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Autore: KuroNekw    14/02/2017    0 recensioni
Personale rivisitazione del già noto anime sul videogioco Power Stone!
Cito:
"Anche se ormai la storia pare dimenticata, viene ancora tramandata come una leggenda, in verità da quei giorni passati sono ormai trascorsi più di 500 anni."
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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12 anni dopo, Isola del Sole


-le avevo viste tutte durante i miei viaggi….ma questa poi- parlottava Edward tra se e se mentre guardava fuori dalla finestra delle sua stanza
-Chissà se finirà mai..- aggiunse Apollo il suo fedele maggiordomo.
Edward sospirò
-Nevica da quasi una settimana-
Il che era davvero strano, perché se ti trovi su un isola chiamata “Isola del sole” come minimo di aspetti che il sole splendi tutto l’anno, e di fatto era sempre stato così. Ma da qualche giorno in maniera del tutto anomala aveva preso a nevicare. Forti folate di vento seguite da vere e proprie bufere di neve, impedivano al giovane avventuriero di lasciare l’isola a bordo del suo aeroplano.
-Che noia…se resto ancora qualche giorno chiuso qui divento matto- Sbuffò infine il ragazzo mentre sorseggiava del thè appena versato da Apollo
-Potrebbe allenarsi per allentare lo stress- consigliò il fedele servo
-Già lo faccio e la mia situazione psicologica non migliora…- rispose Edward con aria scocciata
Apollo guardò fuori dalla finestra, mentre piccoli fiocchi di neve cadevano soavi sulla morbida distesa bianca ormai creata
-Potrebbe provare a guardare il lato positivo allora – continuò –Che ne dice di creare un pupazzo di neve?-
Il giovane lo fulminò
Apollo trasalì
-Non ho mica 5 anni!!! Apollo- lo rimproverò
Ci fu silenzio, Apollo preferì evitare di proporre altro
-Vabbè- Edward spezzò il silenzio, poggiò la tazza sul tavolino e indossò la sua giacca rossa – Vado a fare quattro passi-
-Oh eccellente, vado a prendere il cappotto!- disse Apollo tutto entusiasta
-No! Tu resti qui, quante volte devo ripeterlo che non mi serve la guardia del corpo- disse Edward ancora più seccato –Avvisa tu mia madre, non faccio tardi – e mollò li il suo maggiordomo, che, anche se si aspettava esattamente quella risposta, assunse un aria parecchio sconsolata. Dopo di che prese il vassoio e vi posò le tazze intento a portarle via, e in quel momento sospirò.
 
Edward era un ragazzo abbastanza alto per la sua età, aveva i capelli biondi e gli occhi come quelli della madre il suo abbigliamento solito era un completo rosso che faceva ricordare i classici vestiti da aviatore, dopotutto era un esploratore. prese la lunga discesa che l’avrebbe portato in città, la sua casa si trovava isolata su una collinetta in periferia. Anche se non amava particolarmente il suo status sociale, la sua famiglia era benestante e non gli era mai mancato nulla. Pride Falcon suo padre era un famoso esploratore, conosciuto in gran parte del continente, aveva portato alla luce parecchie rovine contenenti favolosi tesori, mappe, pietre preziose, testi antichi, nulla poteva fermarlo era stato al tempo un uomo molto coraggioso, si spingeva sempre la dove nessuno aveva mai osato, finchè…un giorno non fece più ritorno da uno dei suoi lunghi viaggi. Ma ormai erano trascorsi 10 anni, l’unica cosa che Pride aveva lasciato ad Edward fu una vecchia mappa indicante un isola che non era segnata su nessuna mappa moderna, gli era stata pervenuta qualche giorno dopo la partenza del padre.
Il ragazzo aveva trascorso gli ultimi 3 anni alla ricerca di quell’isola, indizi, letture, era convinto di sapere di cosa si trattasse ma nulla ne indicava l’esatta ubicazione, solo indizi su indizi, che non portavano mai a nulla, così dopo svariati tentativi vi aveva rinunciato. Si sentiva quasi preso in giro dal padre scomparso, avrebbe potuto benissimo scrivere una lettera, continuava a ripetersi Ed, e alla fine aveva assunto un atteggiamento distaccato da quasi tutti quelli che gli stavano intorno come a volersi ribellare per il torto subito. Passava le sue giornate ad allenarsi con la Boxe e quando si annoiava viaggiava per altre isole, voleva diventare più forte così da poter riuscire dove il padre aveva fallito.

