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Autore: Florence19    26/01/2017    2 recensioni
Un,apparentemente errato,passaggio da palo in frasca;è una poesia complessivamente endecasillaba e con ricercate figure retoriche. Si basa su fatti personali realmente accaduti visti però in maniera psicologica e da un punto di vista adolescenziale. Dove dopo una comune giornata ,da solo,nel suo letto,riflette in maniera saltuaria e confusa. Un padre fumatore,burbero ed offensivo,lo attacca (moralmene e psicologicamente)e nel suo io ripensa ai suoi possibili errori ma soprattutto pensa a come sia ,ormai,senza un briciolo di compassione per quell uomo.Si mescola alla situazione familiare quella sociale:scarse amicizie dalle quali si sente anche tradito per la quasi totalità. Ultimo ma non meno importante vi è il tormento mentale di un amore precario,sconosciuto e lasciato a metà,mai iniziato e solo fantasioso. Con la totale vastità di questi argomenti è facile capire che questi siano i retroscena che abbiano portato all'autore tale distacco dalla gioia di vivere dove infatti porta con questa poesia un'atmosfera cupa,angosciata,tormentata con carattere critico verso il prossimo per mezzo di svariate figure retoriche (es:enjambement,allitterazioni,rime,antitesi,uso dei 5 sensi,ritmo,schema metrico,ecc...)
Genere: Introspettivo, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Da solo,nell'assillo di giustizia,
ronza come un'accusa fittizia,
infiltratasi ed ormai fissa in mente,
fra tutta quella gente inesistente.

Divorato ancora dal tarlo ingordo 
non più raffiora il zampillo ricordo,
né immagine fluida al bordo ancorata,
pesa in fondo la balena abboccata.

Ma intanto il vorace vuoto espande
le radici al fiore dei latenti occhi,
che vedono l'ego dell'orco ergere
la coppa vanitosa del fingere.

Finchè il tanfo non raggiunge i passanti,
tutto muore in quel nulla di tabacco lezzo,
Che disgusto,che disprezzo,per te.

Scivolo zitto fra i vuoti incessanti,
la realtà svela l'autoinganno,pazzo!
Perchè incessantemente penso a te,
con affanno.
   
 
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