Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
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Autore: Teemo Omegasquad    09/02/2017    2 recensioni
-Ora...cadete nell'oblio dei demoni!- Arane allargò le braccia ridendo aprendo dietro di se un enorme portale oscuro da cui uscirono voci sibillanti e spettrali
L'undicesima generazione, stremata, ferita e priva di forze, non riuscivano a sottrarsi a quella visione, soccomberono alla disperazione
-N-no possiamo vincere contro una divinità...- Yuzuyu cominciò a piangere lentamente arrendendosi, tutto quello che aveva costruito, tutti i suoi ricordi verranno distrutti insieme a lei
Ad un tratto Katsu si fece avanti venendo però trattenuto da Ranma in lacrime, facendo puntare gli occhi di tutti su di lui
-K-katsu-kun...!- la Kozato lo trattenne per il polso, ma quando lo fece le sussurro qualcosa facendogli mollare la presa
-Katsu-nii, hai deciso di implorare pietà?- la sorella maggiore sorrise convinta di quello che aveva detto
-Ranma...Yuzuyu...Yoshi...Akane...Tetsuya...Sora...Giorgia...ragazzi...almeno voi...VIVETE!!-
Genere: Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, Nuovo Personaggio, Reborn
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Katekyo hitman reborn: Unione dei cieli'
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PRIMO PIANO, LABORATORIO

 

-Chissà quanti c'è ne saranno ancora...- Viper si guardò in giro sotto il suo tenebroso cappuccio, osservando con attenzione l'area e i cadaveri demoniaci che erano a terra.

 

-Spero proprio di no maestra! I miei artigli sono fin troppo rovinati, se continuo ad usarli si romperanno!- Yuri si lamentò aspramente con quella che considerava sua maestra.

 

-Smettila di fare casino gatta yaoista...- Akane si intromise cercando di calmare l'animo bollente della Varia della nebbia.

 

-P-però dobbiamo essere pronti per un probabile nuovo attacco, potrebbero saltare fuori in qualsiasi momento.- l'unica persona che riuscì a fermare l'imminente lite fu Chrome, mostrando la verità e quello che probabilmente sarebbe potuto accadere.

 

-Beh, ha ragione sapete? Quello che ha detto ha il 100% di probabilità che succeda.- Aiko apparve dall'ombra insieme a un ragazzo dai corti capelli neri, gli occhi erano coperti da delle bende bianche, alto circa un metro e ottanta, cappotto corto nero pece come i guanti, con sotto una maglia e pantaloni marroni e grossi scarponi.

 

Tutte le ragazze, tranne Viper e Akane, sobbalzarono per lo spavento e il sorpresone che le avevano fatto, mettendosi con la guardia alta, senza perdere di vista i nemici che erano appena apparsi.

Passarono alcuni secondi in silenzio, ma la prima ad attaccare, in un attacco di impulsività, fu Yuri che gli balzò addosso nonostante avessero cercato di fermarla, però quando lì colpì scomparvero nel nulla, scoprendo che erano delle illusioni e siccome nemmeno Viper si era accorta che lo fossero dimostrava che erano illusionisti molto abili.

 

-Voi umani siete così prevedibili, sopratutto voi Arcobaleno, pensate di essere superiori mentre in realtà siete inferiori agli altri umani.- la voce di Aiko si sentiva in tutta la stanza, mostrando una specie di onnipotenza con quelle parole di diffamazione verso Viper e le ragazze. -C'è la vedremo solo noi tre, io, Viper e Chrome. Benkei, prendi le altre due.-

 

-Sissignore...- come un bravo soldatino obbedì agli ordini con rapidità.

 

Isolò Yuri e Akane in un'altra illusione, ritrovandosi in un uno scontro impari in fatto di numero, ma di abilità si scoprirà tra pochissimo.

 

-Sei per caso il suo cagnolino mio caro...Benkei...? Sembra proprio un nome da cane il tuo! Vieni qui cuccio...!- la gatta tentò di schernirlo, ma uno strano dolore interno la bloccò di colpo, come se qualcosa di vivo si muovesse dentro di lei e stesse cercando di uscire, procurandole dolore a ogni movimento e muovendone la pelle.

 

Akane vide la sua "compagna", anche se non la considerava come tale, cadere a terra lancinante da chissà cosa, ma non se ne preoccupò molto e decise di reagire, però anche lei si bloccò di colpo.

Quando realizzò vide delle manette che le circondavano il collo e i polsi, con le catene attaccate a un muro, indossando solo degli stracci.

Si accorse che era un ricordo, un ricordo che aveva fatto di tutto pur di rimuovere, tra tutti quelli che possedeva era uno dei peggiori, ovvero quando le "iniettarono" con la forza fiamme della nebbia in corpo, rovinandole l'esistenza.

La sua espressione cominciò a mutare, smettendo di essere apatica e mostrando un'espressione di puro terrore, perché sapeva cosa sarebbe successo tra pochi minuti.

Si dimenò con agitazione, tentando di liberarsi da quei dannati anelli metallici, ma più tentava e più si stringevano.

I suoi schiavisti, vestiti in un completo nero elegante, entrarono nella cella con in mano uno strano macchinario che le misero addosso intorno al busto; quando l'attivarono, un cilindro si alzò da quella macchina dietro la sua schiena, lentamente e con un colpo secco, ci ritornò dentro iniettandole con un grosso ago la fiamma della nebbia con forza e prepotenza.

