IO LO AMO…FORSE DA
SEMPRE
Una piccola mano
calda la stava trattenendo ed era la cosa che avrebbe in assoluto voluto
evitare:voleva solo piangere ma non poteva farlo
davanti a Zatch;quindi
si asciugò le lacrime e rivolse un grande sorriso falso al piccolo mamodo.
-non
preoccuparti Zatch. Come puoi vedere io sto
benissimo. Ma mia madre mi aspetta e quindi devo andare di corsa a casa e…-
-Susy non
fingere con me…- disse il bambino serio. La ragazza venne
colpita da quella incitazione;girò la testa dalla parte opposta per non
guardarlo negli occhi visto che i suoi la stavano tradendo. –Kiyo è stato cattivo con te prima…non capisco che cosa gli
sia preso…ma sono sicuro che non aveva intenzione di…-
a quel nome Susy sussultò.
-ho sentito
quello che mi ha detto sai?...-pausa-vedi
Zacth…il primo giorno di scuola io ero eccitatissima.
Mi piace conoscere nuove persone ed ero super contenta ma quando mi sono
trovata di fronte alla scuola mi ha assalito il
panico. Sono andata tremante verso la mia nuova classe e fu allora che lo vidi:
era seduto davanti alla finestra dove il vento
scuoteva i suoi capelli marroni spargendo tutto il loro profumo. Io rimasi
incantata dalla sua persona. Quando entrai comincia ad
osservarlo…era bellissimo. Quando ci presentammo alla classe e lui disse il suo
nome io arrossì alla sua voce;quello stesso giorno
scoprì che solo ad essere carino era anche intelligente, e quindi mi decisi ad
andare a parlargli. Andai da lui titubante ma volevo conoscere a tutti i costi quello ragazzo. Lo salutai e lui mi guardò distratto e io allora come una perfetta idiota…- Susy qui rise- gli
tesi la mano e mi presentai e lui mi disse”ciao, io sono Kiyo
Takamine”e poi continuò a fissare il libro che aveva
davanti senza dire altro.- Susy si fermò per riprendere fiato mentre Zatch restava ad ascoltarla.
-da quel
giorno a scuola sono stata con lui ma vedevo che era sempre scontroso e che non
sopportava molto la mia presenza ma…mi piaceva e allora non me ne importava
molto…poi arrivasti tu e lui è cambiato…è diventato più dolce e più socievole e
allora mi ero fatti ancora avanti e lui quella volta
mi sorrise e io fui sul punto di sciogliermi…devo ringraziarti Zatch…se tu non fossi arrivato lui sarebbe ancora scontroso
e non avrebbe nessun amico…invece ora ne ha tanti e io non gli servo più…ma va
bene così-
-cosa dici Susy….non riesco a comprenderti-
-sai con il
passare del tempo quella che era una semplice cotta da ragazzine è passata a
qualcosa di più forte…qualcosa che fa si chi io lo
sogni tutte le notti vicino a me…che mi parla…che mi sorride-
Ad un tratto Zacth senti che la mano della ragazza,quella che teneva ancora
tra la sua, si mise a tramare come poi tutto il suo corpo. Poi si girò verso Zatch e lui la vide: I suoi occhi erano gonfi di pianto ed
erano rossi, aveva la pelle bagnata e rosa scuro e i suoi occhi traboccavano di
lacrime spesse che non sembravano volessero fermarsi. Era
sconvolta. –vedi Zatch…io lo amo…forse da sempre-disse
lei quasi in sussurro. Il giovane mamodo sgranò gli
occhi arancioni,incredulo. –Susy…io- la ragazza staccò
la sua mano da quella del ragazzino e poi disse con voce flebile.-questo…questo
era il vero regalo…-disse prendendo un piccolo pacco dalla sua cartella.-quello
della frutta era
come una specie di diversivo…-poi lo buttò verso di lui.-fai quello che ti pare…brucialo
puro se vuoi. Zacth…devi promettermi che non gli
dirai nulla di tutto questo…ho deciso che sparirò da lui…in fondo posso sempre
dimenticarlo …non sono molto forte ma me la cavo.-e
fece un piccolo sorriso. –tanto…tanto lo so che gli piace Megumi…-disse
lei sussurrando mentre nuove lacrime le bagnavano il suo viso. Zatch rimase davanti a lei incapace di muoversi.
