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Autore: BooBoo_    08/02/2017    1 recensioni
Tratto dal primo capitolo:
"Solitamente nei film la protagonista si scontra con un bellissimo ragazzo, che le rovescia il caffè e poi molto gentilmente si scusa e la invita a cena, tutto va per il meglio e questo diventa l’uomo della sua vita.
Peccato che la mia vita fosse tutt’altro che un film, perché quel tipo era sì, un bel – a dirla tutta proprio bellissimo- ragazzo, ma era tutto tranne che gentile e amichevole e soprattutto dispiaciuto! Poi il caffè non si era rovesciato, quindi probabilmente non avrebbe funzionato comunque, anche se fosse stato il Principe Azzurro delle favole. "
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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POV Logan


Arrivai a casa e scrissi velocemente un messaggio a Jason, dicendogli di passare dal negozio prima di tornare a casa per prendere le cose che servivano dato che io non ero riuscito a portarle tutte.
Mentre lo aspettavo coprii tutti i mobili e misi dello scotch sugli interruttori della luce e sulle porte per evitare di sporcarle di colore, poi mi buttai sul divano e disegnai uno schizzo di quello che avevo intenzione di dipingere sul muro di fronte a me.
Qualche minuto dopo guardai lo schizzo finito e mi gasai ancora di più: era venuto proprio bene. Ora avrei dovuto solo trasportarlo sul muro… Più facile a dirsi che a farsi.
«Vieni ad aiutarmi!» Alzai di scatto la testa e vidi Jason sulla porta con in mano un sacco di roba per pitturare e le chiavi ancora appese alla toppa della porta.
«Scusa Jas, non ti ho sentito aprire.» dissi andando ad aiutarlo.
«Me ne sono accorto! Cosa stavi facendo?»
«Facevo lo schizzo per il salotto.» risposi trascinando dentro i vari colori e i secchi dove avremmo fatto i vari mix.
«Prima che tu me lo chieda, Jason, no. Non ho intenzione di dirti o farti vedere cos’ho intenzione di disegnare.» e così dicendo sbattei la porta dietro di me. Avevo portato dentro tutto: secchi, colori e rulli per verniciare.
«Devo ricordarti che è anche casa mia, Log?! Non voglio ritrovarmi con una donna nuda dipinta sul muro, oppure un disegno di uno strano alieno, visto le cose che ti piacciono.»
Sentii Jason ma lo ignorai:  continuavo a guardarmi intorno per capire cosa mancasse. Ero SICURO di aver comprato più cose, poi all’improvviso mi illuminai.
«Dove sono i pennelli di varie grandezze? Sono sicuro di averne comprati almeno cinque diversi… Li hai dimenticati in macchina?» gli chiesi a macchinetta. Quando però lo guardai in faccia capii che la risposta non mi sarebbe piaciuta per niente.
«Allora… So che li avevi presi ma…»
«Jason, dillo e basta.» vidi che continuava a tergiversare, poi come colpito dall’illuminazione divina esclamò: «Li porta Ellie!» Rimasi un momento interdetto. Tutto qui?
«Okay Jas. È stato facile, hai visto? Mi basta averli, chi li porta o chi li compra non mi interessa.» e così dicendo mi avviai verso camera mia per mettermi dei vestiti vecchi perché già sapevo che mi sarei sporcato.
«Logan senti, c’è una cosa che però volevo dirti…» continuò Jason mentre ero già in corridoio.
«Sì sì, torno subito. Vado a cambiarmi, poi mi dici.» e così dicendo chiusi la porta di camera mia e mi spogliai per trovare qualcosa da mettermi.
Cercai in fondo all’armadio, dato che non usavo quei jeans da anni: ormai erano sbiaditi e abbastanza larghi, quindi ne avevo comprati di nuovi. I miei sospetti erano fondati: li trovai in un angolo dell’armadio, tutti stropicciati per la poca attenzione con cui li avevo messi via tempo fa. Li infilai e presi una t-shirt bianca con uno strappo sul bordo inferiore e uno nel collo, come se l’avessero strattonata: chissà come avevo fatto a ridurla così.
Ancora contemplando la maglietta e a dorso nudo uscii nel corridoio e iniziai a dire : « Jason, ma come ho ridotto questa t-shirt in questo stato?»
«Ciao anche a te, Logan.» Alzai gli occhi di scatto: Ellie e la sua amica erano proprio davanti a me che mi fissavano sorprese.
«Ma cosa ca…» Jason non mi diede il tempo di finire la domanda e mi interruppe dicendo «Stavo per dirtelo, ma non mi hai lasciato finire. Samantha ha detto che poteva prestarci i pennelli che le ha lasciato suo padre, quindi l’ho invitata ad unirsi a noi.»
«Tu cosa?!» sbottai io.
«Logan senti…» cominciò Jason, ma questa volta fui più veloce di lui e non lo lasciai finire.
«No senti tu. Ho chiesto no lamentele, distrazioni, sbaciucchiamenti. Erano le mie uniche condizioni e in due secondi si sono materializzate tutte davanti a me.»
«Stai tranquillo, non ho nessuna intenzione di  sbaciucchiarti. Né oggi, né mai.» prese la parola Samantha sentendosi tirata in causa. Mi voltai verso di lei e vidi che, nonostante le braccia incrociate sul petto per darsi un tono, in realtà non riusciva a smettere di fissarmi con uno sguardo interdetto. Sogghignai tra me e me.
«Da come mi stai fissando ora non si direbbe. – dissi spavaldo facendole l’occhiolino – Ma comunque quella condizione era per Jason ed Ellie. Tu, invece, ricopri perfettamente le altre due, soprattutto la questione “lamentele”.» conclusi con un ghigno. Lei sbuffò e distolse lo sguardo, probabilmente perché avevo ragione.
«Logan, devi sempre essere così stronzo?» sospirò Ellie. In quel momento tutti ci girammo a guardarla: io troppo shockato che qualcuno avesse il coraggio di parlarmi così, mentre Jason e Samantha la guardavano con un misto di sorpresa e orgoglio. Cos’era, una coalizione contro di me?!
«Giuro che ti aiuteremo, saremo bravi e non ti daremo fastidio.» continuò poi lei guardandomi con un finto broncio. Non potevo credere a me stesso, quella ragazza mi stava veramente simpatica e non del tipo “voglio farmela”, ma del tipo “diventeremo grandi amici”.
«Sappi che se non rispetterete quello che hai detto me la prenderò con te, Ellie.» dissi fintamente serio con le braccia incrociate sul petto.
«Evvai!» esclamò lei agitando un pugno in aria e facendo un piccolo saltello.
«Incredibile.» Jason alternava lo sguardo tra me e lei e scuoteva la testa incredulo. Penso che in quel momento lui capii che lei era la ragazza perfetta per lui, o almeno, io lo credetti.
«Okay, quindi che si fa?» Ed ecco la mia rottura di palle personale. Mi infilai la maglietta e mi diressi verso i secchi dei colori. «Si pittura.»
«Ellie ed io facciamo il corridoio.» disse Jason scoccando un’occhiata d’intesa ad Ellie. Sbuffai. Mi sarebbe toccato istruire la piccola smorfiosa, addio pace.
«Va bene.» accordai.
«Di che colore lo facciamo, Log?»
«Perché lo chiedi a lui? La casa non è anche tua?» chiese Samantha. Vedete? Faceva di tutto per farsi odiare da me. Perché doveva essere sempre così impertinente e ficcanaso?! Non poteva semplicemente ascoltare  e fare quello che le si diceva, per una volta?! Stavo per sbottare e dirglielo senza troppi giri di parole, ma Jason mi precedette.
«Logan è l’artista, tra i due. Io non sono un granché ad accostare i colori o a fare opere, lui invece è bravissimo.» Grazie tante per l’ulteriore carico di domande che mi farà Samantha, Jason.
Infatti, non appena lui finì di parlare mi sentii gli occhi verdi di Samantha addosso.
«Non cominciare neanche, bambolina. Non ho tempo per rispondere alle tue domande, adesso. Cominciamo a darci da fare; il corridoio lo facciamo grigio.» E così dicendo iniziai a mischiare la vernice bianca e quella nera in un secchio. Sarebbe stata una lunghissima giornata.