Pian piano sentì tutto il corpo dolorante andargli a fuoco, tentò di trattenere quel dolore straziante, ma più opponeva resistenza e più quel fuoco si faceva sentire scatenando in lei una violenta reazione di rigetto , che non solo disintegrò la sua fiamma originale, ma anche tutto quello che c'era intorno a lei, uomini in nero compresi , e quel calore del passato la risvegliò dall'illusione ritrovandosi Benkei sopra di lei intento a pugnalarla, lo spinse via allontanandolo da lei, liberandosi.

Diede un calcio alla testa di Yuri risvegliando anch'essa.

 

-Roditore infame! Come ti permetti?!- si alzò furiosa massaggiandosi la testa per lenire il mal di testa che le aveva procurato.

 

-Se non lo avessi fatto saresti rimasta a terra come un gatto morto...!- Yuri notò un tono leggermente diverso da prima, un flebile sentimento di rabbia verso di lei. -Dobbiamo stare attente, il nostro avversario non è da sottovalutare.- si girò verso Benkei, guardandolo guardinga stringendo le piccole falci che aveva in mano.

 

-Tsk, per una volta hai ragione!- anche la gatta si mise come la compagna che aveva accanto.

 

*******

 

-Non pensi di essere un po' troppo sicuro di te demone...?- Viper, con la sua apatia, riuscì a capire in pochi secondi la natura del ragazzo che le apparve davanti subito dopo.

 

-Lo sono perché ho il 100% di vittoria in questo scontro, perciò è meglio se vi arrendete o, nel peggiore dei casi, lasciatevi uccidere entrambe. A voi la scelta.- mentre parlava si sistemò gli occhiali tenendoli sempre cupi. -Però prima devo pensare a lei.- sparì per poi riapparire subito dopo davanti a Chrome.

 

-Credi davvero di fare come ti pare e piace?- delle lunghe catene uscirono dalla tunica di pelle di Viper che bloccarono Aiko all'istante dando il tempo alla guardiana di allontanarsi.

Dokuro, tramite la propria arma, scatenò le fiamme della nebbia attivando anche la propria forma X facendo apparire la box heiki, il gufo bianco, che era pronto a darle sostegno, permettendole di dare luce a un grosso stormo di corvi che indossavano uno spaventoso teschio, indirizzandoli contro il demone e si avventarono su di lui senza alcuna esitazione strappandole ogni centimetro di carne.
Però, ad un tratto, lo stormo si disperse quando dei grossi spaventapasseri di paglia emersero dal terreno mangiandoli interi in pochi bocconi liberandosi da loro senza alcuna ferita, né profonda né superficiale, come se fosse appena uscito nuovo di zecca da una fabbrica.

-Ora, se non vi dispiace, ho un compito da portare a termine.- si tolse gli occhiali pulendoli e quando li rimise Chrome cadde a terra in una grossa pozza di sangue col respiro affannoso. -Fuori uno. Dimmi Viper, sarà vero o sarà falso quello che sto per farti?-

Viper si sentì bloccata da qualcosa che le impediva di muoversi in ogni modo, però non reagì, rimanendo sempre apatica, per poi riprendere a muoversi normalmente.

-Pensi davvero che illusioni del genere possano fermarmi? Io stessa ho gettato le fondamenta dell'illusione.-

-E io ho creato l'illusione. Quindi mia cara "maestra dell'illusione", come pensi di affrontare colui che ha dato alla luce quello che insegni?- rispondendo con tono sia sarcastico che di sfida Aiko si preparò per la sua prossima mossa.

Poggiò velocemente una mano a terra sollevando un enorme cilindro di terra che circondò l'arcobaleno facendola implodere in una sfolgorante deflagrazione elementale.
Lei reagì distruggendo la struttura ritorcendo contro di lui la deflagrazione, rimanendo sempre ferma.
Passò alle mani, ma quando la colpì sbatté i pugni contro una barriera invisibile che gli frantumò qualche dito.
Viper lo respinse via con un'onda d'urto e sparì di nuovo nel nulla, materializzando un piccolo pugnale in mano, tenendosi pronta.
Quando sentì qualcosa alle sue spalle si girò di scatto molto velocemente affondando la lama nella carne di qualcuno, ma appena alzò lo sguardo si accorse che aveva pugnalato Chrome e anche lei le aveva trapassato il petto col proprio tridente, rimanendo sbigottita e basita.

-Vi faccio i miei complimenti, brave! Ottima interpretazione!- Aiko apparve in un punto remoto applaudendo e fischiando fragorosamente, entusiasta di quello a cui aveva assistito.

-C-come è possibile...? T-ti avevo davanti a me e Chrome era morta prima...!- Viper tentò di ottenere una spiegazione dal demone, mentre Chrome cadeva a terra, per davvero stavolta, morta del tutto.

-Illusione!- mosse in maniera fantasiosa le dita delle mani davanti al proprio viso dandole la risposta più palese. -E poi io stesso ho creato l'illusione, ho i miei trucchetti e i miei assi nella manica. Però te sei piuttosto coriacea, sarà meglio finirti.- le piantò in corpo una lama affilata trapassandole per la seconda volta il cuore e facendole vomitare un grosso quantitativo di sangue.

Quando estrasse l'arma Viper cadde anche lei a terra divenendo una vittima della morte.

