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Autore: CaramelizedApple    14/02/2017    1 recensioni
(Seguito di Mary Lloyd, la chiave e il volto del male)
Un nuovo personaggio è entrato a far parte della leggendaria storia ed ora, che è sempre più forte e consapevole delle sue capacità, sarà impossibile uscirne!
Buoni e cattivi, ma è così semplice?
Nuove idee, nuove emozioni, nuovi ricordi...un'altra vita!
(La lettura della storia precedente è indispensabile per comprendere la relazione tra i personaggi e la protagonista, ma se proprio non vi va potreste comunque riuscire a capire)
(Seguito: Mary Lloyd e il sogno rivelato)
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Voldemort
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Salve gente! 
Con questo capitolo si arriva ufficialmente ad Hogwarts!
Spero vi piaccia, buona lettura!


Apro gli occhi affatticati a malincuore, incontrando con lo sguardo il tessuto scuro della giacca di Draco, la parte bassa della sua camicia verde scuro e il bordo superiore dei pantaloni dell'elegante completo. I bottoni si muovono leggeri sul tessuto scuro, seguendo il respiro tranquillo di Draco, quasi contemporaneamente alla sua mano sinistra che gioca con i miei capelli.

-Se vuoi posso andarmene...- suona una voce familiare alle mie spalle. Muovendomi appena capisco di essere allungata sul sedile, la testa appoggiata alle gambe di Draco, coperte dalla sua giacca che mi fanno da cuscino, e la sua mano destra sulla mia schiena mi impedisce di cadere.
-No, non fa nulla- suona tranquilla la voce di Draco. -Tra poco torneranno anche gli altri, non dovrebbe mancare molto a Hogwar...ti ho svegliata?- dice lui, con un leggero movimento del corpo.
Lentamente scuoto la testa, alzandomi a sedere. -Mi dispiace, alla fine mi sono addormentata- arrossisco, cercando di ricompormi, prima di incontrare lo sguardo di Blaise Zabini, dal lato opposto dello scompartimento. Faccio un cenno della testa al ragazzo, ma lui mi ignora, quindi mi concentro sugli scarponcini. Devo essere proprio crollata per non accorgermi che Draco me li aveva tolti.
-Allora, Zabini, che cosa voleva Lumacorno?- sento Draco parlare al compagno, ma i suoi occhi bruciano su di me. Una delle sue mani ancora gioca coi miei capelli, sfiorando la mia schiena, piegata per permettermi di raggiungere le scarpe. Fuori dal finestrino del treno la luce sta scendendo, probabilmente Lumacorno a trattenuto lui e gli altri fino ad ora.
-Solo ingraziarsi la gente ben ammanicata- risponde il Serpeverde.
-Quell'uomo è assurdo- alzo gli occhi al cielo, immischiandomi nella conversazione senza neanche accorgermene.
-Eri lì anche tu?- mi domanda Draco, portandomi ad alzare gli occhi nei suoi, sembra deluso. -Chi altro?-.
-McLaggen di Grifondoro- inizia l'elenco Zabini. -Belby di Corvonero, Paciock, la ragazza Weasley e i Potter- il suo tono si accentua sull'ultima parola e i puoi occhi si assottigliano su di me.
-Non ti sei perso nulla Draco- alzo le spalle, ma il ragazzo, ora infastidito, non mi da molto ascolto.
-Che cos'ha Paciock che possa interessare Lumacorno?- domanda, quando Zabini alza le spalle il suo sguardo si sposta su di me.
-Non lo so- passo una mano sul mio collo, leggermente agitata. -Forse è per i suoi genitori, erano Auror, no? Se quell'uomo era tanto preso da mia madre non trovo strano che potesse essere interessato anche ai suoi genitori- sospiro, finendo di allacciare le scarpe.
-Avrà voluto dare un'occhiata al Prescelto- dice Draco sprezzante.
-Non ha chiesto Harry quel soprannome- alzo gli occhi al cielo.
-Bhè, Lumacorno ha gusti da schifo- ignora la mia osservazione. -Forse sta diventando un pò demente. Peccato, mio padre diceva sempre che ai suoi tempi era un buon mago. Mio padre era uno dei suoi preferiti- appoggia la gamba destra su quella sinistra e incrocia le braccia, lasciando andare i miei capelli.
