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Autore: Sonia6    13/02/2017    4 recensioni
Oliver, Felicity, Tommy, Curtis, Laurel e Sarah sono amici da praticamente sempre. Vediamo cosa succede nelle loro vite a partire dal liceo. Affronteranno amori, perdite, delusioni. C'è chi si sposerà, chi verrà creduto morto per anni, chi scoparirà, chi tornerà come Eroe... Questa è la storia di una grande amicizia che si protrarrà negli anni e per tutta la vita.
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dinah 'Laurel' Lance, Felicity Smoak, Oliver Queen, Sarah Lance, Tommy Merlyn
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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NEW CHAPTER!!! :D
SONO TORNATA A BOMBA DIREI!!! TUTTO QUESTO PERCHE’, IN UN’UGGIOSA DOMENICA DI FEBBRAIO, IN UN ANGOLO REMOTO DEL MIO CERVELLINO, SI E’ ACCESA UNA LAMPADINA. UNA NUOVA STORIA SI E’ FATTA STRADA, MA, COME ORMAI SAPETE, IO NON PREPARO I CAPITOLI PRIMA. LI SCRIVO E LI PUBBLICO DIRETTAMENTE, PERCIO’ PER ADESSO LE BASI DEL NUOVO RACCONTO SONO SEGNATI SU UN FILE NEL MIO PC. MA NON VEDO L’ORA DI SCRIVERLA!!
QUINDI FINIAMO PRIMA CIO’ CHE HO MESSO AL FUOCO, ALTRIMENTI CI PERDIAMO…. DETTO QUESTO, VI LASCIO ALLA LETTURA DELL’ULTIMO TESTO SEMPRE CON LA SPERANZA CHE VI PIACCIA COME TUTTI GLI ALTRI.
GRAZIE!!!! :*
P.S. ECCO L’ARRIVO DI UN NUOVO, MA CONOSCIUTO PERSONAGGIO CHE HO AMATO DA SUBITO!!!!
 
 
 
 
 
 
Oliver fissava dritto davanti a se. Lo sguardo corrucciato, quasi arrabbiato. Tutto ciò che vedeva erano fumo e fiamme. Il ponte di Starling era crollato. Slade.
 
“Oliver, che facciamo?” chiese una preoccupata Felicity
 
“Torniamo al Covo” rispose lui “Chiama gli altri”
 
Così dicendo, Fel fece inversione e si diresse verso il loro nascondiglio mentre con una mano mandava sms al Team. Una volta arrivati, mentre aspettavano il resto del gruppo, si prepararono indossando i loro costumi. In realtà il ragazzo non era propriamente contento che lei uscisse con loro quella sera perché, anche se pienamente addestrata, la sua prima priorità era di saperla al sicuro, soprattutto dopo che era stata rapita, ma restava consapevole che, con Slade in giro, il termine al sicuro era relativo. Probabilmente era meglio averla al proprio fianco e non perderla di vista. Arrow indossò il suo costume che, agli occhi della sua ragazza, lo rendeva ancora più sexy se possibile. Felicity invece inaugurava il costume che quel genio di Curtis le aveva preparato. Pantaloni super attillati, stivali al ginocchio, reggiseno a fascia e una maglia aperta sul davanti con le maniche giro spalla e cappuccio. Tutto in Kevlar e tutto nero. Mostrava un po’ troppa pelle secondo Oliver, ma ammetteva anche che era terribilmente eccitante vederla vestita così. Curtis si era sbizzarrito anche sugli accessori, ovviamente. Alle gambe portava due fasce, in una c’era una pistola (che lei non amava usare), nell’altra due lame Sai. Gli stivali contenevano le stelle shuriken e, alle spalle, portava due katane. Alle braccia aveva applicato  altre due fasce,  una conteneva un micro computer e l’altra delle piccole bombe fumogene. I capelli, troppo lunghi per poter combattere liberamente, li avvolgeva in un grosso chignon alto. Erano pronti quando gli altri arrivarono e, dopo aver lodato Fel nelle sue nuove vesti, vennero messi al corrente di quello che stava succedendo
 
“Dove sono i tuoi uomini?” chiese Oliver a Nyssa
 
“Fuori. Aspettano ordini”
 
“Ho controllato le telecamere. Sembra che Slade e il suo esercito siano concentrati nella zona sud. Proprio al di la del ponte”
 
“Se sono tutti insieme, sarà più facile per noi annientarli”
 
“Si, ma come arriviamo al di la del ponte se il ponte non c’è più?”
 
