo e si allontanò da lui.
Prima di uscire dalle porte opposte, il cacciatore si girò di nuovo.
“Ehi, Cas??!” e l’angelo si girò verso di lui. “Sta’ attento, amico.”
“Lo farò. Tu prenditi cura di Sam. Dovrete offrirmi più di una birra quando festeggeremo al mio ritorno!” ricambiò, incoraggiandolo facendoli capire che tutto sarebbe andato per il verso giusto e poi entrambi corsero via.
   
 
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