Film > Zootropolis
Segui la storia  |       
Autore: Plando    13/02/2017    3 recensioni
Nick è in un momento difficile, riuscirà a venirne fuori con l'aiuto di una nuova conoscenza?
Genere: Dark, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio
Note: AU, Lime, OOC | Avvertimenti: Non-con, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Nick si promise di non farle domande su quale fosse il problema, almeno non al momento, ma una piccola curiosità se la voleva togliere “Io devo farti una domanda, ma non vorrei risultare troppo invadente, non rispondermi se non vuoi”.

La coniglietta si volse verso di lui con sguardo confuso, dopo poco cambiò espressione, avendo intuito a cosa si riferiva “Vuoi sapere perché ho avuto quella reazione quando ho preso il tuo piccolo?”.

“So che voi coniglietti siete emotivi, ma ti stavi per mettere a piangere, e non erano lacrime di gioia, ma te lo ripeto, non sei costretta a...”.

“Quindi Jessica non ti ha detto nulla? Gli ho raccontato tutto quando è venuta da me, a Bunnyburrow”.

“Lei è molto riservata quando si tratta di problemi altrui, senza il tuo consenso non parlerebbe neppure sotto tortura”.

Judy sorrise dopo questa frase “Non ce ne sarà bisogno, il tutto risale a dodici anni fa, quando..” A questo punto la voce gli si smorzò in gola, ricordare certi momenti, quello in particolare, gli faceva venire gli incubi la notte “...quando Duke mi stuprò la prima volta, dopo due giorni in ospedale mi dissero che ero incinta di dieci cuccioli”.

Nick rabbrividì sentendo questo, per quanto lo trovasse sbagliato cominciava a capire perché la compagna lo avesse massacrato in quel modo “Aspetta, hai detto DIECI?”.

“Si, nonostante siamo simili, i conigli sono molto più prolifici delle lepri, io ho duecentosettantacinque fratelli e sorelle, anzi, quando avevo nove anni era così, ora sono aumentati”.

Nick annuì, lo aveva sentito dire che partorivano parecchi cuccioli al colpo, ma non immaginava così tanto “Li hai lasciati all'ospedale?”.

Dopo un attimo di silenzio si limitò a scuotere la testa, mentre una lacrima gli rigò il volto.

“Scusami, io...non avrei dovuto...”.

“Non scusarti, ormai è acqua passata”.

Decise di chiudere lì il discorso, si era capito benissimo come sarebbe finito, per tutto il resto del viaggio stettero entrambi in silenzio.

Appena arrivati a casa Judy notò subito che la volpe aveva sostituito la porta d'ingresso con una blindata, decisamente più robusta di quella di legno che aveva prima, una volta entrati vide pure il sistema d'allarme alle finestre, che aveva provveduto a disattivare tramite un tastierino.

Nick se ne accorse, dando spiegazioni senza che venissero chieste “L'ho fatto quando Jessica mi ha detto che era incinta, se quella sera ci fosse stato qualcuno più coraggioso di te a quest'ora sarei sotto tre metri di terra”.

“Mi stai dando della codarda?” La coniglia gli mostrò un'espressione quanto meno irritata per quell'affermazione.

“Certo che no, sciocchina, avevi il coltello dalla parte del manico, letteralmente, ma tremavi ed avevi paura di doverlo usare, giusto?”.

“L'ultima cosa che voglio è fare del male a qualcuno, a parte quel tasso, ovvio, speravo di spaventarti abbastanza da convincerti a lasciarmi andare, sono felice che non sia andata così”.

Nick si limitò ad un sorriso, poi cominciò a preparare da mangiare per entrambi.

“Per quanto riguarda domani, che prove ti sono rimaste da fare?” Judy ingoiò velocemente l'insalata che aveva in bocca bevendoci dietro un bicchiere d'acqua per poi rispondere alla volpe.

“Habitat urbano, poi se lo passo credo ci sia il tiro al bersaglio, ma...non vedo speranza di riuscita”.

“Non dire così, ce la puoi fare, devi solo volerlo, comunque per la prova di domani dovrai fare molto di più, dovrai collaborare con chi ti metteranno assieme, sarete in tre, dovrete fare lavoro di squadra per riuscire ad arrivare in fondo, la Campbell e i suoi lupi vi daranno la caccia senza tregua, finché non arriverete al traguardo oppure sarete catturati tutti”.

“Mi vedono tutti come un fardello, nessuno vorrà fare squadra con me”.

“Fortunatamente questo non dipende né da te ne dà loro, sarà l'orsa a fare le squadre, e non abbatterti se non riesci, è una prova che falliscono il 90% dei cadetti”.

“E tu ci sei riuscito?.”

“Certo che no, non sono così in gamba da rientrare in quel 10%, e nemmeno Jessica, anche se ho fallito per un pelo, mi hanno catturato mentre aprivo la porta con dietro gli ostaggi”.

“Ma quindi che senso ha la prova?” Era parecchio confusa dopo questa rivelazione.

