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Autore: Hippiespirit    21/01/2017    1 recensioni
Anni 3000.
Con il nuovo millennio inizia anche una nuova guerra mondiale. Alcuni ribelli di varie parti del mondo sono stati catturati
e messi sotto sorveglianza nelle prigioni di massima sicurezza Canadesi. Da questa prigionia nasceranno veri sentimenti, e piani per sconfiggere i Canadesi e tornare in pace.
Genere: Azione, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Scott, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale
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Il nero totale. Questo sarebbe stato ciò che avrei visto se fossi stata cosciente.
Mi resi conto di non esserlo stata fino a quel momento in cui lampi accecanti bianchi squarciavano quel nero. Stavo aprendo lentamente gli occhi, e venni abbagliata, perciò mi toccò richiuderli. Cosa stava succedendo? Dove mi trovavo? E cosa era accaduto prima di tutto ciò?
Cercai di abituare lentamente i miei occhi alla luce, dopo svariati secondi ce la feci. Ricordavo bene, ero giunta con Scott in una landa desolata, dove regnava la steppa, e vari metri dopo boschi alberati. Ricordavo di essermi addentrata tra quegli alberi, dove avevo raggiunto un misterioso capanno, che si scoprì essere un rifugio segreto dell’esercito Canadese, dove vi erano contenuti documenti e file di ogni tipo. Avevo trovato documenti che mi riguardavano, lettere, assai rare, perciò scritte in condizioni di estrema riservatezza. Vi erano scritti fatti che mi riguardavano, e l’autore era lui, la talpa, il traditore. Un certo Martinez, che però non riesco a focalizzare. Purtroppo dato il mio alto livello, tutti conoscevano me ma io non conoscevo tutti. E sicuramente è stata una cosa a suo vantaggio. Comunque sia, dopo averle lette mi ritrovai Scott dietro di me, e poi il nero.
I miei pensieri vennero interrotti quando sentì un forte affaticamento alle braccia e gambe. Solo in quell’istante mi resi conto di essere appesa, legata con scariche di elettricità, che rimanevano attaccate al soffitto come se fossero corde. Alta tecnologia, senza alcun dubbio. Girai lentamente il collo e vidi che mi ritrovavo in un’enorme stanza dall’aspetto glaciale, fredda, davanti a me sorgeva una moltitudine di strani macchinari, e ovviamente un gigantesco computer.
Ma come mi trovavo lì? Di certo non c’ero andata da sola, e l’ultima persona che avevo visto era Scott. Non provai nemmeno a liberarmi da quei fili fatti di elettricità, semplicemente rimasi ferma, consapevole del fatto che un luogo così ultra-tecnologico non poteva di certo essere abbandonato o poco frequentato.
Quasi come ad una risposta ai miei pensieri, la porta scorrevole bianca si aprì. Rivelò proprio la prima persona che avevo sempre in testa: Scott. Non gli diedi nemmeno il tempo di aprire bocca.
“Mi spieghi che cazzo sta succedendo?” gli chiesi con una calma inaspettata persino da me stessa.
Lui non rispose, si limitò a schiacciare un tasto che fece riaprire la porta. Da lì entrarono due persone. Le ultime due persone che mi sarei aspettata di vedere, la loro visione mi fece perdere un battito: Chris McLean e Duncan Nelson.
“Scott..?” mi limitai inizialmente a sussurrare, a causa del cuore in gola. I due stronzi avanzarono imperterriti verso Scott, tutti e tre avevano un ghigno vittorioso sul volto.
“Mi spiegate che cazzo succede?” Stavolta urlai, o almeno quella era la mia intenzione, fuoriuscì dalla mia gola solo un verso strozzato.
“Beh, d’altro canto ha ragione! Ritrovarsi qui, all’improvviso, deve aver suscitato un’ansia incontrollabile.”
esclamò McLean. Stavo per rispondergli, ma riprese a parlare.
“Scott, vuoi spiegare alla tua fidanzata la situazione?” gli domandò con molta ironia nella voce, puntai gli occhi verso Scott. Non poteva essere stato lui a condurmi da loro. Di sicuro ci hanno trovato e catturato. Di sicuro.
“Beh, che dire cara Courtney? Penso che inizierò fin dall’inizio.”
“Scott che cazzo…”
“Sarei grato se non interrompessi la storia” Interruppe a sua volta McLean, soddisfatto.
“Sarei grata, se te ne andassi a fanculo!” risposi fuori di me, ma evidentemente McLean non gradì. Tirò fuori dalla giacca blu un telecomando pieno di tasti. Ne schiacciò uno, e le scariche iniziarono a passare violentemente su tutto il mio corpo, dandomi l’impressione di andare a fuoco. Gridavo incontrollabilmente, anche se per fortuna finì velocemente.
“Dicevo… partirò dall’inizio. Ricordi quando tu riusciti a sfuggirmi, quel giorno che avremmo dovuto fare una pulizia generale di voi stronzi prigionieri? Quando tu riuscisti a scappare dal cancelletto accidentalmente lasciato aperto… si esatto, mi ricordo bene che quando uscì c’erano navi pronte a salpare e una miriade di gente. Tra l’altro trovai la tua divisa per terra. Una mossa azzardata per una ragazza intelligente come te. Ma nonostante ciò riuscì ad individuarti. Salì sulla nave, ma tu invece che farti consegnare ti buttasti giù dalla nave, e a me toccò seguirti. Quando poi vidi che la nave se ne andava, il mio cervello elaborò il miglior piano della mia vita: ora che eravamo solo noi due, perché non farmela in qualche modo, diciamo, amica? Sicuramente avrei estorto un bel po’ di informazioni, e ucciderti sarebbe stato molto più facile. Si, direi il miglior piano della mia vita. Duncan e Geoff sapevano tutto, uno dei miei cellulari funzionava ancora. Si, è stata tutta una messa in scena. Mi è toccato piantare un coltello nel braccio di Duncan, per rendere tutto più realistico… ma ciò che non uccide ti rende più forte no? A quel punto ero certo di averti in pieno possesso. Credevi che io ti amassi. Come se io ne fossi in grado. Arrivammo qui, il tutto era ovviamente programmato, ma non il fatto che tu ficcanasassi tra i nostri documenti. E li allora mi è toccato tramortirti. Ed ora eccoci qui.”
 