“Chiamo mio padre, la polizia sarà sicuramente al corrente della situazione, possono metterci a disposizione delle barche”
 
“Fallo” disse Ollie a Sarah poi, mentre gli altri si preparavano, si avvicinò a Fel dicendo “Ehi…Stai bene?”
 
“Certo” rispose lei
 
“Ti senti pronta?”
 
“Si Oliver” disse lei poggiando una mano sulla sua guancia
 
“Va bene, fai attenzione la fuori ok?”
 
“Si papà” disse lei ridendo e baciandolo subito dopo. In quel momento il telefono del ragazzo squillò
 
“Pronto”
 
“Ollie!!!”
 
“Tommy….”
 
“Sto guardando il notiziario. Che sta succedendo? La città è sotto attacco?” chiese impaurito
 
“Calmati Tommy. Ce ne stiamo occupando. Devi farmi un favore fratello ok?”
 
“Tutto quello che vuoi”
 
“Devi radunare tutti, tutta la famiglia e portarla a casa tua. Tutti quanti intesi??? Ve ne starete li finchè non sarà tutto finito. Hai capito???..... Tommy?!”
 
“Si…. Si ho capito. Farò quello che mi hai detto”
 
“Bene”
 
“Solo Ollie…. Come facciamo a sapere che è finito? Se voi…. Se voi morirete stanotte….” Non riusciva nemmeno a pensarlo, figuriamoci a dirlo
 
“Nessuno di noi morirà amico. Te lo prometto. Fai come ti ho detto. Quando sarà finita verremo li”
 
“Ok, prudenza”
 
“Sempre” e terminò la conversazione. L’aveva promesso e lo avrebbe mantenuto
 
“Siamo pronti, ci stanno aspettando alle barche” disse Sarah
 
“Andiamo” ordinò Oliver
 
 
 
Quentin li vide arrivare. Non sapeva se piangere o ridere. Oliver al centro, alla sua destra Felicity, Sarah e Nyssa, alla sua sinistra Jhon, Roy e Malcom. Dietro li seguiva la Lega. Mentre loro si stavano avvicinando, nella sua mente si fece largo un’immagine da film. Dove i supereroi spuntano dalle tenebre avvolti dal fumo e camminano al rallentatore. Quando furono di fronte a lui, Lance scosse la testa e sorrise
 
“Che c’è?” chiese Sarah
 
“Sembrate usciti da un fumetto della Marvel”
 
Oliver lo fissò duro replicando “Vedi Batman? O Superman? Questa è la vita reale Quentin! Gli uomini che stanno distruggendo la città sono reali. Dobbiamo fermarli” così detto salì sulla barca seguito dagli altri.
 
Il Capitano rimase ammutolito e mentre vedeva passarseli davanti, Felicity gli si affiancò e poggiandogli una mano sulla spalla gli disse
 
“Congratulazioni. Hai appena conosciuto Arrow. Non te la prendere Quentin, è sempre Oliver ,…..solo più incazzato” e pure lei salì a bordo.
 
Le barche attraccarono sull’altro lato del fiume e il Team era pronto a sbarcare
 
“Attivate gli auricolari, stiamo uniti, abbattiamoli tutti e…. Slade è mio” disse Oliver mentre toccava la terraferma.
 
 
 
Il gruppo si addentrò nelle strade dove si trovavano, a detta di Felicity, gli uomini di Slade. Le scene che si paravano davanti gli occhi dei ragazzi erano apocalittiche, auto in fiamme, vetrine distrutte, macerie ovunque, persone che scappavano urlando terrorizzate, sciacalli che derubavano negozi approfittando della situazione, corpi  distesi senza vita, coloro che purtroppo avevano incontrato sulla loro strada gli assassini di Wilson. I ragazzi si fermarono osservando la distruzione intorno a loro, Fel, con gli occhi velati dalle lacrime guardò Oliver. Non aveva mai visto il suo sguardo così. Non era solo incazzato, era concentrato, oscuro. La mano che teneva l’arco tremava per quanto lo stringeva, la mascella contratta e la respirazione accelerata. Fel pensò che stesse per urlare, ma non lo fece, invece disse
 
“Andiamo”
 
