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Autore: T00RU    10/02/2017    0 recensioni
 
Atsushi e Akutagawa sono impacciati, imbarazzanti, anche. 
Ma una cosa che sanno fare dannatamente bene è vivere insieme; tra gatti, confezioni di frutti di mare surgelati, baci rubati e usi fuori luogo delle proprie Abilità.
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[shin soukoku centric]
[Spoiler alert - chapter 5]
[3.695 words]
 
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atsushi Nakajima, Ryuunosuke Akutagawa
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!
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«Quale confezione ti sembra più carina? Questa o quest’altra?» Atsushi si gira verso il moro dietro di lui, con due confezioni di frutti di mare surgelati completamente identiche tra le mani.
Akutagawa aggrotta le sopracciglia. «Nessuna delle due».
Atsushi sbuffa. «La vuoi smettere di fare quella faccia disinteressata? Mi fai venire voglia di picchiarti. Scegli e basta».
«C’è un reparto pescheria fantastico, perché non ci diamo un’occhiata?».
Atsushi borbotta qualcosa a denti stretti, le sopracciglia aggrottate e un broncio dipinto sulle sue labbra. Non dà ascolto a Ryuunosuke, no. Continua ad osservare le due confezioni, concentrato, tanto da non accorgersi dei due uomini in fondo al corridoio del reparto che l’hanno adocchiato.
In realtà, Ryuunosuke non li può biasimare; Atsushi ha un corpo che farebbe girare chiunque, e con la sua aria ingenua ha sempre attirato occhiate.
Atsushi è mozzafiato, a modo suo, e Ryuunosuke lo sa. Ma non permetterà a nessuno di toccarlo.
«Atsu» Akutagawa attira la sua attenzione, appoggiandogli una mano alla base della schiena. Atsushi non ci fa caso.
«Dobbiamo prendere anche altro. Ci torniamo dop-» un attacco di tosse gli impedisce di continuare.
L’altro si sporge per lasciargli un bacio sulla guancia, poi gli sorride. «Non ci provare nemmeno».
«Cosa?».
«Sai che me dimenticherò, se andiamo a comprare altro ora. Quindi» un altro bacio schioccato sulla guancia. «Rimaniamo qui finché non decido».
Atsushi non ha capito che l’unico motivo per cui Ryuunosuke vuole allontanarsi da lì per impedire ai due uomini di continuare a guardarlo come se volessero prenderlo e sbatterlo al muro, non gliene potrebbe fregare di meno di quei dannati frutti di mare surgelati.
E’ davvero un idiota.
E’ il caso di far capire esplicitamente ai due pervertiti che Atsushi e con qualcuno, qualcuno che se vuole può diventare molto pericoloso.
Guarda nella loro direzione, gli occhi ridotti a fessure. Con la mano destra fa capire loro che se solo si azzardano a fare un commento di qualsiasi genere, non rivedranno la luce del giorno.
«Ryu?» Akutagawa si gira di scatto verso il ragazzo che l’ha chiamato. «Che stai facendo?».
«Niente» appoggia il mento sulla spalla del ragazzo dai capelli chiari. «Hai deciso?».
Atsushi sbuffa ancora, spostando la testa di lato per lasciare spazio a Ryuunosuke. «Non so quale sembri più mangiabile».
«Te lo dico ancora; nessuna delle due» gli accarezza la pelle con la punta del naso, sperando di avere gli occhi dei due uomini puntati su di lui; non guasterebbe far capire loro ancora una volta che Atsushi è impegnato.
Che poi, mettere quei pantaloni neri e attillati per fare la spesa era necessario?
Atsushi ridacchia. «Smettila, Ryu. Mi fai il solletico».
«Devo proprio?» Akutagawa inizia a lasciare piccoli baci sul collo di Atsushi, che in tutta risposta rabbrividisce.
«Non qui, Ryu».
Ryuunosuke sospira, si allontana. Infila le mani nelle tasche del cappotto.
Atsushi sbuffa ancora –è l’unica cosa che riesce a fare bene, apparentemente-, appoggia una confezione nel posto in cui l’ha presa, l’altra la tiene in mano.
«Oh, ti sei deciso?».
«Erano uguali».
«Ma non mi dire».
Mentre si allontanano dal reparto surgelati, passano davanti ai due uomini che non si sono spostati di un centimetro. Atsushi è completamente ignaro della situazione, Ryuunosuke con la coda dell’occhio vede il loro sguardo puntato sul fondoschiena di Atsushi.
Lo so anche io che ha un bel culo, stronzi. 
«Atsu» il ragazzo si gira, sbattendo le ciglia in fretta. «Vai avanti, io devo cercare una cosa».
Atsushi fa come gli è stato ordinato, saltella di qua e di là mentre va a cercare i biscotti.
Akutagawa si assicura di essere completamente fuori dal campo visivo del suo ragazzo, prima di avvicinarsi minacciosamente ai due uomini che ora stanno per i fatti loro.
Se li trova davanti.
«State lontani da lui» dice, a denti stretti. I due uomini si guardano e scoppiano a ridere, ingannati dall’aspetto esile e malaticcio di Akutagawa.
«E se non ti diamo ascolto che ci fai? Ci tossisci in faccia?» uno di loro parla, incrociando le braccia al petto.
Solo per miracolo Akutagawa si contiene, non li ammazza a forza di pugni; nessuno, nessuno deve azzardarsi a guardare Atsushi in quel modo.
Si limita a dire una parola.
«Rashoumon».
La sua Abilità non si scatena completamente, solo quanto basta per spaventarli, per persuaderli a dargli ascolto.
«E’ stato un piacere parlare con voi».
Atsushi fa capolino dall’inizio del reparto. «Ryu?».
Akutagawa si gira, sorridendogli. «Arrivo».
Un’ultima occhiata agli uomini che a passo spedito se ne stanno andando, terrorizzati.
 
