Fanfic su attori > Youtubers
Segui la storia  |       
Autore: xhimmelx    29/01/2017    1 recensioni
Khloe ci prova a combattere contro i fantasmi del passato, ma sa che provare non basta. E allora si lascia sconfiggere da questi, più meschini e prepotenti di lei, cadendo quasi ogni notte in un abisso di rancore.
Cameron, invece, si ritiene più forte di tutti quei pensieri che le riempiono la testa ed è con sicurezza che le promette di aiutarla.
Una sicurezza che Khloe sembra odiare ma a cui, in fondo, è costretta ad aggrapparsi.
//
FF SU CAMERON DALLAS.
ATTENZIONE: IL RATING DELLA STORIA POTREBBE CAMBIARE.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Cameron Dallas, Nash Grier, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Capitolo 19.


 
 
 
A distanza di una settimana, mi ritrovo insieme al resto del gruppo su un aereo diretto a Cancun, Messico, grazie a dei biglietti last-minute trovati online. È stato facile convincere mamma e papà, e persino la mia datrice di lavoro, alla quale ho dovuto naturalmente ricordare tutti quei mesi di lavoro in cui non ho mai chiesto delle vacanze. Un punto a mio favore che, forse, più che me ha reso felice Cameron.
Sono seduta al suo fianco, infatti, ed è da gran parte del volo che mi parla di tutto quello che Cancun ha da offrire, mandando al diavolo la mia intenzione di dormire. Ad ogni modo, mi ha incuriosita talmente tanto che, nel corso dei giorni precedenti, non ho fatto altro che cercare immagini di Cancun su Google e, devo dirlo, capisco benissimo perché sia una delle principali mete durante lo Spring Break. Per questo ho delle enormi aspettative da questa vacanza e, grazie a quelli che posso finalmente definire i miei nuovi amici, sono sicura di non rimanerne delusa.
 
Non appena l’aereo atterra, decidiamo di chiamare un taxi che ci porti dall’aeroporto all’hotel che, me ne accorgo già vedendolo da lontano, è decisamente oltre gli standard. Mi basta metterci piede dentro per desiderare di non andar più via: è un edificio gigantesco, dalla forma stranamente piramidale e con delle immense pareti bianche piene di finestre a vetro. Si affaccia naturalmente alla spiaggia ma, ancor prima di questa, presenta un mucchio di alberi, ombrelloni e diverse piscine, grandi e piccole. È da mozzare il fiato.
Una volta dentro, una coppia di addetti ci dà il benvenuto all’hotel e ci augura una buona permanenza, dandoci poi le chiavi delle nostre stanze. Per quanto riguarda la mia, con due letti matrimoniali, la condividerò con Cam, Nash e Violet, poiché né lei né Elizabeth hanno voluto rinunciare ai propri ragazzi.
-Non siamo ancora arrivati a quel punto!-   Rimprovero comunque Cameron ancor prima di aprire la porta, sussurrandogli all’orecchio con tono divertito e severo al tempo stesso.
-Tranquilla, non saremo mica soli.-   Ribatte lui, prendendo fortunatamente con leggerezza questa storia e lasciandomi un bacio sulla guancia a mo’ di rassicurazione.
Vengo però subito distratta da ciò che mi si para davanti, poiché questa stanza, come il resto dell’hotel, è magnifica. Decisamente fin troppo accogliente, ma credo che mesi e mesi di lavoro e guadagni messi da parte ne siano valsi la pena. Le pareti, così come il pavimento, sono di un beige chiarissimo e si aprono in una grande porta vetrata che si affaccia al mare. I letti, in legno e con delle lenzuola bianche e azzurre, mi sembrano così morbidi che vorrei immediatamente saltarci su. Il mobilio, comunque, è anch’esso tutto in legno, in contrasto con la tv a schermo piatto sicuramente più moderna. Ma non è finita qua: al di là della porta vetrata si apre un piccolo balcone, nel quale intravedo un tavolino e delle sedie messe apposta per godersi la vista.