Svoltato l’angolo trovarono quello che stavano cercando. L’esercito nemico stava continuando a seminare panico, morte e distruzione in tutte le strade, così palesarono la loro presenza. Il primo a partire fu Oliver, gli altri subito dopo dividendosi in gruppi. Malcom, Nyssa e Roy presero il lato sinistro della strada, l’uomo combatteva spada alla mano contro due gorilla. Sorrideva, perché da molto tempo non faceva queste cose e non aspettava altro che uccidere qualcuno. La figlia di Ras, invece, scagliò una freccia contro il suo nemico e prese a battersi con un altro. Arsenal saltava tra un nemico e l’altro atterrandoli in poche mosse. Al centro della strada Oliver e Jhon si districavano  tra cinque soldati; Arrow ne fece fuori tre con il suo arco, Jhon sparò agli altri due. Per uno che abbattevano, tre ne spuntavano fuori. Il lato destro della strada venne coperto da Sarah e Fel. Il Canarino tirò fuori il suo bastone d’acciaio e cominciò a battersi agilmente come sempre, Hakima saltò su un’auto dove si trovava un soldato che le dava le spalle. Questi si voltò e vide Fel sfoderare contemporaneamente le due katane e farle roteare nelle mani, poi sorrise e in due mosse lo fece fuori. Tutti si stavano battendo. Alcuni della Lega erano caduti sotto i colpi dei nemici, ma la maggior parte resisteva. Sul fondo della via, Oliver vide spuntare Slade. Si voltò cercando di capire se la situazione fosse sotto controllo e vide che tutti se la stavano cavando bene, poi con gli occhi cercò Fel e la trovò accerchiata da tre uomini che lei, con rapide mosse atterrò. I due incrociarono fugacemente i loro sguardi e si sorrisero, poi la ragazza corse incontro ad altri due soldati. Oliver decise che era al sicuro, si voltò verso Slade e gli corse incontro.
 
“Non dirmi che sono riuscito ad attirare la tua attenzione ragazzo”
 
“Guarda i tuoi uomini, stanno cadendo. E’ finita Slade!”
 
“Finita? Mi deludi Oliver. Pensavi davvero che ti avrei messo contro solo questi deboli uomini?” e rise
 
In quel momento, un rumore si avvicinò. I ragazzi alzarono lo sguardo e trovarono tre elicotteri UH-60 Black Hawk che volavano sopra di loro. Elicotteri d’assalto. ARGUS. Cominciarono a sparare e a calare delle corde dalle quali scesero gli uomini di Amanda Waller. Oliver si voltò per vedere se i suoi amici riuscissero a cavarsela anche contro altri avversari
 
“Sei indeciso? Aiuterai i tuoi amici o ti batterai con me?”
 
Oliver guardò Salde e lo attaccò. Era un botta e risposta, i due si eguagliavano. In fondo l’uomo fu il primo ad addestrare il ragazzo sull’isola.
 
“Stai facendo tutto questo ancora per Shado?” chiese Arrow tra un colpo tirato ed uno schivato
 
“Non nominarla!!! Lei non c’entra”
 
“E allora perché lo fai?”
 
“Questo…. Tutto questo…. È molto più grande di te e di me Oliver”
 
“Che vuoi dire?” chiese
 
“Lo scoprirai presto”
 
La lotta stava giungendo al termine. Il Team aveva sconfitto i due eserciti, qualcuno era ammaccato, ma tutto sommato se l’erano cavata bene. Adesso i ragazzi si erano avvicinati allo scontro centrale, ovvero quello tra Oliver e Slade, e in disparte stavano ad osservare pronti ad intervenire in qualsiasi momento. Ci fu un po’ di confusione e non capirono bene, ma in due secondi ritrovarono Slade disarmato ed inginocchiato mentre la sua spada, in mano ad Arrow, minacciava pericolosamente la sua gola
 
“Mi dispiace, ma stavolta non avrò pietà per te” disse il ragazzo
 
Wilson sorrise “Mi darai pace. Ma, mi dispiace per te, non finirà qui”
 
“Dimmi cosa significa”
 
“Ti ho battuto ragazzo, anche se adesso morirò, la città è persa. Tu hai perso. Non hai nemmeno….” E cadde a terra morto con una freccia conficcata nel collo.
 
