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Autore: Violetta_    10/02/2017    1 recensioni
Sequel di "Gelosia fraterna -Entropia-"
Dopo aver quasi celebrato un matrimonio-disastro, dopo aver evitato una guerra, dopo aver scoperto le dolci metà dei rispettivi fratelli, il trio Sabaku adesso dovrà adattarsi alla sua nuova vita... di nuovo.
E non saranno i soli.
***
Gli ultimi capitoli saranno composti da una raccolta di one-shot/ flashfic in modo da tornare alla situazione di equilibrio della prima ff della trilogia.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kankuro, Matsuri, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Temari | Coppie: Gaara/Matsuri, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gelosia fraterna '
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Una splendida giornata



Quella mattina Shikamaru aveva steso un rapporto scritto riguardo alla missione svolta a Suna, lo aveva messo sulla scrivania di Naruto ed era tornato nel suo magnifico lettuccio caldo convinto che sua madre fosse andata al mercato.

Dieci minuti dopo aveva sentito quella tremenda voce propagarsi dal piano di sotto.

<< Maaa sono tornato a Konoha solo da una settimana. Ti supplico, fammi riposare... >>

Yoshino Nara salì velocemente le scale, afferrò saldamente il lenzuolo e lo tirò così forte da far cadere il figlio di faccia sul pavimento.

<< E adesso te ne vai dall'hokage. Non ti voglio vedere prima di stasera! >>
<< Mendokuse >>


*


Naruto stava facendo un sogno spettacolare: sua madre gli aveva riempito la vasca da bagno col ramen e gli stava massaggiando la testa mentre il padre stava svolgendo i lavori d'ufficio al suo posto e Kurama intanto si allenava per potergli fornire una dose maggiore di chakra.

Abbracciava il cuscino strusciando il viso contro esso mentre un rivolo i saliva gli colava dal bordo delle labbra.

Improvvisamente Sakura spalancò la porta iniziando a dargli dei piccoli pugnetti in testa, non erano violenti ma erano sicuramente fastidiosi.

<< Sakura-chan smettila >>

Lei continuava.

<< Sakura-chan ti prego >>

I colpi diventarono più forti.

<< Insomma Sakura-c... >>
<< Naruto-kun? >>

In un lampo i suoi genitori, kurama, il ramen e Sakura-chan svanirono lasciando il posto agli interni di casa sua.

<< Mmmh … >>

La sua vista era molto appannata, riusciva a malapena a distinguere il suo armadio e il tavolino.

<< Naruto-kun? Va tutto bene? >>

Naruto finalmente si svegliò e spalancò gli occhi riconoscendo la voce di Hinata.
Si alzò di scatto inciampando sui suoi vestiti gettati a terra la sera prima, il che gli ricordò che doveva coprirsi. Una volta infilati i pantaloni sbatté il mignolo contro il tavolo e, saltellando e lacrimando dal dolore andò ad aprire la porta.

Hinata si mise le mani sul volto arrossendo.

<< Naruto-kun... >>
<< Ciao Hinata. Che sorpresa... >>
<< Va tutto bene? >>
<< Hai. Perchè me lo chiedi? >>
<< Sono le dieci e mezza del mattino... >>

Il ragazzo spalancò gli occhi e la bocca girando la testa per guardare l'orologio.

<< Nani? Devo correre! >>

Stava per sfrecciare verso il suo ufficio quando la voce di Hinata lo riportò nuovamente coi piedi per terra.

<< Naruto-kun la maglietta... >>
<< Ah si giusto >>

Lui tornò indietro di scatto preparandosi il più velocemente possibile.


*


Gaara finì di mettere la sua firma su un foglio e si stropicciò gli occhi.
A Matsuri, che era di fronte a lui intenta a sistemare dei documenti, quel dettaglio non sfuggì.

<< Gaara? >>
<< Mh? >>
<< Ti andrebbe di andare su nel terrazzo? Oggi è una giornata davvero splendida ed il vento è piacevole >>

Lui annuì alzandosi dalla sedia e le prese la mano, chiaro invito ad andare con lui.
Una volta sul terrazzo liberò una piccola nuvoletta di sabbia e la fece sedere su di essa.