Lancio un’occhiata soddisfatta ed entusiasta a Cameron, Nash e Violet e mi lascio subito scappare un sorriso perché, in quelle poche vacanze che mi sono ritrovata a fare, non ho mai visto nulla di così bello. Mi affretto poi a raggiungere il balcone e, dopo aver ammirato a lungo il mare di un azzurro acceso e la spiaggia che sembra infinita, mi accorgo che, in una parte leggermente più riparata, vi è letteralmente una vasca da bagno in marmo. Non posso fare a meno di immaginarmi immersa in quella vasca, col corpo interamente coperto di acqua ed il cielo stellato al di sopra di me.
Vengo però risvegliata dalla mano di Cameron che mi cinge inaspettatamente i fianchi, facendomi quasi sussultare. In men che non si dica, ci ritroviamo tutti e quattro affacciati dal balcone, con le braccia poggiate sulla ringhiera mentre osserviamo ancora una volta il panorama.
-Ragazzi…-    Dice poi Nash, in un sospiro ricco di sollievo.   –Godiamoci questo Spring Break!-    Esclama poi a mo’ di invito, trovando naturalmente l’assenso di tutti attraverso delle urla di felicità.
 
Senza perdere tempo, nel pomeriggio raduniamo l’intero gruppo, svegliando pesantemente gli altri che si erano già addormentati, e ci mettiamo d’accordo sul da farsi. Abbiamo un listino che Matt ha preso all’ingresso dell’hotel che riporta tutti gli eventi che si svolgeranno nel corso dello Spring Break e alla fine, indecisi fra l’una e l’altra cosa, optiamo per quella che dovrebbe essere una discoteca all’aperto. Si tratta di un dj set al quale, evidentemente, Chris e Matt non vedono l’ora di andare, così ci dichiariamo d’accordo e lasciamo l’hotel alle cinque del pomeriggio.
Non appena scendiamo per strada, sentiamo già da lontano una musica assordante che rende tutti ancora più entusiasti. Ci avviciniamo così alla spiaggia e, guardandoci per un po’ attorno, troviamo con non molte difficoltà la nostra meta: vi è un piccolo palco innalzato sulla sabbia, sormontato da enormi casse e circondato da centinaia di persone. Sul palco, inoltre, il dj ha già iniziato a suonare e fa muovere tutti al ritmo della sua musica. Non amo questo tipo di cose, in genere, né le feste strapiene di persone né il fastidio di questo tipo di musica. Tuttavia, qui a Cancun dà tutto un altro effetto: qui, osservando così tanta gente con le mani in aria sotto la luce del sole cocente, chi in costume chi con dei vestiti che lasciano scoperta più della metà del corpo, non posso fare a meno di divertirmi anch’io. E, a quanto pare, tutto il resto del gruppo si trova d’accordo con me, dal momento in cui i miei amici non perdono neanche un secondo per inoltrarsi fra la folla. Cameron mi afferra infatti la mano a causa della troppa confusione e segue a passo svelto gli altri, finché non arriviamo all’esatto centro del pubblico.  
Senza neanche pensarci su due volte, cominciamo una danza che di usuale non ha proprio nulla. Alziamo tutti le mani in aria a ritmo di musica e, venendo spronati dal dj, urliamo più forte che possiamo. Bastano quindi pochi minuti prima che l’atmosfera si faccia ancora più festaiola e carica di energia, a tal punto da non farmi prestare attenzione neanche a quegli idioti che non fanno altro che spingermi a destra e a sinistra.
Al contrario, osservando prima Violet e Nash, Tom ed Elizabeth e poi gli altri ragazzi che sono già andati alla ricerca di qualche compagna, decido di concentrarmi a mia volta su Cameron. Poggio dunque le mia braccia sulle sue spalle, accerchiandogli il collo e portando le mani sui suoi capelli, mentre lui posiziona le sue sui miei fianchi con una presa decisamente salda, come se avesse paura di perdermi tra la folla. Il mix del dj muta pian piano, trasformandosi in un’altra canzone che riconosciamo all’istante. Non appena la voce di Drake esce dalle casse, infatti, lancio a Cameron un’occhiata d’intesa e lui fa lo stesso. Mi ricordo immediatamente di quella volta in cui, in macchina insieme, la stessa canzone è passata alla radio e Cam ha cominciato a cantare a squarciagola, dalla prima all’ultima nota, mentre io mi sono limitata a guardarlo divertita.