Oliver lo guardò confuso, poi alzò lo sguardo e trovò Nyssa che impugnava l’arco ancora in posizione di tiro
 
“La tua reticenza nel fare le cose è il motivo per cui la città brucia” disse lei
 
“Adesso che succede?” chiese Jhon
 
“Non so cosa voleva dire Slade” rispose Oliver
 
 
 
Un battito di mani distrasse gli amici che si voltarono verso quel rumore. Una figura spuntò dall’angolo. Un uomo biondo e sorridente si dirigeva verso il gruppo di ragazzi
 
“Molto, molto bravi!” disse a pochi metri da loro
 
“Tu!” esclamò il ragazzo
 
“Oliver Queen…. O preferisci essere chiamato Arrow?”
 
“Oliver lo conosci?” chiese Fel
 
“Oh si signorina Smoke…. Ci conosciamo. Bhè conosco tutti voi…. Vi ho tenuto d’occhio”
 
“Che sta succedendo Damien?”
 
“Damien?!” disse Felicity “ Intendi Damien Darkh? L’amico di Robert?”
 
Oliver annuì e proseguì “Allora?”
 
“Stavo controllando i miei nuovi amici… ma pare che siano un po’ morti…. Vabbè, poco male. Non far fare un lavoro ad un altro quando puoi farlo tu stesso”
 
“Basta con i tuoi giochetti Damien! Cosa vuoi?”
 
Lui perplesso disse “Credevo di essere stato chiaro. Non lo sono stato? Voglio ucciderti Oliver. E con te i tuoi amici”
 
“Per attuare il tuo piano….” Sussurrò lui
 
“Vedi che non sei poi così stupido?!”
 
“Sei stato tu vero?” chiese Oliver che si stava innervosendo. Fel si voltò a guardarlo “Tu hai fatto sabotare il Gambit… Ci sei tu dietro a tutto questo!!!!” Fel a bocca spalancata guardò Darkh
 
“Bhè…. Tecnicamente è stato Merlyn qui presente, dietro ordine di Ras Al-Ghul e, visto che Ras era un mio sottoposto, direi che si può dire che abbia sabotato io la tua barca”
 
“Mio padre è morto per colpa tua!!!”
 
“Si, era questo il piano. Ma tu non dovevi sopravvivere. Ho provato a metterti contro Slade ma non ci sono riuscito perciò….. eccomi qui”
 
“Tu sei malato” disse Fel
 
Lui sorrise e disse “No mia cara… sono uno scienziato e un imprenditore. Un futurista che pensa alla pace nel mondo”
 
“Uccidendo le persone!” urlò Ollie
 
“Si bhè…. Qualche sacrificio deve essere fatto”
 
“Basta!” decretò Oliver  impugnando l’arco pronto per scoccare  “Hai ucciso mio padre e mi hai fatto passare 5 anni all’Inferno. Stasera pagherai per questo” e scagliò la freccia
 
Damien tirò su la mano all’altezza del viso e, senza nemmeno toccarla, la freccia bloccò la sua corsa cadendo a terra. Tutti rimasero stupiti e, dopo essersi guardati per un secondo, lo attaccarono in gruppo. Lui li spazzò a 10 metri di distanza solo con un gesto della mano. In quel momento le sirene della polizia si avvicinarono, così Darkh pensieroso disse
 
“Uomo fortunato” e come era arrivato, sparì.
 
Quentin arrivò sul luogo della battaglia e trovò i ragazzi salvi
 
“State tutti bene?” chiese
 
“Si” rispose Sarah
 
“Cos’è successo?”
 
“Forse è meglio parlarne al Covo” disse Oliver
 
 
 
 
Rientrati al covo, il Team si rilassò rifocillandosi con le bevande energetiche. Le armi vennero deposte nelle apposite teche. Quentin era andato con loro, in quanto Capitano della SCPD potevano collaborare dandosi una mano a vicenda
 
“Che cazzo è successo Oliver? Cos’era quella roba?” chiese Jhon
 
Il ragazzo sospirò stropicciandosi gli occhi per togliere la stanchezza. Si sedette al tavolo e disse
 
“Damien Darkh, pratica la magia. Io…. Non lo sapevo”
 
“Perché vuole ucciderti?”
 