-V-voi demoni non vincerete mai la guerra...! A-avete vinto solamente una battaglia!- Chrome, nonostante la pugnalata, riuscì a profilare parola a fatica a causa della brutta emorragia, con un tono non di rassegnazione, mostrando che aveva fiducia nel futuro.

-Voi umani siete così ostinati.- con il filo della mano le tranciò di netto la testa, spegnendo anche la sua vita.

Benkei si ricongiunse col suo superiore trascinandosi dietro, tenendola per il colletto della maglia, Akane priva di sensi e coperta di ferite con il sangue ancora fresco, segno che l'aveva appena battuta.

CORTILE

Lambo, già con il Vongola Gear attivato, incornò gli ultimi due demoni minori rimasti, fulminandoli per poi polverizzarli.

-Ragazzi, state bene vero?- cambiò la sua preoccupazione verso Yuzuyu e Jor che erano esausti, sopratutto il Varia del fulmine che era sfinito a causa del suo mancato allenamento.

-Sì, tutto bene Lambo-sama! E tu coso rimani in piedi che non posso tenerti per sempre su io!- la piccola coniglietta polemizzò contro il proprio "compagno", che non voleva tra l'altro, che sorreggeva su una spalla, era anche tentata di lasciarlo cadere brutalmente a terra, ma si trattenne in quella situazione.

-Nonostante le mie macchine anti-demone siete così a terra? Si vede che siete dei principianti.- Verde si ripulì gli occhiali sporchi di sangue demoniaco mentre stava sopra una delle sue macchine, create apposta per annientarli tenendo in mano delle fiale con dentro uno strano liquido.

-Ma taci tu che non hai fatto altro che esaminare i demoni!-

-Mantieni la calma coniglietta, potresti farti venire un colpo al cuore a causa di tutta questa tua agitazione.- rispose alla predica della ragazza.

-Wow! Sorprendenti questi macchinari! Fanno anche il caffè?- apparve Lisa accovacciata a un lato del macchinario.

-Certo che non lo fanno e...e tu chi sei?!- allo scienziato gli venne un colpo che cadde dal robot di sua creazione riattivandolo per attaccare la ragazza.

La colpirono in pieno, crivellandola di colpi e riducendola a una gruviera.

-Non è per niente educato sparare a una ragazza sai?- si alzò in piedi rivelando il suo corpo minuto, rigenerando le ferite e tirando fuori da una tasca una lattina di caffè ormai bucata. -IL MIO CAFFE'!!! ERA L'ULTIMO CHE MI ERA RIMASTO PORCO IL CAZZO!- aveva una voce possente che generò un forte spostamento d'aria elettrico.

-Mantieni la calma Lisa, più tardi ne prenderemo dell'altro!- un fulmine verdastro pimbò sul luogo distruggendo le macchine, rivelando che era Relampago, con un nuovo paio di cuffie decorate con dei tuoni, che sorrideva. -Dobbiamo fare un lavoro veloce, il capo è già qui!-

-Mh, va bene.-

Lambo si mise in mezzo caricando a testa bassa con la sua "incornata elettrica" potenziata dal Vongola Gear.
Relampago si spostò di lato schivandolo, mentre Lisa fece un piccolo saltò in avanti, roteando su se stessa, facendo scivolare il polpastrello dell'indice sulla scintillante armatura del suo nemico e quando rimise piede a terra si frantumò aprendogli anche uno squarciò sulla schiena con una percussione elettrica, facendolo cadere a terra privo di vita.
Gli spettatori, quelli umani si intende, rimase allibiti dall'incredibile facilità con cui aveva eliminato il guardiano del fulmine, subendo la letale conseguenza di quell'azione impulsiva, inibendo anche la sua resistenza al suo stesso elemento.

-Meno uno.-

-LURIDA STRONZA!- Yuzuyu lasciò Jor, caricando anche lei il nemico, con il corpo e la mente intrisi di rabbia, ma venne subito bloccata con una rapida e ferrea presa al collo da parte di Relampago che la schiantò subito a terra.

-Te rimani buona, il capo ti vuole viva, perciò a nanna!- fortificando sempre di più la presa la stordì per mancanza di ossigeno, lasciandola andare e mettendola in disparte in un angolo.

Jor tentò di fare, ma a causa della stanchezza non riuscì a sollevare la propria arma, nullificando ogni possibilità di reazione e per sua sfortuna Lisa se ne accorse, assestandogli, con la rapidità di un fulmine, un calcio volante nello stomaco mandandolo dentro la magione, buttando giù un muro, per poi cambiare obbiettivo puntando allo scienziato.
Verde invece non si diede per vinto, dal camice lanciò a terra, sotto di lei, dei piccoli dispositivi che lampeggiavano smettendo quasi subito.

-Ci penso io a lui. Piuttosto sei a corto di idee per caso?- piegò la testa leggermente di lato.

-E chi lo sa.- sfoderò un piccolo sorriso azionando un interruttore che attivò una gabbia fatta di fiamme del fulmine, imprigionando il demone, cominciando a stringersi sempre di più, mostrando che disintegrava tutto quello che toccava quando entrò in contatto con la pelle della ragazza. -Quando sarai polvere sarà più facile eliminarti con estrema calma visto che mi dileguerò da qui.-

-Scommettiamo?- i capelli di Lisa cominciarono a muoversi in modo strano toccando le sbarre elettriche, assorbendone l'energia, sia delle fiamme, sia dei dispositivi.

