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Autore: Arte Prime    09/02/2017    0 recensioni
Una ragazza dal passato misterioso fugge sempre e non conosceva ancora abbastanza il mondo finché un giorno... Non posso più raccontare altro perché non voglio rovinare le sorprese, vi auguro una buona lettura!
Genere: Avventura, Drammatico, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Diez Drake, Un po' tutti, X Drake
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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CAPITOLO X
 
 
Passati alcuni giorni dopo la fuga da Leopardia e la scoperta del marchio sulla schiena della navigatrice di bordo della Bandiera Rossa l’atmosfera era ritornata normale anche se Vincent, molto imbarazzato, le avesse confessato tutto ed anche le avesse detto di essere sinceramente e profondamente pentito e la ringraziò per avergli salvato la vita e le disse che avrebbe potuto essere escluso dalla ciurma se lei lo desiderava. Ma la fanciulla gli rivolse un sorriso dolce e lo perdonò subito e gli fece capire che lui poteva rimanere ancora uno dei suoi compagni.
 
 
Poi Drake, il dottor Ernest ed alcuni compagni più fidati le chiesero come mai avesse sulla sua schiena quel marchio che certamente era stato fatto con ferro con il fuoco. A quella domanda Lady rimase sconvolta, ma rispose subito scrivendo su un foglio “Come vedete… Da tutte le mie ferite di qualsiasi tipo sono completamente guarita… Da anni mi hanno marchiato con il ferro bollente sulla schiena, ma non mi è rimasto alcuna traccia. Ripetevano sempre questo metodo per torturarmi, senza risultati, ed alla fine hanno deciso di usarlo come se fosse un tatuaggio con inchiostro indelebile…” e poi abbassò la testa ricordando quegli orribili dolori brucianti.
Da allora decisero di non farle più delle domande e neppure di chiedere chi fossero quelli che la avevano marchiato e la maltrattavano sempre per non renderla triste e terrorizzata ancora.
 
 
Dopo qualche giorno di navigazione X Drake e la ciurma erano arrivati ad una piccola isola disabitata e scoprirono di non essere soli: c’era un’altra nave pirata. Non c’era niente da temere perché Drake conosceva il capitano di quella nave e non aveva motivo di scontro con lui. Appena scesi a terra Lady stava accanto al corsaro mascherato che osservava seriamente il capitano avvicinarsi a loro “Toh, chi avrebbe mai immaginato che ci saremmo incontrati sull’isola del Sacro Albero, X Drake “Bandiera Rossa”?”
“Già, Urougue “Il Monaco Pazzo”.” gli rispose l’uomo dalle folte basette mentre la navigatrice sembrava sorpresa nell’osservare il capitano portare in spalla un enorme pilastro esagonale d’acciaio. Non solo questo: era un uomo di altezza e corporatura notevoli e dalla pelle abbronzata con una folta barba spettinata che arrivava fino alle basette. Il suo taglio di capelli, molto corto, assomigliava a quello generalmente adottato dai monaci. Sul suo volto era quasi sempre presente un sorriso beffardo, anche quando era preoccupato. Indossava una tunica di colore scuro, come i suoi membri, che copriva una maglietta bianca con le maniche strappate, tanto che erano ben visibili i tatuaggi raffiguranti delle fiamme presenti su entrambi bicipiti. Portava anche un paio di orecchini dorati, dei guanti neri ed una grossa collana di perle rosse. La cosa più curiosa che aveva questo pirata era un paio di ali coperte da piume bianche sulla grossa schiena.
“Uh? Chi è questa deliziosa donzella?” chiese Urougue dopo essersi accorto di essere guardato da Lady la quale timidamente si nascose dietro la schiena di Drake.
“È la nostra navigatrice di bordo” gli rispose subito il corsaro con una voce tranquilla e profonda “e si chiama Lady. E non è in grado di parlare.”
“Oh… Allora è un vostro subordinato. Tu non sei il tipo che rapisce le ragazze.” rise l’omone con il suo solito sorriso beffardo “Vi fermate qui per molto?”
“No, ci fermiamo per una notte.”
“Peccato…”
“Peccato cosa?” gli domandò l’uomo mascherato osservandolo.
“X Drake, non conosci quest’isola?”
“Sì, è Sacro Albero. Allora?”
“Quest’isola è disabitata anche se viene considerata sacra e non permette a nessun umano di restare per più di 3 giorni.” gli rispose Urougue molto serio nonostante il suo solito sorriso mentre Lady cominciava ad interessarsi a quel racconto.
“Non fa restare per più di 3 giorni in quest’isola?” gli chiese il capitano mascherato “Ma se è disabitata…”
“Sì, il padrone di quest’isola è l’Albero Sacro!” sorrise l’uomo dall’enorme corporatura che poi indicò qualcosa. Seguendo l’indicazione Lady e Drake videro lontano un gigantesco albero con un’esagerata quantità di rami pieni di foglie…
“… Sembra un normale albero…” disse il corsaro mascherato guardandolo.
“Eh, eh, eh…” rise il monaco grandissimo beffardo “… l’hai detto giustamente “sembra”, ma non lo è affatto!”
“Eh? Cosa vuoi dire, Urougue?” gli domandò Drake rivolgendosi a lui.
“Se ti interessa tanto, andiamo lì e scoprirai tutto, eh, eh, eh…”
Ascoltando ciò il capitano dalle morbide basette non ebbe molto interesse per quell’albero e non credeva facilmente a quello che aveva raccontato quindi rifiutò “No, non ho tempo per queste cose e tra poco potrebbe arrivare il buio.”
“No? Allora lasceresti lei andare lì?” gli domandò Urougue indicando qualcosa.
Dopo aver seguito l’indicazione Drake vide Lady allontanarsi andando verso l’Albero Sacro e subito corse e la fermò dicendole “Perché ti sei allontanata? Non devi andare lì: potrebbe essere pericoloso!”
“Se vuoi, posso accompagnarti, signorina.” le disse con il solito sorriso beffardo rivolto a loro “Così non potrai correre nessun pericolo alla mia presenza. Andiamo?”
In risposta la fanciulla fece un cenno di assenso e se ne andò con lui.
“Ma, Lady, cosa stai facendo? Non devi!” ordinò il corsaro mascherato che poi capì che era inutile fermarla, la curiosità della ragazza era troppo forte. Sospirò, ma non ebbe nessun’intenzione di lasciarla sola con il “Monaco Pazzo” quindi li raggiunse dopo aver avvertito la sua ciurma.
 
