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Autore: Strawbana    30/01/2017    1 recensioni
Raccolta ispirata alla 30 Days OTP Challenge presente su DeviantArt. 30 shot sulla mia attuale OTP, la Sakamaki/Toudou. Sì, il presidente dell'El Dorado con il suo braccio destro.
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I Second Stage Children sono finalmente stati sconfitti e il mondo del futuro sta finalmente tornando alla normalità. Ma per chi è stato cresciuto per occupare cariche a dir poco straordinarie la normalità non è che una mera illusione. Eppure anche nelle vite di chi si occupa della sicurezza del mondo intero ci possono essere dei momenti di semplice normalità: degli attimi dedicati solo alla vita di coppia, dove non c'è spazio per le preoccupazioni o per il lavoro. Piccoli gioielli di vita quotidiana da custodire come dei tesori.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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27- On one of their birthdays

 

Nel futuro il compleanno del presidente era considerata un evento molto importante. Veniva organizzata in due sale: una molto grande per i dipendenti dell’El Dorado e le loro famiglie e una più riservata ed elegante per l’élite mondiale che veniva a rendere omaggio a Toudou.

Sakamaki, pur non provenendo da una famiglia politicamente importante, era sempre stato invitato da Heikichi alla festa più privata, anche quando il ruolo di presidente era occupato dal padre di quest’ultimo. Togurou però a quella festa non ci era mai andato volentieri: doversi rapportare con persone che lui riteneva solo palloni gonfiati e il dover mantenere un atteggiamento serio e distinto per tutta la serata gli risultava particolarmente difficile. Il non poter parlare con Toudou per più di una manciata di secondi rendeva il tutto ancora più arduo e lo scienziato era sempre andato a quella celebrazione solo per non deludere e rattristare il suo amato.

La visione di questo evento per Sakamaki cambiò radicalmente quando si ritrovò a essere il compagno del presidente: non poteva essere più uno che se ne stava in disparte per tutta la serata, doveva accompagnare Toudou per tutto l’evento e doveva rasentare la perfezione in ogni suo gesto.

“Questo evento è come una vetrina, la gente viene per osservarci e giudicarci…”

Glielo aveva spiegato Heikichi durante una delle lezioni di danza che prendevano in vista dell’evento. Il presidente si riempiva di ansie riguardo all’evento, iniziava le preparazioni con quasi un anno di anticipo, doveva rendere tutto nuovo, tradizionale, gradevole sia per chi lo sosteneva che per i suoi oppositori, modesto e sfarzoso al tempo stesso, doveva cercare l’equilibrio perfetto tra mille antipodi.

Fino a prima dell’inizio della loro relazione Sakamaki non si era mai accorto dello stress che Heikichi accumulava a causa dell’evento e la cosa lo preoccupava.

Lo scienziato avrebbe tanto voluto aiutare suo marito nei preparativi, ma l’unica cosa che gli riusciva era tranquillizzare Heikichi la notte, quando erano soli.

Il giorno dell’evento Toudou non stette un attimo fermo: andava da una parte all’altra a dare ordini, ad assicurarsi che tutto fosse perfettamente al suo posto. Solo a dieci minuti dall’inizio dell’evento Heikichi decise finalmente di fermarsi e rilassare la sua espressione, modellandola con un sorriso serafico, una maschera che avrebbe indossato per tutto il resto della serata.

Raggiunse Sakamaki, che fino a quel momento non aveva potuto far nulla se non osservarlo e lo prese per mano.

-Lascia parlare me stasera, ok?

Lo scienziato annuì, stordito da quel tornado di responsabilità inaspettate. Togurou si lasciò guidare verso la porta, dove al fianco di Toudou avrebbe accolto gli ospiti più importanti.

Come richiesto da suo marito, Sakamaki rimase in silenzio, pronunciando solo le parole di cortesia necessarie a salutare gli ospiti.

Molti degli invitati si trattenevano a scambiare due chiacchiere col presidente, chiacchiere che Togurou ascoltava attentamente e presto lo scienziato si rese conto di essere l’oggetto di gran parte delle conversazioni. Il tono dei colloqui era fin troppo familiare a Sakamaki: un misto di commenti acidi e battutine ammiccanti a che aveva ascoltato mille e mille volte uscire dalla bocca di sua madre. C’era chi si fingeva sorpreso che qualcuno come Toudou avesse deciso di impegnarsi con lo scienziato, altri gli dicevano indirettamente che avrebbe potuto trovarsi di meglio, ma Togurou rimaneva in silenzio, non sentendosi minimamente toccato da quei velati insulti che gli arrivavano.