“Ormai direi che vuole ucciderci tutti. Siamo l’ultimo ostacolo per la realizzazione del suo piano”
 
“La creazione di un nuovo mondo libero e sano” specificò Fel che ne era a conoscenza perché il suo ragazzo glielo aveva spiegato mentre rientravano al nascondiglio
 
“Esatto” rispose lui
 
“Va bene, non importa quale sia il suo piano. Quello che importa è: Come lo fermiamo?” chiese Sarah
 
“Non lo so” disse sconsolato Ollie
 
“Pensavo di aver visto tutto nella vita. La magia mi mancava” sospirò Jhon
 
A Queen si rizzarono le orecchie, Fel se ne accorse e chiese
 
“Che succede?”
 
“Devo fare una telefonata” disse lui alzandosi
 
 
Era assurdo quello che aveva pensato, ma era ancora più assurdo sapere che Darkh praticasse la magia. Non c’erano molte altre opzioni, perciò in un angolino del Covo prese il suo cellulare e compose il numero
 
“Jhon”
 
“Oliver”
 
“Ricordi quel favore che mi dovevi?”
 
“Come potrei dimenticarlo?! Mi hai salvato la vita”
 
“Quanto tempo ti occorre per arrivare a Starling City?”
 
“Direi un giorno circa”
 
“Bene, ti aspetto”
 
Oliver chiuse la conversazione e tornò dai suoi amici
 
“Allora?” chiese Quentin
 
“Non c’è molto che possiamo fare per adesso. Andiamo a casa. Domani incontreremo una persona”
 
 
 
 
Oliver e Felicity rimasero al Covo qualche minuto in più per riordinare le idee. Avevano indossato i loro abiti normali e il ragazzo stava disinfettando una ferita superficiale che Fel si era procurata quella notte. Il silenzio regnava sovrano. Lui teneva lo sguardo basso sul braccio di lei, lei lo fissava in volto. Stanca di aspettare un dialogo che, sapeva, non sarebbe mai partito da lui disse
 
“Stai bene?”
 
Lui finalmente alzò il viso “Si”
 
“Oliver….”
 
“Stavo pensando a mio padre, a quanto sono stato stupido a non capire che ci fosse Damien dietro tutta questa storia e a quante probabilità abbiamo di sconfiggerlo”
 
“Non è colpa tua. Darkh è un sociopatico, hai passato 5 anni a combattere per la tua sopravvivenza, nessuno ti punterà il dito contro per non aver pensato che fosse lui a manovrare i fili. Sei tornato da quell’isola. Vivo. Non importa se conosce la magia, noi combatteremo insieme e lo sconfiggeremo perché è quello che facciamo. Noi siamo i buoni e i buoni vincono”
 
Lui sorrise e la baciò
 
“Ok?” chiese lei che non era sicura di averlo convinto
 
“Ok” rispose lui “Ti sei battuta bene stasera”
 
“Grazie.” Rispose lei mentre scendeva dal tavolo e si incamminava verso le scale mano nella mano al suo ragazzo “Vuol dire che posso uscire con voi più spesso?”
 
“Scordatelo” rispose sorridente lui.
 
 
 
 
Il campanello squillò, Tommy andò ad aprire. Quentin era già arrivato, così la famiglia seppe che per quella sera non ci sarebbero stati più pericoli. I due entrarono e trovarono tutti in sala con le facce preoccupate
 
“Che succede?” chiese Fel
 
“Eravamo preoccupati per voi” rispose Donna
 
“Stiamo bene mamma” disse dolcemente Fel
 
“Cosa hai fatto al braccio?”
 
“Una ferita superficiale…. I rischi del mestiere. Niente di grave”
 
“E’ finita?” chiese Laurel che cullava Meghan
 
“Non ancora” rispose Oliver
 
“Che succede adesso?”
 
“Forse abbiamo un asso nella manica.”
 
 
 
Il giorno seguente si ritrovarono al Covo di prima mattina. Con la minaccia Damien Darkh incombente, nessuno di loro aveva pensato di presentarsi a lavoro. Il loro vero lavoro. Passarono le ore ad allenarsi e a discutere sul da farsi. Alle 13 Roy arrivò con sacchetti del Belly Burger per tutti. Nel tardo pomeriggio Oliver e Felicity si stesero sul letto di fortuna che avevano messo nella sala adiacente per rilassarsi un attimo
 
“Sto scoppiando” disse lei
 
“Hai mangiato due Hamburger! È normale”
 
“Ehi…mi sono allenata tanto…..dovevo recuperare le forze”
 
“A me sembra solo che sia servito a metter su questi” disse lui mentre la solleticava sui fianchi, proprio nel punto dove si trovava il tatuaggio
 
“Smettila…” disse lei ridendo “Io non sono grassa, sono morbida”
 
“Sei perfetta” disse lui mentre la baciava
 
“Ah proposito….” Continuò lei alzandosi per prendere il suo tablet dalla borsa “Sai cosa sarebbe perfetto?”
 