-ora ti
saluto Zatch…ci vediamo presto.- e allora corse
veloce verso casa sua in preda ai singhiozzi.
Il mamodo rimase in silenzio con gli occhi in lacrime. Non poteva
vedere Susy soffrire così…nessuno doveva soffrire come
lei stava soffrendo. Tornò a casa a testa china mentre pensava a quello che gli aveva
detto Susy.-è sempre stata innamorato di Kiyo e lui l’ha trattata così…-
Casa Takamine.
Kiyo era in
camera sua con il cuscino davanti agli occhi mentre cercava di sbollire la rabbia rimasta per poi pensare ma fu impossibile
perché qualcuno sbatté la porta con
forza.
-,ma cosa…Zatch!!quante volte ti ho
detto di non sbattere la porta in questo modo!!?-disse il giovane ragazzo
castano dopo essersi alzato in piedi di scatto per lo spavento.
Poi guardò Zatch e poi gli chiese-che cosa ti
è successo?-
Il mamodo no rispose ma lo guardò con
occhi di risentimento.
-allora??-
-Susy…-
sussurrò
-cosa??-chiese il ragazzo.
-come…come
hai potuto trattare così Susy, Kiyo???!!-chiese
Zatch con voce indignata.
Kiyo sbuffò e
torno nel suo letto. –non sono affari tuoi-disse in
fine indifferente.
-invece si!!hai idea di come sta male Susy?non hai idea di come tu l’abbia
fatta soffrire!sta malissimo!è stata la tua prima vera amica ed è così che la tratti???-
Kiyo rimase a
bocca aperta e sgranò gli occhi. “ha ragione: lei è stata la
mia prima amica. Solo lei ha voluto fare amicizia con
me mentre gli altri mi evitavano.”pensò.
-vuol dire
che domani gli chiederò scusa.-disse Kiyo semplicemente.
-no Kiyo…io penso che questa volta le scuse non basteranno…-
disse Zacth mentre usciva dalla porta per andare a
giocare con Ponigon.
-ma cosa???va bhe vallo a capire…-e poi si
mise a fare i compiti di matematica sulla scrivania.
La giornata
continuò normale a parte che la madre ,quando tornò
dal lavoro, portò una torta di compleanno per Kiyo e
regalandogli un libro che il ragazzo aveva adocchiato fin da subito. –grazie
mamma.-disse il ragazzo con un grande sorriso. –tieni questo è da parte mia-disse Zatch ancora triste in
volto con un sorriso finto sul volto. Kiyo scartò il suo regalo e vide un disegno
dove c’era Kiyo che giocava con Gorka 300.-è molto
bello…grazie Zatch.-
Dopo la cena
lui andò a dormire con una strana sensazione allo stomaco:qualcosa
di duro e che trasportava un ansia inimmaginabile gli camminava sulla gola e
sullo stomaco.
La mattina
dopo si svegliò presto perché sentiva un forte mal di testa. aveva
fatto degli incubi che non riusciva a ricordare. Si vestì di corsa,prese la cartella e scese al piano della cucina.
-Kiyo!ti sei
già svegliato?-chiese la madre sorpresa appena alzata.
-si mamma
devo andare in classe prima oggi ricordi?sono il capo classe con Susy da oggi
per una settimana-speigò il ragazzo.
-giusto è vero…a dopo caro-
-ciao a dopo-
e uscì di casa con Zacth
vestito da borsa. Il mamodo aveva l’aria persa. Kiyo era preoccupato ma in fondo quando ricapitava un occasione dove lui sarebbe stato zitto???
Arrivarono a
scuola e prima di entrare Kiyo fece un bel respiro
profondo per affrontare Susy e chiederle scusa(anche
lei era una capo classe questa settimana). Aprì la porta salutando ma quando
entrò in classe vide che non c’era nessuno. Zacth guardò il vuoto preoccupato.
Susy non c’era.
Ecco un altro capitolo. Spero che vi piaccia questa
storia^^a presto e grazie a chi l’ha letta!