Spazio Autore
Ciao a tutti!
Allora, innanzitutto vorrei scusarmi perché inizialmente pubblicavo ogni capitolo puntualmente, mentre adesso, spesso, posticipo l'aggiornamento...
Vorrei anche dire che, dato che ho trovato lavoro (Finalmente!) avrò molto meno tempo per scrivere, quindi il mio piano è di pubblicare un capitoletto ogni due settimane... Spero vivamente di riuscirci!
Poi vorrei ringraziare tutti voi lettori silenziosi che leggete la mia storia e anche tutti coloro che hanno messo Scontro col Destino tra le storie seguite, veramente, GRAZIE!
Un ringraziamento speciale va Diction: senza di te non esisterebbe nessuna storia. Grazie per avermi spronato a continuarla e per leggere e rileggere i miei capitoli prima della pubblicazione. I tuoi consigli sono preziosi, ti voglio bene, C.
Infine vi dico che la storia è scritta in un modo che non mi piace, per colpa dell'html, che sto cercando di imparare ad usare. Appena avrò un po' di tempo modificherò i capitoli, facendoli diventare più "leggibili" esteticamente parlando. ;)
Detto questo penso di aver finito! Ancora grazie.
Bacioni,
T.

PS: Se volete seguire la storia sappiate che sto iniziando a pubblicarla anche su Wattpad. ;)
  
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