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Autore: Lucalucaluca    04/02/2017    1 recensioni
Ciao ragazzi. Questa è la mia prima fanfiction che pubblico quindi abbiate pietà di me XD. Datemi delle dritte per migliorare che non fanno mai male. Questa storia verte su delle prove, mascherate da missioni, che faranno capire con naturalezza e abbastanza lentamente ai due personaggi (Natsu e Lucy) di amarsi profondamente. Spero che vi possa piacere. :)
Genere: Avventura, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy, Un po' tutti
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2 – IL MONTE KAGAMI E LO SPIRITO DELLA BARRIERA

“pprbbbhlll…..  bbrbrrrllll…... aaahhhhhhh…”

“Natsu smettila, lo so che è un problema per te viaggiare sui mezzi di trasporto, ma ora cerca di calmarti” rimprovera Lucy. “Ci provo Lu, ma è davvero terribile”.

“Ho letto i dettagli della richiesta – continua la maga – e sembra che da un mese e mezzo a questa parte i Vulkan della montagna stiano distruggendo i campi e le case degli abitanti del villaggio”.

“Aye, basterà qualche colpo di Natsu e saranno tutti KO” dice il gatto blu ma Lucy interviene “Noooo! Finirà per distruggere di nuovo tutto e non ci verrà data la ricompensa”. Natsu invece sta così male che preferisce lasciar stare l’argomento.

***

Giungono a destinazione, Natsu si riprende, e iniziano a incamminarsi verso il villaggio. Arrivati, osservano come tutti i campi una volta coltivati del villaggio siano diventati un ammasso di terra brulla e che molte case siano distrutte. Verso di loro si avvicina una vecchia signora dai capelli bianchi raccolti in una coda bassa e con un vestito tutto bianco con dei nastri di stoffa rossi che dice di essere la sacerdotessa di quel villaggio e che li fa accomodare nella sua abitazione per spiegare loro ciò che è successo in quel luogo.

“Il mio nome è Kiyoko, come vi ho già detto sono la sacerdotessa di questo villaggio e se volete posso rivelarvi le motivazioni di questi attacchi”. Lucy è molto attenta alle parole della saggia anziana mentre il rosato e l’amico blu escono all’aperto a giocare non volendo prestare la benché minima attenzione.

“Tanto tempo fa, qui viveva una sacerdotessa, il suo nome era Megumi. Ella si dedicava soltanto al bene degli abitanti del villaggio, cercando di porre rimedio a tutti i problemi della gente. Una volta, durante un gelido inverno, due uomini vennero a trovarci…beh, veramente erano rimasti alle porte del villaggio tutta la notte ed erano infreddoliti e affamati. Gli abitanti erano titubanti nell’accogliere degli sconosciuti, ma Megumi decise di accettarli al villaggio per misericordia nei loro confronti. Essi si riscaldarono, mangiarono e dormirono tutto il giorno e la sacerdotessa ne fu felice. Ma poi, il giorno seguente, i due uomini rivelarono la loro natura malvagia e decisero di occupare e controllare il villaggio con la forza. Gli abitanti non sapevano che quei due fossero potenti maghi con i quali fu difficile confrontarsi, e, dopo la battaglia per il controllo del villaggio, nonostante vincemmo noi, le perdite economiche ma soprattutto umane, circa 90 uomini e 20 donne, fecero scendere una cortina di disperazione sulla gente rimasta e la sacerdotessa, che si sentiva in colpa scappò da quel luogo. Dopo due lunghi anni tornò al villaggio, pronta ad essere trattata come la peggiore delle traditrici, e lo stupore di trovare gli abitanti pronti a credere ancora in lei fu grande. Avevano capito che fuggì solo perché si sentiva tremendamente in colpa. Megumi, durante quei due anni di assenza, aveva imparato ad usare la magia, una magia in grado di creare barriere per proteggerci dai nemici. In realtà, lei aveva deciso di rinunciare ad una vita normale per la salvezza del suo villaggio. Usando, infatti, spessissimo quella magia proibita e oscura, finì col ricevere una maledizione che la tramutò in una perla trasparente. Da quel momento, nonostante il suo aspetto non fosse più umano, Megumi continuò a creare quella barriera. Almeno fino a qualche settimana fa, ora infatti non vi è più alcuna protezione e i Vulkan ci attaccano quasi ogni giorno per prendere le ultime provviste rimaste e alcune volte anche le nostre donne” conclude la donna.

“E mi dica, lei sa quale può essere il motivo per il quale la perla non protegge più questo posto e poi, al momento, dove si trova questo famigerato gioiello?” dice Lucy interessata.