 
Dopo più di un’ora di camminata Lady inseguiva Urougue, invece alle sue spalle c’era Drake come se volesse controllare la ragazza che continuava a guardare in tutte le direzioni nella giungla fitta.
“Quando ci manca ancora?” chiese l’uomo mascherato in tono serio “Tra poco ci sarà il buio, rischieremo di non tornare indietro.”
“Come sei impaziente, X Drake!” rise l’omone guardando indietro senza smettere di camminare “Hai voluto tu venire con noi, non ti ho mica coinvolto. Potevi restare sulla riva.”
“Non ho nessuna intenzione di lasciarti da solo con la mia navigatrice di bordo.” rispose il corsaro mascherato in modo ancora più serio.
“Eccoci, siamo arrivati!” esclamò il “Monaco Pazzo” spostando il ramo di un albero.
Al suo avvertimento Lady, molto emozionata, si spostò da dietro Urougue per vedere… Era un albero davvero gigantesco!!!
“È assurdamente enorme.” disse Drake osservandolo assieme alla ragazza.
“Eh, eh, eh… non solo questo. Osservatelo meglio.” ironizzò l’omone appoggiando il suo pilastro d’acciaio a terra.
“Mh?” mugolò il capitano con la maschera cominciando a guardarlo meglio “… Ma ha tanti frutti diversi! Ed anche verdure!”
“Già, l’Albero Sacro contiene ogni tipo di frutta e di verdura!” raccontò Urougue con il solito sorriso “Avete notato bene il colore? Lì c’è un mucchio di fragole, pomodori, mele rosse ed altri dello stesso color rosso. Poi più in là quelli color verde, qua di color giallo e via dicendo…”
“Ma non vedo nessun frutto o verdura caduto a terra!” esclamò Drake molto sorpreso.
“No, non cade neanche una fogliolina!” precisò l’omone dettagliatamente “Nessuno può toccare né i frutti né la verdura e neppure lo stesso albero!”
“Eh? Cosa vuoi dire?”
“Prova a toccare l’albero… ma solo per poco…”
Così Drake si avvicinò all’Albero Sacro sul quale poi mise la mano ed immediatamente si ritirò urlando “Ma scotta tantissimo!!! Sembrava di aver messo la mano sul fuoco… Cosa diavolo è quell’albero?” e soffiò per raffreddare la mano bruciante.
“Per questo è intoccabile e neppure offre a nessuno i suoi frutti e verdure perché dentro di essi c’è anche il fuoco.” raccontò il “Monaco Pazzo” rivolgendosi a lui “Ho sentito parlare delle persone colpite da un fulmine perché volevano tagliare l’Albero Sacro… È accaduto alcuni secoli fa anche ad un Drago Celeste!”
Alle sue parole Drake rimase meravigliato “Sono stati colpiti da un fulmine?!?”
“Sì, nonostante il cielo limpido… Uh? Cosa sta facendo???” urlò Urougue sconvolto dopo aver visto qualcosa. Subito il corsaro dalle folte basette si girò e si stupì vedendo Lady mangiare tranquillamente una grande mela rossa! Così corse verso di lei e fece cadere di colpo il frutto per terra trattenendola e gridandole “Che diavolo hai fatto??? Non hai sentito quello che ha detto Urougue??? Sputa tutto fuori: potrebbe bruciarti!!!”
Ma era troppo tardi: lei aveva ingoiato tutto e non capiva niente…
“Lady… ti senti male?” le chiese Drake molto preoccupato trattenendola ancora “Ti brucia dentro?”
Alle sue domande la ragazza fece cenni di no ingenuamente mentre Urougue stava per raccogliere quella mela caduta e subito la lasciò cadere esclamando “Brucia!!!” E poi si avvicinò a loro e domandò alla fanciulla “Non ti ha dato nessun fastidio quella mela che hai mangiato poco fa? Senti il bruciore?”
No…
“Neanche un po’?”
Un altro cenno negativo fatto da Lady, meravigliata, che poi mise la mano sull’albero facendo involontariamente sbalordire gli uomini. Colpita dal loro sguardo lei continuò a non capire niente ed ad essere un po’ turbata…
“Ha toccato quell’albero…” mormorò Urougue pieno di stupore nonostante avesse il solito sorriso beffardo e le prese la mano per vedere se era ustionata invece non c’era nessuna traccia di bruciatura e poi si rivolse all’uomo “… X Drake… Da dove viene la vostra navigatrice?...”
A quella domanda il corsaro mascherato cominciò a sudare per il nervosismo temendo che lui avrebbe potuto sospettarla. Apparentemente rimaneva serio e calmo. Proprio in quel momento cadde qualcosa dai rami dell’Albero Sacro… Così la ragazza lasciò i due pirati e la raccolse… Era un ramo diritto che sembrava apposta modellato come una perfetta katana anche se mancava l’impugnatura. Lady, piena di gioia, cominciò a dare i colpi nel vuoto con la katana con entusiasmo facendo sempre di più sorprendere i due uomini… Poco dopo Urougue si avvicinò alla ragazza, subito Drake si mise dietro la fanciulla nel tentativo di proteggerla.
“Posso toccare quella katana per un attimo?” le chiese l’omone dopo averla fissata attentamente.
In risposta Lady annuì e gliela fece toccare… solo per un secondo lui ritirò la mano come se si scottasse molto… Osservandoli il capitano mascherato era sconvolto domandandosi come mai la navigatrice non aveva alcun effetto e poi si rivolse al “Monaco Pazzo” con un’espressione sospettosa e seria di sfida. Dopo alcuni minuti di silenzio Urougue si girò di spalle mormorando “… Si è fatto tardi, non ci resta altro che tornare indietro prima che diventi buio.” e se ne andò. Quindi Drake e Lady lo raggiunsero, soprattutto l’ultimo uomo cominciava ad avere dei dubbi sull’omone pensando “Prima si era interessato a Lady ma poco dopo sembrava come se non avesse più alcun interesse…”
 