Vengo riportata alla realtà dal braccio del ragazzo che accerchia velocemente il mio busto, nel tentativo di portarmi ancora più vicina a sé e, quando ci riesce, elimina quasi del tutto le distanze fra di noi. Fa dunque sfiorare le nostre labbra e, ancor prima di baciarmi, allarga le sue in un ampio sorriso, quello di chi non chiede nient’altro dalla vita. Poi mi bacia, ed è un momento magnifico: mentre tutti attorno a noi continuano a ballare scatenati, ignorando la nostra presenza attraverso le loro urla ed i loro spintoni, io e Cam rimaniamo qui, completamente immobili, muovendo solo ed esclusivamente le nostre labbra che si scontrano pian piano. È come se il tempo si fosse improvvisamente fermato, non facendoci più comprendere se tutto ciò fosse reale o meno, tant’è vero che mi sembra di essere finita senza preavviso in una specie di sogno. Quando però mi rendo conto che sì, siamo davvero in questa spiaggia circondati da così tanta gente, una sensazione di pienezza si impadronisce del mio corpo e mi porta ad allontanarmi un po’ da Cameron: sotto lo sguardo incuriosito di lui, poi, aggancio la mia mano alla sua e lo trascino con qualche piccola difficoltà al di fuori della folla. Prova a domandarmi qualcosa avvicinandosi al mio orecchio, ma non riesco a comprenderlo a causa della forte musica ancora troppo vicina a noi. Quando finalmente ci troviamo al di fuori di quella massa irrefrenabile di persone, lo osservo per un solo breve secondo.
-Ti sei stancata?-    Mi chiede lui, parlando ancora ad alta voce.
Il sorriso sul mio volto gli dice però il contrario, per questo non ho assolutamente bisogno di rispondergli. Al contrario, intreccio ancora più forte le mie dita fra le sue e comincio a correre più velocemente che posso. Mi faccio largo fra una persona e l’altra, trovando adesso una folla decisamente meno caotica di quella precedente, e porto insieme a me Cameron senza alcuna precisa meta. Lui, però, sta al mio passo senza fare alcuna domanda, ed è proprio questo quello che più apprezzo di lui: in questo istante, così come in molti altri, asseconda le mie follie senza chiedersi perché, senza guardarmi come se fossi pazza o come se stessi parlando a vanvera. Cercando invece di capirmi ed essendo comprensivo non appena ci riesce. Percepisco l’aria fresca colpirmi quasi con violenza a causa della mia andatura troppo veloce, i raggi quasi bollenti del sole poggiarsi sulla mia pelle e provocarmi una forte sensazione di caldo ed il rumore del mare raggiungere rilassato le mie orecchie. Assaporo tutto questo con la massima concentrazione, trovandola la cosa più bella di sempre.
Comincio a rallentare la mia corsa non appena mi trovo man mano più vicina alla riva, in una zona della spiaggia un po’ più isolata. Qui vedo infatti solo dei piccoli gruppi di persone che passeggiano tranquillamente, senza fretta o confusione, e stacco quindi la mia mano da quella di Cameron. Non appena sono libera, faccio qualche altro passo per allontanarmi ulteriormente dal ragazzo e, mentre mi volto verso di lui, spalanco le braccia e finalmente mi fermo. Ho gli occhi chiusi perché voglio godermi al massimo questo istante, voglio continuare ad ascoltare la musica che proviene da lontano e lasciarmi andare. Quando poi li riapro, scorgo uno sguardo curioso sul viso di Cameron che, a dirla tutta, mi guarda come se fossi la creatura più bella di questo mondo. Ed è un po’ così che mi sento, per la prima volta in assoluto: mi sento talmente bella e semplice che mi chiedo come sia stato possibile, in precedenza, credere di non essere all’altezza di un altro qualsiasi ragazzo. Capisco comunque che Cameron non oserà farmi alcuna domanda finché non sarò io a concederglielo, così mi decido una volta per tutte a dargli le dovute spiegazioni.