-Allora quell'uomo ha sempre avuto gusti da schifo- stringo gli occhi nella sua direzione. -Tuo padre non è esattamente un santo, come, molto probabilmente non lo erano i miei genitori- alzo le spalle innervosita, ignorando i suoi tentativi di protestare. -E se devo ametterlo, non riesco a capire come tu ancora lo sopporti- sembra sorpreso. -Ti ammiro per questo- i suoi occhi risultano ora smarriti. -Io non sono in grado di perdonare i miei genitori dopo sedici anni, ma tu...bhè, tu ti arrabbi e non li capisci, ma sei sempre lì ad aspettarli e fare cose per loro che...non lo so...-.
-Oh, piantatela- si lamenta Zabini. -Non ho intenzione di assistere alle vostre conversazioni smielate, non vi siete lasciati?-.
-Tranquillo, me ne stavo per andare- alzo ancora gli occhi al cielo, prima di tornare sul ragazzo biondo, ora assorto nei suoi pensieri e leggermente imbronciato. -Grazie per avermi aiutata, ci vediamo in giro, okay?- mi sforzo di sorridere, prima di alzarmi e avvicinarmi alla porta dello scompartimento.
-Mary?- la voce del ragazzo mi fa voltare verso di lui, un'istante prima che possa aprire la porta. -Funziono ancora?- sul suo viso appare un ghigno, come se avesse completamente scordato le proteste di un momento fa.
-Alla perfezione- gli sorrido, prima di uscire e chiudermi la porta alle spalle, dirigendomi con sicurezza verso lo scompartimento dove dovrebbero trovarsi tutti gli altri. Non dovrebbe mancare molto ad Hogwarts ormai, sarebbe meglio cambiarsi.
Alzo le braccia sopra la testa per stirare i muscoli, mentre cammino per gli stretti corridoi del treno, è assurdo come con Draco e altri i miei sogni spariscano. Potrebbe essere riconducibile alla condizione di relax che mi porta essere con loro, o forse è semplicemente il fatto che abbasso lo guardia in loro presenza.
Come farò senza di lui durante l'anno?
-Hai visto Harry?- chiede la voce di Neville quando entro nello scompartimento. Io alzo le spalle prendendo posto vicino ad Hermione e Luna.
-L'ultima volta che lo ho visto era con te da Lumacorno- lo guardo tranquilla.
-È sparito appena siamo usciti- dice lui, leggermente preoccupato.
-Sarà in giro da qualche parte, sa badare a se stesso- alzo le spalle. -Non ti preoccupare-.
-E tu dove sei stata?- domanda Hermione, alzando la testa dal libro che sembrava intenta a leggere.
-Neville ci ha detto che sei andata via subito dopo pranzo- aggiunge Ron, masticando qualcosa.
-Oh...sono andata da Draco- opto per la verità. -Mi sono addormentata- sorrido automaticamente. -Mi ci voleva una bella dormita-.
-Da Malfoy?- fa Ron confuso.
-Non vi siete lasciati?- dice Luna piegando leggermente la testa.
-Sì, siamo amici...aspetta, tu come lo sai? Lo sanno tutti?- non credevo fosse già di dominio pubblico, un conto è che lo sappia Zabini, un conto è tutta la scuola.
-Da quando sono arrivato a King's Cross ne ho sentito parlare parecchio- alza le spalle Neville, leggermente rosso in viso. -Pare che la voce sia circolata in fretta-.
Non è possibile, perchè in questa scuola nessuno si fa mai gli affari suoi?
-Fantastico- commento, prima di sentire una leggera risatina da parte di Ron.
-Cosa ti aspettavi?- fa il rosso. -Sei una...bhè...una delle ragazze più belle- dice imbarazzato.
-Belle?- domando interdetta. -E da quando?-.
-Bhè...da quando hai messo piede a scuola- il viso di Neville sembra essere sul punto di esplodere.
-Neville ti senti bene? Sei rosso come Quintaped- il tatto di Luna gli fa abbassare lo sguardo, chissà a quale assurda creatura si riferisce.