 
Più tardi erano arrivati alla riva dove erano ancorate le loro navi…
“Oh, siete arrivati! Avete scoperto qualcosa di speciale?” chiese Thomas fumando assieme ad alcuni suoi compagni ed ai membri della ciurma di Urougue.
“Beh, più o meno…” rispose Drake ormai indeciso di raccontare quello che era successo prima perché era troppo poco credibile…
“Oh… Lady, hai trovato quello che hai in mano! Sembra davvero una perfetta katana!” esclamò Goliath ammirando quell’oggetto ed avvicinandosi a lei “Ora prepariamo l’impugnatura?”
“Goliath, ti consiglio di non toccare quella katana perché ti brucerebbe.” lo avvertì il capitano mascherato.
“Eh?” gli chiesero in coro degli uomini.
“È una storia lunga.” rispose Urougue con il solito sorriso “Ve la racconteremo a cena. Ormai il sole è già tramontato quindi dovete preparare il falò ed i piatti.” mentre apparvero Jack, Vincent ed alcuni compagni ed anche dei pirati della ciurma del “Monaco Pazzo” che portavano delle grandi botti.
“Gente, abbiamo dell’acqua fresca!” esclamò il giovane cuoco con tono allegro “Poco lontano abbiamo trovato una piccola cascata! È ottima quest’acqua!” dando dei colpetti su una delle botti.
Cascata? Lady si emozionò ed ebbe una fortissima voglia di andare lì perché per lei sarebbe stata la prima volta vederla e toccarla. Quindi tirò la manica di Drake facendogli capire di voler andare lì.
“Eh? Alla cascata?” le domandò l’uomo con il volto rivolto a lei.
Per rispondergli la navigatrice fece un cenno di assenso in modo sorridente.
“Mi dispiace, ma la risposta è no.” affermò Drake con tono deciso e severo.
A quella risposta l’espressione gioiosa della fanciulla si mutò in quella delusa.
“Ti prego, non fare così. Prima siamo andati all’Albero Sacro come hai voluto tu ed ormai sta diventando buio. Potrebbe essere troppo pericoloso.” le spiegò il capitano cercando di essere paziente “Ora vai con Goliath per sistemare la tua nuova katana e ci vediamo qui per la cena, ok?”
Dopo aver ascoltato Lady sbuffò leggermente e seguendo i suoi ordini di malavoglia se ne andò con il grosso compagno che cercava di incoraggiarla intanto le due ciurme stavano preparando il falò ed i viveri e le bevande.
 