«Sei davvero troppo geloso» ridacchia Atsushi, prendendo una forchettata del suo spezzatino.
Akutagawa finge di guardare ovunque, come se l’osservazione di Atsushi non fosse rivolta verso di lui.
«Non so di cosa tu stia parlando» fischietta, pulendosi gli angoli della bocca con il tovagliolo.
Atsushi rotea gli occhi, sorride. «So che hai usato Rashoumon per spaventare quei due uomini al supermercato. Non sono nato ieri».
«Non ho usato Rashoumon, te lo sarai immaginato» ora sorride anche Akutagawa, prendendo un altro boccone.
«Sei incredibile».
«Cosa avrei dovuto fare? Ti guardavano, Atsushi».
«Avere gli occhi non è un crimine, Ryu».
«Tu non li hai visti. Ti stavano mangiando con gli occhi».
Atsushi prende un altro sorso d’acqua. «Significa che se fortunato ad avere un gran bel pezzo di ragazzo al tuo fianco».
Akutagawa scoppia a ridere; risata che ben presto si trasforma in un violento attacco di tosse.
Sospira, la voce trema a causa dello sforzo. «La prossima volta ti lascerò in balìa dei pervertiti, Jinko».
«Oh, andiamo. Sappiamo entrambi che spezzerai le ossa a chiunque si azzarderà a toccarmi».
«L’hai detto tu, non io».

 

Ehilà!
E un altro capitolo è andato.
Amo l'idea di Akutagawa geloso di Atsushi, e amo ancora di più l'idea di Atushi ignaro di quello che sta accadendo attorno a lui I'm just !!!
Non lo so, mi sa di cosa estremamente domestic, e io vivo per questo aspetto delle relazioni.
Vi ringrazio se siete arrivati fin qui, per me conta davvero molto!
Se volete farmi sapere cosa ne pensate in una piccola recensione mi farebbe davvero piacere, se no pazienza gn.
Niente, spero davvero tanto vi piaccia quanto è piaciuto a me scrivere su di loro.
Scusate per eventuali errori. [e perché questi angoli autrice sono uno peggio dell'altro, chiedo davvero perdono I'm just awkward].
Al prossimo capitolo!
mar,,
   
 
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