Si liberò da quella gabbia con una facilità estrema, avanzando sempre di più, incutendogli dentro il cuore sempre più terrore.
Tentò di pensare a un'idea, un piano, a qualsiasi cosa, ma lei fu più veloce, uccidendolo tramite assorbimento, lasciando a terra ridotto a una prugna secca, senza vita.

PIANO TERRA, SALONE E PORTA D'INGRESSO

-è decisamente più facile ripulire la zona con te Reborn-san! Proprio all'estremo!- disse Ryohei con il suo solito entusiasmo esuberante nel gridare ad alta voce.

-Sto solo facendo il mio lavoro Ryohei. Piuttosto voi ragazzi state bene?- si rivolse a Yoshi e Paride con aria apatica e seria.

-Io sì, ma Yoshi non è riuscito a reggere molto bene l'ultimo demone.- Paride aiutava il giovane guardiano nel rimanere in piedi a causa della gamba gravemente ferita e sanguinante, ansimante, ormai esausto e privo di forze.

-P-posso ancora continuare, ho solo bisogno di riposarmi...!- Yoshi, nonostante le ferite, non aveva intenzione di venire a meno al compito a lui assegnatogli da Katsu, perché non lo stava facendo per se stesso, ma per tutti quanti e per garantirne il futuro, facendo brillare gli occhi di determinazione.

Il Varia fece sedere il sole ferito su una delle poche poltrone rimaste intatte per farlo riposare dopo l'estenuante battaglia che avevano appena vissuto, ma purtroppo qualcuno non voleva che si riposassero, facendo anche la loro comparsa.

-Siiiiamoooo quiiii per maaassacraaarvi!!!- Aizayo, mentre metteva pressione ai suoi muscoli da culturista mettendoli anche in mostra, espose le proprie intenzioni verso di loro.

-Ma dai Aizayo! Perché gli hai detto delle nostre intenzioni?! Anche se erano un po' palesemente ovvie...ma non dovevi comunque porca miseria!- un ragazzo moro, dagli occhi totalmente bianchi, cappotto corto nero pece come i guanti, con sotto una maglia e pantaloni marroni e grossi scarponi, gli fece la una fragorosa ramanzina.

-Scuuuusa Ikki, ma dooobbiamo ucciiiderli peeer davveeerooo!- l'omaccione si oppose, lamentandosi.

Li videro litigare con calma, lasciandoli scannarsi a vicenda per un bel po', quando si fermarono da soli.

-Di questo ne parleremo dopo, ora abbiamo una missione da compiere! I due ragazzi sono miei, anzi uno!- Ikki sorrise a trentadue denti con uno sguardo assai poco rassicurante.

Con un poderoso scatto, e con un calcio volante e il fattore sorpresa a suo favore, stordì pesantemente Yoshi mettendolo subito fuori gioco, si girò su se stesso per colpire anche Paride con lo stesso obbiettivo, ma riuscì a pararsi in tempo aggrappandogli la gamba trascinandoselo dietro.
Reborn e Ryohei volevano aiutarlo, però avevano un piccolo problemino, che non sembrava per niente piccolo, alle calcagna, con un enorme intento omicida nei loro confronti, che non solo saltò addosso ad entrambi, ma li bloccò, braccia comprese, in una poderosa morsa stritolante tutta muscolosa, tentando di soffocarli o rompergli il collo.
Reborn, nonostante la forza della presa esercitata su di lui, riuscì a tenere in mano la pistola puntando la canna verso la propria spalla sinistra che, dopo averla caricata di fiamme del sole, le diede fuoco non solo colpendo se stesso, ma anche il demone liberando entrambi, soffrendo in silenzio, pensando che fosse invecchiato decisamente male se soffriva del proiettile.

-Seeeei bravoooo!- si complimentò col proprio avversario sorpreso e al tempo stesso infastidito di tale azione, poteva benissimo lasciarsi stritolare.

-Non pensare alla mia ferita Ryohei, ne ho subite di peggiori. Ora pensiamo a questo bellimbusto e sgonfiamolo per bene!-
*****
-Mi hai sorpreso sai? Ti faccio i miei complimenti!- Ikki, dopo essersi liberato dalla presa di Paride, si mise a debita distanza, congratulandosi con lui.

-Beh, sono servite tutte le volte che schivavo mio padre quando tentava di abbracciarmi. Comunque non credere di fare come ti pare e piace!-

-è inutile che fai lo spaccone, mi sono accorto che la tua arma è in frantumi, quindi sei in svantaggio in confronto a me che ne ho una!- tutto ridacchiante tirò fuori dal cappotto una mazza chiodata, di cui la sfera si divise in due rendendola ancora più pericolosa, cominciando a muoverla e rotearla divertito.

Paride schivò con fatica i colpi di mazza a causa della stanchezza dovuta a prima e vedendo i buchi lasciati per terra aveva dei buoni propositi per schivare.
A un certo punto una gamba gli cedette, causa sfinimento, cadendo a terra rimanendo in piedi su una gamba sola e Ikki ne approfittò per colpirgli tale gamba, rompendogliela, puntando poi alla testa.
In difficoltà, e volendo proteggersi la testa, incrociò le braccia come scudo, ma si mostrò del tutto inefficace perché, non appena si scontrarono contro l'arma acuminata, si ruppero  e dei chiodi si conficcarono nella carne, sanguinando copiosamente.