 
Dopo un’ora le due ciurme, sedute sulla sabbia davanti ad un grande falò, mangiavano, bevevano, chiacchieravano e ridevano insieme animatamente come se fossero buoni amici mentre i due capitani bevevano bevande alcoliche in modo tranquillo.
“Ti vedo pensieroso, X Drake.” disse Urougue con il solito sorriso beffardo dopo aver bevuto un sorso.
Ma l’uomo mascherato non disse niente e continuava ad osservare Lady, seduta con Jack, Goliath e Thomas, che si divertiva ad ascoltarli e giocherellava con la sua nuova katana già sistemata.
“Non sarai preoccupato per la tua navigatrice?” gli chiese il “Monaco Pazzo” guardandolo “… è stata lei a sfidare un Drago Celeste a Leopardia, vero?”
A quest’ultima frase Drake rimase colpito e subito si rivolse all’omone sapendo che era inutile negarlo: dopo quello che era successo a Leopardia la notizia scandalosa fu pubblicata su tutti i giornali… Per grande fortuna non avevano fotografato Lady, la responsabile del terribile trambusto, ed il suo nome rimase sconosciuto anche se c’era la sua descrizione. Il corsaro con le folte basette continuava a fissare Urougue con un’espressione quasi minacciosa e non disse ancora niente…
“Oh, non preoccuparti, X Drake. La vostra navigatrice di bordo non è entrata nei miei interessi…” mormorò l’uomo grandissimo riprendendo a bere “… è ottimo questo sakè! Volevo solo assicurarti di stare molto attento: qualcuno potrebbe avere l’intenzione di rapirla ed utilizzarla per i suoi poteri, credo.”
Ascoltando ciò il capitano mascherato gli disse con una voce profonda, ma anche un po’ sollevata “Non è necessario che tu me lo dica. Questo lo so da sempre…” e bevve di nuovo. Poco dopo si accorse che Urougue cominciava ad osservare Lady come se volesse studiarla con molta attenzione, proprio in quel momento sentì un sentimento di fastidio ma non aprì la bocca.
 
 
Verso la mezzanotte i pirati si erano addormentati sulla spiaggia, ubriachi o stanchi, e russavano forte mentre Drake era ancora in piedi per cercare Lady, alla fine la trovò sulla riva illuminata dai raggi argentei della luna grande e tonda. Ma non era sola: era con Urougue che stava chiacchierando con la ragazza. Infastidito il capitano mascherato si diresse subito verso di loro.
“X Drake, ci sei…” ironizzò l’omone accorgendosi della sua presenza “… Ora vado. Lady, sei stata molto gentile.”
La fanciulla gli fece un sorriso facendo rendere più sospettoso e geloso il corsaro mascherato.
“Buonanotte!” salutò il “Monaco Pazzo” andando via.
“Lady…” la chiamò Drake con la maschera sugli occhi sforzandosi tanto di non essere arrabbiato però notò che lei fece un forte e lungo sbadiglio quindi rinunciò subito al desiderio di interrogarla consigliandola di andare subito a letto.
In risposta la ragazza annuì e tornò alla nave Bandiera Rossa assieme al capitano che pensò che il giorno successivo le avrebbe domandato su di cosa discutevano lei ed Urougue.
 
 
Un giorno successivo nella camera da letto della Bandiera Rossa Drake si svegliò e vide l’orologio… “Sono le 11.27??? Ma è così tardi?!? Non mi sveglio mai tardi…” e subito si ricordò che non prendeva sonno a causa dell’ansia dovuta dalla conversazione di Lady ed Urogue… come sempre all’insaputa della ciurma la ragazza era andata in camera sua per dormire con lui… voleva parlarle, ma subito si era addormentata sul suo petto… se non sbagliava, non era riuscito a chiudere occhio fino alle 4.30 del mattino!... Si ricordò di Lady e si girò per sapere se era ancora lì, invece il letto era vuoto! Immediatamente si preparò in modo nervoso e frettoloso. Poco dopo essersi uscito da sotto coperta cominciò a cercare la navigatrice nonostante non si fosse accorto dei saluti dei suoi membri che incontrava ogni volta.
“Capitano, tutto bene?” gli chiese Ernest avvicinandosi a lui.
“Uh? Cosa?” domandò il corsaro mascherato distratto rivolto al medico.
“Da un po’ ti abbiamo salutato, però non ci hai sentito. Cosa succede?”
“No, niente…” stava per rispondere Drake il quale poi alzò la testa e notò che verso il mare qualcosa non c’era più “… Ma non c’è la nave di Urougue! E dov’è Lady???”
Tutti i membri furono attirati dallo strano tono nervoso del capitano e rimasero fermi guardandolo.
“Rilassati, capitano!” cercò di tranquillizzarlo il dottore “La nave del “Monaco Pazzo” è già partita presto mentre Lady era ancora qui per seguire la lezione di spada di Goliath.”
“Ora dov’è???” gli domandò Drake guardandosi attorno senza rendersi conto di essere agitato “Non la vedo! Dov’è Lady??? Dimmelo subito!”
“È andata con Jack alla cascata…” gli rispose Ernest però immediatamente il capitano si mise a scendere dalla nave e si avviò verso la cascata.
 