“E’ una mia ipotesi – continua la sacerdotessa – ma penso che lo spirito di Megumi abbia perso fiducia in noi. Vedi, cara, i nostri avi giurarono alla perla, cioè Megumi stessa, che si sarebbero sempre ricordati di lei, sia loro che le loro discendenze. Tuttavia, con il tempo alla gente importò sempre meno di rivivere la memoria della sacerdotessa che ci salvò tutti dando per scontato il fatto che la barriera sarebbe rimasta sempre e comunque. La loro convinzione trasformò questa storia in una semplice leggenda. Ormai la gente a cui racconto questo aneddoto mi prende per una pazza pur cercando di non darlo a vedere. Credo che oltre a me qui nessun altro abbia continuato a credere nello spirito di Megumi e per questo lo stesso spirito ha deciso di punirci togliendoci la barriera che ci proteggeva dai nemici. Per quanto riguarda la sfera, durante il primo attacco dei Vulkan uno di loro la prese e la portò sul monte Kagami”.

“Stia tranquilla, signora, porteremo a termine l’incarico che ci avete affidato! Sconfiggeremo i Vulkan e vi porteremo anche la perla di Megumi cosicché possiate di nuovo avere un ricordo della vostra sacerdotessa. Lasci fare a noi” dice la maga bionda dispiaciuta dell’accaduto.

“Ve ne sono grata – risponde la vecchia – ma attenzione al monte Kagami, dicono che in quel posto si possano fare strane visioni spaventose che portano ad un sonno profondo che, abbinato a quelle temperature gelide, uccide”.

Lucy, con una faccia determinata, conclude “Staremo attenti, signora. Anche se a dirla tutta grazie al mio compagno qui fuori sarà difficile avere freddo” sorridendo in modo dolce. Con queste parole Lucy esce dall’abitazione dell’anziana e chiama Natsu ed Happy per incamminarsi verso il monte.

***

Dopo una mezz’oretta di salita.

“Uaaaaaaaa! Aiuto!!” urla Lucy scivolando lungo una salita ripida e ghiacciata.

“Presto, Happy, dobbiamo prendere Lucy” dice Natsu a metà tra lo spavento e il divertimento.

“Aye, tieniti Natsu” e il gatto blu lo prende e lo porta in volo con le sue ali magiche.

La maga degli Spiriti Stellari sta rotolando lungo il fianco del monte quando improvvisamente viene fermata da qualcosa o da qualcuno. Si gira e vede un enorme Vulkan che tutto contento esclama, sillabando in maniera gutturale “Donna! Donna! Trovato donna! Donna tutta mia!”. Lucy è pronta a combattere ma in quel momento arriva Natsu e lei contenta dice “Natsu, grazie di essere venuto a salvarmi!”. Per un secondo crede che Natsu sappia anche essere premuroso con lei (perché si, l’aveva salvata più volte, ma nei gesti quotidiani non faceva certo trasparire questa sua premura nei confronti della maga). Sta pensando che Natsu si sia precipitato lì tutto preoccupato per lei. Si sta proprio sciogliendo a quei pensieri fino alla risposta di Natsu “Lucy, fatti catturare”. La bionda in quel momento vuole spaccare la testa al rosato ma lui prima che lei apra bocca continua “Se ti farai catturare, potremo scoprire dove si nascondono gli altri Vulkan, dopodiché li sconfiggerò e tutto sarà sistemato”. La ragazza ha paura di quello che tutti quei Vulkan potrebbero fargli, però confidando nelle sue capacità e ammettendo a sé stessa che il piano di Natsu in fondo non è così male annuisce e si fa catturare.

Natsu ed Happy seguono il Vulkan con Lucy sulla spalla dall’alto.

“Chissà che faccia sta facendo Lu” dice lui ridacchiando non poco con un sorriso furbo.

“Natsu, sei crudele sai” fa Happy al quale però sfugge lo stesso un leggero ghigno.

Durante l’inseguimento una forte folata di vento improvvisa allontana Natsu ed Happy da Lucy, la quale, non vedendoli più da un po’ decide di scendere dalla spalla del mostro peloso evocando Loke, lo Spirito Stellare del Leone. Loke atterra con un colpo il Vulkan che sviene e subito dopo incomincia, come al solito, a fare la corte alla povera maga che decide di farlo scomparire dopo averlo ringraziato. Adesso ciò che più preme a Lucy è trovare i suoi due compagni per riunirsi e mettere la parola fine alle angherie dei Vulkan.
   
 
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