"Non ricordo nulla della mia famiglia. C'è il vuoto assoluto nella mia memoria. Quando avevo 112 anni, sono stata adottata da un chierico di Priapurl, il cui figlio mi ha trovata priva di sensi al limitare della foresta vicina. L'uomo gestiva un orfanotrofio, dal quale sono stata subito raccolta. Sono sempre stata tentata di scappare per andare alla ricerca della mia vera famiglia. Sapevo di essere diversa, sebbene non ricordassi proprio nulla del mio passato. Qualcosa dentro di me, mi diceva che quello non era il mio posto e che meritavo di meglio. Aspettavo la notte per sgattaiolare dalla finestra con un fagottino che tenevo sempre pronto sotto al letto. Puntualmente, dopo aver percorso diverse decine di metri nel buio, mi ritrovavo a guardare il cielo senza sapere dove andare. Ripetei i miei tentativi diverse volte nell'arco di sei mesi. Col tempo feci l'abitudine a quella famiglia e alla sua routine, mentre crescevo e la speranza di ritrovare le mie radici si affievoliva in me..."