 
Dopo alcuni minuti incontrò Jack con una piccola botte su spalla che lo salutò con un sorriso “Buongiorno, capitano! Dormito bene?”
“Jack, dov’è?” gli chiese Drake molto nervoso.
“Eh? Chi, capitano?”
“Dov’è Lady?”
“Ah… è alla cascata ed ha detto che ci raggiungerà dopo…” dopo aver risposto l’uomo con le basette di color di rame andò subito lì.
“Oggi il capitano è proprio strano…” si disse il ragazzo grattandosi la testa.
 
 
Dopo poco Drake si trovò al laghetto con una piccola cascata circondato da una fitta vegetazione. Non aveva tempo per poter ammirare la meraviglia del posto ricco di natura a causa dell’ansia… Fino a quando venne sorpreso dal rumore del poco lontano sciabordio si voltò bruscamente, guardandosi attorno perplesso. Sotto la luce dorata del sole Lady riapparve nel mezzo delle acque, contemplando il corsaro con uno sguardo innocente e sorridente. Drake rimase paralizzato per la sorpresa mentre la fanciulla uscì dall’acqua e mostrò il suo meraviglioso corpo nudo fino alle cosce scatenando un grande turbamento nell’uomo. Da un lato lui, rosso e sudato, pensò che fosse la ragazza nuda più bella che avesse mai visto, con quella pelle rosea piena di gocce d’acqua che scivolano lentamente, quei lunghissimi capelli neri che cadevano, serpeggiando sul suo favoloso corpo e quei grandi seni tonici… Nel vedere quella fanciulla nuda il capitano rimase impietrito per lo splendore. Quando Lady cominciò ad avvicinarsi a lui ingenuamente, l’uomo, che aveva ancora il viso rosso e sudato, si voltò subito e poi corse lasciandola senza dirle niente…
Quando Drake era sulla sua nave i suoi uomini notarono ben presto il suo strano aspetto e cominciarono a preoccuparsi per lui. Solo Ernest ebbe il coraggio di chiedergli se era tutto ok.
“… Sì… sì… è… tutto… ok…” gli rispose il pirata mascherato con non poca fatica ed avrebbe voluto non aver mai vista la ragazza…
“… Capitano…” lo chiamò il medico con una voce strana e calma “… ti è uscito… il sangue dal naso…”
 
 
“Sicuro che è caduto sbattendosi la faccia?” chiese Jack preoccupato ad Ernest da dietro la porta dell’infermeria.
“Certo che sì!” esclamò il medico con un tono affrettato ma calmo “Quante volte devo dirvelo? Il capitano ha perso un po’ di sangue al naso perché ha sbattuto contro l’albero!”
“Eh? Ma non avevi detto prima che era caduto a terra?” gli domandò il ragazzo stupito.
“… Ehm… L’avevo detto davvero?...” disse il dottore non poco imbarazzato “… Devo essermi sbagliato… Ha sbattuto contro l’albero…”
“Ma è troppo strano che lui sia caduto…” mormorò Goliath grattandosi la guancia “… Non è un tipo del genere…” mentre Ernest si accorse che la ragazza stava per aprire la porta dello studio medico e la fermò “No, Lady! Non devi entrare!”
La fanciulla gli mostrò una faccia preoccupata.
“… Scusami… Non volevo… Il capitano non sta bene e… ha bisogno di stare solo per potersi riposarsi…” si ammorbidì il medico in modo confuso “… Ma ti assicuro che non è niente di grave… Devi seguire il consiglio del dottore come me: non bisogna disturbarlo…”
“La nave è già salpata come aveva ordinato il capitano.” disse Thomas appena arrivato in corridoio “E come sta ora?”
“Beh… Deve ora riposarsi per un po’…” il dottore fece fatica a dire bugie ai membri perché non era abituato “… Insomma dobbiamo lasciarlo in pace e continuiamo a seguire i nostri compiti, ok?”
“Sì, ok!” risposero i pirati in coro.
“Ma Lady deve seguire le lezioni di studio del capitano.” commentò Goliath.
“Ah… Sì…” borbottò Ernest confuso rivolto alla ragazza “… Non preoccuparti: ci sarà la prossima volta, va bene? Ora vai con loro mentre mi occupo del capitano.”
La navigatrice, sentendosi un po’ delusa, seguì i compagni. Intanto il dottore, sollevato, entrò nell’infermeria e chiuse bene la porta e chiese a Drake seduto su uno sgabello, che stava togliendo dalle narici dei fazzoletti di carta sporchi di sangue “Capitano, come ti senti?”
“… Così così… Ora non mi esce più sangue dal naso…” gli rispose l’uomo mascherato pulendosi “… Loro hanno creduto?”
“Beh, più o meno…”
“Non mi è mai successo… Quando l’ho vista alla cascata…” non riuscì a finire la frase perché bloccato dal forte imbarazzo.
“Fino a poco fa la trattavi come una bambina e non ti sei mai accorto che è una donna, vero?” spiegò il medico avvicinandosi a lui “Per questo sei scappato e non te la senti di vederla?”
Ascoltando ciò il capitano lo guardò come se volesse dirgli che aveva indovinato e poi girò la testa lentamente e gli rispose sbuffando “… Sì… Da quando l’ho vista in quel momento dentro di me c’è qualcosa che potrebbe farmi perdere la testa…” ma non riuscì a completare il suo pensiero… Calò un lungo silenzio che poi fu interrotto da Ernest “… La tua natura animale potrebbe rischiare di aggredire Lady a causa del Frutto del Diavolo che hai mangiato… Per fortuna dentro di te hai lottato rinunciando all’intenzione di violentarla...”
A quelle parole giustamente indovinate Drake si rabbrividì con occhi sgranati e si strinse i pugni. Accorgendosi del turbamento il medico continuò con la sua solita voce calma “… Rilassati… L’hai evitato, no?... Penso che tu non devi più avvicinarti alla navigatrice finché la tua natura si sarà completamente calmata altrimenti il tuo istinto animale potrebbe risvegliarsi… E Lady non deve più venire da te di notte… Oppure… preferiresti il metodo più facile:… abbandonarla?”
Dopo aver ascoltato con attenzione il capitano avrebbe tanto voluto non seguire i suoi consigli, però chiuse gli occhi deluso sapendo che non c’era un’altra soluzione…
 