-Avete degli standard piuttosto strani allora- incrocio le braccia, guardando fuori dal finestrino. -È assurdo, ci sono ragazze decisamente migliori di me, guardate Hermione e Luna, cervello e creatività sono decisamente migliori come qualità- vedo Hermione arrossire alla mia sinistra.
-Può essere, ma su di loro la gente non scommette?- mi guarda soddisfatto il rosso.
-Scommettono su di me?- faccio indignata, scattando sul sedile.
-Su chi sarà il tuo prossimo ragazzo- precisa Luna.
-Ho visto gente puntare su se stessa- aggiunge Neville, meno rosso.
-Allora, la prossima volta che li vedi puoi dirgli di mettersi il cuore in pace perchè non ho la minima intenzione di mettermi con qualcuno. Insomma, non avrò tempo per nulla di simile e poi non è necessario avere un ragazzo per essere felici, no?- guardo gli altri che alzano le spalle e ricambiano con espressioni indecise.
-Forse è meglio cambiarsi, siamo quasi arrivati- dice Hermione, ancora leggermente imbarazzata, per cambiare argomento. -Ron, quando scendiamo dobbiamo radunare quelli del primo anno- continua, riponendo il suo libro.
Non posso credere che ci sia qualcuno che ha scommesso su una cosa simile?
Tutti ci cambiamo e presto il treno si ferma con uno scossone, Hermione e Ron subito scompaiono affidando a noi Grattastinchi e Leotordo. Luna scompare nella direzione opposta, canticchiando alcune parole che non sono certa di poter riconoscere. Neville ed io lasciamo scorrere le decine di persone sul treno prima di scendere, per evitare l'ingorgo, anche se purtroppo non veniamo risparmiati dalle molte occhiate che ci accolgono sul binario.
-Vedi Harry?- domando automaticamente al ragazzo.
-No- fa lui. -Con tutta questa gente non lo troveremo mai, probabilmente lo rincontreremo in Sala Grande-.
-Ma non si è visto sul treno, insomma, non è venuto a cambiarsi- inizio a preocuparmi. -Che ne dici se lo aspettimo, solo un pò- continuo a guardarmi intorno. -Solo per sicurezza-.
-Okay- arrossisce appena il ragazzo.
-Cioè, se preferisci andare non fa nulla- alzo le spalle.
-No, assolutamente- diventa rigido e le sue braccia si bloccano lungo i fianchi, dandogli un'aria impacciata.
-Mary- una voce familiare mi sorprende.
-Tonks!- mi volto agitata. -Cosa ci fai qui? Non dirmi che è successo qualcosa ad Harry?- senza rendermene conto inizio a parlare molto velocemente, alla donna che ancora non somiglia a quella che in estate mi teneva compagnia, mi svegliava strappandomi agli incubi e faceva facce buffe per divertirmi.
-Sono di guardia a Hogsmeade, per dare più protezione alla scuola, ma Harry non dovrebbe essere con te?- il suo sguardo stanco e serio si acciglia.
Scuoto la testa alzando le spalle. -L'ultima volta lo ho visto ero sul treno, io non credo sia andato avanti da solo- faccio sicura.
-No, non è andato avanti, non lo ho visto- si guarda intorno soprapensiero. -Facciamo così, tu sali con tutti gli altri, è meglio se abbiamo almeno la tua posizione sicura entro i confini della scuola- dice con un tono che non ammette repliche. -Io controllo velocemente sul treno per sicurezza, se è lì lo troverò- fa per allontanarsi, ma subito torna indietro, posando una mano sulla mia spalla. -Fai come ti dico, per favore- sembra sforzarsi per fare un piccolo sorriso.
-Certo- annuisco, trattenendo ogni mia protesta. -Mi fido di te- la donna annuisce e si allontana, nell'esatto momento in cui Luna torna saltellante verso di noi.
-Ancora qui?- domanda con l'aria sognante.
-Sì, prendi la carrozza con noi?- le chiedo senza pensarci.
-Certo- sorride, puntando le poche carrozze rimaste nel piazzale ormai semivuoto.
-Andiamo- dò un piccolo colpetto a Neville con la spalla, seguendo la bionda chioma della ragazza verso la carrozza più vicina.

Se avete consigli o pareri fatemi sapere! Ci vediamo presto :*

  
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