-A quanto sembra lo scontro è già finito, ma non ho l'ordine di ucciderti, semplicemente di mettere fuori gioco chiunque si metta in mezzo e siccome mi sei simpatico ti lascerò vivere.- mise la doppia mazza sulla spalla riposando il braccio.

-Come sei magnanimo...!- disse Paride con tono sarcastico, facendosi leva con la gamba ancora intatta, assestandogli una testata sul mento, digrignando i denti per sopportare il dolore delle ossa rotte.

-Così mi piaci, cazzo!- in risposta a quella offensiva gli ruppe l'ultimo arto integro per poi fargli perdere i sensi con un colpo di mazza sfigurandogli il viso.- E fuori due, chissà come se la sta cavando quell'ignorante di Aizayo.-

*****

Ryohei gli andò incontro frontalmente, con agile movimento di gambe, tenendo su le braccia come un pugile assestando colpo su colpo ad alta velocità alla cassa toracica con la speranza di bucargli i polmoni sentendo il rumore di ossa rotte e dilaniandogli le carne grazie alla potenza dei suoi pugni, però le sue speranze sparirono subito vedendo che le ferite che gli aveva procurato si rimarginarono.
Reborn prese il grosso demone per la vita assestandogli sui denti un suplex da rompergli istantaneamente il collo, gli prese poi il braccio rompendogli anche quello, Sasagawa lo seguì a ruota finché il nemico fu a terra puntando alla testa con il suo pugno all'estremo riducendogliela a un ammasso di poltiglia.
Lo lasciarono andare dopo avergli scaricato addosso tutto quello che avevano, però rimasero ancora sorpresi vedendo che si muoveva ancora mentre si rigenerava tutte le ferite, scrocchiandosi il collo.

-Tooocca a meee, giustooo?- aprì le muscolose braccia andandogli incontro con una luce accecante, prodotta dalle lacrime di sudore del culturista.

Li prese in pieno sullo stomaco, ridandogli contro, interessi compresi, tutto il dolore che gli avevano inflitto con il doppio della potenza.
Reborn riuscì a cavarsela piuttosto bene e con solo una lesione grazie alla resistenza che aveva accumulato con la sua esperienza da sicario, ma non fu lo stesso per Ryohei che, da quanto era potente il colpo, vomitò sangue a causa dello stomaco collassato, provocandogli anche un'emorragia interna.

-Leeevati Aaaarcobaalenooo!- il sicario, per via della lesione, non riuscì a girarsi in tempo che venne scaraventato via dal passaggio del massiccio demone che prese Sasagawa per la testa, sollevandolo da terra.- Uuuultime paaarolee?-

-Maledetto...coso...grosso! Credete davvero di poter vincere così facilmente?! L'undicesima generazione vi farà il culo fino all'estremo!- gli sputò in faccia in segno di disprezzo.

-Ooook.- gli spappolò la testa semplicemente stringendo la mano, pulendosi dal sangue sulla canottiera.

-Ehi, stronzo di un energumeno! Ci sono ancora io!- Reborn si rialzò, furioso, sparando colpo su colpo, sempre impregnato di fiamme del sole, sul suo nemico crivellandolo senza pietà.

A ogni colpo Aizayo fece un passo all'indietro da quanto erano carichi di rabbia che veniva tramutata in potenza, mettendolo non solo in difficoltà, ma lo obbligò anche a mettersi sulla difensiva incrociando le braccia in sua difesa.
Quando ricaricò il terzo caricatore si lanciò su di lui caricandolo con aggressività, prendendolo per la vita sottoponendolo a un'altro suplex, con la differenza che stavolta il terreno quasi si sfondò, continuando dandogli una gomitata sullo stomaco facendolo anche collassare, ancorandolo ancora di più per terra.
Diede sfogo non solo alle sue conoscenze di assassino, ma anche alla sua rabbia, senza alcuna pietà.
Il demone tentò di rialzarsi, ma non gliene diede il tempo rompendogli subito gambe e braccia insieme al collo con 3 colpi secchi ben assestati, anche se aveva la rigenerazione dalla sua parte non valeva nulla in confronto all'istinto omicida del famoso sicario del mondo della malavita.
Più si rigenerava, più continuava, come se non sentisse la stanchezza in corpo perché era inibito dall'ira.
A un certo punto qualcosa gli bloccò il braccio alzato, una mano femminile e esile all'apparenza.

-Ora basta signor Reborn, ne ha già prese abbastanza.- Arane sorrise dolce e solare interropendo i suoi attacchi, stringendo la presa.

-Lasciami!- con l'ultimo colpo di pistola che aveva in canna esplose la mano della ragazza, che però si rigenerò subito un secondo dopo.

-Come siamo suscettibili...ripeto, ora basta.- gli afferrò le tempie senza che se ne accorgesse, iniettandogli piccoli tentacoli di corruzione che gli attaccarono subito il cervello.

Reborn tentò di liberarsi da quella presa, ma Aizayo si aggiunse tenendolo saldamente fermò impedendogli qualsiasi modo di reagire, rendendolo impotente a quella tortura straziante, perché sentiva ogni singolo morso.
Pian piano la sua rabbia sparì, cadendo a terra privo di sensi e senza alcuna attività neurale.