-Non la senti?-   Chiedo dapprima, alzando lentamente la testa in aria, verso il cielo che si fa pian piano arancione.
-Cosa?-   Mi domanda però lui confuso, avvicinandosi di nuovo a me.
Rido liberamente per la sua ingenuità, per poi rispondere.   –Questo… questa sensazione che la vita ti stia scorrendo dentro, la consapevolezza di star vivendo appieno e sentirsi appagati. Non è fantastico?-
Gli occhi di Cameron si illuminano all’improvviso, e so che non avrei potuto ottenere la stessa reazione da qualsiasi altro ragazzo. È come se mi avesse capita al volo, come se in seguito alle mie parole anche lui si fosse scoperto soddisfatto di tutto ciò. So che non mi ritiene una pazza, né tantomeno una lagna che con i suoi discorsi filosofici è pronta ad annoiarti da un momento all’altro. So che per lui questo ha la stessa importanza, lo stesso valore che gli attribuisco io, e lo leggo proprio sul suo viso, un viso arricchito di compiacimento ed entusiasmo. Senza dire niente, infatti, fa qualche altro passo verso di me e mi abbraccia, stringendomi con quanta più forza possibile. Non ci siamo mai veramente abbracciati io e lui, non come stiamo facendo adesso perlomeno: stavolta non c’è tristezza nel nostro contatto, né lacrime o timore. È un abbraccio fatto solo di cose belle, le più belle di questo mondo. Quando Cameron mi ha promesso che mi avrebbe fatta sentire meglio, in pace con me stessa, non ci avevo davvero creduto. Avevo semplicemente riposto le mie speranze nelle sue parole, senza però crederci davvero. Adesso, però, mi sta dando prova di essere stato sincero sin dal primo giorno, sin da quando è venuto a cercarmi in tutti i bar vicini alla mia fermata, finché non mi ha trovata e mi ha restituito l’agenda.
A distanza di qualche minuto, mi ritrovo ancora stretta fra le sue braccia. Sento la sua pelle calda attorno al mio collo nudo, il suo naso e le sue labbra schiacciati contro di esso ed il suo respiro lento e calmo che incontra la mia pelle. Io, al contrario, stringo forte il tessuto della canottiera con una mano, mentre con l’altra gli carezzo la schiena. È lui il primo a staccarsi, allontanando di poco il suo viso e fissando gli occhi sui miei. Poi, senza prima proferir parola, lascia dei piccoli baci a stampo sulle mie labbra. Uno, due, tre, quattro svelti ed innocenti baci che lasciano trasparire tutta la dolcezza che cela al suo interno. Poi, finalmente, dice qualcosa.
-Ti ho promesso che ti avrei fatto dimenticare ogni tuo problema, ma sul serio Khloe… Sei tu che stai aiutando me a farlo, senza neanche rendertene conto.-    Sussurra, facendo incontrare le nostre fronti.
Non posso fare a meno di sorridere alla sua affermazione, scoprendomi ancora più soddisfatta di qualche secondo prima. Non ho idea di che tipo di problemi stia parlando Cameron, ma so che non ho bisogno di insistere ancora una volta, so che sarà lui a parlarmene quando e se vorrà. In questo momento, mi basta quello che già abbiamo.
-Dimmi quanto mi ami, Cam.-   Lo prego quindi a mo’ di supplica, senza neanche poter controllare le mie parole.
Cameron sorride dal canto suo e la sua espressione si raddolcisce all’istante, consapevole che non ci sia alcuna forma di egocentrismo nella mia preghiera.
-Troppo, Khloe.-   Afferma dunque accontentandomi, aggiungendo poi   -Abbastanza da non averlo potuto evitare.-
Mi sento subito piena di felicità, come se rischiassi di esplodere da un momento all’altro a causa dei troppi sentimenti che si stanno accumulando dentro di me.