-Questa neve inizia a stancarmi- borbottava tra se e se mentre con fatica si trascinava sul tappeto di neve bianco –Non fa in tempo a sciogliersi con il sole, che subito rincomincia-
Edward era così preso a prendere a calci la neve che aveva abbassato lo sguardo nell’istante in cui una giovane ragazza gli si gettò letteralmente addosso
I due rotolarono nella neve
-AIUTO AIUTAMI!- urlò la giovane
-Ma..che diavolo?!- esordì Ed
-Hei tu!! Levati e consegnaci la ragazza-
Due uomini dall’aria poco amichevole si fecero avanti
La ragazza si strinse ancora più stretta ad Edward
-Ti prego non lasciare che mi prendano-
Il ragazzo era confuso, non voleva guai, e ancor meno avrebbe voluto fare a botte con qualcuno. Cercò quindi di rialzarsi con la ragazza che invece non mollava la presa
-D’accordo…cerchiamo di fare il punto della situazione- disse con tono calmo –Intanto staccati che sembri una ventosa-
-Noo- la ragazza però non voleva mollare la presa
Edward sospirò
-Forza muoviti vieni con noi- esordirono intanto i due
-Si può sapere cosa vogliono da te?- chiese infine il ragazzo
-Vogliono rapirmi- rispose lei quasi in lacrime –mi faranno del male-
Edward li guardò attentamente. Entrambi portavano una strana veste marroncina ed erano coperti fin in volto
-Non sembrano così pericolosi….- bisbigliò
La ragazza allentò la presa e guardò Edward negli occhi. Gli occhi di lei brillavano di un verde quasi ipnotico
Edward ci pensò qualche secondo, d'altronde era pur sempre una ragazza in difficoltà.
-Va bene dai, ti aiuto..- accettò infine, e si portò avanti a lei –Sentite…vi conviene lasciar perdere in questi giorni sono parecchio nervoso- Esordì minaccioso contro quei due
Gli sconosciuti si guardarono e sogghignarono tra di loro
-Ragazzo sei serio?- disse uno di loro
-Quanto la fate lunga, se non volete lasciar perdere allora fatevi sotto- li incalzò lui in tutta tranquillità!
E così i due non se lo fecero ripetere due volte, certo doveva essere difficile muoversi con tutta quella neve, ma ad Edward pareva non importare, si mise in posizione di attacco e li attese entrambi. Il primo tirò un pugno in direzione del suo viso ma Edward lo scansò con assoluta tranquillità assumendo un espressione quasi annoiata, una volta evitato gli sferrò un calcio in faccia facendolo cadere di schiena a terra. Il secondo credendo di cogliere Ed alla sprovvista lo attaccò subito dopo, ma il ragazzo evito anche lui, come se potesse prevedere i suoi attacchi e con un pugno in pieno viso fece volare sulla neve anche il secondo.
I due uomini si rialzarono massaggiandosi la parte colpita e con qualche lamentela continuarono a guardare Edward con ostilità.
-Maledetto damerino- disse furioso uno dei due
-Seriamente ne volete ancora?- si chiese Edward con totale disinvoltura.
Ma i due questa volta ci pensarono su
-Non pensare di poter scappare per sempre Alexia! Prima o poi ti riporteremo indietro- Detto questo se ne andarono, diretti verso la foresta fuori dal sentiero
Edward si mise a braccia incrociate e si girò verso la ragazza
-Portare indietro?- chiese come prima cosa
La giovane chinò il capo
-Si..- rispose lei, anche se sembrasse poco convinta della sua affermazione
Ma a quel punto Edward non volle insistere
-Grazie per avermi salvata! – Disse lei e gli sorrise
I suoi occhi erano davvero belli, aveva dei lunghi capelli castano chiari che profumavano sicuramente di qualche fiore sconosciuto. L’unica cosa che non tornava….era che indossava un semplice abito color pesca con delle scarpette altrettanto poco consone alle temperature di quel momento. E di fatti poco dopo..
-ma stai tremando?- le fece lui, quando la vide chiaramente infreddolita
-eh che…non credevo di trovarmi sotto lo 0 sull’isola del sole-
Come? Erano giorni che nevicava, quindi la giovane veniva da un’altra isola, ma se così fosse avrebbe dovuto già occuparsi di indossare vestiti più pesanti, pensò Edward in quell’istante. Ma preferì tenersi tutto per se
-vieni a casa mia- le disse infine Ed -per lo meno, mia madre potrà darti qualcosa di più pesante da indossare- Detto questo la ragazza gli sorrise. Poi lui si levò la giacca e la coprì

A quanto pare il giovane non era poi così freddo e distaccato come dava a vedere, almeno, non con le belle ragazze!











Commento dell'autore fallito
Hei! fallito sarai tu....*ora parla anche da sola* ....dunque nonostante abbia mantenuto più o meno le stesse caratteristiche dei personaggi descritti già nell'anime più avanti cercherò di caratterizzarli a modo mio, almeno un pochino! 
spero che da qui in avanti la storia inizi ad interessare i lettori! Intanto la cara ChibiPyro ha quasi finito la copertina, presto potrete ammirarla su Deviantart
Al prossimo capitolo
  
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