-Graaaazie capo.- lo lasciò cadere bruscamente a terra come se fosse spazzatura.

-Non preoccuparti piccolo Aizayo, già che passavo ho pensato di darti una mano. Quando saremo riuniti tutti giù ho un nuovo ordine da darvi, ma ora scusami, ho qualcosa di più importante da fare.- continuò il suo tragitto aprendo un portale di corruzione sotto i suoi piedi, sprofondandoci dentro sempre con il sorriso stampato in faccia.

Aizayo prese su Yoshi portandolo con se chissà dove, lasciando il corpo del sicario in solitudine.
I piccoli tentacoli uscirono dalla sua testa che si sgretolarono subito dopo.
Ad un tratto delle minuscole fiamme dorate uscirono dalle orecchie del cadavere, rianimandosi battendo le nocche a terra con forza, sgretolandolo.

-Ci vuole ben altro per uccidermi lurida troia...!- Reborn strinse con forza i denti quasi scheggiandoli, usandoli come palla anti-stress per sopportare il dolore ancora presente, anche se in piccola dose.

SOTTERRANEI

-Bastardo vigliacco! Liberala subito!- Katsu, seguito da Ranma e Xian esauste, inseguì Corex che teneva imprigionata Kyoko, arrivando a un enorme salone, mettendosi al centro.

Sawada si fermò di colpo, fermando anche Kozato e la Varia, alzando la testa verso il soffitto guardando nel punto in cui c'era una pozza nera dal liquido viscoso da cui uscì Arane che cadde a terra in piedi.

-Ciao fratellino, è da un po' che non ci vediamo o sbaglio?- sempre col suo irritante sorriso in faccia.

-Quindi l'hai catturata per attirarmi qui, ma ora liberala! Non centra niente!-

-Chiunque si mette in mezzo centra...- con un colpo secco di polso tranciò la testa alla povera donna mentre guardava il proprio figlio, per poi lanciarla ai piedi di Katsu con uno sguardo terrorizzato per la facilità con cui toglieva la vita e disperato per l'atto che aveva appena compiuto.

Prese delicatamente la testa tremolante, con le lacrime gli occhi, stringendola a se con un affetto che avrebbe dovuto mostrarle sempre, ma che non aveva mai fatto e ora non potrà più farlo, chiudendole le palpebre e poggiandola dolcemente a terra.

-Tu...BRUTTA STRONZA!- urlò con rabbia, lasciando la spada a terra, cominciando a mutare pian piano, lanciandosi addosso alla propria sorella, emanando sia fiamme corrotte sia del cielo.

-Vedo che me lo hai conservato.- bloccò il suo impetuoso attacco con le mani, indietreggiando insieme a lui di alcuni metri, scavando il terreno sotto di loro, piantandogli una mano nel petto per poi estrarla, lanciandolo via e senza lasciargli alcuna ferita.

Ad un tratto una vampata nera avvolse Arane, sparendo dentro di lei facendo anche comparire sulla sua pelle dei tatuaggi aztechi, rivelando gli occhi in un scintillante color ossidiana.
Si massaggiò il collo scrocchiandoselo.

-Sono tornata a essere una dea, mentre tu, fratello mio, hai rinunciato alla tua stessa divinità per proteggere i mortali e lo hai fatto per millenni. Perché? Sono creature inferiori, inutili e incapaci di comprendere!- in quel momento tentò di capire una cosa che si domandava da molto tempo, facendo sentire Ranma offesa.

-La risposta è semplice sorella...perché ho fiducia in loro e sono capaci di azioni straordinarie.- si rialzò da terra aiutato dalla giovane Kozato.

-Sei così stupido. Siccome ti piacciono così tanto morirai con loro!- con scatto fulmineo si gettò addosso a Katsu, armata con la falce di tanto tempo fa, accompagnata da Corex che brandiva il suo lungo bastone, per un attacco simultaneo.

Sawada prese Ranma e Xian mettendole dietro di sé, parando entrambi gli aggressori con una parata ben piazzata, indietreggiando di un po' a causa della potenza esercitata su di lui.
La rossa ci salì sopra per effettuare un contrattacco, mentre l'altra sparò un potente colpo di fucile che separò i 3, mettendoli, di nuovo, a una dovuta distanza.
Corex piantò un'estremità del bastone a terra usandola come leva, tornando all'attacco e separando i loro nemici.

-No!-

-Non distrarti fratello!- Arane gli saltò di nuovo addosso scontrando in un fragoroso rumore metallico e scintille le loro armi.

Ranma e Xian si trovarono in grossa difficoltà ad affrontare il nemico che avevano davanti, poterono solo rimanere sulla difensiva, impotenti di fronte ai suoi attacchi rapidi, ma forti, usando le proprie armi come scudo.
Kozato riuscì ad afferrare un'estremità fermando la sua serie di colpi e aprendo una finestra per entrambe per contrattaccare con un pugno impregnato di fiamme della terra e un'altra fucilata infuocata, ma quando stavano per colpirlo lui le schivò sollevandosi da terra usando l'altra estremità che brandiva con la mano destra, reagendo dando alle ragazze un calcio in faccia ad ognuna, lasciando la presa sulla sua arma.
Ranma alzò i pugni mantenendo alta la guardia e Xian ricaricò il fucile.

-Perché continui a resistere e sventare i miei piani? Ti diverti per caso?- gli chiese Arane, mentre continuavano a impattare le loro armi.