Una sola persona lo spinse a rispondere, la moglie di un membro del consiglio, una signora anziana che cercava di nascondere l’età con mille interventi estetici che davano alla sua pelle un’aria finta, finta quasi quanto la pelliccia di visone che portava sulle spalle.

-Presidente, che piacere vederla!

Sakamaki notò subito che il sorriso di Toudou si era fatto più teso, era capitato già un paio di volte durante la serata, sempre quando si presentavano individui particolarmente fastidiosi.

-Signora Abe, il piacere è mio…

La donna sorrise compiaciuta.

-Devo farle le mie congratulazioni per il suo matrimonio, non deve essere stato facile decidere di sostituire Hana dopo tutti questi anni!

Quando veniva pronunciato il nome della moglie di Heikichi, Sakamaki si innervosiva automaticamente, ma quella volta la sua inquietudine non fu provocata da quello, ma dal tono saccente con cui l’anziana parlava. Toudou però non perse il sorriso e chinò il capo in un gesto cortese.

-La ringrazio, sono molto felice di questa mia nuova unione.

Neanche il sorriso della signora Abe vacillò e la donna aprì la bocca per sfoderare nuovamente la lingua biforcuta.

-Se è felice lei… Si è scelto un partito bizzarro, ma lei ha sempre avuto dei gusti particolari, presidente!

Detto questo, la signora diede l’impressione di volersi accomodare, ma decise di allontanarsi dedicando alla coppia un ultimo, velenoso commento, espresso con voce abbastanza alta perché questi ultimi potessero sentirlo.

-Ah, cosa si fa per non rimanere soli sulla via del tramonto…

A Sakamaki poteva ignorare i commenti saccenti e gli insulti velati finché erano rivolti alla sua persona, ma quelli rivolti a Toudou non poteva in alcun modo perdonarli. Ma se l’uomo aveva imparato una cosa dalla madre che tanto odiava era che ogni ingiuria mascherata poteva essere ritorta contro chi la pronunciava.

-Già, per esempio si rimane con la persona sposata solo per la sua posizione e che non si sopporta da una vita…

Toudou e i signori Abe si girarono a guardare lo scienziato, lasciati a bocca aperta dal commento e Togurou, fingendosi altrettanto sorpreso, portò avanti la recita che sua madre gli aveva indirettamente insegnato.

-Ho detto qualcosa che non va? Il mio era solo un esempio…

Livida in volto, la signora Abe non fece altri commenti e si allontanò velocemente insieme al marito, lasciando Sakamaki alle sue mentali celebrazioni di vittoria.

Celebrazioni che vennero presto interrotte da una gomitata nello stomaco da parte di Toudou.

-Ti avevo detto di lasciar parlare me.

Lo scienziato si massaggiò il fianco dolorante.

-Io ho lasciato parlare te infatti, ho solo fatto un commento innocente. Non pensavo che mi avrebbero sentito.

-Non fare il finto tonto! Non dovremmo abbassarci al loro livello.

-E io non mi sono abbassato al loro livello, l’ho semplicemente schiacciata usando la sua stessa arma.

Il presidente sospirò, per poi andare a stringere una mano del compagno.

-Grazie… È dalla morte di Hana che quell’arpia non mi dà tregua con i suoi commenti maligni…

Se fossero stati in un altro luogo, Sakamaki avrebbe già avvolto Toudou in un abbraccio, ma visto la situazione si limitò a ricambiare con affetto la stretta di mano.

-…L’anno prossimo però la tua festa l’organizzo io.

Heikichi sorrise e scosse la testa, sollevato dalla voglia di scherzare che suo marito conservava anche in quell’occasione.

-Il primo compleanno che passerò in pensione lo lascerò organizzare tutto da te…

-E sarà il compleanno più bello della tua vita, te lo prometto.

 

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Angolino rotondo

 

Siamo a meno tre signori, il traguardo è spaventosamente vicino.

Scusate il ritardo di pubblicazione, ma la settimana scorsa non ero proprio in vena di scrivere e oggi è stata una giornata pesante per me.

Questa è una delle prime shot che ho ideato per questa raccolta, volevo dare un’idea di quanto possa essere stressante la vita di un capo di stato. Spero di aver reso bene l’idea!
Taglio qui che è tardissimo e domani ho lezione.

Ci sentiamo presto,

 

-Lau

   
 
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