 
Più tardi Drake seguì il suo solito ruolo ma in modo ancora di più serio e distaccato, ogni volta Lady cercava di avvicinarsi a lui, ma il corsaro mascherato scappò via e cercava di non guardarla neanche per un attimo e di non dirle niente. La fanciulla rimase molto male per il suo atteggiamento così freddo e non ne capiva il motivo, ma non fece niente… Ernest sostituì il capitano nel momento della lezione alla ragazza e la consigliò di non andare più nella camera di Drake di notte perché non stava tanto bene quindi bisogna lasciarlo dormire in pace. Da quel momento la navigatrice diventò triste, ma seguiva senza problemi lo stesso quello che le aveva detto il dottore.
 
 
“Non riesco a prendere sonno…” pensò Drake sdraiato sul suo letto guardando dalla finestra la luna piena che si specchiava nel mare “… Credo di soffrire di insonnia da quando lei ha smesso di venire qui…” e poi sentì i passi di qualcuno e subito si girò… “Lady???”
Sì, era proprio lei in piedi con il pigiama! Ben presto si alzò e si diresse verso la parete ordinandola di uscire immediatamente dalla stanza, però la ragazza cominciò ad avvicinarsi a lui.
“No, Lady! Non devi essere vicino a me! Vattene via!!!” esclamò il capitano agitato e nervoso cercando di non guardarla. Fino a quando sentì toccare la mano della fanciulla sulla sua guancia l’uomo rimase in silenzio e riaprì gli occhi e guardò il viso tanto dolce e premuroso della navigatrice… I suoi occhi erano pieni di tenerezza… Nella mente del corsaro rivide quella scena alla cascata… Perse il controllo di sé i suoi occhi blu si trasformarono in quelli di color giallo-arancio contornati di nero, uscì la sua coda e le sue braccia si mutarono in zampe artigliate che strapparono il pigiama di Lady mettendola del tutto a nudo. E con grande furia la spinse sul letto e si mise su di lei… Vedendolo con uno sguardo feroce la navigatrice, in preda al terrore, cominciò a piangere e cercava di liberarsi dalla strettissima presa…
NO!!!” gridò Drake, spaventato e sudato, alzando di colpo il busto dal letto e si trovò nella sua camera illuminata dai raggi argentei della luna e si guardò intorno “… Fiiuuuu… È stato soltanto un sogno… un maledetto sogno! Dannazione…” e poi si mise a sedere sullo stesso letto con sollievo. E si gettò i capelli all’indietro con la mano pensando “Acc… Sono pieno di sudore… Anche se era un sogno sono già nervoso… Per essere sincero sento troppo la mancanza di Lady, ma non posso permettermi ancora di avvicinarmi a lei e neppure di guardarla e parlare con lei… Quando durerà questa tortura e la potrò sopportare?... Sarebbe stato molto meglio se io non fossi mai andato alla cascata…” Il suo pensiero fu bruscamente interrotto perché rivedeva Lady nuda facendo risvegliare il suo istinto. Da quel momento si alzò di colpo e decise di uscire per prendere una boccata d’aria altrimenti sarebbe impazzito.
 
 
Poco dopo stava aprendo la porta della coperta però si accorse che c’era qualcuno di spalle a bompresso… Riconobbe subito in quella figura Lady per via dei suoi lunghissimi capelli neri e del suo mantello pensando “Uh? Anche lei non riesce a dormire?... So che soffre molto per colpa mia… Mi dispiace, piccola… Ma io ho troppa paura e non voglio neppure torcerle un capello…” e cominciò ad osservarla ricordando che lei gli aveva detto di venire sempre nella sua camera per dormire con lui perché si sentiva non più perseguita dall’incubo e riusciva a riposare serena e protetta “… Allora le è tornato il solito incubo (che non mi ha mai voluto raccontare) che le faceva perdere la voglia di dormire dopo quando Ernest le ha proibito di andare nella mia camera?...” e rivide le sue ali di farfalla semitrasparenti e brillanti che erano abbassate per la tristezza. Colpito dal suo atteggiamento infelice Drake decise di raggiungerla però sentì dei passi e chiuse poco la porta per poter osservare di nascosto… Era Jack che portava un paio di tazze in mano e si avvicinò alla ragazza “Ecco la tua tazza di camomilla, cara Lady!”
Lei gli sorrise e prese la tazza.
“È molto bella quella luna!” ammirò il giovane cuoco con tono allegro.
Vedendoli insieme il capitano si sentì turbato e rinunciò all’idea di stare in compagnia della ragazza quindi chiuse la porta e se ne tornò alla sua camera ignorando che in realtà Lady guardava la luna pensando con nostalgia a Drake…
 