-Non lo faccio per divertimento! Lo faccio per impedire che fai quello che vuoi! Proprio come quando tentasti di rovinare la rivoluzione americana uccidendo Washington!- tentò un affondo con la punta della spada puntando al cuore, ma lo schivò.

-Era troppo pacifica! C'era bisogno di mettere un po' di movimento. E poi provi a ferirmi? Non puoi farmi niente.- si fermò un momento per parlare, quando, con velocità, Katsu le fece un taglio sulla guancia scatenando una strana sensazione in lei sentendo colare il suo sangue lungo il viso, vedendo anche che non si rigenerò la ferita.

-Invece vedo che posso ferirti invece. O ti sei dimenticata tale dettaglio?- puntualizzò bene tale cosa, con tono di sfida.

-Allora...mi dai solo un motivo in più per ucciderti!- riprese il suo attacco con più impeto e furia.

Stavolta il ragazzo si trovò in estrema difficoltà anche lui, senza riuscire a reggere quel ritmo, costretto a stare sulla difensiva usando la spada come scudo.
Per questa sua azione lo disarmò con una facilità allarmante, mettendolo alle strette.
Ad un tratto qualcosa lo bloccò alle spalle, accorgendosi che era Corex, dando ad Arane il modo di fargli un bel taglio sul busto, uscirono delle scintille e qualche goccia di sangue.
Il Maxum lo lasciò andare, lasciandolo cadere in ginocchio.
Katsu riuscì a girare leggermente la testa vedendo Ranma e Xian, ridotte male e ferite che sanguinavano, ancora coscienti con i guanti e i fucili distrutti, erano state impalate alla parete dalla spalla, col bastone di Corex diviso in due, mentre la rossa lo guardava con occhi dispiaciuti, mentre l'altra teneva il capo abbassato, furente contro se stessa.

-Se non fosse per le tue scaglie avresti un taglio più profondo, sei fortunato...ma non le amiche!- Arane trasformò la falce in una lancia per poi lanciarla contro le ragazze.

La lancia nera sfiorò il viso di Katsu andando dritto verso il proprio obbiettivo.
Il giovane Sawada si alzò in fretta e furia afferrandolo prontamente al volo, facendogli scintillare e sanguinare la mano mentre tentava di fermarlo, riuscendo nell'impresa.

-Cosa fai ora? Le vuoi proteggere? Proprio come facesti con Giulio Cesare, ma fallendo? Sei un fallito fratello, proprio come Tsuna!- rigirò il coltello in una delle tante piaghe che si erano formate nel suo animo nel tempo.

-Come osi...- sussurrò.

-Come prego? Parla più forte se riesci.-

-Come osi pronunciare Tsunayoshi?! Te non sei degna di pronunciare il suo nome!- urlò con rabbia e orgoglio, difendendo quella persona che, nonostante le lunghe assenze, amava tanto, guardandola con occhi ricolmi di rabbia e determinazione, cominciando ad avanzare pian piano e spezzando la lancia che aveva in mano.

-Tsuna non poteva far niente per voi e per te! Ti lasciava sempre solo a casa, come puoi amarlo ancora?! Ora è morto!- gli lanciò addosso altre due lance che gli trafissero la spalla e un fianco, ma nonostante questo continuò ad avanzare, cominciando a sentire una sensazione di paura.

-Ti sbagli su tutto! Ha fatto grandi cose che nemmeno te puoi immaginarti! Lui è un eroe! E devi sapere questo detto degli umani... che gli eroi...NON MUOIONO MAI!- nonostante le lance che aveva in corpo sfoderò la box heiki di Tsuna dalla tasca facendo uscire anche il piccolo leoncino Natsu, che si trasformò nella mitena di suo padre, ma con la differenza che al posto dell'1 romano c'era un 10 stampato sul dorso dell'arma.

Si portò a distanza ravvicinata da Arane, colpendola con la mitena infuocata con successo, bruciandole la pancia e lo stomaco, lanciandola via contro un muro, passando poi a Corex che, nonostante, provò a reagire; Sawada fu più veloce di lui, mandandolo contro un'altro muro.
Quando il Maxum si rialzò la dea gli ordinò di rimanere fermò.

-Cosa pensi di fare ora...Xolotl?!- le chiese Katsu, urlando a gran voce.

-Io niente Quetzalcoatl...ma loro penso di sì.-

L'ex-dio rimase confuso da quelle parole, ma quando si girò nella direzione in cui guardavano gli occhi della sorella si ritrovò un enorme pugno in faccia che lo buttò a terra.

-Scusa per il ritardo capo, siamo arrivati!- i demoni, con il resto dei Maxum, si erano riuniti tutti lì e tenevano l'undicesima generazione Vongola, ridotti talmente male che non riuscivano a reagire o compiere qualsiasi azione.

Katsu tentò di rialzarsi, ma Relampago e Umi gli impedirono tale azione pestandolo a sangue e tenendolo giù.
Xolotl si liberò dalla parete prendendogli la mitena, distruggendola con le sue fiamme nere, uccidendo anche Natsu.
Portarono tutti quanti, Ranma e Xian comprese, in un punto della stanza, radunandoli.

-Bene, lasciatemeli tutti qui e andate, posso pensarci anche da sola ora.- disse Arane ai propri compagni con tono arrogante, fin troppo sicura di , ordinandogli di andarsene e loro, titubanti, eseguirono l'ordine.
 