“Bè, oltre a l'orsa polare ci saranno anche i sui lupi migliori a darvi la caccia, il loro fiuto è strabiliante, verrà valutato soprattutto il tempo che riuscirete a non farvi trovare, dovrai nasconderti e stare attenta a qualsiasi movimento e rumore che farai, se poi riuscirai ad individuare gli ostaggi e raggiungerli sarà fatta”.

La coniglietta annuì, poi portandosi una zampa davanti al muso sbadigliò “Scusa, sono stanca morta”.

“Si anch'io, meglio andare a dormire, ci dobbiamo alzare presto, ai piatti ci penserò domani” Detto questo si avviò verso la camera seguito dalla coniglia, appena varcata la soglia le sue orecchie guizzarono all'insù per poi afflosciarsi subito dopo sulla schiena, i due letti singoli erano spariti, sostituiti da uno matrimoniale, decisamente più comodo per una coppia, senza dire nulla si voltò prendendo il corridoio che portava in sala, Nick se ne accorse.

“Dove vai?”.

“Sul divano” Lo disse come se fosse una cosa ovvia, quasi si aspettasse che lui stesso glie lo intimasse da lì a poco.

“È no cara, l'ultima volta che ci hai dormito sopra avevi il sonno parecchio agitato, me lo hai quasi sfondato dalla violenza dei calci che tiravi, il letto andrà più che bene, finché starai nella tua metà” La parte finale della frase l'aveva scandita in particolar modo, come a far capire che non sarebbe finita come l'ultima volta.

Dopo essersi avvicinata titubante al letto ci salì sopra e s'infilò sotto le coperte, posizionandosi su un fianco in modo da dare le spalle alla volpe, ricordava perfettamente bene quella sera, quando si ritrovò quasi ad obbligare Nick a fare sesso, non era certo stata la sua prima volta, ma se non altro era stata una sua scelta, senza che si abusasse di lei.

Si rese conto solo quando fu sotto le coperte che avere Nick così vicino era terribilmente rischioso, se fino a qualche mese prima lui non provava nulla di più che amicizia verso la lepre in coma ora la situazione era ben diversa, si amavano, erano in procinto di sposarsi e avevano dei cuccioli, sentiva l'odore di Nick dappertutto su quel letto, doveva immediatamente fare qualcosa o avrebbe finito per dare di matto, scese dal letto e dopo aver preso il cuscino si avvicinò alla porta.

“Ehi, dove vai?”.

Ci si fermò appena davanti, rivolgendosi a lui con un filo di voce, prima di uscire dalla stanza tirandosela dietro “Vado sul divano, sarà anche scomodo, ma almeno riuscirò a dormire”.

Una volta fuori Nick fece un sorriso “Coniglietta vogliosa”.





“Molto bene cadetti, adesso farò cinque squadre da tre elementi, avrete come obbiettivo trovare i qui presenti, che ora si andranno a nascondere a loro discrezione, neppure io e i miei collaboratori sapremo dove sono”.

Detto questo tre lontre si avviarono verso gli edifici che formavano una piccola riproduzione di un isolato di Savana Centrale, gli edifici, che un tempo probabilmente facevano parte degli uffici dell'accademia, erano cadenti e logorati dagli anni, affiancati da alcuni più nuovi costruiti appositamente per quel tipo di prova.

Judy si voltò verso gli altri cadetti, a parte un paio che l'avevano presa in simpatia, non era benvoluta dagli altri che la vedevano come una fallita, un peso da portarsi dietro e che sicuramente avrebbe compromesso le possibilità di riuscita della squadra.

L'orsa iniziò a dire i nomi del primo gruppo, gli unici due con cui aveva rapporti quasi normali erano andati, poteva solo sperare di non beccarsi Siegward e Wyler, il lupo e l'orso polare in questione non avevano fatto altro che darle fastidio da quando era arrivata in accademia, insultandola e facendogli pesare ogni volta che non riusciva a fare un determinato esercizio, non mancando di darle spintoni senza motivo e farle notare quanto fosse insulsa l'idea che una coniglietta potesse anche solo sperare di diventare un poliziotto, ormai tutti sapevano che i due l'avevano presa di mira, sarebbe stato folle metterli assieme.

“Siegward, Wyler e Hopps, quarto gruppo”.

“Grazie mille, bastarda, se volevi buttarmi fuori, ci sei riuscita in pieno” Mentre pensava questo Judy si voltò verso i suoi due compagni di squadra, l'orso la guardava schifato alla sola idea di dipendere da lei mentre il lupo con un leggero ghigno sul muso sussurrò qualcosa all'orecchio del compagno, stando ben attento a non farsi sentire dalla coniglietta.

“Che culo, è la nostra occasione, useremo la fallita per passare il test e contemporaneamente la faremo buttare fuori, non poteva andare meglio”.





Alla prossima
Davide

1430 parole
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Zootropolis / Vai alla pagina dell'autore: Plando