<< Oh >> lei arrossì presa alla sprovvista << non è necessario... >>
<< Sei stata in piedi tutta la mattina >>
<< Non sono stanca >>
<< Forse dovrei aggiungere un'altra scrivania ed una sedia >>

Lei scosse la testa ed agitò le mani davanti a lui.

<< Iee iee >>
<< Ne sei certa? Non sarebbe un problema >>
<< E' il tuo ufficio, io ti do solo una mano >>
<< Wakatta... >>

Rimasero fermi in silenzio un paio di minuti ad osservare il panorama apprezzando la compagnia l'uno dell'altra.

<< C'è qualcosa che posso fare per farti piacere? >>

Non era bravo a fare gesti romantici, non si erano mai scambiati regalini o bigliettini se non in occasione di alcuni eventi importanti, tuttavia da un po' di tempo lui sentiva l'esigenza di fare qualcosa in più per quella che ormai era diventata la sua ragazza.
Lei sorrise e si scostò una ciocca di capelli dal viso.

<< Si una cosa c'è >>
<< Dimmi pure >>
<< Siediti qui accanto a me >>

Lui batté velocemente gli occhi un paio di volte, il suo viso del ragazzo si colorì di un leggero rossore.
Liberò un'ulteriore quantità di sabbia e si sedette accanto a lei accontentandola.
Matsuri poggiò la testa sulla sua spalla e le loro mani si intrecciarono.

<< Avevi ragione. Oggi è davvero una splendida giornata >>


*


<< Insomma Sumire ti decidi a colpire più forte? >>
<< Lo sto facendo Kankuro sei cieco per caso? >> ringhiò.

Si guardarono in cagnesco per un paio di secondi poi lei abbassò lo sguardo.

<< Goumen. Non si ripeterà >>

Entrambi avevano i nervi a fior di pelle.
Mancava un mese agli esami dei chunin e i loro allenamenti si erano fatti ancora più intensi.

Ma vi era un motivo molto più importante.

I consiglieri non erano a conoscenza dei dettagli riguardo l'annullamento del matrimonio col kazekage con la ragazza. Durante la battaglia si erano messi in salvo nella sala del consiglio.
Solo un certo gruppo di shinobi aveva assistito alla scena finale e in gran parte erano forestieri poiché i ninja di Suna che avevano difeso il villaggio erano stati troppo occupati a mettere in sicurezza le mura per accorgersi di qualcosa.

Dunque la loro relazione era rimasta piuttosto segreta.

Giravano già delle voci non proprio belle sul conto di Sumire: la principessina, la viziata, l'intoccabile.
Secondo alcuni ninja i Sabaku si stavano indebolendo e stavano cominciando a fare delle preferenze all'interno dell'accademia.
Gli anziani non avrebbero visto di buon occhio il rapporto tra una genin di un altro villaggio appena trasferita e il suo sensei, un Jounin appartenente al clan Sabaku peraltro.
Senza considerare il fatto che la suddetta genin fino a quattro mesi prima era considerata la promessa sposa del Kazekage!

Lui non voleva mettere a rischio la sua permanenza a Suna proprio adesso che aveva ritrovato la sorella.
Lei si comportava in modo molto pacato ed ubbidiente davanti al consiglio poiché non ci teneva affatto a rovinargli la sua carriera di jounin e la sua reputazione, inoltre aveva cominciato ad intuire qualcosa ma aveva lei idee piuttosto confuse.
Man mano che la situazione progrediva avevano iniziato a mantenere una certa distanza che aumentava ogni giorno di più.
Entrambi speravano silenziosamente di riavvicinarsi quando lei sarebbe diventata chunin, ma non ne avevano parlato, non avevano mai preso un vero accordo.
Quella situazione iniziava a pesare.

Sumire riprese a colpire la dura roccia senza dire una parola mentre Kankuro si era seduto poco distante intento a guardare dei documenti.
Di tanto in tanto la guardava di sottecchi.

<< Stai rallentando >>

Lei roteò gli occhi e colpì con più vigore.


   
 
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