-Ora...cadete nell'oblio dei demoni!- Arane allargò le braccia, ridendo e aprendo dietro di se un enorme portale oscuro da cui uscirono voci sibilanti e spettrali
L'undicesima generazione, stremata, ferita e priva di forze, non riuscì a sottrarsi a quella visione, soccombendo alla disperazione.

-N-non possiamo vincere contro una divinità...- Yuzuyu cominciò a piangere lentamente arrendendosi, tutto quello che aveva costruito, tutti i suoi ricordi verranno distrutti insieme a lei.

Ad un tratto Katsu si fece avanti venendo però trattenuto da Ranma in lacrime, facendo puntare gli occhi di tutti su di lui.

-K-katsu...!- Kozato lo trattenne per il polso, ma quando lo fece le sussurrò qualcosa facendole mollare la presa.

-Fratello, hai deciso di implorare pietà?- la sorella maggiore sorrise convinta di quello che aveva detto.

-Ranma...Yuzuyu...Yoshi...Akane...Tetsuya...Sora...Giorgia...ragazzi...almeno voi...VIVETE!!- riprese la spada in mano, stringendola forte per poi lanciarsi contro la sorella in un'ultimo sforzo disperato, prendendola per la vita, spingendo entrambi dentro il portale oscuro.

-Ma cosa...?! Non pensare di cavartela così!- quando stava per assestargli un pugno qualcuno gli sparò alla mano, fermandola.

Si accorse che era stato Reborn, praticamente mezzo morto, a fermarla, nonostante fosse convinta di averlo ucciso.
Katsu si girò verso i suoi amici, sorridendogli e dicendogli che sarebbe tornato da loro prima o poi, chiudendo dietro di sé il portale, sparendo nel nulla insieme a esso.
Il silenzio tornò a troneggiare sulla stanza, ma solo per poco.
Yuzuyu si precipitò, a fatica, sulla parete prendendola a pugni, in lacrime, implorando di riportare indietro il suo giovane boss, lasciandosi scivolare fino a terra.
Tutti i ragazzi versarono delle lacrime per il suo sacrificio che aveva fatto per loro.

-Tornerà...- disse Ranma ad un tratto, attirando tutti gli occhi su di lei.

-Ha ragione Ranma, tutto questo faceva parte del piano di Katsu per darci tempo.- Reborn cominciò a parlare, zoppicando verso di loro.

-Per cosa? E perché non ce l'ha detto?!- Yuzuyu parlò con la rabbia nella sua voce contro il sicario.

-Se ve lo avesse detto voi l' avreste lasciato fare? E poi ci sta dando il tempo di prepararci, prepararci ad affrontare i demoni di Arane, sapeva benissimo che avremmo perso questa battaglia, ma ha fatto in modo che girasse a nostro favore in qualche modo.- alla prima risposta tutti rimasero in silenzio, ma non alla seconda.

-Dunque cosa dovremmo fare ora?- chiese Yoshi, alzandosi da terra a fatica.

-Allenarci, tutti quanti, Vongola e Varia. Io e Katsu abbiamo già trovato le persone che vi addestreranno. Quando darà il segnale il punto prestabilito è a Namimori davanti alla scuola, alle 13.- gli rispose in maniera esaustiva e seria.

-Come faremo a capire quando darà il segnale?- altra domanda, ma da parte di Xian.

-So che lo capirete, ora venite con me che abbiamo molto da fare.-

I ragazzi si guardarono l'un l'altro, dubbiosi, già Katsu non gli aveva detto niente del suo piano, ma non era un motivo per metterlo in dubbio, aveva fatto molto per loro in passato e questo bastava per fidarsi di lui.
Quindi si diedero appuntamento a Namimori, nonostante la data esatta fosse ignota, si fidavano del loro giovane boss, perché sapevano che li avrebbe chiamati al momento giusto, quando sarebbero stati pronti più che mai per fronteggiare i loro nemici più temibili.

ANGOLO AUTORE

E dopo secoli, siamo giunti alla fine di questa stagione! Alcune scene sono più corte e sbrigative delle altre, ma non sapevo come altro farle purtroppo, non mi erano venute altre idee, vi chiedo scusa e se non vi piaceranno avrete solo che ragione, sopratutto determinate scene che vi torceranno sicuramente il naso e sono quasi sicuro che uno metterà una recensione neutra! E quella persona lo sa bene che avrò ragione!
Comunque prima di procedere con la prossima stagione, nonché l'ultima, farò un restyling totale di ogni singolo personaggio e ne aggiungerò altri di nuovi e per farlo mi ci vorrà un po', sono ben una quarantina di personaggi, abbiate pietà di me! Cercherò anche di dare più spazio e importanza a determinati personaggi di cui mi sono accorto che non ho cagato manco di striscio, quindi aspettatevi delle sorpresone.
Prima che chiuda del tutto questa stagione ci sarà lo speciale su un determinato personaggio che influirà sulla storia, ma non vi dirò chi è, faccio lo stronzo!
Dunque, ci vediamo nella prossima stagione di katekyo hitman reborn-unione dei cieli!

Capitolo speciale: Ridatemela!
(piccola postilla, ho corretto due frasi nel capitolo precedente per giustificare l'apparente "mancanza" di Lal e Bermuda in questo capitolo)
   
 
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