 
“Dottor Ernest, Goliath si è sentito molto male e si trova nell’infermeria.” avvertì Thomas dopo aver aperto la porta della biblioteca disturbando la sua lezione di studio a Lady.
“Mh? Cosa ha?” gli chiese il medico mettendo il libro di storia sul tavolo davanti alla fanciulla seduta.
“Boh, ha detto di aver un forte mal di pancia.” gli rispose il pirata sollevando le spalle.
“Ho capito, avrà esagerato con il cibo come al solito.” disse il vecchio che poi si rivolse alla ragazza “Lady, ora vado allo studio medico per visitare Goliath mentre tu prendi il IX volume di storia e puoi cominciare a studiarlo finché avrò finito di medicarlo.”
Per rispondergli la navigatrice annuì mentre Ernest e Thomas andarono all’infermeria.
“Uff… Anche oggi non è mai venuto qui Drake per insegnarmi… Sono passati parecchi giorni che mi ignora e non mi guarda più… Mi chiedo sempre cosa di male gli ho fatto, però il dottore mi ha rassicurato che non gli ho fatto niente e che devo lasciarlo in pace fino a quando starà benissimo…” pensò la fanciulla dubbiosa ed addolorata “Ma cosa ha Drake? Eppure lo vedo sempre in ottima forma… Non riesco a capire niente…” e poi si ricordò di incominciare a studiare il libro consigliato dal medico e si alzò per andare verso la libreria “… Dov’è il IX volume di storia?... Eccolo!”
Quel libro si trovava sullo scaffale alto così prese una sedia sulla quale salì, ma era ancora un po’ più alto. Allora si allungò in punta dei piedi “… Ci siamo quasi… L’ho preso!!!” Però proprio in quel momento la nave Bandiera Rossa prese una forte ondata e cominciò a rullare così Lady perse l’equilibro e cadde assieme ai libri.
“Ahi, che male!” pensò la ragazza massaggiandosi il sedere e tolse i libri dal suo corpo “… Uh? Cos’è quello?” fu colpita da un foglietto bianco con una piccola scritta a mano tra le pagine di un libro così lo prese “è stato scritto molto tempo fa perché c’è una data di parecchi anni fa… Sembrerebbe il retro di una fotografia…” così la girò… Vedendola si impallidì completamente ed i suoi occhi si riempirono di stupore…
 
 
All’ora di pranzo i pirati erano già nella sala per poter mangiare mentre Jack e Vincent servivano. Poco dopo Drake mise di mangiare solo dopo un paio di forchettata perché era turbato. E poi alzò un po’ la testa e si accorse che la sedia della navigatrice era vuota! Quindi si alzò e raggiunse Ernest che stava pranzando “Dottore, come mai Lady non è qui?”
“È nella sua camera, capitano.” gli rispose guardandolo dopo essersi pulito la bocca con un tovagliolo “Dopo aver curato il mal di pancia di Goliath Lady mi ha detto che non si sente bene ed ha un forte bisogno di riposo così la ho fatto tornare alla sua stanza. Poco prima di venire qui sono andato da lei. Dorme ancora allora l’ho lasciata lì senza disturbarla.”
“Dopo le porterò un vassoio con il pranzo.” disse il giovane cuoco servendo un piatto ai compagni vicini al medico mentre il corsaro mascherato pensò per un attimo… e poi disse “Jack, quando il vassoio è pronto dammelo così lo porterò io nella camera della navigatrice.”
Dopo aver ascoltato Ernest rimase colpito, ma non aprì la bocca intuendo che Drake volesse affrontare la difficoltà con coraggio e temendo che tutto ciò non avrebbe potuto funzionare…
 
 
Pochi minuti dopo Drake stava portando il vassoio e bussò alla porta della camera della fanciulla avvertendole con voce profonda “Lady, sono io… Posso entrare?” poi aprì la porta e vide la ragazza sdraiata sul letto.
“Dorme ancora…” pensò il capitano che poi si avvicinò silenziosamente a lei e mise il vassoio sul comodino e si accorse che la camera era in confusione: alcuni vestiti erano sulla sedia, l’armadio era aperto, tanti fogli erano in disordine sulla scrivania ed uno sgabello e qualche scarpa erano per terra.
“Strano… Fino ad oggi non è mai stata disordinata…” pensò l’uomo mascherato che però non diede troppa importanza e prese lo sgabello su quale sedette davanti alla fanciulla “… Mh? Il suo collo è completamente coperto dai suoi capelli come se fosse una sciarpa… Dorme ancora, deve aver passato delle notti in bianco per colpa mia… Mi dispiace molto…”

Guardandola alzò la mano per poterle accarezzare il viso però si bloccò ricordando che non era ancora il momento: avrebbe potuto rischiare di perdere il controllo allora rinunciò. Si alzò e coprì Lady con una coperta e se ne uscì.
 