“Cosa?”
 
“Questo…” mentre mostrava a lui una foto di un meraviglioso loft
 
“Non capisco…”
 
“Sei stato tu a dirmi che sarebbe il momento di andare a vivere insieme. Stamani ho trovato questo in centro”
 
Ma lui non parlava
 
“Oliver… che c’è? Hai…. Hai per caso cambiato idea?”
 
“No! Mai!”
 
“E allora?”
 
“Allora con Darkh in città e questa nuova minaccia…” La guardò negli occhi e disse “Non voglio fare progetti o promesse che non potrò mantenere”
 
“Che non potrai mantenere….?”
 
“Se non riesco a sconfiggere Damien, c’è solo un altro modo in cui può finire”
 
Fel si alzò e arrabbiata disse
 
“Devi smetterla Oliver. Smettila di pensare che morirai. Si, è una grande minaccia ma questo non significa che dobbiamo precluderci di pianificare il nostro futuro, perché noi la sconfiggeremo. Sconfiggeremo Darkh e vivremo la nostra vita. Insieme”
 
Oliver si alzò, l’abbracciò e baciandola le disse
 
“Tu sei la mia roccia lo sai vero?”
 
“Lo so”
 
In quel momento il telefono di Oliver squillò
 
“Si”
 
“Oliver sono qui”
 
“Jhon, ok aspettami alla stazione, arrivo subito”
 
“No Oliver, sono al Verdant”
 
“Ma come…?”
 
“Ti ho sentito”
 
Oliver sorrise e disse “Arrivo subito”
 
 
 
 
Il Team guardava il nuovo arrivato in modo indagatore. Non era niente male, un bel biondino in camicia e cravatta che sembrava arrivato da chissà dove, o quando.
 
“Ragazzi, lui è Jhon Constantine.”
 
“Sembra che abbiate un bel problema in città”
 
“Puoi aiutarci?” chiese Felicity
 
“Piccola, posso fare tutto ciò che mi chiedi” pronunciò avvicinandosi lentamente a lei
 
Gli altri si guardarono atterriti. Oliver tossì, poi ritrasse le labbra mordendosele, si avvicinò a Fel abbracciandola e disse
 
“Ritenta, sarai più fortunato”
 
“Cavolo” disse lui “Ok, pessima scelta. Scusa”
 
“Tu puoi dirci come sconfiggere Darkh?” chiese Diggle
 
“Posso fare di più. Posso togliergli i poteri. Ma devo avvicinarmi a lui per farlo”
 
“Allora basta aspettare che si faccia vivo”
 
Ognuno tornò a ciò che stava facendo prima dell’arrivo di Constantine, mentre Fel si mise al Computer per controllare le telecamere, Oliver si avvicinò alla teca delle armi seguito dal nuovo amico
 
“Ehi Oliver…. Mi dispiace per prima…. Non sapevo…”
 
“Tranquillo” rispose sorridendo lui
 
“Invece le altre due…?”
 
“Sei sfortunato amico mio. Sarah e Nyssa stanno insieme.”
 
“Accidenti!” concluse schioccando le dita, e dopo una breve pausa continuò “Sei diverso dall’Oliver di Lyan Yu. C’entra per caso Felicity?”
 
Oliver si voltò serio e rispose “E’ per lei e grazie a lei che sono sopravvissuto a quei 5 anni Jhon. Non c’è altra ragione. E’ la mia linfa vitale”
 
“Capisco”
 
“Jhon, quante possibilità abbiamo?”
 
Constantine non rispose
 
“Ragazzi!!! Ho trovato Darkh!!!” urlò Felicity
 
“Prepariamoci” ordinò Oliver
 
-Adrenalina, paura, ansia, sete di sangue…. Avverto troppe sensazioni, qualcuno morirà stanotte- pensò il nuovo arrivato
 
 
 
 
 
   
 
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