-Ti prometto che un giorno ti amerò anch’io in questo modo, tanto quanto meriti.-   Lo rassicuro poi, trovando nella mia voce più sicurezza di quanto mi aspettassi.   –Ho solo bisogno di tempo.-
Cameron annuisce dolcemente, sapendo che questo non significa assolutamente che i suoi sentimenti non sono ricambiati. Poi, molto velocemente, la sua espressione di tranquillità diventa molto più sospettosa, un enorme sorriso compare sul suo volto e gli occhi si spostano furtivi sul mio corpo.
-Nel frattempo, divertiamoci.-   Esordisce dunque, lanciandomi uno sveltissimo bacio sulla guancia e prendendomi in braccio subito dopo.
Senza che neanche me ne renda conto, mi ritrovo infatti a pochi metri dalla sabbia e, con le braccia attorno al collo di Cameron, vedo quest’ultimo correre ed avvicinarsi sempre di più al mare. Siamo vicinissimi alla riva, tant’è vero che in pochi secondi i suoi piedi toccano violentemente l’acqua e fanno finire gli schizzi sul mio corpo. Siamo entrambi ancora vestiti ma, nonostante avremmo potuto spogliarci per lasciarci addosso solo i costumi, nessuno di noi presta importanza a questo dettaglio, né io mi ribello alla sua forte presa su di me. So che sarebbe una battaglia persa in partenza. Così, volgendo lo sguardo verso l’orizzonte, mi ritrovo in breve con l’intero corpo sommerso sott’acqua, poiché Cameron si è tuffato senza preavviso. Quando esce la testa dall’acqua, poi, stringe di nuovo le braccia attorno al mio bacino e fa incrociare le mie gambe attorno al suo usto, così da farmi completamente dipendere da lui. Tutto d’un tratto, però, inizia un inspiegabile conto alla rovescia, al termine del quale fa sprofondare la mia testa nel fondale. Per fortuna ho accumulato fiato a sufficienza per poter resistere per diversi secondi ma, non appena ritorno a galla, non perdo un attimo prima di potergli schizzare contro quanta più acqua riesca a sollevare. Inizia così una sorta di guerra fra di noi, fatta di talmente tante risate che quasi mi manca il respiro. Alla fine, però, vado di nuovo sott’acqua e, scomparendo dalla vista di Cameron, nuoto finché non mi avvicino del tutto al suo corpo. Quando sono dunque abbastanza vicina alla sua schiena, sbuco senza preavviso dalla superficie del mare e, facendolo sicuramente spaventare, mi aggrappo velocemente alle sue spalle, per poi lasciargli un rumoroso bacio al lato del collo.
Vorrei rimanere qui per sempre.
 
 





 
 
XHIMMELX.
Salve a tutti e buona domenica!
Allora, capitolo parecchio importante questo. In caso non l’aveste notato, qualcosa è decisamente cambiato in Khloe, naturalmente grazie a Cameron. Non è solo perché stanno insieme -da solo una settimana, eh- piuttosto per quello che lui scatena in lei.
Prendete la scena in spiaggia, ad esempio: Khloe si sente viva e soprattutto bella, non solo fuori ma anche dentro. Sente che finalmente lei ne vale la pena, cosa che aveva completamente escluso da quando Grayson l’aveva delusa.
E poi quanto può essere dolce Cameron? Ci sta mettendo tutto se stesso in questa relazione.
Insomma, questo viaggio in Messico non è solo divertimento ma anche una piccola rinascita. E poi il gruppo si unirà sempre di più, eheh.
Ah, fra l’altro siamo sempre più vicini alla fine, in quanto la storia ha 26 capitoli in totale. Quindi potrebbe succedere di tutto durante questo viaggio.
Beh, staremo a vedere.
Alla prossima, xhimmelx.



-Ti ho promesso che ti avrei fatto dimenticare ogni tuo problema, ma sul serio Khloe… Sei tu che stai aiutando me a farlo, senza neanche rendertene conto.-  
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Youtubers / Vai alla pagina dell'autore: xhimmelx