Nemmeno io ero certa di essere del tutto cosciente, dopo aver sentito quello che aveva detto. Nella mia testa c’era un urgano, nella mia gola un groppo, il cuore era totalmente piatto. Non riuscivo a realizzare. Insomma aveva solamente finto. Per lui era stata una recita, un finzione. Non potevo crederci. Non riuscivo nemmeno a pensarlo. Aveva giocato coi miei sentimenti per tutto il fottuto tempo.
Dopo l’iniziale disorientamento, ad un certo punto sentì un’energia percorrermi tutto il corpo: una rabbia incontrollata.
“Figlio di puttana! Schifoso lurido infame! Fammi scendere, poi vedremo chi avrà di nuovo il coraggio di dire cazzate!” ero del tutto fuori di me, se fossi davvero stata libera sicuramente li avrei ammazzati tutti e tre a mani nude.
McLean continuava a mandarmi scariche elettriche lungo il corpo, ma mi faceva agitare ancora di più. La mia rabbia non era mai stata così potente. La mia voce stava sparendo da quanto urlavo, ma poco me ne fregava.
Quando la scossa finì, non avevo più fiato. Ne ripresi poco alla volta, dopodichè domandai, senza lasciar tempo a quegli stronzi di parlare:
“Cosa volete ora?”
“Sono forse domande intelligenti queste mia cara principessa? Ovviamente eliminarti definitivamente dalla faccia della Terra.” Fissai Duncan con un odio che non sapevo di provare, che non sapevo sarebbe stato possibile essere contenuto in un unico essere umano.
“Tu stai zitto maledetto bastardo!”
“La ragazza sembra un po’ irascibile oggi! Penso che ora porremmo fine a tutta quest’agitazione!” esclamò McLean, spingendo un tasto che eliminò le scariche e mi fece cadere a terra, stanca morta.
Tutti e tra tirarono fuori poi dei fucili laser, rapidi e letali. Ma non mi sarei arresa così facilmente. Oh no. L’avrebbero pagata cara, Scott soprattutto. Sarebbe stato il primo.
Li puntarono verso di me e fecero fuoco. Rotolai velocemente a terra e balzai in piedi. I laser anche se rapidi erano ben visibili, e anche se stanca li schivai tutti, avvicinandomi sempre di più a loro. Sferrai un calcio che fece cadere il fucile dalle mani di Duncan, e più veloce della luce lo raccolsi.
“Vediamo chi ride, adesso.” Dissi, in un tono così calmo che fece venire i brividi persino a me stessa.
 
ANGOLO AUTRICE
Scusate il ritardo! Ma a causa di impegni vari e poca ispirazione non sono riuscita ad aggiornare! Spero vi piaccia questo colpo di scena, inoltre siccome mi ci vorrà un altro po’ per pubblicare il prossimo, ringrazio di cuore tutte le persone che seguono e recensiscono la storia! Grazie davvero!
A presto J
   
 
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