 
Dopo aver sentito il leggero rumore della porta che si chiudeva la ragazza aprì un occhio per sapere se era sola. Si alzò in fretta e tirò fuori una sacca da sotto il letto pensando nervosamente “Devo prepararmi subito prima che diventi buio!”
 
 
“Non è venuta neanche per la cena.” disse Goliath con un’aria preoccupata a Thomas “Non sarà grave?”
“No, rilassati. Non credo…” gli rispose il vicecapitano accedendo una sigaretta “… Mezz’ora fa il dottore l’ha visitata nella sua camera e ci ha informato che è soltanto stanca ed aveva bisogno di un giorno di riposo e basta.”
“Spero di rivederla domani a colazione.” affermò Carlos guardando il cielo stellato “Mi manca la navigatrice…”
Ci manca, vorrai dire!” precisò il grosso pirata un po’ ingelosito.
“Problemi?” chiese Drake con braccia incrociate ed un’espressione molto seria e sospettosa alle loro spalle.
“Eh?... No, capitano, nessun problema!” rispose il sottoposto in modo affrettato.
“Bene, ora vado a dormire. Ci vediamo domattina.” disse l’uomo dalle folte basette andandosene.
“Buonanotte, capitano!” lo salutarono in coro.
“È ancora di cattivo umore il capitano.” bisbigliò Carlos al vicecapitano.
“Mah… è solo molto più serio del solito…” farfugliò Goliath accorgendosi della loro conversazione.
“Secondo me è nervoso e concentrato sulla Rotta Maggiore.” rispose Thomas fumando “Ora non pensiamoci troppo ed andiamo a letto: domani ci aspetta la solita giornata.” e spense la sigaretta.
 
 
All’alba tutti erano già nella sala di pranzo per la colazione tranne il dottor Ernest stava per andare nella camera della compagna per controllarla.
“Capitano! Capitano!” gridò il medico alla porta della sala dopo aver corso.
“Cosa è successo, Ernest?” gli chiese Drake mentre tutti guardavano sorpresi il dottore. Era raro vederlo nervoso o agitato…
“Anf… anf… Lady… anf… è scappata!!!” esclamò il vecchio uomo con affanno.
“COSA???” urlò in coro la ciurma intanto il capitano si alzò immediatamente e lo raggiunse domandandogli “Cosa stai dicendo? È scappata???”
“Sì, è sparita con alcuni vestiti e la sua katana! Ecco la lettera che era sul suo letto!” rispose il medico mostrandogli un foglio. Così Drake lo prese, riconobbe subito la calligrafia di Lady e si mise a leggerlo a voce alta “… “Cari capitano e ciurma, vi ringrazio con tutto il mio cuore per avermi insegnato tantissime cose ed avermi ospitato… Per me è arrivato il momento di separarmi da voi e non me lo sentivo di dirvi la mia decisione altrimenti mi avreste trattenuta ancora e mi avreste fatto cambiare l’idea. Mi dispiace e vi tolgo il disturbo. Addio. Firmato: Lady”…”
Dopo aver ascoltato con la massima attenzione i pirati rimasero tristi e stupiti, invece Jack cominciò a piangere borbottando “Ma perchééééééé??? Ditemi che non è assolutamente vero, vi pregooooooo!!!”
“Capitano, ho notato che una delle scialuppe è scomparsa.” avvertì Carlos appena arrivato.
“Se è fuggita di notte durante un attimo di distrazione della guardia notturna, allora non deve essere molto lontana, credo.” disse Athos.
“Capitano, cosa facciamo?” gli domandò Thomas con ansia.
“Ma per quale motivo è fuggita?” chiese il ragazzo senza smettere di singhiozzare.
“Su, su, Jack… Non piangere…” lo incoraggiò Goliath cercando di calmarlo.
Drake osservava la ciurma in silenzio e credeva di essere colpevole perché l’aveva trattata in modo troppo freddo e distaccato dopo l’“incidente” alla cascata nell’isola del Sacro Albero.
“Allora, capitano?” gli domandarono dei membri insistendo mentre il medico era silenzioso capendo bene lo stato d’animo di Drake.
“… Ora prepariamoci per la ricerca di Lady!” esclamò il capitano deciso “Adesso!”
Ascoltando ciò la ciurma gioì e rispose in coro “Sì, CAPITANO!!!” e se ne andò ad uscire dalla coperta lasciandolo solo con il dottore.
“Capitano, ora ti senti liberato dal peso dell’istinto animale?” gli chiese Ernest.
A quella domanda Drake non seppe rispondere forse per l’insicurezza o la vergogna ma soprattutto non accettava o non sopportava l’idea di essere separato dalla fanciulla e doveva aver capito prima per lo strano disordine nella camera della navigatrice. E rilesse la sua lettera d’addio pensando “… Lady… Dove sei?...”
  
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