Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: BlossomTears    14/02/2017    1 recensioni
Questa è una semplice storia che vede come protagonisti i BTS (ma va?) e una ragazza italiana di 21 anni...
Bando alle ciance, buona lettura :)
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kim Taehyung/ V, Min Yoongi/ Suga, Park Jimin, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jimin's pov
Nami posò una mano sulla mia fronte e quel suo ennesimo delicato tocco mi fece sentire protetto e questa cosa mi piaceva tanto.
Per un uomo sentirsi protetto vuol dire essere amato ed io in quel momento mi sentivo veramente bene e al sicuro.
《È scesa..》constatò lei, pensierosa.
《Ma quand-》cercò di dire, ma le mie labbra le impedirono di continuare quella sua domanda perché un bacio a fior di labbra, veloce e dolce, accorciò la distanza formatasi tra di noi.
《Mentre dormivi ho misurato la febbre e ho preso la medicina..》dissi io, guardandola sempre negli occhi e sorriendole, per rassicurarla.
Cosa mi stava accadendo?
Io non sorridevo così da tanto tempo e di certo non avevo mai guardato nessuna come guardavo lei..
In quel momento sentii la mia anima bruciare e spogliarsi di tutti i peccati.
Questa ragazza sarebbe stata il mio inferno nel paradiso.

Nami's pov
Possibile che mi facesse sentire così bene con un solo sguardo?
Tutte le cose brutte che avevo passato e che mi erano capitate, svanirono immediatamente con lui vicino a me.
Jimin non era cattivo e sicuramente gli era capitato qualcosa per essere così freddo delle volte.
Mi resi conto che il braccio sinistro era poggiato al letto e lo stava sorreggendo, mentre l'altro era allungato verso di me e la sua mano fredda stava accarezzando la mia guancia.
Mi persi ad osservarlo.
La sua bianca pelle illuminava quella stanza troppo buia.
I suoi occhi profondi e neri come la pece, mi stavano spogliando l'anima.
Le labbra rosse e a cuoricino, erano piegate in un piccolo e tenero sorriso.
Divenni tutta rossa.
Lo stavo guardando e lui se ne era accorto.
《Non devi vergognarti..》disse, mentre il suo indice passò sulle mie labbra.
Lo trovai estremamente romantico e non so per quale motivo, presi la sua mano e dalla guancia la spostai sulle mie labbra.
La baciai.
《Ti va se parliamo un pochino?》gli chiesi, sorriendogli sinceramente.
Avrei voluto sapere tante cose di lui.
Non solo quelle che si leggono su internet.
Io volevo conoscere Jimin.
Il vero.
《Certo..》disse, diventando improvvisamente serio.
Notai all'istante quel suo cambiamento, così mi avvicinai di più a lui..
《Se non ti va, non fa niente!》dissi seria anch'io, cercando i suoi occhi.
《Non preoccuparti..Voglio conoscerti anch'io, ma dobbiamo solo sconfiggere questa nostra timidezza!》disse, porgendomi la mano.
《Piacere, io sono Jimin..》aggiunse poi, mentre strinsi lentamente la presa.
《Piacere mio! Jimin, io sono Nami..》dissi imbarazzata come la prima volta.
Ci posizionammo una di fronte all'altro ed iniziò lui a parlare.
Mi spiegò che la sua famiglia era tutto quello che lo faceva sentire amato.
Raccontò di quando lui all'inizio non accettasse quel piccolo fagottino, perché tutti si dimenticarono, momentaneamente, della sua esistenza.
Ma quando fece a botte per difendere il fratellino, capì che lo amava più di se stesso.
Mi spiegò anche di come sua mamma si prese amorevolmente cura di entrambi e di come il padre educò lui e Juhyun, facendoli diventare uomini rispettosi della vita.
《Ecco, a proposito...Io voglio scusarmi per come mi sono comportato il giorno del concerto. Ero perso a combattere alcuni demoni all'interno di me stesso, che ho dimenticato di essere un uomo..scusami!》disse lui congiungendo le mani a mo' di preghiera, mentre io mi stupii.
Non me l'aspettavo e fu per questo che mi meravigliai.
《Stai tranquillo Jimi, stiamo cominciando ora a conoscerci e anche se hai detto delle cose che mi hanno fatta stare male, io ti perdonerei altre mille volte..inoltre, i tuoi genitori hanno fatto un bel lavoro..》risposi io imbarazzata, abbassando lo sguardo.
Lui mise l'indice sotto il mento per alzare il mio sguardo e mi mostrò uno dei sorrisi più belli che potessi vedere sul volto di un uomo.
《Parlami di te, straniera!》chiese, spingendomi verso di lui.
《In realtà non c'è molto da dire.. Sono italiana e mi trovo in Corea per migliorare il mio stile di vita. I miei genitori mi hanno sempre appoggiata e anche in quest'avventura lo hanno fatto....》iniziai a raccontargli di me, come se fossimo amici di vecchia data..
 
 
NOTE DELL'AUTRICE:
Buon San Valentino a tutti <3
E anche a questi due romanticoni...
Bacioni a tutti e grazie a chi legge silenziosamente e non questa mia storia... <3
-BT-
  
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