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Autore: DhaevetralWarrior    29/01/2017    3 recensioni
Le sue palpebre si chiusero e lui si stese a terra sul tappeto. Iniziò a sonnecchiare. Non sapevo cosa lo aspettasse...
Storia che si svolge dopo twinsanity.
Genere: Avventura, Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7: FINITI IN TRAPPOLA
Un enorme buco si formò sul muro di spine, e un titano comparse.
Era un pipistrello con corporatura umana, con la pelle priva dei peli. I suoi denti erano simili a quelli del tecnoriccio, e due grosse ali spuntavano dalle sue spalle, prive di qualsiasi tipo di mani. Era molto simile ad un pipistrello. Ed aveva un enorme sorriso stampato in bocca.

" Un Combattente... guardate in cielo!" urlò Aku Aku, quando un enorme folata di vento passò sopra di loro. Il Combattente guardò in cielo soddisfatto, mentre Crash saltò sulle mani di Cortex, ambedue tremanti.

Un enorme stormo di combattenti volava in cielo; sembravano cercare di creare una folata di vento contro il trio, dato che giravano in tondo senza un obbiettivo preciso. Apparentemente. Le loro ali erano stese del tutto, e i mutanti mostravano fieri i loro muscoli pettorali, dimostrando di essere molto vanitosi. Ridevano all'impazzata, ed a ogni loro risata, il vento diventava più forte. Ci volle un po' prima che il trio capisse il loro vero obbiettivo.

" Dobbiamo fuggire dalla loro orbita! Vogliono creare un tornado per ucciderci!" urlò la maschera. Ma era futile cercare di saltare oltre il muro di spine. Erano troppo alti; una via libera c'era, ma purtroppo, una sfida da affrontare c'era anch'essa: il combattente di prima si era messo in posizione di combattimento. Era chiaro che volesse fare la cosa che si capiva dal suo nome: combattere.Poi un rumore. Un Combattente distrusse una altra parte di muro. Altri rumori... e poi un terzo, un quarto, e un quinto combattente misero piede nell'arena, alzando con le loro ali una nube di polvere, e affilando i loro denti. Alla fine, il trio si trovava a fronteggiare contro ben cinque combattenti. " Oh, accidenti..." disse Cortex, capendo che non avevano scelta se non lottare. Così, tutti i cinque combattenti, con i loro soliti sorrisi diventati beffardi sul volto, si misero in posizione di combattimento. Mostrarono le sue punte sull'ala. Era chiaro che volessero ucciderli in maniera lenta e dolorante. Sarebbe iniziato un duello. Un duello fra umano, mutante e maschera e mutanti. Una sfida tra il bene ( Cortex: Forse, eh!) e il male. Così, sotto il cielo malinconico e rosso sangue della decima dimensione, ebbe inizio la lotta, quella che sarebbe stata una di quelle più memorabili di sempre.

I tre capirono da subito di dover usare un minimo il cervello per battere quei mutanti, che a livello fisico li superavano di tanto, anche perché Aku Aku era stranamente debole in quella dimensione. Oltre ad essere in vantaggio numerico, i combattenti erano nemici tenaci, con movimenti veloci, e che non stavano mai fermi. La loro corporatura sembrava comunque abbastanza fragile, e pochi colpi di un tecnoriccio avrebbero sconfitto uno di quei mutanti in pochi istanti, se fossero stati più lenti; i combattenti alzarono le ali, per poi cercare di colpire i tre, usando la loro punta affilata. Tutto questo in maniera simultanea, dimostrando un ottima coordinazione e gioco di squadra. Un alone di polvere si alzò, quando il corpo dei tre era scomparso, e il vento aumentava. Crash, che prese in mano Aku Aku, e Cortex, scivolarono sotto le loro gambe, lasciandoli di sasso, ma anche felici, come se fossero davvero riusciti a colpirli. I mutanti erano strani, ma quell'insolito comportamento lasciò completamente attoniti il trio, che capì di dover pensare in fretta, dato che la forza del vento diventava sempre più forte.

" Ho un idea! Le vie di uscite son" ma lo scienziato non fece neanche in tempo a finire la frase che i combattenti corsero iper velocemente verso le uscite, tappandole tutte. Provocando anche una nuvola di polvere dietro, ovviamente. Erano in trappola. Il vento diventava sempre più forte, e i cinque combattenti alzarono il volto, che diventò privo di espressione, e alzarono le ali, diventando di nuovo sorridenti. Essi si inchinarono davanti ai loro compagni che stavano volando, mentre il vento muoveva quei pochi fili d'erba del terreno, la cui maggior parte si trovavano sotto i piedi dei Combattenti, che incominciarono a ridere come i loro compari in cielo fino a quando, un idea balenò nella testa di Crash.



   
 
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