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Autore: Spensieratezza    03/02/2017    2 recensioni
Dopo la battaglia finale di Hogwarts, George non riesce ancora ad accettare la perdita di Fred. Le sue giornate sono piene di dolore e sofferenza, una sofferenza che lo porterà a vedere il gemello come fantasma e questo scatenerà una vera tempesta emotiva per George e per il loro rapporto, tanto che George vuole provare a farlo tornare in vita.
Quello che George non sa, è che questa decisione scatenerà tutta una catena di eventi che influenzeranno il destino anche di altri personaggi..altri...eroi!
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Silente, Famiglia Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Draco/Harry
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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George aveva dovuto inventarsi una scusa e dire che andava a fare una gita nei boschi con degli amici maghi e che avrebbe dormito in tenda, in campeggio, per assaporare un po’ dell’aria della montagna.

In quel momento stava tremando dal freddo e usò la magia per accendere un fuoco. Fortunatamente le fiamme del fuoco non avrebbero interferito con il suo incantesimo, anzi, se possibile, il calore delle fiamme lo avrebbero alimentato!

George fece un complesso rituale disegnando un cerchio con una bacchetta e tracciando poi all’interno il disegno della pietra della resurrezione.

Non aveva bisogno di essa, ma solo dell’energia che evocava.

Aveva poi versato il suo stesso sangue, facendosi dei tagli al polso e facendo cadere i flutti di sangue sul rituale.

Dopodiché suggellò il patto, che era simile al voto infrangibile, ma non consisteva nel giurare qualcosa davanti a terze persone. Era semplicemente dare qualcosa in cambio per far tornare in vita la persona scelta. Perché questo accadesse, qualcun altro sarebbe tornato in vita.

George aveva paura di questa opzione, ma non volle sottrarsi comunque. Avrebbe fatto di tutto per far tornare Fred. La sua ricomparsa nella sua vita, era la prova che gli aveva fatto capire, che era stato ingiusto separarli.

Continuò a cantilenare la formula, sentendo un’energia uscire fuori da lui e scaturirsi come aloni dorati, avvertì dei pizzicori agli occhi come lacrime ghiacciate di un oceano ghiacciato e sentì una profonda tristezza o desolazione uscirgli dal corpo. O forse era consolazione? Come se tutte le anime morte esistenti lo stessero abbracciando e sussurrando all’orecchio.

Crollò a terra, svenuto, incapace di reggere tanta intensità.

                                                                                                           
 
 
Quando tornò a casa, due ore dopo, si sentì esausto, ma non aveva avuto il coraggio di risistemarsi con la magia. Non sapeva se l’incantesimo avesse funzionato e sapeva che molto dipendeva anche da una questione di vibrazioni e di anima, scaturite da lui. Non contava solo l’incantesimo, ma il sentimento che ci aveva messo e comprendeva tutto. Stanchezza, sangue, dolore, sfinimento, per far sì che funzionasse.

Temeva che far sparire tutta la stanchezza con la magia, annullasse ogni cosa.

Non voleva neanche che la famiglia lo vedesse così, quindi rientrò a casa, una volta assicuratosi che tutti dormissero.

Non sapeva cosa aspettarsi.Pensava che avrebbe trovato Fred accanto a lui, nel bosco, una volta finito l’incantesimo, invece no.

Ora, se non trovava ancora nessuno una volta arrivato in casa, non sapeva come avrebbe fatto a non farsi assalire dalla disperazione.
 
Riaprì la porta della sua stanza, accendendo la luce.

Ma una volta lì, rimase paralizzato.

Fred. Suo fratello, finalmente in carne e ossa. Seduto sul letto.

“Fred…?” chiese, sperando non fosse un’allucinazione.

“George…” disse l’altro, allungando una mano. Sembrava facesse fatica a parlare.

“Sei..sei proprio tu..” disse George, avvicinandosi cautelamente. Non era uno stupido. Aveva una voglia matta di abbracciarlo, ma temeva anche che non fosse suo fratello, che fosse tornato una specie di demone o zombies.

“Abbracciami.” Disse Fred. Aveva gli occhi tremanti di lacrime e George non riuscì più a trattenersi. Cadde in ginocchio perché le gambe non lo reggevano più e poggiò la testa sul suo petto.

Cominciò a singhiozzare, fino a quando sentì una carezza sulla guancia e di nuovo:

“Per favore..abbracciami..” disse ancora Fred.

Allora George cercò di ritrovare l’equilibrio sulle gambe, di farlo per Fred. Si alzò e lo abbracciò forte, con tutta la forza che sentiva, non riuscendo più a distinguere se volesse sorreggerlo o farsi sorreggere da lui.

















Note dell'autrice: 

scusatemi per il ritardo xd ma vi avevo lasciato con un capitolo che già immaginavate cosa stava per succedere, no? <333

ci sarà un altro capitolo, poi non so se continuerò ancora la storia..ci penso xd

il titolo del capitolo si riferisce sia a Fred, sia a George xd
   
 
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